Camelot, la patria della cavalleria

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-   -   La leggenda della Pieve di Monsperone (http://www.camelot-irc.org/forum/showthread.php?t=2537)

Altea 29-04-2018 00.08.12

"Davvero?" sorpresa ma non avevo scappatoie.."No, non prenderà questo Palazzo...di servitori ce ne saranno no che vogliono lavorare o lasciare un padrone tiranno...beh, domani vedremo il da farsi...a costo di vangare da sola il giardino".
Sorrisi e dissi volevo fare una camminata fuori, dovevo guardare in che posto ero, vedere quanto distava dal Palazzo del fantasma..lui mi avrebbe protetto e io non lo avrei tradito.

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Lady Gwen 29-04-2018 00.13.56

Stavo lì, davanti a lui, come una scultura classica, a farmi guardare, desiderare, accarezzare.
Le sue mani lasciavano brividi e sensazioni mai provate prima in tutto questo tempo.
Perché era lui, erano le sue mani, le sue dita affusolate ed eleganti che mi piacevano tanto e che erano state una delle prime cose che avevo notato in lui, oltre ai suoi bellissimi occhi scuri, al suo sguardo attento, ma anche appassionato, malizioso e ricco di ardore.
Tornò alle mie labbra e le assaporò, insieme alla lingua calda, come si sfoglierebbe un fiore, ma con quel pizzico di desiderio che rendeva tutto più eccitante.
Iniziai ad accarezzare a lungo il suo petto dalla pelle liscia e tesa e i muscoli morbidamente accennati, come dolci valichi da attraversare.
Poi lo portai con me, stendendomi supina sul morbido materasso e percorsi più e più volte la sua schiena forte e definita.
Era tutto dolce e sensuale, mai avrei pensato che questo connubio potesse esistere, ma a quanto pareva mi sbagliavo.

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Guisgard 29-04-2018 00.31.11

“State attenta, madama...” disse il custode ad Altea “... il Maresciallo è un uomo pericoloso... non si arrende facilmente...”
Anche sua moglie annuì.
“E' notte fonda, madama...” aggiunse il custode “... meglio andare a dormire ora... mia moglie preparerà la vostra camera, così potrete riposare.”

Altea 29-04-2018 00.33.00

"Si, so che è un uomo pericoloso..che il Signore ci protegga".
Salii e seguii la moglie del servitore nella mia sontuosa camera.."Potrei sapere i vostri nomi? E chi abita qua attorno? Vorrei passare innosservata" sospirando.

Guisgard 29-04-2018 00.47.31

Quel bacio continuò a lungo, con Elv che assaporava le le labbra di Gwen, stringendola al suo petto nudo e ben fatto.
Allora la guardò negli occhi.
Uno sguardo eloquente, chiaro, detto, carico di desiderio.
Un invito all'Amore, ad amarsi.
Scese con la bocca sui seni di lei e li baciò, prima uno, poi l'altro.
Allora la fece stendere su quel letto.
Ma ad un tratto un mostruoso latrato echeggiò nella notte.
Proveniva dal cortile e sembrava il verso famelico di una feroce bestia.



La moglie del custode accompagnò Altea di sopra, nella sua camera.
Era arredata in modo lussuoso, persino sfarzoso.
“In verità ci sono pochi vicini qui...” disse la donna “... un palazzo ad un paio di chilometri, oggi dato in affitto a due sorelle molto ricche, madama.” Preparando il letto. “Il mio nome è Olie, mentre mio marito si chiama Pompilio.” Con un lieve inchino.

Altea 29-04-2018 00.51.16

"Grazie per la informazione Olie, dunque sarò tranquilla se vi è solo un Palazzo con due sorelle".
La donna preparò il letto e io mi ci stesi e mi addormentai per un po' ma non avevo sonno.
Allora mi sedetti sul bordo del sontuoso finestrone e guardai fuori, il bosco e ciò che lo circondava...forse aspettavo solo l'arrivo di un nuovo giorno e speravo mi avesse portato fortuna.

