Camelot, la patria della cavalleria

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Guisgard 22-01-2019 17.12.28

"Bene, allora procuriamoci un paio di sai con tanto di cappuccio." Disse Hunt guidando. "Il monastero è appena fuori città." Ad Altea.



"A questo punto" disse Elv "credo che un sopralluogo a casa del duca sia quantomeno opportuno." Fissando Gwen ed il prete.
"Si, ma sono sicuro di sbagliarmi..." poco convinto il sacerdote.

Lady Gwen 22-01-2019 17.16.01

"Era quello che pensavo anch'io" annuendo ad Elv.
"Non lo sapremo mai, se non andiamo. Dopotutto, lei è un suo conoscente e noi abbiamo ancora una discussione di lavoro in sospeso con lui, abbiamo tutti i motivi per fare una semplice visita di cortesia" proposi io.
Ero davvero curiosa di vedere cosa avremmo scoperto a casa del Duca Bianco; c'era anche da vedere cosa avremmo fatto se avessimo capito che era stato lui a commissionare il furto dei codici, ma dovevamo procedere per gradi, avremmo avuto tempo più avanti per pensarci.

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Altea 22-01-2019 17.17.33

In breve tempo raggiungemmo il monastero ma parcheggiamo fuori, per non dare nell' occhio. Scendemmo dall' auto e guardammo se vi fossero entrate laterali o libere per poter entrare indisturbati. Poi aprii il baule e alzai uno scatolone e mostrai a Hunt due sai "E tu pensi un agente segreto non abbia dei vestiti per mascherarsi?" estraendo pure delle fasce e poggiandole sul seno stringendo forte per mascherare il mio corpo.

Destresya 22-01-2019 17.19.14

Lo fissavo, lo fissavo intensamente.
Quello sguardo su di me, mi faceva andare fuori di testa.
Era come se mi penetrasse e guardasse attraverso la mia carne per arrivare a scrutare tutta la mia anima.
Quanto avevo sognato quello sguardo.
Quanto lo avevo bramato, sognato, invocato nelle mille notti di sospiri e lamenti.
Lui, lui che riusciva a farmi tremare l'anima ora era lì.
Era mio.
Perchè quello sguardo definiva un possesso ancestrale ed eterno, quelle labbra che si posarono sul mio seno furono come il suggello della passione infuocata che mi lacerava le membra.
Iniziai a gemere forte, a impazzire, ad affondare le dita nei suoi capelli, mentre ogni cosa intorno a me scompariva in quel turbinio di passione.
"Spogliati..." gemetti, ordinai, supplicai, mentre le mie mani fameliche scesero su di lui.
Non capivo più niente, ero completamente persa.

Guisgard 22-01-2019 17.53.46

"Vedo hai mille risorse." Disse entusiasta Hunt ad Altea.
Così si camuffarono da falsi monaci ed entrarono nel monastero, attraverso l'orticello il cui cancelletto era rimasto aperto.
Si ritrovarono allora all'interno, in un cortile colonnato.
Qui c'erano alcuni monaci che orefavano in silenzio.
"Dobbiamo trovare la biblioteca del monastero..." sottovoce Hunt ad Altea.



"Si, lasciate che celebri la Messa" disse il prete "e poi andremo dal duca."
Gwen ed Elv allora attesero e dopo la Santa Celebrazione si recarono insieme al sacerdote all'abitazione del duca.
Il cielo era nuvoloso ed un vento freddo e deciso batteva sulla campagna, trasportando nell'aria goccioline di pioggia ed il profumo del muschio selvatico.
Fu il maggiordomo del duca ad aprirli.
Durante la loro prima visita Gwen ed Elv non l'avevano visto.
"Prego, potete attendere nel salone..." il maggiordomo "... il signor duca rientrerà credo fra una mezz'ora, signori."



Destresya era in balia di Fessen, che la teneva stretta a sé, avvertendo le nudità di lei contro il suo abito, succhiando con avidità i suoi capezzoli.
Il volto spingeva contro quei seni sodi e bianchi, quasi rincorrendoli con scatenata foga, cercandoli con le labbra e con la lingua, come se volesse affondare in quel mare di perversione e voluttà.
Non rispose nulla a quelle parole di lei, limitandosi a scivolare in ginocchio davanti alla nuda Pantera, per poi guardarla negli occhi.
Aveva un sorriso luciferino, un misto di sadismo, eccitazione e mistero.
I suoi occhi azzurri erano in quelli chiari della ragazza.
Scosse appena il capo ed affondò bocca e lingua fra le cosce di lei, invadendola e stravolgendola come se conoscesse i più profondi segreti per far godere una donna.
E forse era davvero così.

