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Concordammo su quanto fosse ridicola l’aristocrazia, definendo, forse un po’ aspramente, le origini di Lhion come parodie di loro stesse.
Al suo sorriso, ricambiai. Sentivo una certa affinità, con quel ragazzo. “Avete delle passioni interessanti, in realtà.” commentai con voce dolce “Il teatro è qualcosa di estremamente bello, e la letteratura nutre la mente. Non bisogna per forza patteggiare per la violenza, per essere un uomo rispettabile.” Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk |
Lhion guardò Queennie negli occhi e sorrise.
Ma prima che potesse dire qualcosa arrivarono il marchese e Gret. "Bene." Disse il nobile. "Vedo hai conosciuto mio fratello." Rise. "Lhion, perchè non porti a cavalcare la nostra ragazza? Falle vedere la terra intorno al castello e i luoghi vicini." Gwen si entì sprofondare,risucchiata dalla cavità apertasi sotto i suoi piedi. Cercò allora disperatamente il braccio del nativo per aggrapparsi e salvarsi. Vitag però fu più lesto di lei. Subito afferrò Gwen con le sue braccia abituate a cacciare gli animali e a lottare con gli uomini, portandola poi verso di sè. In un attimo la ragazza si ritrovò contro il petto di lui, vicinissima al suo viso e soprattutto salva da quella voragine improvvisa. |
Quasi mi sentii inghiottire dalla voragine, quando mi sentii afferrare dal nativo.
Evitò per un soffio che finissi la dentro, rimanendoci probabilmente fino alla morte per stenti. Mi ritrovai stretta a lui saldamente, dopo il pericolo scampato. "Ebbene, ora mi avete dato un buon motivo per non denunciarvi, siamo pari" dissi guardandolo, volendo prendere le distanze da quella vicinanza inopportuna. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Andiamo via da questa topaia piena di avanzi di galera e vedi di riprenderti Costanza e guai a te se lo racconti".
Ma camminando vedemmo il cavaliere incappucciato "Vaga senza meta o cosa?" a Costanza "Camminiamo dietro al suo passo e seguiamo, vorrei ringraziarlo ma temo scappi e voglio scoprire dove è diretto". Inviato dal mio SM-A307FN utilizzando Tapatalk |
Gwen restò per un lungo istante fra le braccia di quel nativo, nonostante la sua voglia di allontanarsi.
Lui non disse nulla e alla fine allentò la presa delle sue braccia, in modo che la nobildonna potesse staccarsi da lui. "Fate attenzione." Disse Vitag. "Ci sono buche e fossati ovunque. Agli spiriti e alla natura non fanno nessuno effetto le vostre denuncie." Sarcastico, per poi porgerle la mano. "Sarà meglio camminiate con me." Costanza cercò di calmarsi, ma non aveva il coraggio e l'animo indomito di sua sorella Altea. Le due dame allora lasciarono la dubbia locanda, seguendo il misterioso cavaliere. "Non capisco perchè quell'uomo ti incuriosisca tanto..." disse sottovoce costanza "... non sarebbe meglio tornarcene a casa?" Intanto l'uomo, camminando davanti a loro, raggiunse il maniscalco del porto, pagandolo per aver badato al suo cavallo. |
Mi allontanai di nuovo quando allentò la presa e non risposi al suo sarcasmo.
Guardai la mano che mi porgeva e la presi senza dire altro. Volevo uscire da qui prima possibile ed arrivare a casa, bere una tazza di tè e non pensare più a nulla. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Non risposi a Costanza ma vidi che l'uomo possedeva una cavallo e pagò il maniscalco per il servigio.
Così mi avvicinai a lui..prima fuggisse "Grazie per averci salvato la vita". Inviato dal mio SM-A307FN utilizzando Tapatalk |
Ci fu silenzio tra i due, mentre attraversavano il cimitero sconsacrato.
Ad un tratto Vitag indicò una porticina in ferro battuto nel muro di cinta, attraverso la qual si usciva da quel luogo. Ma proprio in quel momento Gwen vide davanti a loro un altro sentiero laterale, racchiuso da una fila di alberi spettrali, proprio mentre alte e cupe nuvole iniziarono a velare il cielo del pomeriggio. Come se fosse un cammino iniziatico verso un altro mondo. https://pm1.narvii.com/6624/b0cb2107...57dcf96_hq.jpg |
L'uomo si voltò verso Altea.
"Una nobile dama, specie se così bella, non dovrebbe girare da sola con sua sorella per il porto." Disse. "Non ci sono prostitute affascinanti come voi da queste parti, dunque è facile che gaglioffi come quelli nella locanda ne approfittino." |
Proseguimmo senza parlare, mentre mi conduceva fuori da lì.
Raggiungemmo una piccola porta e finalmente mi sentivo già più libera. Mentre uscivo, però, notai uno strano sentiero, ancora più inquietante del cimitero stesso. Mi chiesi dove portasse, ma mi dissi anche che per quel giorno avevo curiosato anche abbastanza, infatti uscii dalla porticina in ferro, per raggiungere il mio cavallo. |
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