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Dacey Starklan 29-04-2018 00.54.02

Nuovamente illuminai tutto intorno a me, cercando il proprietario della voce misteriosa ma ancora non vide nulla se non la sala vuota.
E il ritratto che troneggiava appeso al muro.
E gli occhi del Barone che sebbene dipinti parevano muoversi.
La sensazione di essere quindi osservata si fece prepotente, lasciandomi un netto senso di inquietudine.
“ Lo sai” mi aveva risposto la voce nel momento stesso in cui avevo riportato la mia attenzione sul volto del Barone.
Strano per essere una mera coincidenza.

“ Mi hai fatto spaventare!”

Sbottai dopo aver fatto un balzo, presa alla sprovvista dall’arrivo di mio fratello.
Mi portai una mano al petto, il cuore batteva forte.

“ Volevo vedere l’uomo che mi farai sposare..”

Dissi con sincerità per rispondere alla sua domanda ma omisi di aggiungere ciò che avevo sentito


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Lady Gwen 29-04-2018 00.57.14

Il suo sguardo riusciva a dire tutto.
Ad esprimere il desiderio, la bramosia.
Gemetti quando sentii la sua bocca calda sui miei seni e sulla mia pelle gelida e marmorea, e quasi riusciva a scaldarla, renderla quasi pulsante di vita.
Mi stavo completamente abbandonando a lui, stringendolo forte a me, ma poi sentii un altro latrato provenire da fuori.
"Accidenti, la scuoio io stessa prima o poi quella bestia!" esclamai con rabbia, guardando la finestra "Puoi affacciarti e vedere che succede?" più dolcemente ad Elv, con una carezza sul suo viso.
Non ce la facevo più, rischiavo di andare fuori di testa in quel modo,non era neanche lontanamente possibile immaginare un attimo per noi in cui non succedesse assolutamente nulla.

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Guisgard 29-04-2018 01.01.08

Altea non riusciva a dormire e guardò allora fuori dalla finestra, verso i boschi fatti di cipressi e le colline tutte intorno.
Era una sera silenziosa, misteriosa, fatta di stelle scintillanti e l'odore di mosto portato da una lieve brezza.
Restò così, a fissare la notte passare lenta.
L'alba era lontana, come il palazzo diroccato e maledetto, dalla sua nuova casa.



Il Maresciallo guardò d'istinto il ritratto del barone alla parete.
“Ora torna a dormire.” Disse tornando a fissare Dacey. “Domani farò arrivare qui il miglior sarto di Monsperone, così che tu abbia abiti degni per accogliere il barone. Buonanotte.” Congedandola.
Ma in quel momento arrivò un soldato.
"Il prigioniero chiede un prete, signore." Al Maresciallo.
"Che vada all'Inferno." Secco il Maresciallo. "Digli che qui siamo tutti atei, dunque di frati e di preti non ne abbiamo."
"Si, signore." Il soldato, per poi andare via.

Guisgard 29-04-2018 01.11.27

Elv, col petto nudo e solo con i pantaloni addosso, sorrise a Gwen e la baciò.
Allora si alzò e guardò alla finestra.
Nel cortile c'era Ivan, anche lui attirato da quel latrato.
“Ehi...” disse Elv “... cos'è stato?”
“La bestia è qui, nel palazzo...” Ivan “... temo siamo tutti in pericolo...”
Elv si voltò verso Gwen.
“Perchè non chiedi aiuto al barone?” A lei. “Come tutti i nobili sarà un degno cacciatore, no? Così capirai se lui davvero c'entra in questa storia...”

Lady Gwen 29-04-2018 01.19.14

Mi baciò e poi andò alla finestra.
Sentii la voce di Ivan e quello che disse non mi piacque proprio.
Scambiai uno sguardo con Elv e meditai su quanto aveva proposto.
Sì, in effetti anche questo poteva essere un ottimo test per capire da che parte stesse lui.
Mi alzai, mi rivestii e raggiunsi Elv.
"Mi danno fastidio tutte queste interruzioni..." sussurrai, stringendomi a lui e lasciando baci a caso sul petto, le spalle ed il collo.
Sarei andata subito a parlare col barone, sì, ma ancora un attimo, un attimo solo...

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Altea 29-04-2018 01.21.43

Non so per quanto rimasi li ad osservare il bosco ma il Palazzo del fantasma era lontano.. Ma solo di metri.. Io sapevo come tornare.
Scesi dal balcone e tolsi i vestiti scivolando nuda sotto le lenzuola, volevo sentire il fruscio della seta sulla pelle. Chiusi gli occhi.. Era tanto non dormivo in un letto.