Altea 22-01-2019 18.00.22

Entrare fu facile ma i monaci erano impegnati nelle loro orazioni e guardai Hunt con il cappuccio addosso.. "Approfittiamo del fatto che sono impegnati ed entriamo.. A costo di scavalcare una finestra" a bassa voce.

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Guisgard 22-01-2019 18.05.43

Altea e Hunt entrarono così nel monastero.
Ora c'era da trovare la biblioteca, come suggerito da Hunt.
Ma dalla mensa uscirono due frati che parlottavano fra loro.
"Ho sentito che ne parlava Fratello Bartolo..." disse uno dei due "... un codice con un antico libello sui Sette Peccati Capitali è sparito dalla Cappella di Santa Rosalia..."
"Eppure non aveva un gran valore..." l'altro monaco "... veniva usato per formare nuovi esorcisti... mi chiedo perché rubarlo... non ci riceveranno nessun guadagno..."

Altea 22-01-2019 18.14.31

Ad un tratto seguimmo due frati e osservai Hunt e dissi.. "Fatti avanti.. Chiedi cosa è successo.. Non posso parlare io.. Se è una buona pista dovremmo andare laggiù.. Chiedi il titolo del libro miniato e dove è la Cappella" perplessa.

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Guisgard 22-01-2019 23.12.52

Hunt annuì ad Altea ed i due finti monaci si avvicinarono a quelli veri.
"Pace e bene, fratelli..." disse Hunt "... perdonate, ma non volendo abbiamo ascoltato le vostre parole... cosa è accaduto? Parlavate di un furto? Dove si trova la Cappella di Santa Rosalia?"
"Perchè siete incappucciati, fratelli?" chiese uno dei due monaci ai due agenti segreti.

Lady Gwen 22-01-2019 23.34.19

Ci recammo a casa del duca e venimmo accolti dal maggiordomo.
Non lo avevamo visto la prima volta, ma il Duca Bianco sembrava essere di ritorno.
Almeno stavolta, si sperava, lo avremmo visto in faccia.
"Speriamo sia la volta buona" ad Elv, un po' impaziente.

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Guisgard 22-01-2019 23.39.29

Gwen, Elv ed il prete attesro così nel salone il ritorno del duca.
fuori pioveva ed il cielo sulla campagna appariva grigio e cupo, quasi angosciante.
"Signori..." disse il maggiordono tornando da loro "... nel'attesa gradite qualcosa da bere? Magari un tè caldo o un caffè aromatizzato?"
"Si, qualcosa da bere a metà mattinata è ciò che ci vuole." Fece Elv.
Il maggiordomo annuì e poco dopo servì loro caffè e tè.

Lady Gwen 22-01-2019 23.43.56

Fuori, la brughiera era solcata dalla pioggia e l'atmosfera era sempre più angosciante.
Non capivo cosa stesse succedendo, quella mattina, ma non mi piaceva.
Il maggiordomo ci chiese se gradivamo qualcosa da bere e accettammo di buon grado.
Infatti, approfittai subito del caffè aromatizzato alla cannella, sentendomi scaldata dalle note morbide della spezia contro quella mattina grigia e cupa.
"Sa quanto potrebbe mancare prima del rientro del Duca?" chiesi.
Sì, capivo che non poteva saperlo, ma era già la seconda volta e non volevo fare di nuovo un buco nell'acqua.

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Guisgard 22-01-2019 23.51.23

“Credo a breve lo vedrete.” Disse il maggiordomo a Gwen.
Un attimo dopo la ragazza cominciò ad avvertire un capogiro che divenne sempre più forte.
Tutto iniziò a girare ed un istante dopo perse completamente conoscenza.

Lady Gwen 22-01-2019 23.53.48

Annuii, continuando a sorseggiare il caffè.
Come immaginavo.
Ma non speravo in qualcosa di più.
Poco dopo, iniziai a sentirmi strana, molto strana.
La testa girava e mi sentivo venir meno.
Udii solo il rumore della tazza che si infrangeva sul pavimento, dopo essermi scivolata dalle mani.
Poi più nulla.

