Camelot, la patria della cavalleria

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Talia 23-11-2012 13.25.37

Camminavo risoluta per il corridoio, animata da quel curioso stato d’animo... non pensavo a ciò che avrei detto o fatto quando fossi arrivata sul ponte, o se avessi incontrato qualcuno, non pensavo a cosa avrei detto a Guisgard quando lo avessi trovato... camminavo spedita, senza pensare né guardarmi intorno.
E tuttavia quando giunsi di fronte a quel pirata esitai... lui tuttavia non parve né allarmato né sorpreso di vedermi... al contrario, fu gentile e mi aprì la porta della cabina che stava sorvegliando...
Gli lanciai un’occhiata sospettosa, tuttavia entrai... e qui trovai Blind...
“Avvocato!” esclamai sorpresa.
Poi, in risposta alle sue domande preoccupate, sorrisi appena...
“Non preoccupatevi, sto bene!” dissi “Assolutamente! A voi che cosa hanno detto? Avete visto qualcuno? Parlato con qualcuno?”
Esitai...
“Con... con lui avete parlato? Lo avete visto?”
Non sapevo perché lo avevo chiesto... e, quasi contemporaneamente, avvertii le mie guance diventare leggermente rosse, come se temessi che per Blind potesse essere possibile da quelle mie parole indovinare i miei pensieri.

Parsifal25 23-11-2012 14.21.34

Le parole di quell'anziano avevano lasciato il segno......le sue parole erano giuste e pragmatiche, non si poteva non riflettervi.

Subito dopo mi volsi verso la signorina Clio e sorridendo le risposi: "Siete molto arguta signorina......e sono ben lieto di esser in vostra compagnia e proteggervi...; purtroppo.......milady.......il comandante Gurenaiz ha ideato questo piano sia per salvare la vostra soave figura sia per metter le mani sul terribile Giuff......".

Volgendomi verso il mare dissi: ".......devo aiutarlo......anche se lontano....., bisogna raggiungerlo con un vascello e prestargli supporto tattico e militare."

La mia lauta espressione tornò glaciale e con un leggero incrocio di sguardi, cercai' di comunicarle l'intenzione e la determinazione da me perseguita.......
dopodiché ripresi la mia vivacità.....

Clio 23-11-2012 14.37.58

Guardai Parsifal, era determinato, coraggioso, sapevo che doveva essere leale se Guerenaiz gli aveva affidato un compito così arduo.
"Già.. Lo sospettavo.. E, francamente.. Avrei fatto lo stesso..." Facendo l'occhiolino a Parsifal.
"Bene.. Sono certa che il vostro capitano vi ha lasciato precise istruzioni... Se lui si fida di voi, io non dubiterò della sua scelta.."
Lo guardai con uno sguardo determinato e incrollabile : ".. Ma sappiate, che qualunque cosa preveda il piano.. Io verrò con voi.. Glielo devo!"

Altea 23-11-2012 15.02.04

Trattenni una risata...ero alquanto meravigliata che il Governatore fosse pure un lettore o forse..collezionava libri.
"D'accordo.. ma poi sarete in debito con me di quella passeggiata in riva al mare..anche perche' avrei alcune cose importanti da dirvi."
Mi soffermai un attimo perplessa "E' affare di Stato o potrei sapere che libro desidera sua Eccellenza ".

Guisgard 23-11-2012 16.28.13

Blind osservò Talia con attenzione e poi sorrise, invitandola a sedersi accanto a lui.
“Milord...” disse il pirata fermo sulla porta “... se vi occorre qualcosa, io sono qui nel corridoio...” e chiuse la porta.
Blind annuì, per poi tornare a guardare Talia.
“Io non ho mai avuto a che fare con pirati prima d'ora” mormorò l'avvocato “ma non posso non notare l'infinita differenza tra i modi di costoro e quelli dei corsari che avevano catturato la nostra nave.
Più che prigionieri, direi, siamo ospiti. Praticamente non ho riscontrato costrizioni, se non due soli divieti. Uno, ma è logico data la situazione, è quello di non poter uscire da questa cabina. L'altro, invece, è assai più singolare... praticamente il capitano si rifiuta di incontrarmi. Ho chiesto di parlargli ma egli si mi nega energicamente questa possibilità. E cosa ancor più incomprensibile, da quanto mi ha riferito la sentinella, pare siamo diretti a Las Baias... per restituirci alle autorità, credo... ma a Las Baias c'è il governatore con la sua flotta e per questi pirati sarebbe la fine...” e restò a fissare Talia.
Intanto, sul ponte, Rynos aveva appreso quell'incomprensibile ordine del suo capitano e ne restò, come tutti, turbato.
“Ebbene?” Destandosi e rivolgendosi agli altri ancora scossi. “Non avete sentito il nostro capitano? Si va a Las Baias! Forza!”
“Avanti, ragazzi...” mormorò Emas “... a Las Baias c'è messer Capestro ad attenderci... e non è bene farlo aspettare...”
E la Santa Rita virò verso la costa flegeese.

Talia 23-11-2012 17.07.13

Mi sedetti all’invito dell’avvocato. Il pirata nel corridoio, intanto, richiuse la porta con discrezione... ne rimasi vagamente sorpresa.

Citazione:

Originalmente inviato da Guisgard (Messaggio 50619)
“Io non ho mai avuto a che fare con pirati prima d'ora” mormorò l'avvocato “ma non posso non notare l'infinita differenza tra i modi di costoro e quelli dei corsari che avevano catturato la nostra nave.
Più che prigionieri, direi, siamo ospiti. Praticamente non ho riscontrato costrizioni, se non due soli divieti. Uno, ma è logico data la situazione, è quello di non poter uscire da questa cabina. L'altro, invece, è assai più singolare... praticamente il capitano si rifiuta di incontrarmi. Ho chiesto di parlargli ma egli si mi nega energicamente questa possibilità. E cosa ancor più incomprensibile, da quanto mi ha riferito la sentinella, pare siamo diretti a Las Baias... per restituirci alle autorità, credo... ma a Las Baias c'è il governatore con la sua flotta e per questi pirati sarebbe la fine...” e restò a fissare Talia.