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Dacey Starklan 29-04-2018 01.25.25

“ Ti stai davvero impegnando per rendere effettiva questa unione.”


Con tono neutro, come neutro era il mio interesse all’idea del sarto.
Trovavo che non vi fosse nulla di sbagliato negli abiti che già avevo, inoltre quei vestiti nuovi non sarebbero stati un semplice regalo ma la confezione in cui mio fratello intendeva impacchettarmi per poi donarmi al Barone.

“ Si torno a letto, sia mai che io abbia delle occhiaie per quando il barone mi vedrà!”

Replicai con amara ironia.
Ironia che fu interrotta, decisamente in modo proprio, dall’arrivo di un servitore con un messaggio a mio fratello.

“ C’è un prigioniero? Qui a palazzo?”

Domandai subito, sorpresa dall’apprendere tale notizia.
Il fatto poi che domandasse un confidente spirituale mi fece preoccupare sulle condizioni di salute dell’uomo incarcerato.


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Guisgard 29-04-2018 01.31.47

Elv guardò Gwen negli occhi e la baciò, stringendola a sé.
“Ti porterò lontano...” disse sulle sue labbra “... lontano... in riva ad una spiaggia deserta e sulle pendici isolate di un monte innevato... in una capanna che sa di salsedine, o in una baita scaldata da un braciere col profumo di castagne arrosto... dove gli orizzonti sono sterminati ed i tramonti infiniti... lì ti porterò... lì fuggiremo...” baciandola ancora.



Alla fine, nuda nel suo letto, Altea si addormentò...

C'era il Sole, l'aria era gradevole e pulita.
Il vento soffiava profumato di ulivi e vigneti, mentre ampie e bianche nuvole tingevano l'azzurro terso del cielo.
Altea era a cavallo, tra i sentieri verdeggianti e custoditi da teneri poggi.
Ad un tratto sentì dei cavalli e vide uomini che la inseguivano.
Allora la dama spronò il cavallo e galoppò veloce.
Correva, correva, ma poi ad un tratto dovette fermarsi a causa di un fiume che sbarrava il passaggio.
Non era però più inseguita.
Udì un rullo di tamburi e si accorse che poco lontano c'era un'esecuzione.
Un uomo fu impiccato.
Guardò il condannato e lo riconobbe: era il cavaliere incontrato al palazzo diroccato.


Si svegliò di colpo da quel sogno.
Era ancora notte.



“Nulla che ti riguarda.” Disse spiccio il Maresciallo a Dacey. “Ora torna a letto e non interessarti a queste questioni, intesi? Anzi, dimentica ciò che hai udito.” Fissandola duramente.

Lady Gwen 29-04-2018 01.37.51

Mi abbandonai di nuovo, bastò poco, solo un suo bacio e poi le sue parole.
Suonavano così bene...
Risposi al suo bacio stringendolo forte, quasi temessi che scappasse.
"Se me lo dici ancora poi ci credo..." ironicamente "Suona così bene, così... Normale."

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Guisgard 29-04-2018 01.40.00

Icarius, sottomesso e fuori di sé, era ai piedi di Lys, baciandoli ed accarezzandoli nonostante le scarpe fossero sporche di terreno.
Le parole della dama però accesero Aegos.
Lo stalliere la guardò negli occhi, in un misto tra disprezzo e desiderio.
Portò entrambe le mani sui seni sodi di lei, stringendoli, quasi a farle male.
Poi si inginocchiò davanti alla padrona, senza lasciare i suoi seni, cominciando a baciarla fra le gambe, a giocarci con le labbra e con la lingua.
La sua testa era contro il suo sesso bionda e caldo, assaporandolo con lussuria, strofinandoci contro il viso reso aspro dalla barba incolta.
In un attimo la bella padrona sentì le gote prendere fuoco, il respiro farsi incerto, i capezzoli bruciare per il desiderio.
Aegos non cessava di giocare fra le sue gambe, muovendo non solo le labbra e la lingua, ma tutto il suo viso, quasi che lei potesse quasi poggiarsi contro di lui.
In tutto ciò il giovane Icarius, sempre ai piedi di Lys, non smetteva di solleticarli con la bocca e con le dita.

