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"Sono io, milady..." disse Levet da fuori a Dacey "... aprite per favore."
"È ser Levet." Felice Fines. "Fatelo entrare." Alla ragazza. |
"Qui c'è sempre bisogno di un aiuto." Disse Suor Ologna ad Altea. "Madama non vi nascondo che restare qui è rischioso. In caso di attacco non avremo difese. Ma non possiamo chiudere l'ospedale, o la gente ferita non avrà un luogo in cui andare a curarsi."
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<< Si, un attimo>> sospirai portando la mano alla maniglia, purtroppo non era l'uomo che speravo.
Girai la chiave e aprii infine. |
Annuii col capo.."Immagino..ma siete sola? Nessuno vi aiuta..avrete i legionari ad aiutarvi immagino..Non posso immaginare vi lascino in balia della guerra." dissi infastidita..."Chiamatemi Altea...niente formalità."
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"È una brutta ferita..." disse ansimando Fermer a Gwen.
La ragazza infatti si rese conto che il proiettile l'aveva colpito ad un fianco e si era fermato tra le costole. Intanto quel sibilo nel cielo era sempre più angosciante. "Presto, torniamo alla base." Agian a Rodian. E i due andarono via con la camionetta e la jeep, lasciando da soli il medico e la sua infermiera a morire nel deserto. |
"Aspettate, tenente." Disse Goz a Clio. "Ci andremo tutti insieme."
E tutti seguirono l'ordine di Goz. Così il capitano, Gaynor, Clio, Anty, Tesua, Lyon, Park ed Orko corsero verso gli hangar. E giunti lì, videro la Freccia d'Argento sulla pista d'atterraggio. |
Arrivammo alla pista di atterraggio e restai sbalordita nel vedere quell'aereo.
Nell'hangar di Orko non mi era sembrato così maestoso. Era decisamente più grande di qualunque dei nostri caccia, più maestoso di un valchiria. Anche Reddas avrebbe dovuto starsene zitto davanti a quella meraviglia. Restai in rispettoso silenzio ad aspettare. Toccava al capitano parlare per primo. E cercai di nascondere quel sorrisetto impertinente, e mantenere il più possibile il volto impassibile. Andiamo, Clio... adesso esageri... |
Dacey aprì e Levet entrò nella cantina.
"Milord..." disse Fines "... per fortuna siete salvo... diteci, cosa accade là fuori?" "Questo sibilo non accenna a svanire, nonostante non si comprenda a casa sia dovuto." Spiegò Levet. "Comunque ciò che conta è altro per noi. Il treno sta arrivando in stazione... credo ripartirà tra non molto. Dobbiamo uscire da qui e raggiungerlo." "Sono d'accordo, milord." Annuì Fines. |
Guardai la ferita e vidi, con orrore, che il proiettile era entrato dal fianco, ma non sembrava che Fermer accusasse problemi respiratori, tranne il fatto che ansimava per la ferita, quindi dovetti desumere che era rimasto incastrato da qualche parte, forse nelle costole.
Intanto Agian e Rodian andarono via, lasciandoci nel deserto e quel sibilo strano si udiva ancora. Strappai il bordo del vestito, fasciai il fianco di Fermer e poi con la magia fermai la fuoriuscita del sangue. "Ho fermato l'uscita del sangue con la magia, il proiettile si è incastrato, credo, forse fra le costole e per ora non dovrebbe dare molti problemi. Non posso fare molto, in questo momento, ma tu giurami, se ci tieni a me, che ce la farai e terrai duro fino alla fine. Giuramelo" tenendo il suo viso fra le mani. |
"Il legionari hanno altro a cui pensare." Disse Suor Ologna ad Altea. "Purtroppo spetta a questo ospedale pensare ai feriti del borgo. E questo è il nostro compito, Altea. Davvero volete restare qui ed aiutarmi? Sappiate che tra breve potrebbero attaccarci ed allora inizierebbe il difficile..."
In quel momento si udì il fischio del Meridian Exspress che entrava nella stazione poco distante. |
Tutti gli orari sono GMT +2. Adesso sono le 06.44.54. |
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