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Quando entrammo a piedi nel villaggio, vedemmo che quelle pietre erano dovunque, chissà cosa significavano...
Sebbene questo quesito fosse solo uno dei tanti che andavano sommandosi sempre più in quei giorni. Finalmente mangiammo e prendemmo delle stanze; mi sentivo stanca, più mentalmente che fisicamente, ma volevo comunque riposare un po'. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
“Bene.” Disse Eisa a Nyoko e ad Erien. “Io sono la saggia di corte. I miei interessi e le mie conoscenze riguardano anche i fenomeni celesti.”
“Allora possiamo parlarvi della Cometa del Guardiano?” Fece Erien. A quelle parole Eisa restò un attimo sorpresa, per poi annuire. “Ma certo...” mormorò “... prego, seguitemi nel mio studio...” |
Mangiarono e poi andarono a riposare nelle stanze affittate in quella taverna.
Gillen abbassò le tendine e socchiuse le finestre, affinché una dolce penombra lambisse la camera. “Ora potrai riposare, piccola...” disse sorridendo a Gwen. |
Quando andammo in camera, Gillen abbassò le tendine delle finestre e nella stanza calò una bellissima penombra.
Mi stesi così a letto, non prima di aver convinto lui a starmi vicino, mi strinsi al suo petto e chiusi gli occhi, rilassandomi. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Guardai l'espressione di Eisa, rimanendo a fissarla per un po'. Alla fine ci disse di seguirla ed io ed i miei amici eseguimmo senza dire nulla.
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Gillen si stese accanto a Gwen, entrambi adagiati tra le lenzuola ed avvolti da quella rassicurante penombra.
Lei si appoggiò con la testa sul robusto petto di lui, che quasi la cullava col suo respiro. La fata chiuse gli occhi rilassati, mentre il ragazzo cominciò a giocherellare con le dita nelle ciocche di lei, intrecciandole i capelli. Poi prese a fischiettare un motivetto dolce, melodico, per accompagnare il riposo della sua bella. |
Il suo respiro mi cullava ed il suo calore mi confortava.
Era stupendo dormire fra le sue braccia ed era lì, in quelle braccia rassicuranti e forti, che sarei voluta rimanere per sempre. Sentivo che giocava coi miei capelli e sentii poi che aveva iniziato a fischiettare una melodia dolce, che mi fece rilassare ancora di più ed era una sensazione stupenda. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Gillen continuava a fischiettare, mentre con le dita giocava fra le ciocche di Gwen.
Dalla finestra socchiusa giungeva di tanto in tanto la voce dei passanti o il rumore di carri o muli. “Sembra un posto tranquillo...” disse lui piano “... chissà dove vuole condurci quel Cronolabio...” |
Era una situazione paradisiaca.
Da fuori giungevano pochi rumori, Gillen continuava con la sua melodia e con i giochi fra i miei capelli. Risposi con un'accennata alzata di spalle alla sua frase, ero troppo rilassata anche solo per riuscire a pensare, parlare e rispondere. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Eisa condusse Nyoko e gli altri nel suo studio.
In realtà sembrava più il laboratorio di un alchimista, con gli alambicchi, le bolle di vetro con strani unguenti all'interno, fialette fumanti e tantissime boccettine di svariati colori. “Ecco, possiamo parlare tranquillamente qui...” disse la donna. “Bene...” annuì Erien “... allora raccontateci della cometa... voi pensate porterà qualche cambiamento?” “Sono solo leggende.” Sorridendo Eisa. “Voi forse credete il contrario? Sembrate così razionale...” “Io non so più cosa credere...” fece Erien “... gli ultimi avvenimenti mi hanno turbato e tolto certezze...” |
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