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Destresya 22-01-2019 23.56.02

Ero completamente persa.
Persa e sue, in quell'abbraccio senza fine, fatto di passione, desiderio, voluttà.
Lo stringevo sempre più forte, le mie mani bramose accarezzavano il suo corpo, tutto in me impazziva all'idea di essere sua.
E lo ero, eccome se lo ero: sua.
Lui non rispose, facendomi scivolare ancora di più nella pazzia, nel desiderio senza confini, senza limiti.
Le sue labbra sui miei capezzoli non facevano che farmi impazzire, uscire di testa, perdermi in quel mare di lussuria che mi invadeva.
Poi si fermò, e scese piano ai miei piedi, come fossi una regina.
E così mi sentivo, così forte, così intenso.
Los fissai, concentrando in quello sguardo ogni minuto, ogni battito, ogni istante degli ultimi anni passati al suo fianco.
Ma quando poi quella bocca mi agguantò, iniziando a prendermi come solo lui sapeva e poteva fare, iniziai a gemere forte, quasi un grido liberatorio.
Mi aggrappai ai suoi capelli e buttai la testa all'indietro, troppo presa da quella passione e da quel godimento incontrollato.
"Oh si.." impazzii, con gli occhi sbarrati, poi chiusi, poi sbarrati di nuovo.
"Sì sì sì..." gemevo, folle "Oh Fessen..." mordendomi il labbro per il troppo piacere.

Guisgard 22-01-2019 23.56.20

Il rumore della pioggia che batteva sui vetri, il chiarore della luce che rendeva complicato aprire gli occhi, un vago senso di rilassamento, una debolezza diffusa su tutto il corpo fu ciò che accolse il lento risveglio di Gwen.
Era in un letto grande e comodo, intorno a lei le bianche pareti di una camera ben arredata, con quadri dal gusto floreale ed i colori pastello.
Era naturalmente sola.

Guisgard 23-01-2019 00.01.54

Lui indugiò parecchio fra le cosce di lei, dandole un piacere intenso e travolgente.
La Pantera si sentiva ardere, le cosce andare a fuoco, sciogliersi in un umido e denso senso di smarrimento che a stento le permetteva di restare in piedi.
Se non ci fosse stata la testa di Fessen a cui aggrapparsi, la ragazza sarebbe sicuramente finita a terra.
Lui lì sotto continuava, insistendo con la lingua e con le labbra, facendola sciogliere sempre più, gemere e godere senza fine.

Lady Gwen 23-01-2019 00.03.36

Iniziai sentendo un rumore costante, lento, cadenzato.
La pioggia.
Che picchiettava sui vetri.
La luce era chiara, fredda, ma comunque intensa e faceva male agli occhi.
Dovetti tentare più di una volta ad aprire gli occhi senza avvertire una fitta al centro della fronte.
Tutto il corpo era rilassato in modo strano, non mi ero mai sentita così e in un attimo ricordai tutto.
Il caffè.
Cosa accidenti ci avevano messo dentro?!
Feci il grave errore di voler alzare la testa dal cuscino, ma un forte capogiro la costrinse di nuovo giù sul guanciale morbido.
Allora mi guardai attorno.
La camera era grande, come il letto e dalle tinte pastello.
Di certo meglio del posto in cui ci eravamo risvegliati ieri sera e non sembrava affatto una prigione.
Almeno, non in apparenza.
Ed Elv?
Dov'era?
Dovevo capire cosa diamine stesse succedendo, così dopo parecchi sforzi per stare in equilibrio sulle mie gambe mi alzai in piedi per capirci qualcosa.

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Guisgard 23-01-2019 00.08.38

Gwen riuscì ad alzarsi dal letto e restare anche in piedi.
Dopo qualche minuto quei sintomi cominciarono a svanire pian piano e lei si sentì infine meglio.

Lady Gwen 23-01-2019 00.10.56

Riuscii a riprendermi del tutto e mi avvicinai alla porta per uscire e cercare Elv, sperando stesse bene.
Non pensavo che fosse stato un caso.
Insomma, era solo un caffè, perché sarei dovuta stare male?
Ero sicura che ci fosse dentro qualcosa di strano e volevo capire quale fosse l'obiettivo.

