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Mi bloccai di colpo, nel sentire quel rumore.
Ormai era tutto un susseguirsi di spaventi, uno dietro l'altro. Dovevo essere capitata davvero in un film dell'orrore! La cosa si faceva decisamente inquietante. Vidi a terra un plico di fogli, una specie di manoscritto. "Fuga dal paradiso..." lessi sul primo foglio. "Beh, perché no..." mugugnai, dopodiché presi i fogli e me li portai in camera. Magari poteva essere un'ispirazione. |
Sunis in camera inizia a sfogliare il libro, dentro cui, a pagina 13, vedee scivolare fuori un foglio ripegato più volte.
Sta lei ora decidere si aprire il foglietto, leggerlo e scoprirne così il contenuto. In tal caso lei e ogni altra giocatrice che vorrà scoprire questa sottotrama visiterà il link in basso. Chi invece vorrà continuare la trama normale del Gdr lo ignorerà. Ogni giocatrice nelle sottotrame userà il nome del proprio personaggio, ossia il nik con cui è registrata su Camelot. https://www.camelot-irc.org/forum/sh...605#post157605 |
Salii sulla Ferrari di Jean, osservando dal finestrino il fantastico panorama che mi voleva mostrare. Afragola City era una città stupenda, le cui strutture sembravano slanciarsi fino a toccare il cielo.
La domanda di Jean mi costrinse a spostare l’attenzione su di lui. “No, non temo alcuna scena di nudo.” risposi sorridendogli “In realtà le vedo come moltissime altre scene, con la differenza che il personaggio che interpreto non ha vestiti. Mi sono già capitate diverse volte!” spiegai per poi accavallare le gambe “Però il regista mi ha detto poco e nulla sul copione, quindi per questo dicevo che è stato ambiguo!” |
Citazione:
La Ferrari sfrecciava rapidissima, mentre Afragola City si stagliava sullo sfondo, quasi fosse lo scenario di un film. "Interessante..." disse guidando Jean, mentre con la coda dell'occhio sbirciò verso le gambe accavallate di Britty "... allora forse dovrei dare un'occhiata più approfondita a qualche tuo film." Divertito e con una punta di malizia. In quel momento il cellulare di Jean suonò per un messaggio. L'attore guardò il display e la sua espressione si fece cupa. |
"Molto, sì" confermai, perchè davvero ero curiosa, anche se il nostro ospite non sembrava volersi sbilanciare.
Lanciai un'occhiata sospettosa a quel gatto, che proprio non mi piaceva, sperando che capissimo il perchè di quella visita. Poi lo ascoltai. "Spero non ci abbia convocati per una lezione di catechismo, dottore" con un leggero sorriso. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Sorrisi osservando davanti a me, senza però commentare le parole di Jean. Ero abituata a quel tipo di commenti e ormai, nonostante qualcuno insistesse un po’ troppo, ci davo un peso alquanto relativo. Certamente quando invece si sfociava un’insistenza troppo pressante, correvo immediatamente ai ripari.
Il telefono di Jean suonò e, a giudicare dalla sua espressione, qualcosa pareva non andare. “Tutto okay?” |
Dai suoi occhialini tondi e piccoli, il Dottor Ox fissò Marin per un lungo istante.
"Vi ho invitati al mio castello" disse con il suo tono pacato e basso "per chiedere la vostra consulenza, dottoressa. Ma non qui, al mio laboratorio." "E dove si trova il suo laboratorio, dottore?" Chiese Bert. "Su un'isolotto in mezzo al mare." Rispose lo scienziato. "Lontano da tutto e tutti." "No, nulla, non preoccuparti..." disse Jean a Britty "... diciamo che è uno sponsor, in un certo senso, ma un pò troppo insistente..." posando il cellulare nel cruscotto "... vogliono farmi fare una promozione un pò particolare ecco..." |
Assunsi un'espressione silenziosamente stupita, perchè era di sicuro interessante, anche se molto secretato e questo mi faceva fare qualche domanda.