Spalancai gli occhi a quelle parole...
“A... a Las Baias?” mormorai, senza riuscire a celare affatto la mia sorpresa e lo sgomento “Ma... ma non può... non può voler andare là! Non può... ci sono i soldati, là... e ci sono gli uomini della Compagnia... e...”
Tacqui.
Solo un momento di sgomento... poi balzai in piedi...
“Dovete impedirglielo!” dissi, iniziando a camminare su e giù per la stanza “E’ una follia... una follia per lui andare a Las Baias... i soldati... il Governatore... l’ammiraglio... e mio padre... mio padre andrà su tutte le furie...”
Parlavo senza rendermene conto, senza considerare minimamente Blind che mi osservava e che doveva essere molto stupito...
Parlavo camminando su e giù e torcendomi le mani, in preda all’ansia...
“E’ una follia... no, non possiamo andare a Las Baias... non possiamo!”
Improvvisamente mi bloccai e fissai Blind, come in preda ad un pensiero improvviso...
“Non vuole parlarvi, avete detto! Perché? Perché non vuole parlarvi?”
Esitai...
“Non c’è altra scelta, dunque...” mormorai poi, tra me e me “No, non c’è! Non vuole parlare con voi, forse... ma non può rifiutarsi di ascoltare me... no, non può! Devo dirglielo... dirgli che è una follia! Deve darmi retta... Mi darà retta!”
In preda a quella sorta di frenetica preoccupazione, mi precipitai verso la porta e la aprii...
“Perdonatemi, avvocato...” mormorai uscendo “Ma c’è una cosa che devo fare! Tornerò!”
Nel corridoio mi trovai di nuovo di fronte il pirata...
“Devo andare sul ponte!” dissi, quando si voltò a guardarmi “Devo parlare con il vostro Capitano! ...e voi non me lo impedirete!”
Mi voltai, dunque, e mi diressi verso la scala che portava sovracoperta, in preda ad un misto di preoccupazione, ansia e poi quel folle desiderio di vederlo e parlargli ancora.

Guisgard 23-11-2012 17.20.46

“In verità” disse il gesuita a Clio “se un capitano rischia a tal punto la sua vita, allora deve ritenere di certo molto importante la vostra, ragazza mia... forse poteva giungere con un'intera flotta ed assalire il galeone di quei pirati... ma così avrebbe messo a rischio la vostra persona...” sorrise “... forse siete fortunati, sapete?” Rivolgendosi a Parsifal. “Qui non si fermano spesso delle navi, a causa della poca sicurezza di queste acque, del resto siamo a poche miglia da Portuga, ma una volta al mese circa qui giungono dei contrabbandieri... e magari, pagandoli, si possono convincere a darvi un passaggio verso la costa... arriveranno stanotte a Vivermagren...”

Guisgard 23-11-2012 17.24.44

I freddi e bellissimi occhi di quella donna si piantarono in quelli di Cheyenne.
“Perchè grazie a te io riavrò l'uomo che amo...” disse senza tradire emozioni.
L'imbarcazione scorreva rapida sulle acque lisce, mentre un perlato rosato si andava a diffondere nel cielo di quel tardo e malinconico meriggio.
Il crepuscolo ormai aveva già annunciato il suo arrivo e il mare si stava tingendo di un leggero e variegato cobalto per accoglierlo.
La misteriosa donna allora lasciò con lo sguardo Cheyenne e tornò a fissare l'orizzonte.
Ad un tratto in lontananza apparve un maniero su su promontorio.
http://www.ischiafoto.org/wp-content...ksccok.th.jpeg

Cheyenne 23-11-2012 17.28.56

Ero uno scambio dunque.
Immersa in questi pensieri vidi in lontananza una specie di castello arroccato su un promontorio.
Eravamo dunque giunti alla meta.
L'imbarcazione attraccò e fui fatta scendere dalla nave.

Guisgard 23-11-2012 17.29.38

Cavaliere25, forse a causa della stanchezza, si appisolò per qualche istante.
Poi, la brusca virata della Santa Rita lo svegliò di colpo.
Ma al suo risveglio si accorse che la piccola Maraiel non c'era più.
Era probabilmente uscita di nascosto da quella cabina.

Guisgard 23-11-2012 17.41.18

“In verità” disse Lyn ad Altea “sua eccellenza desidera fare un regalo con quel libro. Un regalo per una persona speciale... la sua promessa sposa, pare... e siccome lui è incapace, a suo dire, di poter scegliere un dono tanto personale ha pensato bene di incaricare me...” sorrise “... e magari voi, essendo una ragazza colta, raffinata e sensibile, potreste darmi una mano a scegliere quel libro... cosa ne dite? Io poi dopo pagherò quel debito con voi riguardo alla passeggiata in riva al mare.” E le fece l'occhiolino.

Clio 23-11-2012 17.42.45

Lo so, so quanto tiene a me.. L'ho letto nei suoi occhi a Portuga... Ma è tanto più semplice negarlo... Pensare che desideri solo la gloria di catturare quel pirata maledetto...
"Senza dubbio avete ragione" dissi soltanto, sorridendo.
"Un passaggio, voi dite? Io non ho di che pagarlo, eccetto..." Risi ".. La pietruzza sull'abito, che avevo offerto a voi.."
Mi voltai poi verso Parsifal : "voi che ne dite? Avete qualche moneta da parte per pagare il passaggio? Infondo, dobbiamo lasciare quest'isola il prima possibile o, anche se penso di conoscere la loro rotta, non li troveremo più!"
L'idea che Guerenaiz fosse ancora su quella nave, alla mercé di Giuff e, come se non bastasse, in viaggio verso l'Isola Perduta, mi rendeva particolarmente apprensiva.