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Destresya 23-01-2019 00.12.38

Non capivo più nulla.
Più mi faceva impazzire in quel modo con la lingua, con le labbra, più io andavo fuori di testa, completamente, totalmente, infinitmente.
Ero preda di quel piacere che mi portava via dal piano materiale per farmi viaggiare tra i mondi, incapace di fermarmi.
Non facevo che gemere, godere, impazzire.
Lui era così meraviglioso, così forte, capace, e io ero completamente persa.
Gemevo, impazzivo, imploravo, non capivo più niente.
Lo stringevo a me, mi aggrappavo a lui, non capivo più niente.
La sua lingua e le sue labbra mi facevano impazzire così tanto, da farmi perdere completamente il controllo.
Non avevo nemmeno le parole per descrivere quelo che provavo.
Era troppo forte, troppo bello.
"Ti voglio Fessen..." gemetti, sempre aggrappata alla sua testa.
"Ahh... ti voglio, ti voglio..." ebbra di passione, folle di lussuria.

Guisgard 23-01-2019 00.16.20

Gwen aprì la porta ed uscì dalla camera.
Almeno non era stata chiusa dentro.
Cominciò ad udire una musica.
Qualcuno suonava il piano e proveniva dal piano di sotto.

Lady Gwen 23-01-2019 00.18.38

Fu un sollievo scoprire che non ero stata chiusa dentro, ma al contempo ero sempre più confusa.
Sentii una musica suonata al pianoforte provenire dal piano di sotto, così scesi le scale e la seguii, vedendo dove mi avrebbe condotta.

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Guisgard 23-01-2019 00.31.36

Gwen scese al pianterreno.
Era l'abitazione del duca, ma non c'erano più nè Elv, nè il prete.
Il suono del pianoforte era ormai vicinissimo.
Proveniva da una stanza accanto al salone dove lei aveva perso i sensi.

Lady Gwen 23-01-2019 00.33.39

Non vedevo Elv e il prete da nessuna parte e iniziavo a preoccuparmi.
La musica proveniva da una stanza accanto al salone in cui eravamo seduti, così avanzai ancora, cautamente, per vedere di chi si trattasse.

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Guisgard 23-01-2019 00.33.40

Il piacere era ormai folle, travolgente, con la Pantera incapace di pensare.
Non capiva più nulla, con Fessen che continuava ad assaporare ciò che ormai si scoglieva caldo fra le sue cosce.
Allora cominciò ad avvertire un capogiro.
Forte, intenso.
Tutto cominciò a girare ed infine perse conoscenza.

Guisgard 23-01-2019 00.40.30

Gwen entrò in quella stanza e trovò Elv che suonava il pianoforte.
Aveva abiti eleganti e sembrava aver suonato il pianoforte da sempre, tanto era bellissima quella musica.
http://images6.fanpop.com/image/phot...49-700-467.jpg

Lady Gwen 23-01-2019 00.46.50

Sbattei le palpebre un paio di volte per convincermi di ciò che stavo vedendo.
Davvero era Elv a suonare?
E sembrava lo avesse suonato da tutta la vita.
Era una musica stupenda e lui era stranamente elegante.
Allora rimasi sulla porta con un vago sorriso incuriosito, ad ascoltarlo in silenzio.

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Destresya 23-01-2019 00.49.08

Impazzivo, ero folle, completamente folle.
Cercavo di stringerlo a me, lo volevo sentire su tutto il mio corpo, lo volevo con me, stretto a me, stavo impazzendo.
Non capivo più nulla.
Invocavo il suo nome quasi con disperazione.
Sentivo il piacere invadere ogni parte del mio essere, la lussuria consumarmi, pezzo dopo pezzo, battito dopo battito.
Ero completamente folle, abbandonata.
"Fessen..." gemevo "Fessen.." cercandolo con le mani, gridando e gemendo..
Ma poi, quasi senza accorgermene, tutto intorno a me cominciò a girare e persi conoscenza.

Guisgard 23-01-2019 00.58.45

Gwen restò sulla porta a fissare Elv che suonava con una maestria insospettabile.
Restò lì tutto il tempo, fino a quando lui non terminò di suonare.