Speravo comunque che arrivassimo presto al dunque, perchè motivo letteralmente di curiosità. E la prospettiva di un laboratorio su un isolotto in mezzo al mare mi intrigava. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Beh, io e la dottoressa Marin, dottore, siamo tutto orecchi." Disse Bret con una vaga ironia, come era suo solito fare in presenza di persone criptiche e misteriose.
"Aprii il mio laboratorio anni fa, in un luogo appartato e sicuro..." Ox "... la scelta era caduta su un isolotto fuori da ogni rotta battuta e lontano da qualsiasi spazio aereo." "Un momento, dottore..." con un risolino Bret "... prima che lei continui... voglio sprare che non ci proponga nulla di illegal o comunque ai limiti della legge... vede, io ho una certa reputazione e anche la dottoressa è una professionista apprezzata..." "Non tema, signor Bret..." con calma assoluta Ox "...le uniche leggi che vi chiederò di violare saranno quelle naturali." |
Assottigliai lo sguardo, a scapito dell'ironia di Bert, analizzando Ox.
La domanda era legittima, poiché non vedevo altri motivi per cui ritirarsi in un laboratorio lontano da occhi indiscreti. Posto che chiunque si ritirerebbe in pace a proseguire coi propri studi, ma c'era qualche pulce che iniziava a saltellarmi infingarda nell'orecchio. Lui assicurò il contrario, ma ecco, dovevamo vedere per capire. "Siamo pronti, allora" con un sorriso. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Bret guardò Marin prima stupito per la risposta decisa e risoluta della ragazza, poi divertito, facendole l'occhiolino.
"Beh, dottor Ox..." disse allo scienziato "... non posso certo essere da meno alla mia audace accompagnatrice... quindi si, verremo al suo laboratorio, sperando che presto ci sveli l'intera questione." "Non tema, signor Bret." Rispose Ox. Terminato di mangiare, lo scienziato si congedò da loro 2, incaricando il suo maggiordomo di offrire loro 2 camere per la notte. Infatti la partenza per l'isola era fissata fra poche ore, al mattino del nuovo giorno. |
Mi versai da bere e continuai a leggere quel libro così strano che mi era capitato tra le mani.
Mi rendevo conto di come ogni cosa avesse uno scopo preciso e nulla accadesse per caso. Soprattutto quel libro finito così nelle mie mani. Cominciai a sfogliarlo, sempre più incuriosita. Chissà che cosa aveva da raccontarmi. Magari ci avrei trovato qualcosa. Neanche a farlo apposta, un foglietto mi scivolò in mano. Lo aprii lentamente, sempre più curiosa. |
Ma proprio mentre Sunis si apprestava a leggere il biglietto scivolato dal libro, all'esterno dell'albergo sentì il rumore di un'auto che arrivava.
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Accennai un sorriso divertito alla sua reazione e anche alle parole di Bret.
Quando finimmo di mangiare, il maggiordomo ci indirizzò verso le camere assegnateci. Ci ero rimasta un po' male sapendolo che avremmo dovuto aspettare al giorno dopo per visitare il laboratorio, ma nel frattempo saremmo potuti stare in un vero castello, il ché non era affatto male come pensiero. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Non ero abituata ad impicciarmi in fatti che non mi riguardavano, pertanto decisi di non insistere troppo.
“Che tipo di promozione?” domandai curiosa, evitando tuttavia di sembrare troppo insistente. |
Il maggiodomo assegnò 2 camere separate, ma vicine, a Marin e a Bert.
La camera di lei era piccola, ma arredata con un certo gusto, sebbene sempre nello stile austero di quel castello. Vi era un balconcino, giusto giusto per ospitare 2 persone ma che dava su un panorama mozzafiato, abbracciando con un singolo colpo d'occhio l'intera brughiera circostante. Macchie verdeggianti, fra dossi di campi e crostoni rocciosi che si alzavano nel dislivello irregolare di alcuni tratti, dove ancora oggi si poteva ciò che restava di antichissime costruzioni, erette in un passato remoto e leggendario. A un tratto qualcuno bussò alla porta della camera. La Ferrari riprese a correre, mentre lo sguardo scuro di Jean era fisso sulla strada, sebbene pareva fosse molto più lontano. "Si..." disse poi, destato dalla domanda di Britty "... una pomozione... ma davvero strana... magari pagano anche bene, anzi questo sicuramente, ma non credo sia del tutto legale... la location è anch'essa particolare... si tratta di un'isola... di cui non credo di aver capito neanche il nome, nè la posizione..." |
La caméra che mi fu assegnata non era grandissima, tuttavia mi piacque comunque, era elegante ed essenziale, ben arredata.