Altea 23-11-2012 17.50.19

Rimasi per un attimo perplessa a quelle parole..la promessa sposa del Governatore.."Ah non sapevo che il Governatore avesse una promessa sposa, tutti dicevano era libero da impegni sentimentali...e pensate proprio oggi pomeriggio sono andata in visita da lui e mi regalò un intero scrigno di pietre preziose e mi ha promesso...il modellino della Santa Rita del pirata Sparviero Nero".
Tirai un sospiro di sollievo...quindi ero libera da ogni pericolo di poter avere una relazione con quell' uomo.."Beh..vediamo di questo libro, certo bisognerebbe conoscere la persona...e i suoi gusti..ma forse conoscendo il Governatore...un interessante romanzo romantico, uno dei classici magari corredati da immagini particolari e anche da collezione...un bel romanzo cavalleresco."

elisabeth 23-11-2012 19.50.30

Storm era molto determinato un frate perfetto, mi venne da ridere, ma non potevo, dovevo essere il suo muto compagno e cosi' feci, silenziosa e con il cappuccio ben calato sul viso, pregai che fosse abbastanza convincente perché il tipo dall'espressione non molto furba ma molto sospettosa ci aprisse la porta della torre.........così fu e con una preghiera per un rifugio avemmo accesso....camminavo dietro Storm, più piccolina di lui sembravo invisibile, sino a quando non ci condusse in una sala, era al pian terreno e vi era un tavolo in legno ben intagliato e abbastanza capiente da contenere dieci persone, le sedie erano finemente tappezzate di ottima pelle, non vi era traccia di nessuna persona, sino a quando non ci fu chiesto di attendere...." Storm....diciamo che io faccio la parte del giovane fratello muto.....ma dire messa e se volessero partecipare ?.....sarebbe per noi peccato mortale, voi non siete un frate....e non credo che conoscete ogni passaggio a memoria......che il Signore ci aiuti...."....rimasi accanto a lui sino a quando non senti il rumore di passi arrivare ....

Guisgard 23-11-2012 20.31.33

“State tranquilla...” disse Storm ad Elisabeth “... non credo che questi galantuomini conoscano a memoria la liturgia cattolica...” accennò un sorriso “... quanto ai peccati mortali, beh, dimenticate che siamo qui per liberare una donna da questi farabutti... e magari, chissà, salveremo anche qualche anima...”
Ad un tratto tornò l'uomo che li aveva fatti entrare e con lui vi era un altro brutto ceffo.
“Due frati...” mormorò questi “... capitate a fagiolo... abbiamo una prigioniera e chiede da giorni di essere confessata...”
“Bene.” Annuendo Storm.
Furono così condotti in una piccola cella, dove vi era rinchiusa una ragazza.
“Fate in fretta però...” disse l'uomo e poi, insieme al suo compagno andarono via.
Storm allora si avvicinò alla ragazza che stava in angolo e le spostò i capelli dal viso.
E si accorsero che non era Ingrid.

elisabeth 23-11-2012 20.52.02

Stare tranquilla...come se fosse una pozione da prendere all'occorrenza, Storm era eccezionale.....sembrava un frate a tutti gli effetti, mi chiesi...se non lo fosse veramente.....ero in ansia , avrei rivisto Ingrid e poi come avrei reagito ?.....dovevo mantenere la calma, dovevo essere forte......sino a quando, entrammo in una cella umida e fatiscente.....una giovane donna era in un angolo...il corpo, non era il suo Ingrid era più corpulenta e i suoi capelli erano biondi con fili bianchi....questa era giovane istintivamente, presi il braccio di Storm, aspettai che gli uomini andassero via e gli dissi ad all'orecchio...." Storm.....non e' lei, voi la conoscete......questa ragazza vuole due frati veri...e noi non lo siamo e lei non e' Ingrid....e io non riesco a capire cosa diavolo sta succedendo.."......Lo guardai con la disperazione negli occhi.....mentre decisi di avvicinarmi alla ragazza e tirarle su i capelli, senza che lei avesse la possibilita' di guardarmi negli occhi..........era bellissima.......doveva avere la mia età.....che succedeva in quelle terre....il fatto di non poter parlare mi rese muta e questo mi fece sentire impotente...impotente difronte ad una terra che non conoscevo e sola.......sentii al mio fianco Storm.....e lascia che lui si muovesse in modo che tutto fosse filato liscio e senza altri intoppi....

Guisgard 23-11-2012 20.57.15

Guisgard era sul ponte della sua nave, con lo sguardo cupo e rivolto verso un vuoto quasi incolmabile.
Fissava il mare, ma forse i suoi pensieri, bui e inquieti, vagavano ben oltre quello sterminato confine.
I suoi uomini erano impegnati nelle normali manovre di navigazione, ma tradivano agitazione e timore per quell'incomprensibile ordine che il loro capitano aveva dato.
“Voglio tornare a casa.” Disse all'improvviso qualcuno, destando Guisgard dalle sue inquietudini. “Hai capito? Portami a casa, o ti farò punire da mio padre!”
“E tu cosa ci fai qui?” Sorpreso il corsaro nel ritrovarsi accanto la piccola Maraiel con in mano la sua bambolina. “Dovresti essere con Cavaliere25!”
“Voglio tornare a casa.” Ripeté la bambina. “Dal mio papà.”
“Non è posto per te questo.” Prendendola in braccio lui. “E le bambine a quest'ora dormono.”
“Mettimi giù!” Urlò Maraiel. “Mettimi giù o ti farò frustare!”
Guisgard scese allora sottocoperta, entrando poi in una cabina vuota. “Ecco, ora resterai qui e farai la brava bambina. Altrimenti perderò la pazienza con te.”
“Voglio tornare a casa!”
“Ora invece dormirai qui.”
“No!”
Tentò allora di dimenarsi, ma il corsaro la tenne ferma sul letto.
“Non voglio dormire qui da sola!” Esclamò la piccola. “Ho paura!”
“Ci sono io.” Fissandola lui. “Su, ora dormi. Resterò io qui a farti compagnia.”
“Non ti voglio!” Fece la bambina. “Sei antipatico!”
“Eh, sembra che oggi non abbia fortuna con le ragazze.” Sorridendo Guisgard.
“E poi il mio papà mi racconta sempre una storia ogni sera per farmi dormire.”
“Beh, anche io ne conosco di storie, sai?”
“Non è vero!”
“Scommettiamo?” Accomodandole il cuscino e mettendola sotto le coperte. “Ne conosco una davvero speciale. Pensa è tra le mie preferite. Vuoi ascoltarla?”
“No!”
“C'era una volta un cavaliere” cominciò incurante lui “che vagava da contrada in contrada in cerca di avventure...”
“Tanto non ti sento!”
“E un giorno vide una bellissima principessa...” sorridendo lui “... oh, era davvero la donna più bella mai nata e lui se ne innamorò perdutamente...”
“Com'era la principessa?” Chiese lei.
“Era bella.” Rispose il corsaro. “Bella come...” fissò la bambola che la bambina stringeva a sé “... bella come questa bambola.”
“Non ha ancora un nome, sai?”
“Allora domani, quando ti sveglierai, ne troveremo uno bellissimo tutto per lei.”
“Si...” annuendo la bambina “... continua a raccontare la storia ora...”
“Innamoratosi, quel cavaliere però, essendo povero, decise di andare dal suo re e chiedere il compenso per i suoi servigi... maestà! Disse al sovrano. Ti ho servito con fedeltà e ora ti chiedo la mia giusta ricompensa, affinché possa sposare la donna che amo. Il re annuì e gli donò un fiore. Il cavaliere restò deluso, ma il re gli spiegò che nel regno era giunta una carestia e tutto era andato in fumo. Egli stesso non aveva altro che quel fiore. Così, a malincuore, il cavaliere partì con quel suo dono. Lo fissava spesso sconsolato, ben sapendo di non poter mai ambire alla mano della principessa possedendo solo quel fiore. Ma, ad un tratto, per magia, quel fiore parlò...”
“Parlò?” Meravigliata la bambina.
“Si... sono il tuo fiore e ti aiuterò a realizzare il tuo sogno più bello. Disse quel fiore.”
“Che fiore era?” Domandò Maraiel.
“Una margherita.” Rispose Guisgard.
“Continua...”
“Mi aiuterai? Stupito il cavaliere. E come? Sfogliami e vedrai, cavaliere! Rispose la margherita...”
“Papà...” cominciando ad addormentarsi la bambina “... ti voglio bene...”
Guisgard sorrise e le rimboccò le coperte, per poi continuare a raccontare la storia.
Intanto, dall'altra parte degli alloggi, Talia era decisa ad incontrare Guisgard.
Il pirata di guardia alla cabina in cui si trovava Blind, cercò di fermarla, ma la ragazza appariva determinata.
Salì così in coperta, nel bel mezzo delle manovre che l'equipaggio della Santa Rita stava svolgendo.
http://www.filmweb.no/bilder/migrati...he+Black+Pearl

