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Bert la baciò sulle labbra, un bacio per nulla timido o sfuggente, ma intenso e caldo.
E Marin rispose a quel momento improvviso e passionale senza farsi troppi problemi. "Mi sembra un'ottima idea..." disse lui piano a lei, con tono basso, per poi prenderla per mano e portarla nella sua camera da letto. La luce era soffusa, l'ambiente raccolto e intimo, sebbene arredato con un certo gusto moderno. Dall'ampia vetrata che dava sul terrazzino si poteva ammirare uno scorcio mozzafiato della città. Bert si avvicinò alla vetrata e abbasso una tenda, da cui filtravano solo gli aloni colorati delle infinite luci cittadine. https://www.traveloffpath.com/wp-con...ht-skyline.png https://elements-video-cover-images-...n&h=450&w=800& |
Sorrisi intrigata a quell'idea, stupendomi io stessa della velocità con cui la serata era stata svoltata.
Ma dovevo ammettere che la chimica era palpabile e chi ero io per incrinarla? Lo seguii in camera da letto, dove la vista era mozzafiato come nell'ampio ambiente del salone, prima che abbassasse le tende sottili, che facevano filtrare di poco le luci esterne. Era una situazione esaltante e quasi quasi ero grata a Joe Sev che, indirettamente, aveva favorito tutto questo, dandomi la spinta necessaria. A quel punto mi avvicinai a lui, con un sorriso sornione. https://i.pinimg.com/736x/a7/fd/11/a...c536c56470.jpg Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Nella camera c'era acceso solo un ampio lume a muro, diffondendo una luce soffusa, appena palpabile, mentre il resto lo facevano le luci che a stento filtravano dalla tendina chiusa sulla larga vetrata.
In quell'alone basso e caldo Marin si avvicinò a Bret, con passo silenzioso, giungendo fra le sue braccia e contro il suo petto, per un altro bacio, ancora più intenso e caldo. Un bacio che mostrava l'ardore di lui, con la sua lingua che scivolava fra le labbra di lei, raggiungendo e intrecciandosi con la lingua di Marin. La baciava così, con le sue mani che iniziarono a spogliarla. |
Mi prese fra le braccia, con fare intenso, ricco di trasporto e col medesimo trasporto io risposi.
Era bello, travolgente, ciò che ci stava prendendo ed io avevo intenzione di assecondarlo con tutta me stessa. Sentii le sue mani su di me, che iniziavano a spogliarmi e feci lo stesso con lui, la curiosità di entrambi che continuava a crescere sempre di più. Non mi pentivo di essermi ricreduta, su ciò che avrebbe potuto esserci fra me e Bert e non vedevo l'ora di scoprirlo. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Quel bacio, così caldo e intenso, le lente carezze, tra stoffa e pelle, le dita di lui che scivolavano e con esse i vestiti di Marin.
In pochi istanti fu nuda, come lo fu lui. Pelle contro pelle, labbra contro labbra, lingua contro lingua. Un attimo dopo e furono entrambi fra le lenzuola, facendo l'amore a lungo, perdendosi più volte nella dolce agonia di un amplesso che li trovolse. |
Seguirono carezze lunghe, intense, mi piacevano le sue mani su di me, che mi studiavano e mi scoprivano.
Come facevo io con lui, con la sua fisicità che mi seduceva sempre di più, ogni momento che passava. Passarono pochi istanti prima che ci ritrovassimo stretti, fra le lenzuola, ad amarci. Tutto il resto svanì, mentre decidevo di godermi il momento fino alla fine, senza pensare a nulla. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
A svegliare Marn fu il caldo Sole del mattino, che battendo sulla vetrata iniziò a diffondere calore nella stanza.
Poi il profumo di caffè e un attimo dopo Bert, ancora completamente nudo, arrivò con 2 tazzine calde e dei biscotti. "Buongiorno, dottoressa." Dise facendole l'occhiolino, per poi sedersi sul letto e baciandola. |
La calura del mattino servì a destarmi, mentre aprivo gli occhi e ricordavo di essere nella camera di Bert.
Era stata una notte lunga e inattesa, ma indubbiamente appagante. Sentii un invitante profumo di caffè, prima che Bert entrasse in stanza col vassoio della colazione. E beh, fra me e me ammisi di apprezzare parecchio. Sorrisi rispondendo al suo bacio. "Buongiorno" mormorai "Così però dai l'illusione di essere anche tu sul menù della colazione. È così?" dissi divertita, prima di baciarlo di nuovo. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"No..." disse Bert baciandola ... sul tuo menù hai solo caffè e biscotti, per ora..." giocando con la lingua su quella di Marin "... tu però sei sul mio dimenù..." e la spinse con il suo corpo con la testa sul cuscino, continuando a baciarla, mentre la sua mano accarezzava intensamente i suoi seni.
