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Continuammo a camminare in silenzio, finchè giungemmo molto vicini al portone del castello, poco più di cento passi.
Ma quando arrivammo a questa distanza, sentimmo un nitrito e poi il suono di un cavallo come lanciato a gran velocità. Dopo poco, vidi qualcuno giungere proprio in sella ad un cavallo. |
Entrai nella tenda e mi cambiai come suggerito da Ken, poi mi guardai allo specchio. Avevo proprio l'aspetto di una selvaggia, così uscii soddisfatta e raggiunsi gli altri. Sentivo su di me gli sguardi ammirati degli uomini presenti, ma non ci badai molto. Chi faceva il mio mestiere era abituato all'ammirazione altrui e chi lo negava non era altro che un campione di falsa modestia.
Ken, dopo il suo solito complimento, mi si avvicinò mettendomi un fiore tra i capelli. "Bene, adesso mi manca solo un dinosauro sullo sfondo... con questo fiore sono sicura di somigliare a Ran..." scherzai con un riferimento a Ryu, un cartone animato che guardavo da piccola. "Cominciamo?" Inviato dal mio Z00D utilizzando Tapatalk |
Quella storia era davvero avvincente e molto romantica.
Potevo quasi immaginare Teos seduto nella sua stanza, con la luna a illuminare il foglio bianco, mentre scriveva sempre nuove scene per Milesa. Potevo quasi cogliere la sua meraviglia nel vedere il cielo che pian piano si rischiarava, rendendosi conto che l'alba l'aveva colto mentre ancora era intento a scrivere. E chissà se anche lei non restava sveglia, a ripensare a quanto aveva vissuto durante il giorno, tramite quella recita. Sospirai, voltando di nuovo pagina. Sperai davvero che quella bella storia avesse un lieto fine. |
Dacey indicò a suo padre la gigantesca orma impressa nel terreno.
“Dall'impronta” disse Oberon a sua figlia “si direbbe un animale dalle dimensioni spropositate... di certo nessuna bestia conosciuta dalla scienza odierna può rispondere alle fattezze indicate da quell'impronta... ma forse...” L'uomo però fu interrotto dalla manovra del dirigibile volta a perdere quota. La città, poco prima solo intravista, ora si mostrava davanti a loro. Magnifica e sconfinata, come ora ed alabastro ai raggi del tramonto, la città era circondata da ben due fila di alte e solide mura rette a loro volta da monumentali strutture, simili ciascuna ad un barbacane. L'abitato era ricco di torri, palazzi, templi e colonne, ponti ricurvi di marmo policromo, fontane smaltate che mandavano argentei zampilli in vaste piazze, guardini screziati e profumati, larghe strade che si snodavano tra viali alberati, cupolette ornate di fiori e fila regolari di statue marmoree. La città sorgeva tra la costa a strapiombo e le alture retrostanti, sui cui fianchi ripidi si arrampicavano file di tetti, comignoli ed antichi lucernari ingobbiti dal Tempo che riflettevano giochi di luce sbiadita tra aspre viuzze e muri di mattoni. La bellezza ma anche il mistero aleggiavano su di essa, come le nuvole che indugiano sulla cima di una montagna invalicabile ed inesplorata. Ed al centro di quell'immane Babilonia, sulla sua acropoli, sorgeva, splendente ed impagabile, il magnifico e nobile palazzo del governo. http://www.visualart.me/s2/50685804d...d-mountain.jpg |
" Appena atterriamo dovremo farci spiegare tutta la storia. Sicuramente qualcuno avrà visto qualcosa" determinata e felice di scendere non appena notai gli edifici luminosi della capitale.
" Un animale del genere non può passare inosservato... E avrà fatto anche danni li intorno!" Tutto diventava sempre più misterioso e scoprire cosa aveva lasciato l'impronta sembrava la priorità. |
“Concordo...” disse divertito Erien “... la nostra Nyoko da sempre ha amato più le armi che le bambole e questo la rende diversa dalle altre ragazze della sua età... lei non perde tempo a guardare i ragazzi.” Fissando Nyoko.
“Per questo resterà zitella!” Ridendo Oltram. |
“Pronto...” disse una voce dall'altra parte “... la dottoressa Altea de Ruen? La partenza è fissata per stanotte un'ora dopo Mezzanotte. Raggiunga la città di Baias, nella Flegee. Da lì salperemo.”
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Volevo uscire la mia spada e sbattergliela in testa a Oltram.
"Se resterò zitella sarà solo per mia scelta, mio caro Oltram. Non sono così orrenda." accarezzandomi i capelli arruffati. "E poi Erien..." dissi con la spada nel fodero puntata verso di lui. "Ti ricordi come mi chiamavi da bambina, no? Aranel, ricordi? 'Principessa'" spostando poi la spada verso Oltram. Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk |
Sospirai...una vaga speranza fosse lui..."D' accordo mi metterò subito in viaggio, ho pronto tutto".
Chiusi la chiamata...avevo la spada in mano..la tenevo salda..la avrei messa nel fodero poggiato sulla mensola e con l' altra gli mandai un sms.."Parto stasera da Baias...forse ora capirai non sono una visionaria..folle forse si". Guardai di nuovo nella stanza di mio padre..poi avrei chiuso tutto e sarei partita con la mia Ferrari nera..non avrei messo molto sperando nel traffico ovviamente. |
Il cavallo arrivò veloce.
A cavalcarlo era un giovane di bell'aspetto, dai capelli scuri, gli occhi neri e l'espressione enigmatica. “Voi...” disse fermando la corsa del suo destriero “... chi siete? Cosa ci fate qui?” Fissando Gwen, Selia e Daniel. “Aspettate, indovino da me... tu sei un vagabondo, magari pure onesto perchè hai l'espressione troppo da ebete per fare il balordo...” a Daniel “... mentre voi due...” guardando le due fate in incognito “... voi due siete due giovani sgualdrinelle che cercano lavoro al castello come cameriere... ho indovinato?” Scoppiando a ridere, per poi farsi subito serio. https://designwithspine.files.wordpr...sh_parking.jpg |
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