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Proprio mentre Elv abbassava il fucile, dalla vegetazione apparvero gli indigeni, che ci puntavano le lance contro.
Perfetto, di bene in meglio... A quel punto, in trappola, non potei far altro che seguire Elv e mostrare la mia resa. |
Non rispose e l'umiliazione fu troppo grande da affrontare in quel momento.
Una volta tornati sulla nave mi allontanai subito da lui, senza riuscire a guardarlo restando tuttavia nei paraggi, udendo quindi il discorso di Dension ai suoi uomini. Era incredibile come il destino fosse bizzarro, avevo sudato e faticato per lasciare Maruania e ora ci sarei tornata senza poter far nulla di diverso. |
Ascoltai attentamente Munain.."Cosi avvennero i fatti..ma ti hanno pure dato dell' assassino, forse per minacce..ma tu di dove sei originario esattamente? Questi Taddei sono ovunque noto" e sorrisi per poi farmi seria alla sua ultima domanda.."Perchè sono dubbiosa...non è tanto il castello..lo hai detto pure tu, ti sei intrufolato in un villa capomazdese appartenente a uno dei Taddei...ma quanto la Divina Misericordia, la nave..certo è quel pastore sapeva molto visto abbiamo trovato a casa sua questi fogli, ma ha voluto mantenere il mistero..allora se tutto fosse regolare..perchè non dire..si, la nave è di Guisgard e nella ciurma vi sta Icarius..l' antiquario sostiene la nave sia di proprietà di Guisgard quindi ne sarà il capitano penso..e allora mi chiedo perchè in questi fogli sulla nave non vi sta scritto vi sta questo Guisgard e menzionano però Icarius..ma tu non ti poni questo quesito? A volte sembra...si...sembra quasi sia tutto normale per te" lo fissai..Munain era un mistero pure lui.."Ma ti devo dire una cosa...l' antiquario..non hai sentito..non ha voluto soldi..ma ha detto avrà ciò che gli spetta a tempo dovuto..quindi ci ha mandati alla ricerca di Guisgard per qualcosa sicuro..ma per quale motivo non so..so solo con te era indifferente mentre io mi sentivo a disagio, non mi sono mai sentita cosi..quello sguardo enigmatico..era come leggesse nella mia mente o il mio cuore" sospirai e poi cercai di scacciare quei pensieri.
"Forse è meglio approffittiamo e riposiamo un pò..abbiamo faticato molto e a Maruania non sarà una passeggiata, io mi riposo" e mi sdraiai prendendo un leggero sonno tra i sobbalzi di quella nave volante. http://i58.tinypic.com/osbq0g.png |
Sorrisi ad Icarius.
"Spero vivamente che tu mi stia dicendo la verità, non che un nome o un altro faccia qualche differenza per me.." alzai le spalle "Ma mi darebbe molto fastidio sapere che mi hai mentito..." alzando gli occhi su lui. Poi l'atmosfera cambiò, e ci ritrovammo pericolosamente vicini. Gli sorrisi piano, mentre quel tocco leggero sulla mia camicetta, e poi sul viso e sulle labbra lasciva la mia pelle tremante ed infuocata. "Non ho una spiegazione per ogni cosa..." sussurrai, senza staccare gli occhi dai suoi "Ti ho solo detto la verità.." ammisi "Odio le cose non dette..". Restai in silenzio per un lungo istante. "Ma chissà, forse faccio male a rivelare quello che sento.." risi piano "Magari Hold ha ragione su di te, e mi riterrai incredibilmente sciocca a sentirmi parlare così.." continuando a sussurrare, senza togliere gli occhi dai suoi. "Forse dovrei stare lontana da te.." pianissimo, senza crederci nemmeno io. I miei occhi, infatti, dicevano che allontanarmi era l'ultima cosa che volevo. Eppure come potevo sapere chi avevo davanti? Dovevo dare per scontato che mi stesse dicendo la verità e basta? Eppure da quel poco che sapevo di lui sembrava incredibilmente diverso da come l'aveva descritto Hold. Forse davvero confondeva tutto e tutti. O forse, ero soltanto io che speravo vivamente si fosse confuso e sbagliato. |
Quegli indigeni puntarono le loro armi contro Elv e Gwen, ordinando con ampi gesti di muoversi.