Guisgard 29-04-2018 01.41.40

“E' tutto vero...” disse piano Elv a Gwen “... vero come questo bacio...” e la baciò ancora.
E più la baciava, più le sue mani accarezzavano il corpo di lei, stretta contro di lui.

Lady Gwen 29-04-2018 01.45.48

Era meraviglioso,volevo che questo momento durasse per sempre, ed io potevo dirlo davvero.
Sentii di nuovo le sue mani su di me e rividi entrambi di nuovo su quelletto, pochi minuti prima.
Dopo aver accarezzato i suoi capelli e le sue spalle, la mia mano scese, col chiaro intento di slacciare i pantaloni e continuare finalmente ciò che avevamo iniziato.

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Dacey Starklan 29-04-2018 01.49.04

“ Dovresti andare a riposare anche tu.

Ormai completamente infastidita per come mio fratello si rivoleva a a me infine mi decisi ad andarmene a lì.
Il misterioso prigioniero sarebbe rimasto tale.


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Guisgard 29-04-2018 01.52.33

Quel gesto di Gwen ed Elv la guardò sorridendo con malizia.
“Attenta...” disse lui piano, con tono sensuale “...se continui poi non ti lascerò andare più dal barone... ti ho avvertita...” con una mano che scese lungo il fianco di lei, fino a raggiungere la gonna del suo abito, che cominciò a tirare su.



Seccata Dacey si allontanò da quell'androne, raggiungendo la sua camera.
Come detta dava sul cortile, di fronte al quale c'era una caserma, dove i prigionieri venivano portati.
La finestra della camera di Dacey era socchiusa, permettendo all'aria della sera di soffiare attraverso le tendine.
D un tratto la ragazza sentì qualcosa.
Una musica, la melodia di corde fatte vibrare nella notte.
Come se qualcuno suonasse dal cortile.

Lady Gwen 29-04-2018 01.56.43

Sorrisi alle sue parole, mentre sollevava la mia gonna e sentivo le sue dita sulla gamba ora scoperta.
"Magari voglio che tu mi convinca a non andare..." dissi piano e la mia mano già sbottonava i suoi pantaloni.
Ormai stavo iniziando a perdere ogni controllo e fermarmi sarebbe stato davvero difficile.

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Clio 29-04-2018 02.02.36

Erano lì, i miei due meravigliosi uomini, così diversi tra loro, eppure così eccitanti.
Icarius con i suoi occhioni da cucciolo, quell'aria tenera e spaventata, quei modi gentili e teneri, che se ne stava accucciato ai miei piedi, sottomesso ed eccitato, a baciarmi i piedi, eccitandomi e facendomi impazzire.
I suoi occhietti mi mandavano fuori di testa, il suono della sua voce poi.
Chissà che suono avevano i suoi gemiti! E i suoi occhi?
Oh, chissà com'erano sconvolti dal piacere più assoluto.
E Aegos.. oh, Aegos!
Lui era tutto l'opposto di Icarius, era pieno di ardore, di passione, era abile ed esperto. Mi faceva morire con quel suo tono irriverente che mi faceva sentire in sua balia. E ci sapeva fare, oh se ci sapeva fare.
Mi sfuggì un gemito quando strinse il mio seno, lo sguardo rimase fisso, malizioso, quasi un gesto di sfida.
Come a dirgli che volevo vedere che sapesse fare, volevo metterlo alla prova, testarlo, provocarlo.
E lui non deluse affatto le mie aspettative.
Lo guardo abbassarsi, non tolgo mai lo sguardo dal suo, né lui lo fa dal mio.
Scende, con gli occhi nei miei, e senza girarci intorno oltre, va a colpirmi dove sono più sensibile, calda, vogliosa.
Mi trova umida, eccitata e calda, mentre con le sue labbra tormenta il mio sesso, violandolo con quella lingua che la mia bocca aveva appena assaporato.
Iniziai a gemere forte, sempre più intensamente, sempre più forte.
Mi appoggiai alla sua testa e iniziai a muovermi, strofinando il mio corpo eccitato, bagnato e voglioso sul suo viso, che così generosamente mi offriva.
Mentre mi muovevo, aggrappandomi a lui, sostenendomi alla sua testa muovendomi ancora e ancora, spinta da quel piacere incontrollato guardai Icarius.
Era ancora ai miei piedi, così cucciolo, così sottomesso e tenero.
"Oh bravo piccolino mio.. bravo.." gli dissi, mentre continuavo a muovermi, in modo sempre più concitato sulla bocca di Aegos.
Chissà se il bello stalliere si sarebbe arrabbiato di quelle attenzioni date al giardiniere mente era lui a farmi gemere così forte... oh, io speravo di sì!

