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“E' la Sala del Guardiano...” disse Taddeus a Dacey “... una stanza segreta, inaccessibile... io la visitai la prima volta da piccolo, con mio nonno...” e le indicò un'altra porta chiusa “... lì dentro c'è il Guardiano...”
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Icarius restò a guardare Clio quasi ammirato per quel suo candore e quella sua solare innocenza.
“Sembri una sirena da come ti muovi in questa vasca...” disse per poi immergere appena la spugna in acqua, con la ragazza che lo guardava non più dallo specchio, ma direttamente “... beh, è una sfida la tua, eh?” Cominciando a lavarle la schiena con delicatezza, facendo scorrere l'acqua e scivolare la schiuma profumata. “Però così non vale... mi distrai... dopotutto non resti a guardare sorridendo le tue ancelle, no?” Ridendo aappena. |
" E voi avete portato una semplice cittadina qui? Ho come il vago sospetto che questo esuli dal protocollo" un po' tra il divertito e il preoccupato.
" Quasi quasi potrei pensare di essere in qualche modo speciale" alzando per un istante lo sguardo verso l'uomo. " Il Guardiano? C'è una persona che vive qui sotto?" spalancando gli occhi. " No...non è una persona, vero? É questo il punto! É una macchina! Sono pronta a scommetterci!" |
Gli sorrisi, un sorriso luminoso e chiaro.
"Una sirena?" Sorridendo. Finalmente una cosa che conoscevo. "Ci sono le sirene nella tua terra?" Sorrisi muovendo di nuovo l'acqua con le gambe. Poi sentii la spugna sulla mia schiena, che inaspettatamente mi provocò un intenso brivido, mentre ancora avevo lo sguardo fisso nel suo. E per un istante temetti che potesse leggermi dentro, e sentire quel brivido tramite i miei occhi. Allora ne approfittai per distogliere lo sguardo, sorridendo, come se fosse stato per le sue parole. "Hai ragione, scusa..." gaiamente. Che mi stava succedendo? Qualunque cosa fosse era davvero bella, pensai mentre socchiudevo gli occhi al tocco delicato di quella schiuma, di quella spugna che nelle sue mani mi sembrava qualcosa di completamente nuovo. |
Taddeus rise a quelle parole di Dacey.
“Sono combattuto...” disse “... da un lato mi piacerebbe da matti stupirvi, meravigliarvi... dall'altro sono frenato dalla vostra fantasia che davvero sembra inarrestabile...” la fissò “... non vi ritenete speciale?” |
Mi bloccai all'istante quando mi chiamò e il mio cuore accelerò.
Mi voltai, lui mi guardò per un istante e mi baciò. Fu un bacio disperato, forte. Un baciò che rappresentò esso stesso quella promessa. Sorrisi accarezzando il suo viso. "Ti aspetto di sotto fra un po' per salutarti..." lo baciai un'altra volta e poi andai ad avvisare gli altri della partenza, i quali rimasero un po' sorpresi. Mentre sistemavo le mie cose ripensavo a tutto quello che era successo in quelle poche ore, il modo in cui la mia vita era cambiata, Gillen... Non sapevo come avrei resistito lontana da lui, ma avrei atteso pazientemente di tornare. Preparai tutto in fretta e poi scesi di sotto, un po' in anticipo, così da avere più tempo con Gillen. |
Icarius continuò a lavare la schiena a Clio, massaggiando con la spugna la sua pelle liscia e bianca, premendola e facendo scorrere la schiuma ovunque.
Immerse poi la mano in acqua e cominciò a far scivolare via il sapone sulla pelle di lei. Prendeva l'acqua col palmo della mano e la faceva scorrere sulle spalle e sulla schiena della ragazza. E l'acqua calda scivolava ovunque sulla schiena ed il petto di Clio. “Guarda che scherzavo...” disse lui “... puoi guardarmi, eh... basta solo non mi schizzi che sono quasi del tutto asciutto...” divertito. |
Gwen si preparò e tornò giù da Gillen, trovandolo a bere del vino con lo sguardo perso sulla foresta.
E nel sentirla arrivare si voltò. |
“Non ne ho idea...” disse Raspion ad Altea, fissando quel misterioso palazzo.
