Camelot, la patria della cavalleria

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Clio 27-04-2018 23.49.18

I suoi occhi, quanto mi mandavano fuori di testa i suoi occhi, così grandi, così innocenti, quando si spalancavano e mi fissavano, come una preda che sia troppo spaventata per scappare davanti al suo carnefice.
Sentivo la sua mano sul mio seno, era sempre più calda, sudata, quel contatto mi inebriava, e ancor di più lo faceva l'effetto che aveva su di lui.
Allora portai la mia mano libera sulla sulla sua, e iniziai a muoverla lentamente sulla mia scollatura, lambendola, sfiorandola, arrivando ad affarezzare il seno bianco e sodo che leggermente si intravedeva de quell'abito sensuale.
In tutto ciò, non lasciai mai il suo sguardo perchè volevo gustarmi ogni parte del suo sguardo, ogni reazione, ogni emozione.
Mi eccitava disperatamente quella spontaneità, quell'innocenza, quel candore.
Ma se i suoi occhi erano candidi, innocenti e luminosi, altrettanto non potevo dire della virilità che così saldamente tenevo tra le mani.
Era così dura, salda, prorompente, in costante ascesa.
Oh sì, più stringevo la mia presa, più il ragazzo si eccitava, e io con lui.
Quel contrasto era qualcosa di meraviglioso, qualcosa che mi faceva andare fuori di testa.
O erano gli occhi? Oh sì, quegli occhi da cucciolo, che mi fissavano in un modo così tenero che mi veniva voglia di mangiarmelo lì, seduta stante.
E mentre ero immersa in quei pensieri lascivi, e stavo già immaginando cosa avrei fatto a quel ragazzo così innocente, sentii la voce scanzonata di Aegos, il quale sosteneva che stavo spaventando il ragazzo.
Lo guardai con un sorrisetto divertito e malizioso, lascivo e sensuale.
"Dici?" lanciando un'occhiata con la stessa espressione a Icarius.
Averli lì entrambi mi faceva andare fuori di testa, mi faceva impazzire e sprofondare nei pensieri più lascivi e proibiti, che per la maggior parte delle donne non erano che fantasie da nascondere al resto del mondo... mentre per me non erano che suggerimenti su come passare il pomeriggio.
Oh si.. ottimi suggerimenti.
"Dici che dovrei essere più delicata?" leccandomi appena il labbro inferiore, in modo che la mia lingua fosse ben visibile ad entrambi.
Allora la mano che stringeva forte il membro eccitato di Icarius si rilassò, iniziando ad accarezzarlo in modo più dolce, ma molto più lascivo, in modo abile, fatto per farlo gemere, farlo impazzire.
Ma guardavo Aegos, con l'intento di ricordargli la mia mano su di lui, e tutto il mio corpo su di lui, volevo eccitarlo e farlo mio, di nuovo.
Volevo farli miei entrambi, insieme.
"Così va meglio secondo te?" con un tono incredibilmente lascivo, senza far nulla per nascondere la mia eccitazione.

Altea 27-04-2018 23.50.56

Forse era l' incanto di quella notte, il buio ma mi sembrava quell' uomo fatto spirito sorridesse.
Sparì improvvisamente e mi guardai attorno.."Dove siete, milord?".
Poi udii una melodia, era nel Palazzo e lentamente seguii quella musica...cosa stava accadendo.
Quella melodia risvegliò la Dama Nera, il suo amante...il mio amante.

"Come sei bella, morirei per te, non partirò e lotterò
pur di averti.." lui accarezzandole le labbra per poi scendere
sui bianchi seni.
"No, meglio una vita senza di te piuttosto di saperti morto" lei
gemendo leggermente.
"Ormai è la fine per noi Afragolignonesi...uno solo resterà presumo..lasciati amare per l' ultima volta" e la prese amandola
più volte e quel momento rimase per loro eterno...