Dacey Starklan 29-04-2018 02.02.57

Tornata nella stanza che mi era stata assegnata decisi di prepararmi per la notte. Tanti piccoli grandi gesti che avrebbero reso migliore il mio sonno.
Ma se io speravo in una bella notte tra sogni e riposo, da fuori una musica mi giunse alle orecchie e , complice ciò che avevo udito poco prima, tardai a considerare il suono come proveniente da un edificio, la caserma, che stava non lontano dalla mia finestra.


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Guisgard 29-04-2018 02.19.03

Elv la lasciò fare.
Lasciando che Gwen cominciasse a sbottonargli i pantaloni.
Lui intanto continuava a sollevarle la gonna, scoprendo sempre più la gamba.
Le sue dita affusolate, la sua sua mano sicura iniziarono ad accarezzare la coscia liscia, bianca e nuda.
Carezze provocanti, intense, sempre più audaci, quasi a sfiorarle l'intimo di pizzo.
“Noto che anche le vampire indossano la biancheria intima...” disse pianissimo lui all'orecchio di lei.



Quella musica sembrava giungere dal cuore della notte.
Era lieve, delicata, ma anche malinconica.
Le sue note sibilavano tra le tendine della finestra socchiusa della stanza di Dacey.
Allora un alito di vento fresco soffio tra i vetri semiaperti, giungendo nella camera.
Quasi come fosse un richiamo.

Lady Gwen 29-04-2018 02.24.36

Non oppose resistenza mentre iniziavo a sbottonare i pantaloni,ma senza toglierli ancora, e sentendo tuttavia attraverso di essi l'effetto del mio gesto, dei baci, delle carezze e dei sussurri.
Sospiravo man mano che le sue dita si facevano strada sulla mia gamba, salendo sempre più su.
"Già, ma solo per permettere ai mortali di toglierla..." sussurrai a mia volta al suo orecchio, con malizia, stringendo forte le dita fra i suoi capelli.

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Guisgard 29-04-2018 02.51.48

Era notte, erano nudi, eccitati, persi, dannati.
Lys era in piedi, quasi seduta sul suo stalliere che non smetteva di deliziarla e di tormentarla col viso fra le sue gambe calde.
Lei si muoveva, quasi danzando, stringendo le gambe attorno a quel viso, sentendo le labbra e la lingua di lui che non cessavano, che non si fermavano, che non smettevano di farla impazzire, di farla gemere.
E folle si voltò verso Icarius che a terra continuava sottomesso a giocare con i piedi della padrona.
“Padrona...” disse guardandola dopo le sue parole “... stai godendo tanto, vero?” Ed allora iniziò a baciare le sue caviglie, poi tutta la gamba, risalendo con quei baci fino ai suoi glutei sodi, lambendoli infine tutti con la lingua.



“Ah, ecco...” disse Elv guardando Gwen, senza smettere di accarezzarle l'interno coscia, lambendo sempre più il pizzo della sua biancheria “... e dimmi... ne hai conosciuti molti di mortali che ti hanno sfilato la biancheria?” senza smettere di accarezzarle la coscia.

Lady Gwen 29-04-2018 02.57.46

Ridacchiai, mentre le sue carezze mi strappavano gemiti sempre più intensi.
"Sono successe tante cose, in mille anni..." dissi piano "Ma nessuno era degno di essere paragonato al mortale che ho davanti adesso..." dissi, con malizia e desiderio sì, ma anche con tanta sincerità.
Perché sì, di gente in tanti e tanti secoli ne avevo conosciuta parecchia, ma aspettare tutti questo tempo per avere lui ne era valsa veramente la pena.
"E tu? Ne hai conosciute tante di mortali a cui hai sfilato la biancheria?" gli sussurrai, con malizioso divertimento, mentre la mia mano si poneva lentamente fra la stoffa del pantalone e la sua virilità, chiudendosi attorno ad essa.