“Chi potrebbe vivere qui?” Mormorò Ulpa. “Non abbiamo scelta...” fece Raspion “... dobbiamo bussare al portone di quel palazzo per saperlo...” |
" Perché volete stupirmi Altezza? Con tutte le persone a questo mondo perché io?" restando di fronte a lui.
" Certo ho molta fantasia ma nulla può equiparare la realtà. Neanche i sogni più belli" e allora mi accorsi che per tutto quel tempo non avevamo lasciato la mano dell'altro. " Io non lo so...di certo sono speciale per mio padre...ma...non oso definirmi speciale. Devono essere gli altri a farlo." |
“Siete speciale...” disse Taddeus a Dacey, senza lasciare la sua mano "... solo questo so..."
Allora aprì la porta della seconda stanza ed entrarono al suo interno. |
Cercai di controbattere ma non trovai le parole, limitandomi a sorridere.
Lo seguii oltre la seconda porta, finalmente avrei visto chi o cos'era il Guardiano. |
Al mio richiamo, l'uomo uscì dall'acqua e venne a liberarmi, slegando le corde che mi tenevano legata alla brandina. "Io non so come sono finita qui... non so nemmeno come fare ad uscire... gli indigeni sono venuti a rapirmi mentre ero sulla mia nave... Oddio, mi sembra di impazzire..."
Non appena fui di nuovo in piedi, libera, gli buttai le braccia al collo, stringendolo forte, quasi disperatamente. "Grazie... mille volte grazie... sei la cosa più bella ed opportuna che abbia mai visto in vita mia... se non fossi arrivato tu, a quest'ora farei concorrenza a quei teschi laggiù..." Alzando il viso, vidi che aveva bellissimi e profondi occhi azzurri. "Ti prego, portami via da qui, portami via da questo infernale orrore..." Inviato dal mio Z00D utilizzando Tapatalk |
Eravamo tutti allibiti da quella strana situazione.
"Se permettete busso io..sono armata ma non sarà un problema. Certo deve essere qualcuno di ricco e importante per avere questo Palazzo" e bussai coi battenti sospirando. |
Scesi giù e lo trovai a bere del vino, mentre guardava la foresta.
Restai in disparte per qualche istante ad osservarlo, nella sua bellezza e tenerezza, poi mi avvicinai e, quando mi sentì, si voltò. Mi avvicinai a lui e lo abbracciai, baciandolo, quasi volessi riempirmi e inebriarmi di tutte quelle splendide sensazioni prima di andar via. "Mi mancherai tanto..." dissi pianissimo. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Guardai Erien e capì tutto. La solita superstizione. Adoravo quando scoprivo di pensare la stessa cosa che pensava lui.
"Erien. Pensi che valga la pena di restare fermi qui ad aspettare chissà quale creatura? Abbiamo una missione ben più importante a Retania." dissi appoggiando una mano sulla sua spalla e sussurrandogli nell'orecchio. Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk |
Quel delicato e leggero movimento sulla mia schiena era rilassante e inebriante allo stesso tempo.
Non sapevo bene che cosa stessi provando, sapevo solo che mi piaceva. Quell'acqua leggera pareva quasi una strana carezza. Poi quelle parole di Icarius, e io sorrisi, portando la testa all'indietro in modo da poterlo guardare. "Mmm.." mormorai, divertita, alzando una mano completamente bagnata con noncuranza, per poi chiuderla e riaprirla rapidamente, in modo che lo schizzassi leggermente. "Dici così?" risi, divertita. |
La porta si aprì.
Taddeus accese un piccolo interruttore ed in un attimo la stanza si illuminò. Era tutta in metallo, con pareti di ferro e ghisa, in modo che né calore, né freddo potessero superare un certo limitare e comportare un'ossidazione dei materiali con cui era costituita. Era poi completamente scarna, fatta eccezione per una sorta di sarcofago anch'esso di metallo. “E' custodito qui dentro...” disse il principe a Dacey, indicando il sarcofago.http://vignette3.wikia.nocookie.net/...20100916105012 |
" Questo è... Insomma sembra arrivare direttamente dalla mia immaginazione!"
Esclamai meravigliata osservando la stanza prima e il sarcofago poi. Uno strano sarcofago ricoperto di metallo anch'esso. " Che cosa costudite qui dentro?" Senza osare avvicinarmi sulle prime. " Che compito ha questo Guardiano?" |
L'uomo restò in silenzio mentre Gaynor gli si gettava fra le braccia e lo stringeva forte.