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Risi spontaneamente, prima di ritrovarmi di nuovo stesa sul letto, preda dei suoi baci e delle sue carezze.
"Che egoista che sei..." sussurrai divertita, affondando le mani nei suoi capelli per avvicinarlo ancora di più a me. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Lui si stese ancora nudo su Marin, così che ogni forma dei loro corpi si toccasse.
I 2 continuavano a baciarsi, in modo sempre più travolgente, persino sfrenato, con la ligua di Bert che non riusciva a stare ferma, leccando le labbra e poi il mento eil collo dilei, mentre le mani di lui erano entrambi sul seni piccoli ma sodi della ragazza. E fecero di nuovo l'amore, forte, fino a quando lei dovette stringere in bocca il dito di lui per non gridare, tanto era il piacere che le bruciava dentro. |
Quella passione sfrenata, travolgente, esplose ancora una volta, meno inattesa rispetto alla notte scorsa.
Ma fu ancora più appagante, mentre il piacere che mi scoppiava dentro sembrava incontenibile. Quasi riusciva ad incendiare noi, questo letto e l'intera stanza. I nostri corpi aderivano perfettamente, adattandosi l'uno all'altro come se fossero nati appositamente per questo. Incredibile come tutto ciò ci avesse trascinati ed in così poco tempo, ma di nuovo non avevo intenzione di porre un freno a quello che stava succedendo. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Fu travolgente, appagante, quasi da impazzire, fino a quando Bert, sudato e fiaccato, scivolò sul lato libero del letto, con Marin che si rintanava, soddisfatta e ancora accaldata, sul petto di lei, bisognosa ora di carezze e coccole.
"Wow, dottoressa..." disse lui col fiatto corto "... non so tu che genere di psicologa sia... ma a letto sei fantastica... voglio essere un tuo paziente..." ridendo piano, mentre con le dta accarezzava pianissimo la schiena nuda di Marin |
Mi rintanai su di lui, quando si stese di fianco a me, fra le sue braccia e seppur col fiato corto, risi di gusto e con una certa malizia ai suoi commenti.
"Sicuro? Non sai che le relazioni coi pazienti sono vietate? O ti ispira il proibito?" replicai, baciando il petto di Bert e sentendo le sue carezze sulla schiena. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Oh si..." disse Bert, in un gemito basso, godendosi i baci di marin sul suo petto ben fatto e sviluppato "... certo che adoro il proibito, dottoressa..." ridendo piano, mentre le sue dita, lentissime e delicate, scivolavano lungo la schiena nuda di Marin, per poi farle venire i brividi con i grattini "... tu non adori il proibito, dottoressa? Dimmi che mi sono sbagliato su di te..." divertito.
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La mia risata fece eco alla sua, mentre mi provocava brividi su tutta la schiena.
"Beh, il gusto per il proibito, per l'ignoto, è scritto nella psiche umana, non possiamo farci nulla..." risposi, con naturalezza ed era proprio vero, nessuno ne era immune, men che meno io. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Marin e Bert restarono a coccolarsi nel letto ancora un pò, poi dovettero, a fatica, alzarsi e prepararsi per uscire.
Li attendeva l'incontro al castello. Un paio d'ore dopo la Ferrari correva già per le strade soleggiate di Afragola City. Lasciò infine la megalopoli e raggiunse la campagna, raggiungendo le foreste del Saniux, fino al castello in cui Bert era atteso. Si trattava di un antico maniero edificato un millenio primo, quando intorno a una torre longobarda fu eretto un palazzo nobiliare, con 2 torri più piccole e una cinta muraria ampliata nel corso dei secoli. Anni fa venne acquistato da un misterioso collezionasta d'arte, che ne fece per un pò la sede delle sue collezioni. Da 2 anni il castello era stato comprato dal padrone attuale, il dottor Ox. Il maniero si ergeva su un gigantesco spuntone roccioso che fuoriusciva dal lago di Tilesya. https://www.viaggiareinmoto.com/site...px-Golubac.JPG |
Benché il pensiero del castello fosse allettante, alzarsi dal letto fu comunque difficile alzarsi da lì.
Poco tempo dopo stavamo già sfrecciando fuori dal caos della città per immergerci nel paradiso campestre che circondava Afragola City. Alla fine del viaggio, il maniero fu finalmente visibile. "Che spettacolo" dissi ammirata, osservandolo "È incredibile il pensiero di come siano riusciti a edificarlo e la vista non ha paragoni." Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Si, in effetti fa un certo effetto vederlo apparire così." Disse Bert a Marin, guardando il monumentale maniero davanti a loro.