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Clio 29-04-2018 03.12.10

Non riuscivo a stare ferma, non riuscivo ad arrestare quella folle corsa, il piacere era troppo forte, troppo intenso, troppo travolgente.
Aegos era meraviglioso mi sosteneva, mi faceva impazzire, godere, urlare.
Sentivo tutta la sua faccia sotto di me, sentivo la sua lingua implacabile che mi faceva impazzire, godere, morire, mi sembrava di sentire il suo respiro farsi caldo, il suo cuore battere e la sua virilità farsi sempre più salda.
Beh, non lo avevo toccato con mano ma immaginavo.
Anche se in realtà avrei voluto fare di più che immaginare.
Quando Icarius lasciò i miei piedi, per risalire la mia coscia, la mia gamba e andare a mettersi dietro di me, a leccare le mie natiche, allungai un piede verso il membro di Aegos inginocchiato davanti a me, e iniziai a tormentarlo con quello, ad accarezzarlo a tastarlo, movimenti sensuali, abili, esperti, fatti apposta per farlo morire di piacere, fargli capire che stavo apprezzando quei meravigliosi baci proibiti al mio sesso che sembrava non esserne mai sazio.
Ma poi, la voce di Icarius, poco prima, così tenera e cucciolosa, così meravigliosamente eccitante, persa mi aveva letteralmente fatto andare fuori si testa.
Cosa aveva quel ragazzino inesperto che cominciava direttamente con la mia intimità, spingendola a bagnarsi ogni qual volta faceva gli occhietti da cucciolo o quella voce così tenera.
Mi montava una tale voglia dentro, quando Icarius faceva così, che la metà bastava, era una voglia intensa e forte, la voglia di fargli perdere il controllo, di vederlo gridare, impazzire, perdersi completamente in me.
Ora avevo perso ogni controllo.. sì sì sì, non capivo più niente.
Non gli avevo nemmeno risposto, povero caro, così persa dal piacere immenso che mi dava la lingua di Aegos.
"Sì, piccolo..." gemo, portando una mano dietro di me e affondandola nei suoi capelli per poi scendere e andarlo a prendere sul collo "Sto godendo da morire..." chiudendo gli occhi e lasciandomi completamente andare.
Allora allungai una mano anche davanti, alla ricerca del collo di Aegos.
Avevo le loro teste nelle mie mani, e iniziai a spingerle verso di me, uno davanti e l'altro dietro, sempre più forte, sempre più forte
Non ero più in me, o forse lo ero fin troppo: dopotutto io ero questa.
"Vi voglio..." gemetti, stravolta dalla passione "Vi voglio tutti e due..." sempre più folle e determinata "Qui, adesso..." non capendo più nulla.
"Adesso..." gemevo.
"Adesso..." impazzivo.
"Adesso!" ordinavo.

Dacey Starklan 29-04-2018 14.21.51

La musica si faceva strada nelle mie orecchie, attraverso la finestra che era rimasta semi aperta.
Era una melodia capace di coinvolgere i miei sensi, cullandomi dolcemente ma soprattutto rendendomi curiosa.
Mi sporsi, scostando le tendine, per scorgere le luci che provenivano dalla caserma, sempre più incuriosita di sapere chi suonasse.
La musica, inoltre, aveva il potere di calmarmi visto che al mio arrivo nella camera da letto, ero in uno stato irritato per il confronto con mio fratello.

Vi era anche una brezza leggera che mi accarezzò il viso, quasi chiamandomi ad uscire.
Ed io ero tentata, in effetti, tentata di andare verso la fonte del suono.
Tentennai però, sapendo che mio fratello non avrebbe apprezzato questa mia iniziativa ma la musica... la musica sembrava implorarmi di raggiungerla ed io sentii il mio corpo protrarsi verso di essa.

Lo sentii muovere, lasciare la stanza, percorrere i corridoi e uscire dal palazzo, di soppiatto, in silenzio, guidato dalla trama musicale che si espandeva nell’aria.
In un battito di ciglia quindi fui nel cortile.
Non era la prima volta che mi sentivo sospinta da una forza invisibile a far qualcosa...