“Su...” disse infine lui, accarezzandole i lunghi ed inumiditi capelli biondi “... il pericolo per ora è passato...” stringendola al suo petto per infonderle sicurezza “... ora però dobbiamo restare lucidi... non credo che quell'essere resterà per molto in quel burrone... dobbiamo andarcene subito da qui...” la guardò “... bellezze come te da queste parti scarseggiano... e non solo da queste parti...” sorridendo “... su, l'importante ora è non stare fermi...” la prese per mano e si incamminò nella foresta. Avanzarono così tra la folta e bagnata vegetazione. “Qui c'è umidità a iosa...” mormorò l'uomo dagli occhi azzurri “... non credo ci sia qualcosa di asciutto nel giro di miglia...” Arrivarono presso una grotta. “Qui staremo al sicuro per un po'...” lui, per poi entrare dentro con lei in quell'antro. E qui trovarono altri due uomini. Uno grasso, dai capelli e la barba rossa ed uno magro, biondino con gli occhiali. Tutti indossavano abiti tipo da lavoro e Gaynor notò che avevano braccialetti di metallo al polso. Erano galeotti. |
Altea si avvicinò al portone per bussare, ma si accorse che l'ingresso era aperto.
Raspion fece allora segno a tutti loro di entrare. Così si ritrovarono in un vasto cortile magnificamente ornato da piante esotiche e fontane di bambù, arricchito poi con statue dai tratti esotici e mistici. “Mi chiedo” disse Ulpa “che posto sia mai questo... che siamo finiti in qualche isoletta del Giappone?”https://lh4.googleusercontent.com/-N...2C%2BJapan.jpg |
“Allora non andare...” disse Gillen fissando Gwen “... andiamo via insieme, lontano... senza più pensare a niente e a nessuno... dimentica chi sei e resta con me come donna... fallo se davvero conto qualcosa per te... fallo, Gwen...” stringendo le sue mani.
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La porta si aprì ma nessuno la aveva aperta..."Che strano" esclamai.
Andammo avanti e ci trovammo in un luogo che sembrava un paradiso..quel giardino con piante esotiche e rare dai tanti colori, potevo udire l' acqua che cadeva in tante fontanelle...mi guardavo attorno estasiata. "Infatti, sembra di essere in Giappone..impossibile..beh lo avevo detto io facevamo la fine di Cristoforo Colombo" per sdramatizzare.."Sarà il caso di andare avanti..oltrepassiamo il piccolo ponte". http://www.ooyuz.com/images/2015/11/3/1449193257720.jpg |
Non staccai mai gli occhi dai suoi a quelle parole.
Dimenticare chi ero, rinunciare a tutto... "Andare via..." mormorai, poggiando poi la testa sulla sua spalla "Dove andremmo? Cosa faremmo?" sospirando "Io... Mi sentirò una traditrice... Una che ha lasciato il suo mondo andare a rotoli..." alzando poi lo sguardo su di lui. "Non fraintendermi, ma non è una scelta facile..." Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Quelle carezze sui miei capelli, quello stringermi al suo petto... in pochi attimi mi sentii confortata, come se il calore e la vicinanza di un altro essere umano avessero restituito a me quell'umanità che gli indigeni avevano voluto sostituire con la bestialità.
Alzai il viso verso il suo, gratificandolo con il sorriso più caloroso che potessi rivolgergli. "È il più bel complimento che abbia mai ricevuto, considerando che avrò un aspetto orribile... mio Dio, se ripenso a quello che è successo! Si, hai ragione, andiamo via... allontaniamoci, prima che quell'orrenda creatura faccia ritorno..." Così, mano nella mano, ci inoltrammo nella foresta, dove l'umidità rendeva l'aria irrespirabile. "È vero, sembra quasi che abbia piovuto ininterrottamente per mesi... è tutto fradicio qui intorno..." Poco dopo, giungemmo ad una grotta, che capii essere il suo nascondiglio. Una volta entrati, vidi che c'erano altri due uomini all'interno. Vedendo i loro abiti, osservai meglio anche il mio salvatore. Tutti e tre indossavano divise carcerarie ed avevano inequivocabili cerchi di metallo ai polsi, che un tempo erano uniti da una catena. Di colpo, mi resi conto di essere in compagnia di tre detenuti evasi. Stranamente, forse a causa di ciò che avevo appena subìto, la cosa non mi toccò affatto. Dopotutto, se il mio viso non era diventato un teschio, lo dovevo soltanto a lui, l'uomo di cui non sapevo nemmeno il nome. Gli strinsi la mano ancora più forte, mentre alle labbra mi saliva un saluto. "Salve, signori..." Inviato dal mio Z00D utilizzando Tapatalk |
“Si, hai ragione...” disse Erien a Nyoko “... è inutile restare qui... vieni...” prendendola per mano e tornare verso il carro.
