Camelot, la patria della cavalleria

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Altea 04-03-2016 17.43.18

Guardai Frate Roberto e Solo.."Io credo in voi due...ho fiducia in voi...forse non gli sono simpatica...magari non ha mai trovato una donna che lo contesta e pensate al torneo gli ho pure donato i miei colori e il velo" ridendo "Ma il suo scudiero ha detto...lui non interessava del velo e delle madrine, ma quel giorno al torneo voleva piantare tante Croci...il Cavaliere Burbero..nome azzeccato.
"Padre Roberto abbiamo saputo il barone usa esoterismo..." e guardai Solo "non sappiamo in che modo comunque...bene ora che si fa" sorridendo alla principessa, capii doveva forse amare un uomo ma non era sicura dei sentimenti di lui.

Lady Gaynor 04-03-2016 17.43.59

La malinconia di Adesopos mentre parlava della sua terra mi colpì come un pugno allo stomaco. "Il barone... quel vigliacco... ma non smettere di sperare, amore mio... sono sicura che un giorno riavrai indietro tutto ciò che ti spetta." Finii di prepararmi ed aggiunsi: "Si, torniamo a Monsperon..."

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Dacey Starklan 04-03-2016 17.45.59

<< Credete che il barone sia facile da sconfiggere? Ha soldati, mercenari e se dite che usa anche la magia... Non vedo come un paio di cavalieri possa fermarlo... Dovrebbe la gente stessa opporsi, tutti voi alzare la testa e protestare contro i soprusi. Apertamente.>

Quanto a me che cosa dovevo fare ora. Tornare a Monsperon? Cercare un passaggio fino a Mirza?

E come potevo passare inosservata?

Guisgard 04-03-2016 17.47.45

Gwen si svegliò di colpo.
Il respiro rotto, la fronte sudata ed il cuore che batteva all'impazzata.
Fuori ormai l'alba era prossima e dalle strade proveniva una singolare agitazione.
Il primo istinto della ragazza fu però quello di toccarsi il piede.
Era stato tutto un sogno.
Questo realizzò a fatica la giovane.
Un sogno reale però.
Molto reale.
Il castello, il padrone e l'incanto, tutto un sogno dunque?
Possibile?
Dopo qualche istante di inquietudine Gwen rammentò che era il giorno in cui avrebbe incontrato Emon nel bosco.
A mezzogiorno.
Sarebbe dunque dovuta passare per la bottega e poi diretta verso il bosco, per l'appuntamento col suo giovane amico.
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Clio 04-03-2016 17.57.53

Ed infine lo disse, le parole che tanto temevo.
Si alzò, lasciandomi avvolta nel suo mantello.
Quel distacco fu terribile, ma cercai di restare impassibile, anche se ormai era tardi.
Ormai le lacrime scorrevano senza che potessi farci niente.
Infine lui se ne accorse, e mi guardò con stupore.
Possibile che non capisse?
"Io..." mormorai piano "Non hai risposto.." dissi piano, con voce tremante "Ti ho chiesto che ne farai di me e non hai risposto..." respirando piano "Deduco che la cosa non ti interessi.." abbassando ancora lo sguardo "Non ti vedrò più?" con uno sguardo triste e spaventato insieme, per poi abbassarlo nuovamente.
Annuii, tra le lacrime.
"No tu.. tu.." respirai "Hai ragione io.. è giusto così.. me lo merito.. non mi devi niente..." esitai, sorridendo appena, tra le lacrime "Infondo ho avuto più di quanto avrei mai potuto desiderare dalla vita.." sfiorandogli dolcemente il viso.
La fitta al cuore era tornata, ed era più forte di prima.
Cercai di non badarci.
"Sei disarmato.." dissi poi "Aspetta..".
Mi alzai, presi il vestito rosso, nel corsetto era nascosto un pugnale intarsiato, con il lupo e la vipera, simboli del casato dei Lorendal, simboli di Miral.
Glielo porsi, con la mano che tremava appena.
"Prendilo, ti prego.." mormorai "L'ho sempre conservato per te, ho sempre sognato che un giorno avresti chiesto i miei colori, e io ti avrei dato un pegno che nessun'altra potrebbe mai darti.." stringendo il pugnale per l'ultima volta, per poi posarlo delicatamente nella sua mano.
"So che hai già una madrina ma... tienilo, ti prego.. e abbine cura.." alzando lo sguardo su di lui, tra le lacrime "Così magari, ogni tanto, ti ricorderai di me.." sussurrai, con voce tremante.

