Camelot, la patria della cavalleria

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Clio 12-04-2018 00.55.30

Mi sedetti davanti a lui e iniziai a sorseggiare il vino che il messo aveva portato.
Finsi di non accorgermi del fatto che gli aveva sussurrato all'orecchio, così come finsi di non sapere cosa gli aveva riferito.
Guardai il Maresciallo con aria enigmatica, sensuale, lievemente seducente.
Oh immaginavo che avrebbe gradito i miei doni, me n'ero assicurata personalmente.
"Ma era il minimo che potessi fare, signor Maresciallo..." con tono caldo, senza mai lasciare il suo sguardo "Sono appena giunta in queste terre, come potevo non rendere omaggio a un così grande uomo?" alzando appena il calice come fosse un brindisi.

Guisgard 12-04-2018 01.04.24

Quel bacio subito avvolse Altea, forse indifesa per quella calda visione.
Aprì le labbra ed accolse quelle di Furio.
I due si incatenarono così in quel bacio nato quasi titubante, poi sempre più caldo.
Un bacio che portò lui contro il corpo di lei, per poi stringerla a sé.
Aprì gli occhi chiari e la guardò, cercando i suoi verdi.

Gwen scese di sotto ma non trovò nessuno.
Gli altri erano tutti con i loro succubi, quasi come se l'arrivo nel misterioso Maestro avesse acceso ancor più la loro fame.
Ad un tratto la ragazza avvertì dei gemiti.
Provenivano dal corridoio.
Gemiti doloranti.

“Avete fatto bene, madama...” disse il Maresciallo finendo il suo bicchiere “... già... sono un uomo di potere e tutta Monsperone è sotto la mia responsabilità... in attesa che lord Misk venga liberato...” con un sorriso lascivo, guardandola tutta “... suvvia, non perdiamo tempo...” alzandosi e senza aggiungere altro cominciò a spogliarsi davanti a lei.
Si slacciò la giubba, restando con il petto villoso e muscoloso tutto scoperto.
Si abbassò poi i pantaloni mostrando a Lys la sua prorompente mascolinità già pronta per possederla, tradendo i suoi modi grezzi e come concepiva i rapporti con le donne.

Lady Gwen 12-04-2018 01.06.57

Ah, ottimo...
Tutti a cena.
Me ne sarei andata in biblioteca a leggere.
Mentre imboccavo il corridoio, sentii dei gemiti e mi bloccai.
Cercai di capire a chi appartenessero, ma non ci riuscii, intesi solo che sembravano doloranti.
Così, li seguii.

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Altea 12-04-2018 01.10.18

Le nostre labbra prima tremanti e poi sicure si unirono in quel bacio così speciale..ma soprattutto reale.
Ero frastornata ancora da prima ma tenevo saldo il medaglione in mano, poi le sue mani sicure afferrarono il mio corpo portandolo al suo, potei sentire le sue forme, il fisico forte e vivo di quel ragazzo.
I suoi occhi chiari cercarono i miei verdi e io rimasi lì incatenata a quell' azzurro meraviglioso...era come se Furio sapesse tante cose, misterioso era Furio..ma rimasi con lo sguardo fisso al suo e il mio corpo aderì più forte al suo.. desideroso di sicurezza o forse di un momento vero di piacere e amore, perché Furio parlava e guardava in modo sincero, e mi sentii io la sbagliata in quel momento ma non volevo perdermi quell' attimo.

Guisgard 12-04-2018 01.16.15

Gwen seguì quei gemiti, raggiunse il buio corridoio e vide qualcuno a terra.
Era Marko, che giaceva immobile e pallido, con la voce quasi lacerata.
Era stato sicuramente un vampiro, ma non uno qualunque.
Una sorta di bestia, di demone che aveva affondato le sue fauci nella gola del giovane, succhiandone ogni goccia di sangue e vitalità.

Furio la baciò, poi aprì gli occhi e la guardò.
“Io...” disse titubante, accarezzandole il viso con mano tremante “... io ti amo, Altea...” con un lieve pallore sul viso, forse per l'emozione, forse per l'eccitazione oppure forse per entrambe le cose.