Il balcone dava su un panorama che di solito si immaginava solo nelle fiabe. Era splendido, faceva davvero pensare a quei paesaggi fatti di avventure e boschi magici. Forse, soggiornare in un castello mi stava facendo volare con la fantasia, ma il contrario qui era impossibile. Mentre mi godevo quegli attimi di contemplazione, sentii bussare alla porta e andai ad aprire. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Marin aprì la porta e si ritrovò un cestino di fiori.
"Si dice" disse Bert, il cui sguardo scuro e furbo si intravedeva fra quei fiori colorati "che l'erica sia il fiore sovrano della brughiera... pare simboleggi la solitudine, raccontano i poeti e i romanzieri... e forse per questo i vecchi racconti parlano di Amori impossibili e amanti inquieti..." rise piano "... vieni a fare un giro con me per questo castello, dottoressa?" Dando a Marin il cestino con le eriche. "Chissà che nella tua fredda visione del mondo, attraverso la psicologia e il razionale, non possa invece farti scoprire i segreti del cuore e delle passioni." Facendole l'occhiolino. https://www.mygreenhelp.com/wp-conte...ca-in-vaso.jpg |
Aprendo, mi ritrovai davanti un cestino di fiori e sorrisi divertita, appoggiandomi allo stipite della porta, mentre cercavo i suoi occhi scuri e profondi fra i rametti fioriti.
"Addirittura, ce la sapevano questi poeti" dissi, sorniona. Finsi di rifletterci su. "Potrei accettare, approfitto per dimostrarti che la mia visione del mondo non è affatto cinica e fredda come pensi" con divertimento. Presi il cestino e mi avvicinai al suo viso, per baciarlo. "Menomale, pensavo di dover baciare un cespuglio. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Non feci in tempo ad aprire il bigliettino, che sentii un rumore.
Il rumore inconfondibile di un'auto che si avvicinava. Possibile? Possibile che non sapessero che l'hotel era riservato per me? La cosa era davvero scocciante. Così uscii sul balconcino che dominava il lago per osservare l'indesiderato visitatore. |
"Wow..." disse Bert dopo aver accarezzato piano le labbra diMarin con l sue, per un dolce bacio "... ammetto di non essere un poeta, ma vedo che basta citare fiori e la loro magia che anche una razionale e cinica come te si scioglie." Divertito, per poi farle l'occhiolino.
Poco dopo i 2 avevano lasciato la camera di lei, per poi camminare per quel castello. "Mi chiedo..." Bert accendendosi una sigaretta quando erano giunti sulla spiazzo racchiuso da alte merlature che univa le 2 torri del castello e da cui si poteva godere di un bellissimo panorama "... che isola sia quella in cui Ox ha impiantato il suo laboratorio... magari ci aspetta una inaspettata vacanza in un'isola dei mari del Sud, no?" Ridacchiando. "Dopotutto qull'uomo da l'idea di non amare molto i luoghi affollati, la gente curiosa e i riflettori... ho fatto una veloce ricerca su Internet e pare che il nostro dottore non solo più volte ha rinunciato a premi prestigiosi, ma è anche entrato spesso in conflitto col mondo accademico..." fumando. |
Ridacchia dopo quel bacio.
"Sempre pessimo" commentai, mentre faceva strada. Il castello era sempre più bello, in ogni angolo, specie quando arrivammo nello spiazzo, dove le merlature ed il panorama creavano un'atmosfera unica. "Beh non so se l'intento fosse quello di creare un laboratorio simile ad un bar sulla spiaggia" dissi sarcastica, sentendo nominare le isole del Sud. "È evidente che gli studi e le scoperte a cui si dedica non sono ben viste" ipotizzai. "Mi chiedo a questo punto cosa sia." Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Annuii alle parole di Jean, intenzionata a lasciare che il discorso cadesse.