Attraverso una stradina la Ferrari salì fino al castello, dove trovò il portone aperto e vi entrò. Un uomo alto e magro, dallo sguardo sottile, il viso lungo e l'espressione indagatrice li accolse con il suo vestito rosso. "Il signor Bert Sper immagino." Questi. "Sono Kojim, il maggiordomo del dottor Ox." "Si e lei è la dottoressa Marin Amber." Bert presentando la ragazza. "Bevenuti al castello." Mormorò Kojim. "Prego, vogliate seguirmi." |
Avanzammo ancora in po', inerpicandoci lungo una stradina, fino ad arrivare al cancello.
Ci accolse il maggiordomo, che ci permise di entrare nella proprietà. "Che lusso" dissi esaltata, seguendolo e prendendo la mano di Bert. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Bert e Marin, mano nella mano, seguirono Kojim attravero l'andron e poi nel vasto giardino del castello, fino ad arrivare a un edificio nobiliare che rappresentava il cuore del maniero.
Una volta nella corte interna, dopo una breve scalinata in pietra, i 2 furono portati in un ampio salone dallo stile altomedioevale, dove Kojim chiese loro di attendere, per poi congedarsi. "Sembra o scenario ideale per un film." Disse divertito Bret guardandosi intorno, fermandosi davanti a uno specchio che occupava l'intera parete laterale. Ignoravano però che attraverso il vetro qualcuno li stava osservando. |
Arrivammo al cuore della struttura, fino a raggiungere un bellissimo salone in stile medioevale.
Ci fermammo davanti ad un grande specchio, che formava un altro, grande salone davanti a noi, ribaltando in uno strano gioco quella immagine. "È vero, al posto del proprietario lo affitterei come location" divertita ed ammirata. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Già, mi chiedo come sia questo proprietario..." disse Bert a Marin guardandosi allo specchio "... un ex scienziao che si è ritirato a vita primata in questo castello... si dice che un uomo vada giudicato anche per la sua dimora... stai già psicanalizzando il misterioso Dottor Ox?" Divertito.
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Ridacchiai, ma in realtà un po' di idee me le stavo già facendo.
"Beh, certamente deve avere un'alta opinione di sé, per vivere in un posto simile, forse anche troppo alta, motivo per cui si è allontanato da chiunque altro, probabilmente perchè non ritiene nessuno all'altezza. O magari, perchè unicamente la solitudine fa sentire compreso chi si sente un pesce fuor d'acqua" ipotizzai. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Bret guardò Marin e sorrise.
"Quadro psicologico alquanto preciso, tuttavia converrà anche un pò banale, dottoressa." Disse una voce alle loro spalle, seguita da un miagolio. "Il dottor Ox, presumo." Voltandosi Bret a fissare il nuovo arrivato. "Esattamente." Annuì questi. "E lei, immagino, sia il signor Sper." Chiese il dottor Ox, accarezzando il suo gatto che invece fissava inquieto il presentatore e la psicologa. http://basementrejects.com/wp-conten...ert-dekker.jpg |
Nessuna risposta... segno che forse non ero pazza?
O forse... sì? Scossi la testa diverse volte, prima di rendermi conto che la pausa era finita e che era ora di tornarmene nella mia suite a scrivere, o le due dispotiche ragazze sarebbero davvero saltate fuori dalle pagine per venirmi a prendere di peso. Ma quando pensavo di aver ritrovato la lucidità, sento delle voci riempire il corridoio. Possibile?? Sentivo distintamente quelle parole. Un brivido mi percorse la schiena. "Chi parla? Chi siete?" fissando il nulla. Ora era ufficiale: stavo impazzendo. |
Le voci che sentiva Sunis, chiare e nitide, parevano giungere dal pianterreno, precisamente dalla hall.
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Quando mi resi conto che le voci provenivano dalla hall, mi tranquillizzai.
Probabilmente c'era qualcuno che non sapeva di dover stare alla larga dall'albergo perché era stato interamente prenotato da me. Una spiegazione logica e razionale. Sospirai, ridacchiando tra me per il fatto di essermi fatta prendere dal panico. Così, scesi nella hall per vedere chi fossero questi visitatori e cacciarli via. |
Sunis raggiunse la hall, ma non trovò nessuno, naturalmente.
La TV, quella panoramica e montata nella sala per i clienti, era però accesa. Probabilmente non era stato disinserito il tmier per l'accensione programmata. |
Mi voltai a quella voce alle nostre spalle, trovandomi un uomo meno anziano di quanto mi aspettassi, insieme ad un gatto.
"Non sempre troviamo la complessità, attorno a noi" dissi, con tono pacato "Alcuni possono anche accontentarsi della semplicità e finché non l'avessi conosciuta direttamente, ciò avrebbe potuto essere possibile" con sorriso sereno. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Nessuno.