Parsifal25 24-11-2012 00.30.22

Il sol pensiero, di aver a che fare con dei contrabbandieri per ottenere un passaggio......mi faceva imbestialire.

Non è possibile, che per ottenere qualcosa bisogna sempre mischiarsi con la feccia......ma che si poteva fare, gli ordini erano ordini.....

Mi voltai' verso la signorina Clio e dissi: "non temete.....cara donzella.......non posso lasciarla da sola, e ovvio che sarete e sarò la vostra ombra.....", sorrisi.
"Monete......ne ho a sufficienza, qualcosina l'ho trafugata nelle casse depositate in precedenza......spero che bastino per pagare un passaggio....."

Poco dopo, alzandomi, cominciai' a riflettere sul come escogitare un piano per passare inosservati ed essere ben accolti da codesti bricconi......mi avvicinai' al tavolo ove era seduta Clio e guardandola in viso le dissi: "Voi.....avete un piano....signorina? Esponetelo se vi è......"

Clio 24-11-2012 01.04.01

"Ottimo.." Sussurrai guardando Parsifal.
"No, Parsifal, non ho affatto un piano... Ma penso di conoscere la rotta che Giuff sta seguendo, l'ho disegnata io stessa.." Sbuffai, pensierosa.
"Se solo oserà torcegli un capello, io..." Borbottai tra i denti. Ma poi mi calmai, conscia che il capitano olandese sapeva cavarsela da solo.
"Ci serve una nave.." Dissi poi "... Una nave veloce, armata, che possa stare al passo con l'Antigua Maria... Dobbiamo inseguire Giuff.. E puntare sul fatto che mi creda morta!" Sorrisi, beffarda ".. Fa rotta verso un'isola dove pare che gli spettri uccidano chiunque tenti di avvicinarsi al tesoro... Potremmo anche accontentarlo!" Strizzando l'occhio a Parsifal.
"Ma per quanto riguarda la nave.." Scossi la testa " .. Siete voi l'unico che può procurarcela.. Siete un guardiamarina olandese, secondo dopo il capitano Guerenaiz.. Io di certo, non sono nessuno.."

Talia 24-11-2012 02.26.39

Salii sul ponte... tutti gli uomini erano presi dai loro lavori e così nessuno badò troppo a me. L'aria era fresca, quella sera, e limpida. Io ero ancora molto agitata all'idea di vederlo e di parlargli, eppure l'aria di quella sera contribuì a schiarirmi le idee e a farmi vedere con maggior chiarezza la situazione... ripensai alle parole di Blind, dunque... alla sua sensazione di essere più ospiti che non prigionieri, al fatto che Guisgard non aveva voluto incontrarlo ed anche alla sua, apparentemente inspiegabile, intenzione di portarci a Las Baias...
"Marinaio..." dissi ad un tratto, avvicinandomi ad un uomo che stava legando delle cime "Ho necessità di parlare con il tuo Capitano... dove posso trovarlo?"

Guisgard 24-11-2012 02.47.08

Il gesuita ascoltò con attenzione i discorsi di Clio e di Parsifal.
“Dovete affrettarvi.” Disse ai due. “Ormai è notte e i contrabbandieri sono prossimi ad approdare sulla spiaggia... li troverete di sicuro intenti a dividersi il guadagno dei loro traffici... raggiungeteli e chiedete di Melions, il loro capo...”

Guisgard 24-11-2012 02.51.15

“Un intero scrigno di pietre preziose...” disse Lin con tono pensieroso “... davvero un gran bel dono... degno di un innamorato.” Fissò Altea. “Forse ho fatto bene a chiedervi consiglio per quel libro, visto che, con ogni probabilità, è destinato a voi...”

Guisgard 24-11-2012 02.56.12

Raggiunto il promontorio, l'imbarcazione entrò in un piccolo porto e subito tutto l'equipaggio scese a terra.
Qui trovarono una carrozza ad attenderli.
La donna misteriosa vi entrò ed uno dei marinai aiutò Cheyenne a fare lo stesso.
I cavalli furono allora frustati e la vettura partì.
“Dimmi...” disse la misteriosa donna a Cheyenne “... qual'è il tuo nome?” La fissò con molta attenzione. “Hai famiglia? Un innamorato?”