Altea 12-04-2018 01.23.13

Furio staccò le labbra dalle mie...un lieve pallore sul viso e poi pronunciò quella parola meravigliosa, deglutii...avrei voluto dirglielo pure io e lo guardai negli occhi stringendo il medaglione.."Se mi ami...allora liberami..liberami da questo tormento e maledizione...io prima..quando mi hai visto accaldata...si ho sentito ridere una ragazza, io l' ho desiderato e poi...lui..si è impossessato del mio corpo e anima e io ho provato qualcosa di straordinario...aiutami...liberami da questa prigione, dagli Inferi" gettandomi sul suo petto tenendo in mano il medaglione.
Potei sentire il suo dolce profumo, il battito del suo cuore che pulsava forte e mi strinsi a lui.

Clio 12-04-2018 01.23.53

Accidenti che modi!
Diamine, io non sono di certo Clio ma questo farebbe passare la lussuria anche alla più affamata delle donne, tipo me.
Tuttavia, ero lì per il mio padrone quindi restai a guardarlo, con un sorrisetto divertito, come fossi ammirata da ciò che vedevo.
Che non era male, per carità, ma io avevo già dato per quel giorno e i suoi modi decisamente facevano passare ogni tipo di voglia.
Allora mi alzai, e lo guardai con un sorrisetto malizioso, caldo.
"Oh vedo che siete un uomo che viene subito al sodo.." fissandolo tutto, senza aver alcun pudore per quello che avevo davanti.
Eppure quello sguardo era molto più di quanto non appariva all'uomo.
La mia magia lo raggiunse e il fuoco iniziò a divampare in lui.
"Andate così in fretta..." avvicinandomi di un passo, con lo sguardo lascivo e lussurioso che lui si aspettava da me.
Il fuoco intanto cresceva, cresceva in lui.
Dai, non ero così crudele, glielo lasciavo qualche istante.
Qualche istante, non di più, non ebbi nemmeno il tempo di avvicinarmi a lui che la mia magia fece il suo corso, facendo esplodere la sua virilità piena tutto attorno a lui, sul pavimento soprattutto, non di certo sul mio prezioso vestito perchè avevo calcolato la distanza.
"Oh.." dissi solo, lievemente delusa ma fingendo di cercare di trattenerlo per non farlo sentire in imbarazzo "Vi prendo un fazzoletto, mio signore?".

Guisgard 12-04-2018 01.30.23

“Si...” disse stringendola Furio “... troveremo il modo... ti libererò... lo giuro, Altea... troveremo il modo per liberarti da tutto ciò... io ti credo... ti crederò sempre...” tenendola stretta a sé.

Lady Gwen 12-04-2018 01.31.03

Seguii ancora quei gemiti e per poco non urlai.
Marko!
Chi aveva osato ridurre il mio piccolo in questo modo?
Quale bestia?!
Lo presi subito fra le braccia e lo strinsi a me, con un fare materno che non pensavo potesse appartenermi.
"Tranquillo, piccolo, va tutto bene... Mi prendo io cura di te..." gli sussurrai dolcemente, premurandomi a guarire la ferita sul collo prima che perdesse ulteriore sangue.
Poi, con lui fra le braccia, mi affrettai a raggiungere la porta dell'unica persona che potesse aiutarmi.
"Nikolaj!" chiamai da fuori, con insistenza "Muoviti! Devi aiutarmi, ti prego!"https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...1ad10b999e.jpg

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Altea 12-04-2018 01.34.00

Le sue parole furono preziose più di tutti i tesori preziosi nascosti negli scrigni più segreti e poi lo guardai accarezzando i suoi capelli bruni, giocherellando con una ciocca e rimanendo ferma a lui e dissi in un sussurro.."Io...ti voglio..ora" e in quel momento sentii qualcosa di profondo per lui, ma non riusciva ad uscire..indefinita...come una prigione e il mio cuore chiuso lì dentro che reclamava la giusta chiave per essere liberato.


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