Ma fu in quel momento che qualcuno gridò indicando il lago. Tutti guardarono verso le acque, compresi Erien e Nyoko. Ed allora tra le increspature del lago si vide qualcosa.http://i.telegraph.co.uk/multimedia/...s_2653736k.jpg |
L'acqua schizzò, arrivando sul viso di Icarius.
“Ehi...” disse lui, facendosi indietro con la testa “... guarda che io il bagno l'ho già fatto... mica vorrai farmene un altro...” ridendo, per poi stringere la spugna forte e soffiare sulla schiuma, liberando nell'aria diverse bolle di sapone, che presero a volteggiare intorno alla testa di Clio “... prova a romperne una... e nel farlo esprimi un desiderio...” ridendo piano. |
Erien mi prese per mano ed io mi sentì avvampare. Probabilmente tremavo. Poi giunsimo al carro e fu lì che accadde qualcosa. Tutti presero a urlare e puntare l'Acqua. Io mi diressi verso di loro e guardai le acque del lago. L'acqua si increspò e si iniziò ad intravedere qualcosa. Impugnai la spada e finalmente potei estrarla. La luce splendente della stella illuminò tutto. Quanto desiderava essere estratta. Poi mi mesi in allerta ed aspettai.
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Scoppiai a ridere nel vedere che l'acqua l'aveva raggiunto, nonostante si fosse tirato indietro.
Una risata chiara, cristallina e sopratutto spensierata. Era bello dimenticare il mondo intero e vivere solo quell'istante, come se fosse tutto quello che avevo. Poi lo guardai stupita strizzare la spugna e soffiare sulla schiuma. Dapprima pensai volesse ricambiarmi lo scherzo, dato che l'acqua avrebbe fatto poco effetto. Ma a quelle parole i miei occhi si spalancarono, per poi divenire seri come di colpo. Allora vidi una bolla che si avvicinava pericolosamente al mio viso. La guardai come se avesse davvero il potere di esaudire il mio desiderio. Allora lo espressi, nella mia mente e nel mio cuore. Un desiderio segreto e nascosto. Un desiderio che mai come in quel momento mi era sembrato importante. Un desiderio a cui non avevo mai dato peso, né importanza. Ma che ora, ora mi appariva come la mia unica speranza. Allora feci scoppiare la bolla, con due dita della mano. E la guardai sorridendo mentre si trasformava in piccolissime gocce di schiuma. Come sarebbe stato bello, pensai, se si fosse avverato. Poi tornai a guardare Icarius, e sorrisi di nuovo, rilassata e serena. |
“E' l'ultima armatura rimasta...” disse Taddeus a Dacey, invitandola ad avvicinarsi al sarcofago “... un tempo vi erano tre armature costruite per difendere Retania da possibili attacchi esterni... oggi è rimasta solo questa e probabilmente è inservibile... è custodita qui come una sorta di reliquia del passato, diciamo così... e forse è un bene che non si possa più utilizzare...”
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" Cosa? Ma é ciò di cui potremmo aver bisogno!" guardando bene l'oggetto.
" Dovremmo cercare di capire se è utilizzabile e...e che fine hanno fatto le altre due? Altezza perdonatemi ma non comprendo la vostra reticenza nell'utilizzarla. " Sfiorando piano il metallo. " Che abilità ha questa armatura? " |
Come disse Altea, oltrepassarono il ponte sospeso sui loti e sul laghetto di bambù, per ritrovarsi poi in un giardino di piante e lampade in pietra.
E qui videro arrivare finalmente qualcuno. Un uomo alto, dal volto inespressivo e la voce bassa. “Prego, signori...” disse “... vogliate seguirmi...” |
“Si, forse hai ragione...” disse con sguardo duro Gillen “... non avrei dovuto chiederti tanto... ti auguro di riuscire nella tua missione e trovare l'uomo indicato dall'oracolo...” si voltò, gettò con rabbia a terra il bicchiere ed andò via.