Guisgard 24-11-2012 03.10.50

Storm restò sorpreso nello scoprire che non si trattava di Ingrid.
“Dobbiamo scoprire dove la tengono...” disse a voce bassa ad Elisabeth “... lasciate che le parli...” si chinò “... ascoltami.. sai se qui vi sono altri prigionieri?” Chiese alla prigioniera. “Se vi sono altre donne rinchiuse come te?”
La ragazza scosse il capo.
“Tu come sei finita qui?”
“Ero...” mormorò lei “... ero la donna di un bucaniere... lui è stato ucciso per la taglia ed io sono stata portata qui...”
Ad un tratto ritornò uno dei due carcerieri.
“Allora, avete finito?” Domandò.
“Non ancora, figliolo...” rispose Storm “... ma mi occorre del pane ed un po' di vino da consacrare, per farle poi bere e mangiare il Corpo del Signore.”
“Sprecare pane e vino per lei?” Fissandolo il carceriere. “Ma è assurdo! E' solo una prostituta!”
“Volete negare a questa povera peccatrice la possibilità di incontrare il Signore?” Fece Storm. “Davvero volete prendere su di voi il peso della sua dannazione?”
“Bah...” sputando a terra il carceriere “... e sia...” si allontanò e poi tornò dopo un po' “... ecco un tozzo di pane ed un dito di vino... ma fate in fretta...”
“Dio ti benedica, figliolo.” Sorridendo Storm. “Mettili pure su quel muretto, mentre io comincio a preparare la Consacrazione...” ma appena il carceriere si chinò per posare il pane e il vino, Sorm lo prese per il collo fino a spezzarglielo.
“Ecco, ora dovrai sopportare solo il peso della tua di dannazione...” mormorò fissando quel cadavere.

Cheyenne 24-11-2012 04.00.33

Ci fecero salird su di una carrozza. Li la donna ruppe il suo silenzio e volle sapere di più sul mio conto.
"Mi chiamo Cheyenne, sono orfana, a cinque anni sono stata ridotta in schiavitù da una yribù di vichinghi. Solo pochi mesi fa sono riuscita a liberarmi e mi sono imbarcata all'avvertura. Quando sembrava che ero finalmente giunta a ritrovare almeno mio nonno, sono stata nuovamente resa schiava , dagli uomini da cui mi avete comprata.
Un innamorato? Quando ero tra i nordici hanno tentato di farmi sposare ma mi sono rifiutata perché ritenevo che la cosa fondamentale fosse l'Amore. Ma poi l' unica persona per cuo avevo incominciato a provare qualcosa è stata quella che mi ha consegnata proprio a quegli uomini che mi hanno poi venduta. Perciò ora stento a credere che troverò mai l' Amore vero e che tutte queste idee non siamo altro che favolette per bambini. Vorrei tanto sbagliarmi ma date tutte le sventure che mi sono capita non spero più in molte cose.
Parlare di queste cose mi aveva gettato addosso un velo di tristezza e ora mi sentivo più simile che mai alla donna di ghiaccio.
Le mie parole, uscite come un torrente in piena, erano terminate e avevano lasciato dietro di se un silenzio assordante.

Guisgard 24-11-2012 04.04.15

“Ma...” disse stupito quel bucaniere nel vedere Talia sul ponte “... cosa ci fate qui, milady? I prigionieri non posso stare sul ponte, ordini del capitano.”
Ma proprio in quel momento accadde qualcosa.
Molti della ciurma si era radunati a prua e confabulavano fra loro.
Erano agitati.
Ad un tratto Guisgard risalì sul ponte e se li trovò davanti.
“E'...” mormorò Emas “... è difficile a dirsi, capitano...”
“Allora lo dirò io!” Prendendo la parola Rynos. “Noi non vogliamo andare a Las Baias!”
“C'è tutta la flotta del governatore laggiù!” Gridò un altro.
“Che voi abbiate voluto rischiare la vita per una donna” fissandolo Rynos “è affar vostro e vostro soltanto, capitano! Noi non vogliamo farci impiccare per questo!”
“Io tengo al mio collo!” Fece Gwin. “E non voglio sentirlo scricchiolare in un cappio!”
“Non possiamo andare a farci ammazzare tutti!” Esclamò Emas. “E' una pazzia! Non ci siamo salvati da quel sadico di Sumond, per poi andare alla rovina per colpa di un innamorato!”
“Aspettate...” cercando di calmarli Austus “... Guisgard, noi ti abbiamo sempre seguito ed abbiamo il diritto di...”
“Si, avete ragione...” fissandoli Guisgard “... come volete...”
“Cosa significa?” Domandò Rynos.
“Avete detto di non voler andare a Las Baias...” sorridendo amaramente Guisgard “... non c'è altro da dire... vi auguro una buonanotte, amici miei...”
“Dove andremo allora?” Chiese Rynos.
“Non tocca più a me dirlo...” rispose Guisgard “... non sono più il vostro comandante... Austus ha ragione... siete stati sempre con me ed avete il diritto di poter scegliere... e di certo non ho il diritto di farvi rischiare in questo modo la vita a causa mia...”
“Chi ha detto che non siete più il nostro comandante?” Meravigliato Fidan.
“Si, ti abbiamo sempre seguito e ne siamo sempre usciti vincitori.” Disse Austus. “E sempre con ricchi guadagni.”
“Ora però non ci sono tesori e bottini...” fissandoli Guisgard “... no, avete ragione... stavolta l'impresa, o follia se più vi piace, spetta a me solo... la ragazza è affar mio...” e si allontanò verso il parapetto.
Gli uomini allora si scambiarono occhiate fra loro.
“Non abbandoneremo il nostro capitano!” Esclamò all'improvviso Emas. “E non siamo certo così rammolliti da aver paura della flotta del governatore!”
“Vergognatevi!” Gridò Gwin, per poi correre verso Guisgard. “Volevate abbandonare il vostro capitano! Traditori, vigliacchi, bricconi e sanguisughe!” Si voltò verso il suo capitano. “Naturalmente io sono sempre stato dalla vostra parte, capitano!”
E tutti scoppiarono in una fragorosa risata.
“Ma senti che leccapiedi!” Divertito Emas.
“Siamo di nuovo con voi, capitano!” Urlò Rynos e tutti annuirono.
“Pensateci bene, amici miei!” Fissandoli Guisgard. “Laggiù, oltre la foschia, c'è Las Baias! Siete decisi ad andarci?”
“Ed anche ad arrivarci!” Esclamò Emas. “Vero, ragazzi?”
E tutti acclamarono quella scelta.
Guisgard li fissò e sorrise.
Ma proprio in quel momento vide Talia sul ponte che li fissava.
La sua espressione allora mutò e si avvicinò alla ragazza.
“Milady...” con uno sguardo gelido lui “... come stabilito, a breve vi sbarcherò a Las Baias, dove potrete ritornare alla vostra vita... ma rammentate che è uno scambio... la vostra libertà per la mia... da oggi in poi non mi considererò più legato a tutte le promesse che vi feci un tempo... la mia vita torna ad appartenermi e con essa anche il mio cuore, sebbene ne sia stata messa in dubbio l'esistenza da qualcuno... il mio cuore torna ad essere mio... mio soltanto... anche se” con un sorriso beffardo “sono un bandito e pirata...” e si voltò per andar via.