Lady Gwen 23-01-2019 01.02.28

Ero sempre più sbigottita dalla sua abilità.
Le sue stupende mani, bellissime come sempre ovviamente ma adesso ancor di più, correvano veloci ed eleganti sui tasti, quasi confondendosi fra i tasti bianchi e neri.
Finché smise.
"Non mi avevi parlato di questa tua dote..." esordi, sempre con quel sorriso a metà fra il divertito ed il curioso.

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Guisgard 23-01-2019 01.07.05

Elv si voltò e la guardò con i suoi occhi neri e profondi.
Mostrò un lieve sorriso.
"Molte cose non sai di me, tesoro..." disse fissando Gwen.

Lady Gwen 23-01-2019 01.09.49

Sorrisi anch'io mentre mi avvicinavo.
"Ad esempio? Sono curiosa..." chiesi, poggiando le braccia sulle sue spalle, mentre i miei capelli scivolavano vicino al suo viso.

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Guisgard 23-01-2019 01.15.32

La Pantera riprese conoscenza e dopo qualche istante realizzò di essere in quella casa in cui si era introdotta e dove Fessen gli era apparso, dopo che lei aveva interrogato l'esperto di libri antichi.
Ora era da sola e Fessen pareva essere svanito.
Un sogno forse?
L'odore del profumo che aveva sentito addosso all'esperto era ancora vivo nell'aria.

Guisgard 23-01-2019 01.17.58

"Beh, per cominciare posso dirti che io non sono la persona che credi..." disse Elv accarezzando piano i capelli di Gwen "... visto io sono Fantamas." Con un enigmatico sguardo.
https://movieplayer.net-cdn.it/image...ray-142185.jpg

Lady Gwen 23-01-2019 01.23.54

Il tempo per il mio cervello di elaborare quanto sentito e scattai indietro.
Cosa?
Com'era possibile?!
Come poteva essere?
Forse dovevo ancora svegliarmi, dovevo essere ancora svenuta e stavo sognando, certo.
"Come... Com'è possibile che tu..." la mia voce era un soffio, prima di morire del tutto senza poter completare la frase.
No, di certo stavo sognando, non c'era altra spiegazione.

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Destresya 23-01-2019 01.33.04

Spalancai gli occhi, ancora sconvolta da quel tripudio di piacere.
Dov'ero?
Poco a poco mi guardai intorno e capii di essere ancora lì, in quella casa.
Ma dov'era Fessen?
Avevo sognato tutto?
No, sentivo ancora addosso quel profumo.
Quello del'esperto.
Sospirai.
Cosa avrei dato per un altro istante.
Ma poi compresi che dovevo aver sognato tutto.
Il mio desiderio più grande tramutato in realtà da quel tipo.
La rabbia mi colpì in pieno.
Dovevo trovarlo, e farlo pagare per questo.

Guisgard 23-01-2019 01.41.34

Elv guardò Gwen con un sorriso compiaciuto.
“Ti vedo turbata, tesoro...” disse piano, senza smettere di accarezzarle i capelli rossi “... vuoi bere qualcosa?”



Destresya riprese conoscenza.
Era sola.
Aveva però capito di essere stata ingannata, mentre quel profumo così intenso ed artificioso si sentiva ancora nella stanza.

Lady Gwen 23-01-2019 01.51.43

Il suo sorriso era compiaciuto, soddisfatto.
Come poteva?
Mi aveva mentito tutto questo tempo e ne era soddisfatto?
Continuavo a non capire, era troppo, troppo assurdo.
Pensai a tutti i momenti insieme, possibile che nulla di tutto quello fosse vero?
Allontanai la sua mano e indietreggiai.
"Voglio delle risposte" dissi "Come fai ad essere Fantamas? Ed Elv..." dissi ancora, per poi sospirare avvilita.
Mi sentivo tradita, usata, non capivo come lui potesse essere un criminale e ladro ricercato ovunque.
A meno che...
No, era troppo folle, non dovevo nemmeno pensarci.


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Destresya 23-01-2019 01.56.14

Cercai di dimenticare quelle sensazioni meravigliose che sentivo ancora sulla pelle.
Non dovevo pensare a quella mia debolezza, anche se una parte di me avrebbe voluto tornare in quella illusione e perdermici.
Così, ripresi a ispezionare quel posto, per cercare di capire che cosa fosse successo.
Dovevo scoprire dov'era andato l'esperto con i codici rubati.
Mi misi così a cercare un indizio da cui partire.


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