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Tirai un sospiro di sollievo. Per fortuna non solo quel popolo non era ostile, sebbene prima fosse un po' sulle difensive ed era comprensibile, ma si stava anche fidando di noi ed era una notizia fantastica, soprattutto perche` Gurenbarba pensava sicuramente che fossimo gia` morti chissa` dove.
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Giunti al centro del piccolo borgo circondato per due terzi da un mare blu e sterminato, Icarius e Clio furono subito rapiti dal pittoresco scenario.
E nella piazzetta, gremita di gente, un gruppo di saltimbanchi si cimentava in una curiosa evoluzione della pantomima. “Avanti, cavalieri...” disse uno dei commedianti “... partiamo e cerchiamo il Fiore! O i Taddei moriranno tutti!” “Oh, il mio Amor...” sospirò un'altra di quei commedianti. |
D'un tratto qualcosa attirò la mia attenzione.
Una specie di rappresentazione. Sorrisi, e la indicai ad Icarius con un cenno del capo. "Guarda un po'..." Gaiamente "Che dici, parlano del nostro Fiore?" Sorrisi "Ci avvicinavamo?" Tornando a guardare quei saltimbanchi. |
Dension fece entrare Dacey e nel vederla restò colpito.
“Che abito elegante...” disse fissandola “... credo che tu sia la cuoca più affascinante del mondo...” posò compasso e sestante, per poi alzarsi “... tuttavia manca qualcosa...” prese un fiore da altri che stavano in un bel vaso e si avvicinò a lei “... è un'amamelide...” adagiando il fiore fra i neri capelli della ragazza “... e nel linguaggio dei fiori simboleggia l'incantesimo... e forse l'Amore non è il più grande e meraviglioso degli incantesimi?” Fissandola con i suoi occhi resi argentati dal pallore lunare che penetrava dalla finestra. “Una magia che rende la vita più bella... perchè fa apparire il mondo com'è davvero per la prima volta.” Sorridendole, senza smettere di guardarla. https://s-media-cache-ak0.pinimg.com...2d07683523.jpg |
Rimasi ipnotizzata dal suo sguardo.
- É una serata speciale giusto?- mormorai cercando di essere razionale mentre sistemava il fiore tra i miei capelli,- grazie, é molto bello.- Arrossii, ormai sembrava diventata un'abitudine quando mi ritrovavo davanti a Dension. - Sono sorpresa, non mi sarei aspettata queste parole da te, pensavo tu fossi allergico all'Amore,- accennai un sorriso,- incantesimo, magia...suona davvero bello, é per questo che scappata di casa ed é stata la decisione migliore della mia vita.- Sospirai sentendo la tensione tra noi. |
Altea e Munain camminavano tra la folla, spintoni, frasi indecenti, apprezzamenti volgari ed inviti osceni.
“Si, cerchiamo un posto dove soggiornare...” disse l'evaso. Trovarono così una locanda di terz'ordine e vi entrarono. Munain ordinò da mangiare e poi prese due stanze separate. Ma mentre erano a mangiare, nel locale entrarono alcuni uomini. “Vedrai...” uno di quelli agli altri “... prenderanno la Divina Misericordia di quel dannato Falco.” “Allora esiste davvero?” Chiese un altro. “Certo.” Annuì il primo. “L'ho veduta io stesso.” |
Elv e Gwen furono condotti da quegli indigeni nel cuore di quella foresta, fino a raggiungere un piccolo villaggio di capanne e palafitte a ridosso di un verdeggiante lago.
Al centro stavano alcuni totem e tutt'intorno donne impegnate a fare ceste intrecciate ed uomini che costruivano armi. Suonò un corno e poi vibrarono alcuni tamburi. Ed infine un uomo anziano, seguito da altri, uscì da una delle capanne e si avvicinò ad Elv e a Gwen. |
Ero allucinata...ci rintanammo in una locanda e prendemmo due stanze separate, mi feci una doccia per rinfrescarmi le idee e indossai un tubino nero, ogni tanto ci voleva un pò di femminilità.
Ci sedemmo al tavolo e iniziammo a consumare il pasto quando udimmo degli uomini parlare e guardai Munain stupita.."Hai sentito? La Divina Misericordia e il Falco? Non posso crederci...ha dell' incredibile" sorrisi guardandoli "Sapranno qualcosa..proviamo a chiedere..". Guardai gli uomini e sorrisi falsamente..."Il Falco? Ma pensavo non fosse più una minaccia per Maruania, vi prego accomodatevi, ora sono curiosa di sapere..davvero lo avete veduto e dove?". http://i58.tinypic.com/6948qq.jpg |
Fummo condotti nel cuore della vegetazione, fino a che raggiungemmo il villaggio, fatto di capanne e palafitte erette su un lago. Era tutto cosi` rigoglioso, naturale e lussureggiante e poi i totem, sembrava di essere in un romanzo.
Ad un certo punto, ci fermammo: inizio` a suonare un corno e a vibrare i tamburi e un uomo, presumibilmente il capo, si diresse verso di noi. |
Icarius restò colpito da quella curiosa rappresentazione, tanto che inizialmente non sentì le parole di Clio.
“Eh...” disse “... si, certo... avviciniamoci...” e si fecero largo tra la gente. “Quel Fiore!” Esclamò uno dei commedianti. “Dove sarà?” “Magari non lontano!” Fece un altro di quegli artisti. “I bardi raccontano di un fiore magico... in questo mare... forse è il fiore dei Taddei...” A quelle parole Icarius trasalì. |
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