Guisgard 24-11-2012 04.12.47

“Così è il mondo...” disse la donna a Cheyenne “... la felicità di alcuni in cambio delle pene di altri...” il suo tono era gelido e apparentemente distaccato “... mi spiace se colui che volevi amare si è dimostrato poi così vigliacco, tuttavia io non ho alcuna pretesa di cambiare questo mondo e se anche delle sventure ti hanno condotta a me, io ti userò per la mia felicità... grazie a te, Cheyenne, riavrò il mio amato...” fissò la strada dalla piccola finestra della carrozza “... qualcuno dice che esistano molte vite per ognuno di noi e che in quelle successive le sofferenze e i meriti si tramutino in felicità... ed è questo che ti auguro...”

Cheyenne 24-11-2012 11.05.46

Risparmi la sua filosofia signora, non mi serve a nulla. Ma confido nelle mie capacità in questa vita.
La carrozza si fermò. La donna scese e io fui trascinata fuori per seguirla
Fummo condotte nel maniero, passando per un giardino poco curato.
Un vecchietto ci apri il portone e ci fece accomodare in un salone.

Talia 24-11-2012 19.57.07

Arrossii violentemente a quelle parole ed abbassai lo sguardo.
Ci fu silenzio per molti minuti intorno a me, poi cominciai ad udire molti uomini tornare alle loro mansioni tra risa e ordini gridati.
Io tuttavia non badavo loro... il mio cuore batteva forte e quelle parole di Guisgard, così gelide e cariche di rancore, rimbombavano forte nella mia anima, echeggiando in ogni angolo e causando ovunque ferite e dolore.
Infine rialzai lo sguardo su di lui...
“Hai già ripreso il tuo cuore, mi pare...” mormorai.
Lo fissai per un attimo... poi, stremata e vinta da quel caos di emozioni e tormento, sospirai appena...
“Quel giorno...” iniziai quindi a dire, con voce sottile “Quel giorno avevo deciso di non partire più. Ci avevo pensato per tutta la notte ed avevo capito che, in fondo, non mi importava niente del nuovo mondo e di tutte le sue promesse, non mi importava niente della carriera di mio padre né dei suoi desideri. Avevo capito che avevi ragione tu: erano i miei desideri a contare, e nei miei desideri non c’era né Las Baias né il futuro della Compagnia. Quando lo dissi a mio padre, al mattino, andò su tutte le furie... non accettava che io gli disobbedissi e meno ancora poteva comprendere che io lo facessi per te, un inglese...” un involontario sorriso mi increspò le labbra, ma quando me ne accorsi mi affrettai a distogliere i miei occhi dai suoi.
“Tuttavia io ero irremovibile...” continuai a dire, con lo sguardo ora lontano, verso quella foschia all’orizzonte oltre cui si intravedevano le luci del porto olandese di Las Baias “Tentò di convincermi, ma non ci riuscì... così, infine, accondiscese e mi propose un patto. Disse che mi avrebbe lasciata in Olanda a patto che tu ti fossi dimostrato del mio stesso avviso... disse che ti avrebbe mandato quel messo per comunicarti la mia decisione di restare con te ed il fatto che, se tu fossi venuto a prendermi al porto, mi avrebbe lasciata con te in Olanda.”
Sospirai e sentii che la voce mi si stava incrinando, la schiarii...
“Accettai con un tale entusiasmo... ero così sicura che saresti venuto... ne ero certa! Partii con loro per il porto felice come non mai... non salutai neanche il nonno, dicendogli che tanto ci saremmo rivisti presto... non capì, credo! Ma io non ci badai: ero sicura che tu non mi avresti lasciata partire e che sarei tornata presto!”
Tacqui... non avevo più parlato con nessuno di quella dolorosa giornata... era difficile farlo proprio con lui, ora.
“Non so per quanto tempo sono rimasta ad aspettarti su quel molo...” mormorai “ Su quel molo ad aspettarti invano... a pregare che tu arrivassi, ad immaginare ed a temere che ti fosse accaduta chissà quale disgrazia per impedirti di venire da me... non so quanto tempo passò prima che mio padre, ricordandomi il patto, mi costringesse a salire a bordo. Quello che so è che mai, né prima né dopo, mi sono sentita altrettanto ferita... ferita ed umiliata!”
Attesi per un lungo momento prima di tornare a guardarlo... inspirai profondamente cercando di tornare a chiudere quel dolore lontano in fondo al mio cuore, là dove era rimasto per due lunghi anni... infine riportai gli occhi nei suoi...
“Come dicevo, dunque, tu hai già ripreso il tuo cuore... lo hai fatto quel giorno lontano, lasciandomi lì ad aspettarti inutilmente!” sospirai, poi sorrisi appena “Sai... è strano: credevo di odiarti per questo. Credevo di essere arrabbiata ed offesa e credevo che mai ti avrei perdonato... ma ora scopro che non è vero. No, non ti odio... nonostante tutto, io non riesco ad odiarti!”
Lo osservai per un attimo... come chi cerca con tutto sé stesso di imprimersi un’immagine nella mente, al fine di poterla poi tenere con sé contro ogni avversità... poi la mia espressione tornò seria.
“Ed è per questo che sono salita quassù, suppongo...” dissi “Perché dovevo assolutamente dirti che non voglio che tu venga a Las Baias! E’ una follia... ci sono più soldati lì di quanti non ne incontrerai mai in tutto il Mar delle Flegee, ci sono gli uomini della Compagnia e le guardie personali del Governatore. Venire a Las Baias non sarebbe coraggioso, ma soltanto sciocco!”
Sollevai gli occhi verso il cielo... c’era la luna alta quella sera e tante stelle quante non ne avevo mai viste prima... e mi sorpresi a pensare quanto bello mi apparisse quel cielo...
“Mettimi su una scialuppa, per vuoi liberarti di me!” dissi “Queste acque pullulano di navi militari e mercantili e, certamente, ve ne sarà qualcuna che mi scorgerà e mi riporterà in città. Ed anche qualora ciò non avvenisse, ci penserebbe la corrente portarmi a terra. Comunque sia, per quando ci arriverò, tu ormai sarai lontano e irraggiungibile! Ed è questo che conta! Vedi... tu hai ripreso il tuo cuore, Guisgard, ma io non sono ancora pronta per riprendere il mio... spero che mi perdonerai per questo!”
Il mio sguardo lo accarezzò ancora per un attimo... poi, quasi controvoglia, abbassai gli occhi a terra...
“Ora, con il tuo permesso, vado a preparare le mie poche cose, Capitano... sarà bene che mi sbarchi prima che dalla terra possano scorgervi!”
Mi voltai, dunque, e mi avviai verso la scala che portava di sotto... mi sentivo male, mi sentivo come svuotata.
Raggiunsi la scala e la scesi. Una volta giunta in fondo, però, non riuscii più a mantenere quella sorta di vago contegno... mi accasciai, dunque, e mi sedetti sull’ultimo scalino, prendendomi la testa tra le mani... completamente infelice.