Guisgard 04-03-2016 17.58.49

“Il barone è forte” disse Frate Roberto ad Altea e a Dacey “ma anche noi adesso lo siamo.”
Quelle parole del frate suonare enigmatiche ai tre.
Ma un attimo dopo si udirono dei cavalli.
Allora davanti alla Pieve passarono due figure.
Erano Gaynor ed Adespos che avevano lasciato il palazzo di lei per tornare a Monsperon.
“Capo!” Gridò Solo.
Subito il brigante arrestò il suo cavallo.
“Solo!” Salutò.
Così Solo raccontò ogni cosa ad Adespos e a Gaynor.
“Quell'uomo col Cavaliere Burbero è Sua Grazia il vescovo.” Svelò poi Frate Roberto.
“Va nel bosco” ordinò Adespos “e raduna tutti gli altri. Poi tornerete qui e scorterete milady” indicando Dacey “al porto più vicino, per essere imbarcata e poter così tornare a casa sua.”
“Si, capo.” Annuì Solo.

Lady Gwen 04-03-2016 18.00.46

Mi svegliai di colpo.
Stavo per inveire contro Josephine, dovevo cercare Gurran e non potevo stare a letto.
Poi, mi accorsi di qualcosa.
La mia stanza.
Com'era possibile? E la caviglia era sana, nessun segno della tagliola.
Non poteva essere stato tutto un sogno... Non poteva... Tutto ciò che c'era stato con Gurren... Non poteva non essere reale...
Dopo almeno un quarto d'ora in cui ero stata immobile a fissare il muro di fronte al mio letto, pensai che l'ultima volta che ero stata a casa era stato prima dell'appuntamento con Emon... Che fosse davvero quel giorno?
Non restava che scoprirlo.
Così mi vestii e andai in erboristeria, ancora pesantemente sconvolta e sotto shock, in attesa che si facesse l'ora dell'appuntamento.
Mentre ero lì, seduta al bancone, pensavo a tutto quello che credevo fosse reale, la nostra storia, il nostro Amore, tutti quei momenti passato insieme, il ritratto chemi aveva fatto, tutto svanito...
Come potevo accettare che tutto questo non esistesse?

Guisgard 04-03-2016 18.04.06

Guisgard prese il pugnale, ma poi, senza dire nulla, come risposta baciò Clio.
Un bacio dolce, eppure appassionato.
“Sto andando ad affrontare il cavaliere più forte e malvagio che oggi c'è a Monsperon...” disse sussurrando sulle labbra di lei, ancora bagnate da quelle calde lacrime “... un duello mortale... cosa potrei prometterti? Nulla... poiché non so se conserverò la vita... dopo forse... se Dio vorrà... se tu mi aspetterai... tornerò qui, sperando di trovarti... ma ora non so cosa accadrà...” la baciò di nuovo “... mi occorre un cavallo...”

Dacey Starklan 04-03-2016 18.05.43

Guardai il frate sempre più incuriosita volendo capire cosa nascondeva con quelle parole.

Altri avventori giunsero alla Pieve. Lei sembrava una donna di origini nobili e fui sorpresa nel vederla in compagnia di quello che si rivelò essere un bandito.

Ma ormai non mi stupivo più di nulla e non era mai stato da me giudicare le persone dalle apparenze.

Salutai i due nuovi arrivati e l'uomo prese a parlare con Solo.

Fui piacevolmente sorpresa nel capire che volevano aiutarmi e non potevo che fidarmi di loro, benché ritenuti fuorilegge.

Fuorilegge secondo il barone ovviamente.

<< Vi ringrazio signori. Il vostro aiuto mi é prezioso e cercherò di ricompensare la vostra gentilezza >>

Lady Gaynor 04-03-2016 18.07.11

Mentre passavamo davanti alla Pieve, diretti a Monsperon, sentimmo una voce chiamare Adespos. Era Solo, che ci raccontò il massacro del villaggio. Mentre parlava, sentivo la collera montarmi dentro come un fiume in piena. Il barone avrebbe pagato anche per quello, sentivo che ormai aveva le ore contate, avevo visto il Cavaliere Burbero in azione e sapevo di cosa era capace. Ci sarebbero stati poi anche Adespos e i suoi a dargli man forte, e non era cosa da poco.
"Andiamo caro, andiamo ad affrontare quel bastardo..."

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