E mi svegliai da quella visione seguendo la musica...Amore mio dove sei,
perplessa su chi facesse battere il mio cuore.

https://i.pinimg.com/736x/a0/11/09/a...ta-passion.jpg

Lady Gwen 27-04-2018 23.53.50

Probabilmente quei passi me li ero solo immaginati.
Non ottenendo risposta, stavo per andarmene, ma poi la porta si aprì e mi sentii davvero in imbarazzo.
E poi, da quando un vampiro dormiva?
Questo mi lasciava molto stranita.
"Accidenti, io... Vogliate perdonarmi, Milord..." in imbarazzo, e per fortuna non potevo arrossire "Avevo sentito dei passi dalla mia camera e mi ero ricordata solo in quel momento di non avervi chiesto se avevate sete, o altro... Vi chiedo ancora scusa.."
Era la figura peggiore della mia intera esistenza.
"Oh sì, la musica... È il nostro Nikolaj... Il duca ama molto suonare."

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Guisgard 27-04-2018 23.58.39

“Allora dobbiamo apprestarci ad accogliere il ritorno del barone.” Disse il Maresciallo visibilmente eccitato.
“Mi occuperò io del palazzo e di come lo troverà sua signoria.” Annuì Fagianus.
Allora salutò il Maresciallo e Dacey, per poi andare via.
“Bene...” disse il Maresciallo a sua sorella appena rimasti soli “... ora posso parlarti dei miei progetti per te...” fissandola “... io voglio darti in moglie al barone.” Sentenziò.



Altea, in balia di una delle sue visioni, cominciò a seguire quella musica.
Attraversò le stanze diroccate, i corridoi fatti di crepe e crolli, fino ad arrivare a ciò che restava dell'antica corte.
Al chiarore di una candela vide una sagoma che suonava una cetra.



Il barone sorrise a Gwen, guardandola negli occhi.
“Non amo farmi offrire da mangiare...” disse con occhi enigmatici “... se necessiterò di qualcosa uscirò io stesso a procurarmene... perdonate, ma sono troppo legato alle abitudini della mia terra...”

Altea 28-04-2018 00.02.27

Quella musica risvegliò in me vecchi ricordi, non miei ma della Dama Nera ma che facevano pure parte di me.
Mi guardai attorno e vidi una sala, non mi ero nemmeno accorta di avere attraversato i meandri diroccati di quel Palazzo.
Doveva essere l' antica corte, dove si tenevano le feste, si ballava e si stava spensierati.
E mi avvidi di una figura che suonava la cetra e mi avvicinai ascoltando quella melodia.

Lady Gwen 28-04-2018 00.05.31

Dovetti trattenermi per non rispondere come avrei voluto.
Doveva decimare il mio palazzo per saziarsi?
Maledetto bastardo...
"Come desiderate" con un sorriso impercettibile "Ancora chiedo scusa per il disturbo e buonanotte."
Tornai in camera mia ancora ripensando a quelle parole.
Ci voleva davvero coraggio a parlare in quel modo, quando il corpo di Marko non si era ancora nemmeno raffreddato.
Sentivo tanta rabbia, tanto disgusto e il non poterli esprimere mi distruggeva.

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Dacey Starklan 28-04-2018 00.07.11

Il ritorno del Barone, quello sì che doveva essere un evento ed io, d’istinto, fui felice di essere tornata in città per potervi assistere in prima persona.
Dopo che Fagianus si congedò, prendendosi carico di gran parte dell’organizzazione per il ritorno del nobile a palazzo, rimasi con un mezzo sorriso ad osservare mio fratello.
Quella lettera aveva davvero cambiato il suo umore, quasi rendendolo euforico , sicuramente fiducioso e con qualcosa in mente.
Capivo quando macchinava qualcosa nei pensieri perché sulla sua fronte compariva una piccola rughetta, proprio nel mezzo, appena sopra lo spazio delle sopracciglia.

“ Di certo è chiaro che tu abbia dei piani ma ancora non capisco perché riguardino me.”

Lui era l’uomo d’azione, quello al centro della vita militare e politica della città, quello dalle potenzialità su cui tutta la famiglia aveva da sempre puntato.

“ Io cosa mai potrei fare per— Darmi in sposa al Barone?”