Un attimo dopo arrivarono anche Selia e Daniel. “Siamo pronti, Gwen...” mormorò la fata. |
Attraversato il cortile ci trovammo in un altro maestoso giardino.."Sembra uno di quei giardini Zen che noi occidentali invano tentiamo di imitare non capendone il significato..solo per estetica".
Ma ad un tratto arrivò un uomo e ci disse di seguirlo e feci cenno agli altri di andare e dissi sottovoce.."Ci aspettavano forse? O è cordialità orientale?" speravo solo che la bellezza di quel posto non celasse una trappola. |
“Signori...” disse l'uomo grasso a quel saluto di Gaynor “... non pensavo che qualcuno potesse ancora chiamarci così...” ridendo.
“Già, la vita è piena di sorprese, vero?” Sorridendo quello con gli occhi azzurri, che ancora teneva stretta la mano della diva nella sua. “Dove l'hai trovata?” Il grasso indicando Gaynor. “Complimenti, niente male davvero... è una ninfa dei boschi forse?” Sarcastico. “Sei sempre stato fortunato con le donne, lo ammetto, ma pescare questo bel bocconcino in questo luogo sperduto batte ogni mia più rosea considerazione su di te.” Divertito. “Dacci un taglio.” Seccato quello dagli occhi azzurri. “Chi è questa donna, Hiss?” Chiese il biondino. “Già, credo sia ora delle presentazioni...” sorridendo Hiss a Gaynor “... il mio nome è Hiss, mentre questi sono Goz e Lion...” indicando rispettivamente il grasso ed il biondino “... il tuo nome invece?” Alla ragazza. |
Rimasi pietrificata dal suo sguardo duro, freddo, distante.
Poi sobbalzai quando il bicchiere si infranse sul pavimento, al pari del cuore nel mio petto. Rimasi immobile, di sasso, incapacitata a muovermi. Quando arrivarono gli altri mi voltai verso una finestra per celare gli occhi umidi e rossi. "Io non posso seguirvi, non più. Andate voi e riferite a mio padre che mi dispiace, che ho fallito e ha sbagliato a riporre in me la sua fiducia, così come tutti voi, ma io devo restare qui. " Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Tutti indicarono eccitati ed esaltati il lago, fissando quelle anomale increspature sulle acque.
Pochi minuti e poi più nulla. “Ehi...” disse uno dei presenti “... avete visto tutti? Era il drago! Il drago!” E tutti esultarono. “Calmi...” fece Erien “... come fate ad esserne certi? Poteva essere qualunque cosa... magari un grosso pesce o un serpente acquatico...” “Sciocchezze!” Esclamò un altro dei presenti. “Non esistono pesci d'acqua dolce così grandi e neppure serpenti di tali dimensioni!” E tutti urlarono trionfanti. “Forse sarà il caso di saperne di più...” Erien a Nyoko che restava con la spada in pugno. |
Quando notai che la creatura misteriosa era scomparsa, rimisi la spada nel suo fodero e guardai scioccata la scena.
"Ma aprite gli occhi!" dissi spazientita. Guardai Erien leggendo pensieri turbati. "Vediamo di scoprire di che si tratta. Dopo andiamocene." dissi arrabbiata. Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk |
“Mi raccomando” disse Icarius a Clio “non rivelare a nessuno il desiderio espresso... altrimenti non si avvererà... potrai parlarne solo quando si sarà realizzato, se Dio vorrà.” Sorridendo. “Beh, ora dovresti davvero chiamare una delle tue ancelle, visto la bella collezione che qui vedo di olii profumati per la pelle... sandalo, ambra, cannella...” scorrendo con lo sguardo sulle bottigline a bordo vasca “... ed il tuo abito va asciugato per giunta...” raccogliendo il leggero e corto abito ormai intriso di umidità che la ragazza si era sfilato per il bagno.
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“Probabilmente sono andate perdute per sempre...” disse Taddeus a Dacey “... nessuno ne ha più sentito parlare...” guardò la ragazza negli occhi “... se questa corazza fosse ancora utilizzabile, allora spetterebbe al principe, ossia a me, indossarla e combattere... ed io non ne sarei capace...” chinando lo sguardo.
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