Cominciarono così ad attraversare quella folta vegetazione, tra piante esotiche, sciami d'insetti, caldo intenso e una forte umidità. Ma ad un tratto una delle donne indigeni lanciò un grido. Un attimo dopo il bambino cadde a terra senza conoscenza. |
A bordo sorse un vivace mormorio, con gli uomini della ciurma tutti intenti a discutere fra loro circa le parole del capitano.
Dension, invece, poco lontano da loro, aveva preso a passeggiare, immerso nelle sue inquietudini, fino a quando si avvicinò a Dacey anch'ella in disparte. “Naturalmente” disse lui “prima che questo viaggi cominci io ti porterò a Nuova Camelot, dove sarai al sicuro...” esitò e sorrise “... e dove magari ti auguro di trovare il tuo grande Amore.” Facendole l'occhiolino. |
“Si, in effetti il tuo è un ragionamento giusto.” Disse Munain ad Altea. “Il nome di Icarius potrebbe essere legato a quella nave.” Pensieroso. “Ma forse, chissà, è davvero solo uno della ciurma, chi può dirlo. Ma comunque lo scopriremo, non temere. Quanto all'antiquario non badarci... ormai non lo incontreremo più.”
Altea poi si coricò e poco dopo si addormentò, mentre Munain restò a fissarla, seduto accanto all'oblò. |
Icarius guardò Clio negli occhi per un lungo istante.
Poi le sue dita, dalle labbra di lei, scivolarono, pianissimo, verso il basso. Sul suo mento, poi sul collo, infine sul petto, penetrando lentamente quasi l'orlo della scollatura che si apriva tra i bottoni della camicetta. Ma ad un tratto il suo sguardo cambiò, divenendo enigmatico ed inquieto. “Si, forse hai ragione...” disse con un fil di voce “... forse dovresti davvero starmi lontana...” Il fischio della nave interruppe quel momento. La Divina Misericordia aveva infatti iniziato le manovre di atterraggio. |
Quel tocco leggero e delicato sulla mia pelle, quello sguardo intenso ed enigmatico.
Non capivo cosa mi accadesse quando mi guardava così, quando mi spiegava così, era qualcosa di diverso da tutto ciò che conoscevo. Poi quelle parole sussurrate, e io sorrisi piano. "Ho detto che forse dovrei..." Sussurrando a mia volta "Non ho detto che voglio.." Con gli occhi accesi nei suoi. Ma poi il fischio della nave cancellò la magia di quel momento. Abbassai lo sguardo, sospirando piano. "Immagino tu debba andare ora.." Con un filo di voce. |
Quello era solo un modo carino per liberarsi di me, basta illusioni, avrei dovuto stare più attenta e non fidarmi di un uomo con la sua nomea di rubacuori.
Nuova Camelot, in fondo avevo pagato molto per arrivare lì eppure neanche adesso, nonostante il terrificante incontro con X, le sue minacce e il pericoloso viaggio che si prospettava, mi sentivo attratta da quel luogo. L'Amore forse, ma stavo imparando che l'amore non fosse solo gioie ma anche dolori e delusione e non ero più tanto sicura di volerlo. -Non voglio essere di peso per il tuo viaggio, posso anche tornare a Maruania, a casa mia, a vendere di nuovo le armi di mio padre, - sorrido debolmente a quell'idea, chissà magari col tempo ne sarei stata felice. Poi lo guardai e azzardai, - oppure potrei stare qui, almeno non dovreste cercare un'altra cuoca e poi sono brava con le armi- e gli lanciai un occhiolino a mia volta. |
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