La mia sanità mentale cominciava a vacillare. Stavo già per chiamare lo psichiatra, quando mi accorsi che la tv era accesa. Possibile che avesse un timer? Sì, le tv ce l'hanno. Possibile che tutto quel frastuono venisse da lì? Uno strano film dell'orrore? Perché no. Mi avvicinai alla tv per vedere se dicevano qualcosa che potesse ricordarmi le voci sentite. Ma insomma, doveva essere andata per forza così, no? |
Ox guardò Marin attraverso i suoi occhiali tondi, senza tradire emozioni.
"Sono lieto che abbia accettato il mio invito, signor Sper." Disse poi spostando i suoi occhi verso Bret. "Ho portato con me" quest'ultimo "la dottoressa Marin Amber, per avere un parere più approfondito. Sa, avendo a che fare con gli umori e le passioni del pubblico, è importante avere persone competenti." "Ha fatto bene, signor Sper." Annuì Ox. |
Mi guardò senza rispondermi, rivolgendosi a Bert.
E se potevo esprimere un parere squisitamente personale e professionale... Era un gran maleducato. Lui e il suo gatto che guarda a tutti in tralice. Gentaglia... Sorrisi educatamente poi, alle parole di Bert, senza scompormi. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Era solo la TV.
Anche se Sunis era alquanto scettica. Ma il suo romanzo doveva continuare. Intanto lo splendore del pomeriggio, con la sua luce ovattata, il cielo appena velato e i colori cangianti del lago, avvolgeva il silenzioso albergo. Fra poche ora sarebbe giunto il tramonto e scesa la sera. "Prego, aspettavo voi per pranzare." Disse Ox a Bret e a Marin. Così lo scienziato condusse i 2 ospitiin una terrazza coperta da ampie tende, dove il maggiordomo Kojim servì un delizioso pranzo. "Lei non mangia con noi, dottore?" Chiese Bret, notando che Ox non toccava cibo, pur stando seduto con loro. "No, io mangio pochissimo e quasi esclusivamente di notte, signor Sper." Rispose lui col suo gatto in braccio, sempre con quei suoi occhi da felino puntati enigmatici sul presentatore e sulla psicologa. |
Era solo la TV...
La tv... Sospirai. Come potevo essere più credulona e impressionabile? Beh, me ne andai nella mia stanza, non prima però di aver saccheggiato il bar ed essermi portata a casa una bottiglia di liquore, per conciliare l'ispirazione! |
Ci condusse in una bellissima terrazza, dove il sole e schermato da ampie tende che rendevano la luminosità quasi evanescente.
Il pranzo era buonissimo, ma lui non mangiava. Ma chi era che mangiava solo di notte? Bah... Quel tipo era sempre più strano... E quel gatto non mi piaceva, cosa insolita per me, ma era davvero inquietante. Comunque fosse, decisi di godermi quel momento di pace nel castello. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Sunis prese con sé la bottiglia di liquore e se ne torno' in camera. O meglio, così avrebbe voluto fare, ma un rumore si udì di colpo, proprio proveniente dalla mensola del bar da dove aveva preso la bottiglia.
Si voltò di scatto e vide in terra un grosso fascio di fogli, tipo appunti, tenuti insieme da una cartellina chiusa con un elastico. Sopra, a matita, c'era scritto un curioso titolo: "Fuga dal Paradiso" |
Marin e Bret mangiarono sotto lo sguardo del Dottor Ox, che senza toccare cibo se ne stava come assorto ad accarezzare il suo gatto.
"Davvero tutto ottimo, dottore." Disse Bret. "Ne ho piacere." Annuì lo scienziato. "Dopo che avrete mangiato vi mostrerò il motivo della vostra visita qui al castello." |
Mi inquietava vedere Ox che rimaneva lì ad accarezzare il suo gatto, fissandoci senza mangiare.
Bah... Annuii con un vago sorriso alla sua frase, perchè in effetti ero molto curiosa, ormai che Bert mi aveva portata qui con sé. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Ora siamo curiosissimi, dottore." Disse sorridendo Bert a Ox. "Vero, dottoressa?" Guardando poi Marin.
"La curiosità" mormorò Ox "è la madre di ogni conquista, diceva Keplero." Accarezzando il suo gatto, che continuava a fissare i 2 ospiti, gonfiandosi e soffiando verso di loro. "Perdonate Zolà..." Ox parlando del suo gatto "... ma non ama gli estranei... colpa mia, immagino, visto che non invito mai nessuno qui al castello." "Siamo onorati allora." Annuì Bert. "Beh, il cibo era ottimo, così come il vino, dottore. Non stiamo più nella pelle, curiosi di conoscere il motivo del suo invito. Ci sveli qualcosa, la prego." "Io vedevo Satana cadere dal cielo come una folgore." Ox citando il Santo Vangelo. |
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