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Di quel bacio restarono le sensazioni e le emozioni, insieme al lieve e dolce tocco delle dita di Dacey sulle labbra ardenti di Guisgard.
“Ora tornate dentro...” disse lui a lei “... in quella cantina sarete al sicuro...” stringendo in mano il braccialetto portafortuna donatogli dalla ragazza. Un altro sguardo, un lieve sorriso e andò via, scomparendo poco dopo nelle stradine di Evangelia, dove dominava un cielo divenuto rosso fuoco. Nella cantina, intanto, Altea udiva i discorsi dei tre borghesi. “Sono certo che l'attacco finirà presto ed il treno arriverà.” Fece Fines. “Io non ne sono troppo sicuro...” mormorò Poeh. “Partirete anche voi, madama?” Chiese Leones ad Altea. |
Sostennni il suo sguardo, mentre diceva quelle cose.
"Non mi sento in colpa per ciò che c'è fra me e Fermer, perchè so che non è stata la nostra relazione a causare tutto questo, siete solo voi che avete colto l'occasione." Non mi sarei mai, mai sentita in colpa ed ero felice che lui fosse ancora al sicuro. |
Vederlo andar via fu difficile. Tuttavia mi sforzai e gli sorrisi, portando già una mano alla porta, per fargli capire che sei entrata in cantina e sarei stata al sicuro.
<< State attento >> bisbigliai quasi dopo un ultimo, inteso sguardo. E poi aprii la porta, quasi a rallentatore, restia a lasciarlo davvero andare. All'interno i tre borghesi avevano ripreso con i loro soliti noiosi discorsi. Con sguardo basso e le gote ancora arrossate cercai un posto a sedere che fosse discreto e un po' nascosto, avevo bisogno di riprendermi |
Continuai ad ascoltare..poi la domanda di Leones..."Finirà presto vedrete..partire? No...Non mi sento pronta ad andare a Capomazda..ci sono ricordi troppo dolorosi del passato" rimasi a fissare il pavimento...la mia amica era la solitudine e non avevo paura a rimanere ancora.
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Orko continuava a non voler dire nulla di più. "Bene... Goz, lo affido a te... con le buone non abbiamo ottenuto nulla, chissà che non riesca a farlo tu..."
"Reddas, per il momento non hai la possibilità di pilotare altro che un normale caccia" risposi a quel brutto ceffo. "Ed ora, c'è una battaglia in atto... io vado..." Inviato dal mio Z00D utilizzando Tapatalk |
Odiavo essere impotente.
"Maledizione..." Pensai, stingendo i pugni. Il mio posto era fuori, a combattere. |
Agian si era finalmente smascherato.
Era una spia della terribile polizia segreta di Canabias. “Non mi interessa nulla di voi e del vostro medico.” Disse a Gwen. “Conta solo l'ideale di Canabias.” In quel momento la ragazza, guardando nell'hangar sotterraneo, notò qualcosa. Un gigantesco bombardiere. Un mezzo bellico che mai si era visto prima per stazza ed armi. http://www.repubblica.it/images/2010...774acebe57.jpg |
"Molto bene,.a me non interessa nulla di Canabias" con un sorriso beffardo.
Un attimo dopo, nell'hangar sotterraneo, vidi qualcosa di mai visto, un bombardiere di tecnologia sicuramente molto avanzata che non avrebbe impiegato molta fatica a mettere in praticas i piani del Gufo. |
E mentre Altea e i tre borghesi discutevano circa le sorti della guerra, nella cantina tornò Dacey.
Aveva il viso arrossato, l'espressione triste e si sedette in un angolo appartato. “Diana...” disse Leones “... va tutto bene? Siete preoccupata per l'attacco? Non temete, qui siamo al sicuro.” “E a breve tornerà il baronetto.” Fece Fines. “Già e fermerà lui l'attacco...” mormorò Poeh. “Il tuo sarcasmo è fuori luogo.” Fissandolo Fines. |
Mentre Clio non si dava pace per l'essere costretta a restare in quel letto, ad un tratto arrivò qualcuno.
“Eccoti...” disse entrando Anty “... che fai? Ti riposi proprio mentre si apprestano ad attaccarci?” Ironica. “E' già tanto essere riusciti a tenerla a letto.” Fece Suor Ologna. |
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