Sentii il chiaro bisogno di sedermi tanto che raggiunsi la prima sedia utile senza neanche accorgermene.
La sensazione di essere ancora una mera pedina si fece più forte.
Avrei preferito essere consultata prima di prendere una simile decisione, avrei preferito che si chiedesse la mia opinione prima di lanciarsi in tali progetti.
Soprattutto avrei preferito conoscere l’uomo al di là del titolo e di tutto ciò che la gente diceva .

“ Immagino che sarebbe inutile se ti dicessi di no.”


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Guisgard 28-04-2018 00.11.45

Icarius era imbarazzato, imbambolato, intimidito ed eccitato, con la sua padrona davanti che continuava a provocarlo, muovendo la mano di lui sulla sua scollatura generosa ed invitante, stringendo con forza la virilità sempre più prorompente del giardiniere.
Lys sentì la mano del giovane sudata toccare la stoffa del suo abito che avvolgeva quel seno sodo e perfetto.
Poi intervenne Aegos che fissava quella scena divertito.
Lys allora, per tutta risposta, cominciò ad essere ancora più lasciva e provocante, trattando la mascolinità di Icarius non più in modo brutale, ma accarezzandola in modo lussurioso, strappando bassi gemiti di piacere al giardiniere che la guardava ora con un'espressione vaga, stravolta, col viso tutto paonazzo per un'eccitazione ormai insopportabile.
Erano nel cortile, ormai avvolto dalla notte.
Aegos cominciò ad avvicinarsi.
“Accidenti...” mormorò camminando “... se queste sono le punizioni di madama, beh, conviene anche a me farla arrabbiare...” irriverente e guardando Lys in faccia.

Guisgard 28-04-2018 00.19.32

La figura che suonava la cetra dava le spalle ad Altea.
Aveva un lungo mantello nero, lunghi capelli di un chiaro indefinito, forse reso tale dalla luce tremula della candela.
Era una musica lenta, malinconica, quasi ipnotica.



Gwen tornò in camera sua, in balia di quei pensieri e poco dopo Elv cominciò a svegliarsi.
“Ehi...” disse guardando Gwen sorridendo “... ho dormito proprio bene... tu hai riposato un po'?” Notò la sua espressione cupa. “Gwen... cos'hai?” Preoccupato.



“Saresti sciocca.” Disse seccato il Maresciallo a Dacey. “Molto sciocca. Il barone è l'uomo più influente e potente di tutta Chanty. Non troveresti mai di meglio. O forse preferisci essere rinchiusa in un monastero di clausura?” Con tono perentorio. "Con questo matrimonio il nostro legame con il barone sarà totale. E' un'occasione unica."

Altea 28-04-2018 00.22.29

Non riuscivo a vedere la figura, era di spalle...i suoi capelli non riuscivo a comprenderne il colore visto la luce della candela.
Ascoltai quella melodia triste e mi lasciai avvolgere, d' altronde pure il mio animo era uguale a quella melodia...si era rasserenato il mattino al tocco di una rosa rossa, aperto quasi...ma Lui, l' amante della Rosa Nera, non avrebbe permesso a nessuno di toccarmi.
"Siete voi milord?" dissi a bassa voce.

Dacey Starklan 28-04-2018 00.27.20

Dovetti trattenermi da roteare gli occhi, gesto spontaneo che facevo ogni volta che dovevo esprimere il mio disappunto per qualcosa.
Avrei potuto protestare, fare rimostranze, magari anche i capricci, mettermi a urlare, intentare lo sciopero della fame, rinchiudermi cocciutamente nella mia stanza, votarmi al mutismo ma nulla avrebbe smosso mio fratello.
La sua caparbietà era pari alla sua forza, al suo coraggio e anche alla sua ambizione e qui, caparbietà e ambiziose viaggiavano a bracciato, a mio discapito.
La minaccia poi, sapevo fin troppo bene che non fosse campata per aria nel tentativo di convincermi.
Se avessi aperto ancora bocca contrariandolo, sarei finita fin troppo presto a prendere i voti contro il mio volere.
Non che il matrimonio fosse la mia scelta ma per lo meno non avrei passato la vita rinchiusa in un convento con le sbarre alle finestre.
Una magra, magrissima consolazione.
Poteva apparire strano ma non avevo mai pensato troppo al mio futuro, o al futuro più in generale.
Tendevo infatti a rimuginare spesso sul passato, da sveglia e anche da dormiente, durante i miei sogni.