Altea 24-11-2012 22.19.39

A quelle parole il cuore inizio' a battere a mille, mi mancava l'aria, senza accorgemene il libro suggerito scivolo ' dalle mani e cadde a terra, indietreggiai..chi aveva deciso di darmi come promessa sposa al Governatore? I miei genitori certamente..
Uscii di fretta dal negozio e corsi verso la spiaggia, avrei voluto scappare da quel posto..mi fermai dietro una piccola banchina e mi lasciai scivolare a terra guardando il mare che sembrava inquieto come la mia anima.

Clio 25-11-2012 11.50.16

"Bene, non c'è tempo da perdere, dunque..." Dissi mentre mi alzavo lentamente dalla branda.
Ma, con mio sommo e piacevole stupore, notai di essere perfettamente in grado di camminare. Il sonno innaturale che mi aveva avvolto, tracimandomi in un mondo fatto di sogni nascosti, incubi e ricordi era ormai lontano.
"Le parole non bastano per descrivervi quanto vi sia grata, Manolo... Mi avete ricordato che esistono anche anime gentili a questo mondo.." Risi ".. Perfino su queste isole.."
Mi avvicinai al vecchio gesuita e lo abbracciai, con deferenza.
"Grazie.. Grazie di cuore.."
Gli occhi mi brillavano di gratitudine e riconoscenza.
"Andiamo, Parsifal.. O perderemo il passaggio..." Avvicinandomi al giovane olandese.
"Strada facendo mi direte quale sarà la nostra destinazione... Anche se credo dipenderà in gran parte dalla rotta dei contrabbandieri.."
Gli battei una mano sulla spalla, sorridendo.
"Forza, abbiamo un capitano da salvare e il miglior pirata delle Flegee da catturare.. Non sarà una passeggiata!" E gli feci l'occhiolino.
Mi voltai un'ultima volta verso Manolo: "Addio..." Con un cenno della mano.
E, senza aspettare oltre uscii dalla capanna, attendendo che Parsifal facesse lo stesso.
Mi fermai un momento a guardare il cielo, rapita.
Nemmeno una nuvola, le stelle erano visibili come fossero state dipinte una per una. Potevo sentire il fruscio delle onde che si infrangevano pian piano sulla spiaggia, come ad accarezzarla, dolcemente. Inspirai l'aria fresca e salmastra con gli occhi socchiusi.
Guerenaiz aveva ragione, le notti su queste isole hanno qualcosa di magico.

elisabeth 25-11-2012 18.06.20

Il suo uomo era stato ucciso e lei in prigione, mi inginocchiai accanto alla ragazza mormorando qualcosa, che non aveva tono, ma era solo una muta preghiera....ora comprendevo mia madre, quando inerme, chiedeva l'aiuto dell' Altissimo......io non sapevo a chi chiedere, a chi Santo rivolgermi chiusi gli occhi ed attesi ogni cosa fece e decise Storm...il pane e il vino......ma la morte non l'avevo messa in conto, quella no..mi voltai di scatto verso Storm, e con gli occhi pieni di orrore..." Avete ucciso, sara' il primo di una lunga lista ? incomincio ad avere paura, incomincio a pensare che per Ingrid in questo paese di violenza abbia trovato la morte...."......questo sussurrai a Storm..senza che la ragazza sentisse, mi inginocchiai accanto all'uomo, gli chiusi gli occhi e gli feci un segno della croce sulla fronte...infondo ero un frate, mi alzai e feci i gesti inventati di un muto inventato....ma Storm doveva capire che volevo fuggire via di li...volevo solo fuggire...e gia' che c'eravamo avremmo portato via quella donna

Guisgard 26-11-2012 00.25.17

E mentre Clio fissava la magia di quella sera, sotto un firmamento scintillante di stelle e alla luce di una Luna incantata, ad un tratto avvertì qualcosa.
Infatti dal mare si vedeva una piccola luce che si avvicinava alla spiaggia.
Dopo un po', la ragazza riconobbe la forma di un'imbarcazione che, percorso l'ultimo tratto di mare che la divideva dalla bassa scogliere laterale, finì per approdare sull'isola.
L'ancora fu gettata e in breve alcuni uomini scesero a terra.