Altea 29-04-2018 19.02.41

Mi svegliai di soprassalto, la pelle non era più fresca tra la seta ma bruciava per quel sogno.
Chanty era così bella e poi.. l'esecuzione ma non una comune ma del nobile afragoglinonese. Chissà forse così avvenne la sua esecuzione, in un magnifico giorno di sole e lui volle mostrarmi che successe.
Strinsi le lenzuola per la rabbia.. E per di più il Maresciallo voleva queste terre.. Oh, avremmo vinto noi la battaglia se la gente non aveva coraggio di battersi, forse si era fatta girare proprio la storia di questa maledizione tra il volgo per spaventarlo, in modo non si ribellasse.
Non riuscivo a dormire, era notte fonda e indossai una vestaglia solo sopra il mio corpo visto nessuno sarebbe entrato nel Palazzo e sgattaiolai nel giardino ad osservare cosa vi era.. Poi sarei passata in biblioteca. Dovevo conoscere il mio palazzo in ogni minima parte.

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Guisgard 29-04-2018 23.23.49

“Eh, sai...” disse Elv con tono divertito “... in effetti ho avuto un bel po' di fidanzate...” ridacchiando.
Ma poi Gwen, con fare provocante e malizioso, raggiunse i suoi pantaloni, stringendoci sopra la mano, avvertendo così tutta la sua mascolinità di certo non indifferente al fascino della vampira.
Lui allora la guardò negli occhi intensamente.
“E la bella vampira” con uno sguardo eloquente “ha mai incontrato un mortale in grado di soddisfarla?” Orgoglioso della sua virilità.



Quasi senza accorgersene, forse ipnotizzata da quella malinconica e misteriosa melodia, Dacey si ritrovò nel bel mezzo del cortile.
In quel momento nessuno dei soldati di ronda la vide.
Come se un incanto avesse fermato il tempo.
La musica era ancora nell'aria e la ragazza sembrava incapace di comprendere da dove arrivasse con precisione.
Ad un tratto la ragazza notò un'ombra fra alcune siepi che correvano lungo il muro di cinta.



Altea entrò nella sua biblioteca, ma con sua sorpresa non trovò i libri che ricordava ci fossero in quel luogo.
Molte mensole erano vuote, segno che i tanti libri di sia zia erano stati tolti.
Erano rimasti solo registri, libretti di annotazioni, dizionari e poco altro.
Chi aveva fatto tutto ciò?”

Altea 29-04-2018 23.27.11

Rimasi stupefatta, mia zia Ingrid era nota per essere una grande letterata e teneva salotti di letture pure.
Chi aveva tolto i suoi libri e per quale motivo.
Uscii dalla stanza e chiamai il servo.."Pompilio, dove siete? Devo chiedervi una cosa importante" stringendomi nella vestaglia e leggermente innervosita da quel fatto strano.

Lady Gwen 29-04-2018 23.30.12

Roteai gli occhi con un vago sorriso.
Intanto sentivo sotto le dita la sua virilità assolutamente non indifferente a tutto quello.
Sorrisi.
"Solo qualche breve gioia temporanea..." sussurrai, per poi baciarlo con trasporto e continuare a saggiare la sua virilità.

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Guisgard 29-04-2018 23.41.35

Lys era in estasi, in balia del desiderio più drenato, del piacere più travolgente.
Era fra i suoi due servitori, con Aegos inginocchio davanti a lei, con la bocca e la lingua fra le sue gambe, portandola quasi alla follia, mentre Icarius, accovacciato dietro di lei, contemplando la perfezione delle sue forme, di quei glutei sodi e bianchi, come un bimbo nel paese dei balocchi.
Li accarezzava, li palpava, li stringeva, tingendo la sua lingua lasciva quasi come un pittore che imbratta la sua tela, ispirato ed eccitato.
Ma ad un tratto Aegos si fermò, pulendosi la bocca, alzandosi da terra e portandola via da Icarius.
Il giardiniere restò ammutolito, deluso ed eccitato alla follia, senza avere il coraggio di fare nulla.
Allora lo stalliere mise Lys contro un albero, restando alle sue spalle.
“Madama...” disse eccitato e virile “... andiamo a cavalcare?” tenendola stretta per la nuca, con lei che già immaginava tutto.



Pompilio sentì la voce di Altea, alzandosi di scatto e prendendo una candela.
Subito corse in biblioteca ancora assonnato.
"Madama..." disse "... avete chiamato?" Fissandola.