“ Dunque hai già deciso. Grazie per avermi quanto meno informata prima del giorno delle nozze.”

Con fare sprezzante, almeno mi concedevo di utilizzare il tono di voce che più mi aggradava non avendo praticamente altro su cui poter decidere autonomamente.

“ E cosa ne pensa il barone? “


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Lady Gwen 28-04-2018 00.29.13

Dopo un po' iniziò a svegliarsi ed io mi sedetti accanto a lui.
"Ben svegliato, sono contento che tu abbia dormito bene" sorridendogli e baciandolo.
Ecco la domanda.
"Da dove vuoi che cominci?" chiesi retorica "Marko è stato ucciso..." iniziai, con la morte nella voce "E il barone ha affermato con tanta convinzione che non vuole gli si offra da mangiare, perché provvederà da solo. Certo, con la gente del mio palazzo..." arrabbiata.
Cercavo di parlare piano, ma ovviamente il suo udito di vampiro mi avrebbe sentita.
Tuttavia non mi importava.
Sentisse pure, almeno avrebbe saputo cosa ne pensavo di lui.

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Clio 28-04-2018 00.35.27

L'atmosfera era sempre più calda, sempre più intensa e appassionata.
Non c'era fibra del mio essere che non desiderasse spogliarsi lì, sull'erba così amorevolmente tenuta da Icarius, e prendermi quei due meravigliosi uomini.
Era una sera di primavera molto simile all'estate, con il suo tepore reso ancora più pronunciato dal desiderio che infuocava tutto il mio corpo.
I nostri occhi azzurri erano così chiari in confronto al cielo che invece si era fatto scuro e tempestato di stelle.
La notte, quel regno fatto solo per chi vive davvero, per chi non si perde nelle regole imposte da altri ma segue unicamente il suo cuore, la sua volontà, il suo desiderio... quelli come me.
Io non mi sarei mai piegata a quello che altri avevano deciso per me, io avrei avuto tutto quello che volevo, come lo volevo, quando lo volevo.
Oh si..
E in quel momento ciò che desideravo disperatamente erano quei due, la loro devozione, il loro sguardi così diversi tra loro eppure così inebrianti, i loro corpi perfetti, le loro virilità da far invidia a principi e baroni.
Dunque non vedevo alcun motivo per trattenere la mia voluttà.
Lasciai la virilità di Icarius, che mi aveva fatto morire con quei gemiti soffocati, la voglia di sentirlo gridare era diventata insopportabile, come un'ossessione.
Una creatura così pura corrotta dalla lussuria, della lascivia, dal desiderio sfrenato.
Quel cucciolo sarebbe stato il mio capolavoro.
Oh, Aegos no, lui sapeva le regole di quel gioco, e ci sapeva giocare maledettamente bene.
Sapeva che quel tono mi eccitava, che quell'essere irriverente in mezzo a mille servi ossequiosi l'avrebbe fatto spiccare su tutti gli altri, lo sapeva.
Ma sapeva anche molte cose, come il sapore del mio corpo, il suono dei miei gemiti, l'ardore della mia passione incontrollata.
"Beh..." dissi, con un sorrisetto malizioso, guardando Aegos avvicinarsi sempre di più "Ma io sono una padrona magnanima e Icarius sembra decisamente pentito, dice che non disubbidirà più..." lanciando un'occhiata lasciva al giovane giardiniere.
Allora slacciai l'abito e lo lasciai ricadere per terra.
"Ma ti dò un indizio..." avvicinandomi as Aegos, nuda, guardandolo negli occhi "Più il premio per la devozione è succoso, dolce e inebriante, più la punizione per la disobbedienza sarà crudele, terribile, implacabile.." con un tono sensuale, e un sorrisetto sadico che gli diceva quanto mi avrebbe eccitato questa punizione.
"Dimmi, Aegos.." ormai vicinissima a lui "Sei pronto a correre il rischio?" fissandolo negli occhi con voluttà per poi baciarlo intensamente.
Un bacio intenso, forte, prepotente, fatto di lussuria e passione, controllo e possesso, voglia disperata e desiderio sfrenato.