“Penso tu faccia bene a startene sulle tue, se la faccenda non ti convince.” Dopotutto, con quelle incognite, sarebbe stato da pazzi accettare qualsiasi offerta e promozione venisse fatta. |
Sunis sentì l'auto e restò seccata che qualcuno si avvicinasse all'hotel.
Uscì allora sul balconcino che dava sui giardini davanti l'ingresso e notò una macchina sportiva. Da quella scese un tipo con degli occhiali scuri. Si guardò intorno e si accese una sigaretta. "Beh, lo scopriremo solo una volta giunti sull'isola." Disse Bert a Marin, finendo la sua sigaretta. Era ormai pomeriggio e il Sole iniziava lentamente a scivolare verso Ovest, tingendo un rosato acceso il cielo di ponente e gettando sulla brughiera i suoi ultimi bagliori, disegnando lunghe e misteriose ombre. In quel mometo giunto il maggiordomo di Ox annunciando che il padrone del castello non avrebbe fatto loro compagnia per la cena. "Si, ma alla fine credo che accetterò." Disse Jean a Britty, guidando la sua Ferrari. "Dopotutto le riprese del nuovo film non sono ancora iniziate e le mie finanze non sono floridissime." Digitando un numero sul suo cellulare. "Pronto? Earl? Si, sono io... seguirò il tuo consiglio... si, accetterò di incontrare quella gente... si, certo... ok, dammi l'indirizzo, ci andò quanto prima." |
"Immagino di sì, non vedo l'ora" dissi, con impazienza.
Il crepuscolo era bellissimo, mentre riempiva il cielo di infiniti colori caldi. Un attimo dopo, il maggiordomo ci avvisò che saremmo stati soli a cena. "Oh, beh, che peccato" risposi "Anche se non avrò più quel gatto a fissarmi..." commentai poi, facendo scattare le sopracciglia in su. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Bert rise a quell'espressione di Marin.
"Magari avremo così una cena romantica." Disse facendole l'occhiolino. "Come mai il professore non sarà dei nostri?" Chiese al maggiordomo. "Il Dottor Ox si scusa per questa spiacevole assenza." Mormorò soltanto il maggiordomo, per poi andare via. "Non so chi sia più antipatico, fra il gatto e quel maggiordomo..." sarcastico Bert a Marin "... viei, riprendiamo il nostro giro." Tornarono così a passeggiare per il castello, visitando la corte, i lunghi corridoi dalle pareti abbellite solo da qualche testa di animale impagliata e alcune armi lasciate appese a ossidarsi. Infine arrivarono davanti alle porte chiuse di quella che doveva essere la Cappellina di palazzo, svelato ciò da una Croce impressa nella roccia posta sull'uscio. |
"Una cena per due in un castello non è affatto male come idea" dissi, intrigata dall'idea.
Il maggiordomo non si dilungò in spiegazioni ed io risi spontaneamente a quelle parole. Continuammo a passeggiare, fino ad arrivare ad un modesto edificio, che aveva tutta l'aria di essere la Cappella di famiglia, o comunque del castello cui apparteneva. "Chissà quanta gente c'è, qui dentro" dissi, quasi fra me e me, studiandone la facciata, come se quell'osservazione potesse dare una risposta alla mia domanda. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Ho idea" disse Bert a Marin, mentre fissavano l'ingresso della Cappellina "che siamo in 4 in questo castello..." cercando poi di aprire la porta, ma trovandola chiusa.
"In 3." Una voce dietro di loro. "Il Dottor Ox è partito poco fa." "Immagino tornerà per domani." Bert. "No, tornerà fra un mese." Spiegò il maggiordomo. "La porta della Cappellina è chiusa." Fissando i 2. "La cena verrà servita a momenti." Per poi allontanarsi. |
Ridacchia.
"Mi riferivo a quanta gente ci stia dentro questa Cappella" dissi, in un umorismo forse un po' nero. Poi, durante un tentativo di Bert di aprire la porta, arrivò il maggiordomo, dicendo che Ox era partito. Per un mese. "Un mese?!" esclamai, incredula, ma l'uomo era già andato via. "Ma che razza di presa in giro è questa?" continuai, senza sapere che pensare. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Forse" disse divertito Bert a Marin "l'isola e il laboratorio sono solo un trucco e noi in realtà finiremo seppelliti nella Cappellina, così saprai quanta gente c'è dentro." Ridendo.