Guisgard 26-11-2012 00.32.37

Il maniero appariva tanto sterminato, quanto antico.
Le murature erano consumate in gran parte a causa della salsedine e tutt'intorno ai suoi bastioni cresceva selvaggia una fitta vegetazione.
Cheyenne fu condotta al suo interno, per poi essere portata in una vasta sala.
“Sei libera” disse la misteriosa donna “di visitare e passeggiare nel castello a tuo piacimento. La tua stanza si trova infondo al corridoio che troverai uscendo da qui. Ma bada che non tollererò nessun tentativo di fuga da parte tua. Anzi, i miei servi ti uccideranno senza pietà se ci proverai.” Si lasciò cadere su un grosso seggio. “Ora lasciami sola...” mormorò per poi chiudere gli occhi.

Guisgard 26-11-2012 00.37.31

“Dimenticate cosa sono...” disse Storm ad Elisabeth “... sono un contrabbandiere, dunque un fuorilegge, un uomo che vive rubando ed anche uccidendo se deve... e vi dirò, milady, che quest'uomo non è il primo e forse non sarà neanche l'ultimo... vi fa orrore tutto questo? Mi spiace, ma è il solo modo che conosco per farvi riavere la vostra domestica...”
Ma proprio in quel momento arrivò l'altro carceriere.
Fissò il cadavere del suo compagno e poi si lanciò verso Storm.
Tra i due scoppiò una colluttazione, mentre la povera ragazza cominciò a gridare per la paura.

Guisgard 26-11-2012 00.48.13

Altea era corsa via, delusa, arrabbiata e forse anche spaventata.
Corse fino a raggiungere una banchina, per poi restare a fissare il mare.
“Mi spiace...” disse all'improvviso Lin dietro di lei “... non potevo immaginare che...” si sedette accanto a lei “... sapete perchè amo così tanto il mare?” Fissando con lei quella sterminata distesa blu. “Perchè mi ha sempre trasmesso una sensazione di libertà... per questo ho deciso di studiare... perchè, credo, che solo la cultura possa rendere gli uomini veramente liberi...” la guardò “... voi siete molto bella e nessuno può obbligarvi a vivere una vita non vostra... nessuno... e se fossi in voi, partirei da qui con tutti i miei sogni... chissà, forse proprio per cercare quel vostro tesoro...”

Clio 26-11-2012 00.51.51

Osservai attentamente quella nave. Restai ferma ad osservare gli uomini che parlavano tra loro, sebbene non riuscissi a distinguere i loro discorsi.
"Parsifal, andiamo... Sono arrivati..." Guardando il giovane olandese con un espressione esaustiva negli occhi ".. Non possiamo indugiare oltre.."
Mi incamminai, senza dire altro, verso quegli uomini, certa che Parsifal mi avrebbe seguito di li a pochi passi.
"Salute a voi, marinai.." Dissi, chinando il capo in un cenno di saluto.
"Dove posso trovare Melions?" Sorrisi, ai loro sguardi accigliati e perplessi, e sfoderai uno sguardo innocente e, soprattutto, innocuo.
"Mi è stato detto di rivolgermi a lui... " abbassai lo sguardo ".. È lui che devo pregare di accettare la nostra offerta in cambio di un passaggio sulla vostra nave, presumo?" Li guadai negli occhi uno per uno, il loro capo, infondo, poteva anche essere davanti a me.
"..sono certa che non daremo alcun fastidio.. E vi ripagheremo generosamente per il disturbo.." Sorrisi nuovamente, sperando che fossero uomini migliori di quelli che avevo incontrato finora. Escludendo il gesuita e i due olandesi, s'intende.

Guisgard 26-11-2012 01.00.42

Nel vedere arrivare Clio, quegli uomini restarono prima sorpresi, poi piacevolmente incuriositi.
“Ehi, Melions...” disse uno di loro, voltandosi verso l'imbarcazione “... qui è giunta un'altra! Un'altra che probabilmente afferma di essersi sposata con te! Ma possibile che tutte le volte che bevi poi combini casini?”
E tutti scoppiarono a ridere.
“Avanti, vecchio serpente di mare!” Gridò un altro di quelli. “Vienila a vedere! E' anche molto carina!”
“Possibile che una ragazza così bella abbia accettato di sposare quella vecchia spugna del capo?” Meravigliato un altro di loro.
“Magari anche lei era ubriaca quella sera!” Esclamò un altro.
E di nuovo risero forte.

Clio 26-11-2012 01.31.14

All'inizio risi con loro, trovando esilarante l'equivoco. E trovando quel loro modo di fare non particolarmente pericoloso, per quanto poco raffinato.
Quando poi il loro capo mi si parò davanti incuriosito, scossi la testa, sorridendo.
"Mi dispiace avervi rovinato i piani... Ma potete stare tranquillo... Non mi avete affatto sposata da ubriaco..." Dissi sorridendo "sono solo una ragazza che ha bisogno di un passaggio..."
Già, e che ci fa una ragazza tutta sola, con un ufficiale olandese su un isoletta in mezzo al mare?
Fu allora che pensai a Loren.
"Io e il mio fidanzato siamo fuggiti..." Sorrisi, timidamente ".. I nostri genitori erano contrari alle nozze, ma il nostro amore era più forte di qualunque divieto.." I miei occhi divennero lucidi e tristi ".. Davvero, abbiamo qualche moneta da parte, possiamo pagarvi la traversata.."
Mi voltai alla ricerca di Parsifal.
"Amore, ti prego vieni qui subito..." Urlai, nella notte, cosicché il mio piano non venisse smentito immediatamente.
"Forse queste brave persone possono aiutarci..."
Sorrisi, guardandoli speranzosa.
Pregai perché Parsifal arrivasse presto, io nemmeno avevo idea di quale fosse la nostra destinazione.

Parsifal25 26-11-2012 01.46.39

"Certo che Lady Clio.......è molto impulsiva nelle cose.......ha un bel caratterino...." dissi tra me.

In breve presi un paio di razioni, lucidai' l'arma e mi lavai'......completato il tutto mi avvicinai' all'anziano e gli strinsi la mano in segno di stima e gratitudine.

Il tempo di uscire dalla casupola che Clio era scomparsa, cercai' in tondo e vidi che già era in procinto di parlare con dei nuovi esploratori di codesta terra:

"Questa signorina mi darà del filo da torcere......chi me lo ha fatto fare!!!! " dissi canticchiando e sorridendo.

Tirai' un respiro profondo e corsi verso di lei.....anche se......neanche io sapevo dove andare......

Partiremo alla ventura......


Tutti gli orari sono GMT +2. Adesso sono le 23.10.15.

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