Guisgard 28-04-2018 00.37.16

La figura smise di suonare la cetra appena Altea parlò.
“Dovreste andare via...” disse senza voltarsi “... questo luogo è maledetto... andate via o perderete il senno... e resterete qui imprigionata come me per sempre...”



“Sei una bellissima ragazza” disse il Maresciallo a Dacey “e gli uomini sono sensibili al fascino femminile. Il barone è un uomo piacente, colto, ricco e potente. Sarai felice, più di quanto una donna possa sperare circa il suo futuro. Al suo ritorno tu sarai il suo dono da parte della nostra famiglia.” Suonò un campanellino. “Ho dato ordine di assegnarti una delle stanze migliori del palazzo.”
Arrivò un servo ed il Maresciallo gli ordinò di accompagnare Dacey in camera sua.



“Il...” disse incredulo Elv “... il barone? E' stato lui? Nei sei certa? Lui ad uccidere il povero Marko? Possibile?” Stravolto. “Allora presto toccherà anche a me...” sbiancando.

Altea 28-04-2018 00.42.18

Mi misi le mani nei capelli.."Non so dove andare, se torno al mio castello, mio padre mi porterà di nuovo da mio marito..che devo fare...aiutatemi, ma permettemi di venire qui...voglio palesare la vostra causa" se solo avessi avuto un Palazzo mio...oh si...il Palazzo di zia Ingrid, me lo aveva lasciato in eredità ed era a pochi metri da qua..."Mi avete fatto venire un guizzo..tale era la mia tristezza ho dimenticato che a pochi metri da qua ho un palazzo con servitori, me lo lasciò mia zia Ingrid con tanti soldi in banca, convinta non mi sarei mai sposata e mi sarei uccisa come le antenate..grazie...ma permettetemi di venire a trovarvi" dissi avvicinandomi a lui.

Lady Gwen 28-04-2018 00.43.05

Lo strinsi forte a me, accarezzandogli i capelli.
Era normale che avesse paura, anche io ne avrei avuta.
"No, tesoro... Non sarai tu il prossimo... Nessuno lo sarà, è una promessa. Devi fidarti di me" gli dissi dolcemente, con tono consolatorio.
"E poi, se proprio non vuoi essere il prossimo, possiamo procedere, se ti va..." accarezzandogli il viso con un leggero sorriso.

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Guisgard 28-04-2018 00.46.11

I due servi videro l'abito di Lys scivolare a terra, sull'erba fresca, lasciandola tutta nuda.
Icarius, incredulo ed eccitato, si gettò ai piedi della bruna signora, inginocchiato e sottomesso.
“Perdonatemi, madama...” disse intimidito e del tutto stravolto dalla bellezza proibita di lei “... perdonatemi, vi prego...” baciandole le scarpe, unica cosa che ora indossava.
Lys però era già fra le braccia di Aegos, stringendosi nuda contro il suo stalliere.
Questi rispose con ardore e lussuria al bacio della padrona, con le sue mani che scivolavano ovunque sul corpo bianco e caldo di lei.
“Dimmi un solo motivo” baciandola lascivo lui “per il quale dovrei dividerti con questo sciocco giardiniere, mia nobile sgualdrina...” facendo scivolare la lingua nella bocca di lei.

Dacey Starklan 28-04-2018 00.48.47

Un dono.
Un oggetto.
Ecco a cosa ero stata ridotta , dal mio unico e amato fratello poi!
Mi tornarono in mente le parole della zia Mildred, che io avevo bollato come nate da una zitella stanca della vita.
Diceva che il mondo era degli uomini e che a noi donne non restava che obbedire o essere emarginate.
E poi era partita con narrarmi storie di donne considerate pazze, scacciate dalla famiglia per i loro comportamenti non conformi alla società o alla morale, donne condannate , donna dimenticate, donne perdute.
Era riuscita ad ammutolirmi quel giorno ma non aveva scalfito la mia convinzione: io avrei avuto un destino diverso perché mio fratello vegliava su di me.
Ora quella convinzione, la convinzione di una ragazzina che evidentemente viveva troppo fiduciosa del prossimo, si era infranta miseramente.