Subito Elv rispose a quel bacio di Gwen, assaporandone le labbra e giocando con la sua lingua.
Lei continuava a stuzzicare la sua mascolinità sempre più calda ed impetuosa.
"Bene..." disse sulle labbra di lei "... allora devo tenere alto il nome di noi mortali... no?" Malizioso e provocante.

Altea 29-04-2018 23.44.24

"Si ho chiamato Pompilio" adirata e puntando il dito verso la libreria.."E questo? Chi ha osato fare questo..i libri di mia zia?" con sguardo altero.

Lady Gwen 29-04-2018 23.46.14

Sentivo che giocava con la mia lingua, rispondendo al bacio con li stesso trasporto, ed io mi divertivo a stuzzicare sempre più la sua virilità man mano che diventava sempre più prorompente.
Ridacchiai silenziosamente alle sue parole.
"Allora torniamo su quel letto" dissi solo, con tono pulito e schietto, ovvio.

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Dacey Starklan 29-04-2018 23.49.08

Vi era una strana calma, la notte risplendeva in tutta la sua magnificenza, senza che nessuno osasse contrastarla.
Persino le guardie che di solito stavano di ronda, sembravano sparite, arrese alle tenebre.
Soltanto la musica infrangeva il silenzio, soltanto la musica mi guidava in quel percorso invisibile, su cui non avevo alcun controllo.
La melodia era dentro di me, mi permeava, intrinseca in ogni fibra del mio essere.
Così mi muovevo seguendo le sue armoniche indicazioni, a passo leggiadro, nel cortile fino a quando, nonostante il favore del buio, una misteriosa figura catturò la mia attenzione.
Aveva movimenti che mi parvero furtivi e così i miei occhi si sforzarono di catturare meglio l’immagine.



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Guisgard 29-04-2018 23.59.23

Pompilio guardò le mensole vuote e sospirò.
“Madama...” disse “... vostra zia era molto religiosa e gran parte dei libri riguardavano la Fede... allora i soldati del Maresciallo li hanno confiscati e portati via... nessuno poteva opporsi...”



Elv guardò Gwen negli occhi ed annuì.
Allora la prese per mano ed insieme si avvicinarono al letto.
Lui fece sedere la bella vampira sulle lenzuola e poi, restando in piedi davanti a lei, cominciò a togliersi i pantaloni, restando nudo.
Aveva un fisico asciutto e slanciato, ben fatto.
Tutti in lui era perfetto e virile, mentre la fissava orgoglioso e malizioso.



Era un uomo.
Almeno così sembrava.
Si trattava di una figura indefinita, dalle fattezze umane, ma dalle movenze quasi spettrale.
Aveva qualcosa in mano che suonava, facendone vibrare le corde e liberando quella melodia nella notte.
Dacey poteva vedere quella misteriosa figura tra le piante, anche se i tratti non erano chiari a causa del buio.
“Neanche i vivi” disse smettendo di suonare “riescono a riposare in questa notte?”

Altea 30-04-2018 00.05.16

Ebbi un fremito.."Non andare oltre Pompilio...ma la gente non si sta stufando di tutto questo, se fossimo uniti...potremmo liberarci di Lui" mettendomi una mano in bocca "Dio mi scampi e liberi se qualcuno mi ascolta a parlare così".
Mi sedetti su una poltroncina.."Va bene, domani andremo nel negozio di fiori, non posso sopportare di avere un giardino cosi desolato...buonanotte Pompilio e scusate" mi alzai e andai nella mia stanza e mi infilai nelle coperte sperando di dormire, che l' Alba arrivasse presto.

Lady Gwen 30-04-2018 00.06.34

Mi prese per mano, mi fece sedere sul letto e finì di spogliarsi.
Ebbi la totale conferma che era perfetto: il suo fisico era slanciato e asciutto, pieno di una pregevole grazia virile nelle forme e nei dolci avvallamenti dei muscoli non eccessivi.
"Sei bellissimo..." dissi piano, quasi fra me e me "E dopo lo sarai ancora di più... Ci farai sfigurare tutti..." con un risolino divertito, ma anche innamorato, mentre toglievo il vestito e prendendolo per mano lo attiravo a me sul letto.

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