Poi le fece segno di andare, raggiungendo così insieme il salone dove il cameriere stava servendo la cena. "Mi perdoni, ma se il professore tornerà solo fra un mese noi..." fece Bert. "Sarò io ad accompagnarvi al porto, signori." Lo interruppe il maggiordomo. "Così che possiate imbarcarvi per l'isola." |
Rimasi senza parole alla frase di Bert.
Perchè era inopportuna. Macabra. Ed insopportabilmente logica. Seguimmo il maggiordomo all'interno, dove stavano servendo la cena e scoprimmo che lui ci avrebbe accompagnati al porto. "Ma, mi scusi" insistendo io "Cosa dovremmo farcene noi del laboratorio di Ox, senza lui a guidarci? Non siamo certo esperti nel suo campo, perchè dovremmo visitarlo da soli?" era questo che non mi tornava e non trovavo una spiegazione. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Domattina" disse il maggiordomo a Marin "avrte tutte le spiegazioni ch vi occorrono." Fissandola. "Buon apptito." E andò via.
"Hperto la soluzione che cercavo..." Bert mettendosi a tavola "... preferisco il gatto a quel maggiordomo..." riempiendo 2 bicchieri e porgendone uno a Marin "... cin cin." Divertito. |
Annuii una volta, un solo movimento poco convinto del capo, prima che andasse via per lasciarci cenare.
Risposi con poco entusiasmo al brindisi, prima di prendere un sorso di vino. "Non so come tu faccia ad essere così ottimista e fiducioso, a me la situazione non convince affatto" asserii, iniziando a mangiare. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Beh..." disse mangiando Bret "... di cosa hai paura? Se non ci diranno nulla allora tanti saluti e ce ne andremo, no? Di certo non mi imbarcherò senza prima sapere cosa dovrei fare su qull'isola." Bevendo. "Il cibo però è ottimo, va detto." Fissando Marin. "Tu invece? Di cosa ti preoccupi?"
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Bert non aveva torto, ma io continuavo a pensare che non ce la raccontassero giusta.
"Non mi piacciono gli imprevisti, i contrattempi, le sorprese, tutte quelle cose che non puoi controllare" dissi in soldoni con tono spiccio, mangiando. Ed era vero, accidenti, meno le sopportavo più ci cadevo dentro, proprio come in quel momento. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Capisco..." disse vagamente divertito Bert fissando Marin "... tutto linerare, previsto, logico, preentivabile, giusto?" Bevendo. "Quindi dopo questa sontuosa cena, magari un bel brindisi, poi tutti a letto, giusto? Con quale lettura di psicologia o magari di qualche cartella di un tuo paziente per conciliare il sonno, no?" La guardava con espressione irriverente.
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Roteai gli occhi, prendendo un altro sorso di vino.
"Io mi riferivo alla "gentilezza " del nostro ospite, perchè ho la sensazione che tu stia prendendo la cosa sul personale?" guardandolo con sguardo attento, analitico. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Mi perdoni, dottoressa." Disse Bert col suo solito sarcasmo. "Ma non ho la sua arguzia, nè il suo acume." Vagamente divetito.
In quel momento arrivò il maggiordomo. "Signori, se non vi occorre altro io mi ritirerei." Mormorò. "Si, certo, vada pure." Bert. Buonanotte, signori." E il maggiordomo andò via. |
"Di sicuro però ha molta sagacia ed irriverenza" commentai io pungente.
Poi, il maggiordomo avvisò che stava per ritirarsi. "Buonanotte!" lo salutai a mia volta. "E comunque, io non porto il lavoro in vacanza, dunque niente cartelle" bevendo con aria candida. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Dai, non voglio tu sia acida..." disse Bert alzando il bicchiere "... sarebbe come sprecare questa location, no? Sugerisci tu il brindisi..." fissandola e facendole poi l'occhiolino.
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