“ Non sto dicendo che il barone non sia un brav’uomo ma vorrei poterlo conoscere per giudicare io stessa!”

Tentai ancora di esporre le mie ragioni ma ad ogni parola pronunciata dalla mia bocca mi pareva ci fosse solo un muro ad ascoltare.

“ Ti ringrazio fratello. Proverò a riposare, questa giornata mi ha recato fin troppe notizie e ho bisogno di dormirci sopra.
E ti chiedo di pensarci ancora una volta, la mia sorte dipende dalla tua decisione ... soprattutto permettimi di fare la conoscenza del Barone prima di accordarti con lui per... per il matrimonio.”

Gli rivolsi uno sguardo di supplica, simile a quello che utilizzavo da bambina e al quale lui non era immune.
Gli strinsi entrambe le mani mentre peroravo la mia causa e terminai il tutto con un leggero bacio sulla sua guancia.
Il modo migliore per smuovere mio fratello d’altronde non erano le maniere forti ma la dolcezza.

“ Buonanotte.”

Concedendomi dunque da lui e seguendo il servitore verso quella che era la mia stanza per la notte.


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Guisgard 28-04-2018 00.59.13

“Andate...” disse la figura ricominciando a suonare “... non vi impedirò di giungere qui quando vorrete, sebbene questo luogo è solo dolore e solitudine...” ad Altea.



“Si...” disse Elv guardando Gwen negli occhi “... si, sono pronto... voglio diventare come te...” e la baciò.
Un bacio appassionato e disperato.
Un bacio dato con l'ultimo respiro della vita e della luce.
Un bacio come promessa di una felicità remota e perduta.
Un bacio come se non ci fosse altro al mondo che loro due.



Il Maresciallo non rispose nulla a Dacey, né mostrò reazione a quelle parole di lei.
Il servo la portò poi in camera sua.
Era una camera ben arredata, abbastanza ampia e sufficientemente confortevole.
La finestra dava sul cortile ed un albero di mele saliva a coprirne una parte per ripararla dal Sole mattutino.
Andato via il servo arrivò un'ancella.
“Madama, sono Silvia.” Disse con un inchino a Dacey. “Sono la vostra dama di compagnia e per ogni vostra necessità io sono qui.” Sorridendo.

Altea 28-04-2018 01.06.15

Mi misi dietro a lui.."Io non vi lascio, non vi tradirò e tornerò qui ogni giorno, la sera solo per una visita .... o per aiutarvi... il barone Misk deve essere eliminato" e questa volta fu Altea a dirlo e non la Dama Nera "A domani, a presto" ridendo.
Uscii dal Palazzo...e lo guardai..no..non avrei lasciato il Cavaliere anche perché sapevo fin troppo.
Presi Cruz e percorsi il bosco con una torcia, nessuno dei miei familiari sapeva io possedessi quella sontuosa dimora quindi sarei rimasta sola ma almeno avevo una casa e tanti soldi, non avevo mai voluto accettare quella offerta di mia zia, non volevo vivere di rendita o carità ma forse...lei così misteriosa...sapeva molto di più.
Raggiunsi il cancello e mi accorsi era vicino al bordello dove lavorava Icarius, beh...la cosa non mi interessava..io avevo una missione, lui doveva sottomettersi.
Suonai forte il campanellino aspettando nervosamente qualcuno mi aprisse.

Clio 28-04-2018 01.06.29

Adoravo quella sensazione, il potere, il controllo, l'avere due uomini così diversi eppure così unici alla mia mercè, alla mercè del mio desiderio, della mia lussuria, della mia passione incontrollata.
Povera Clio, cosa ti perdi!
Icarius si buttò ai miei piedi, provocandomi un'intensa ondata di eccitazione... ancora! Mi sembrava sempre di essere così eccitata da aver raggiunto il limite, e poi invece il mio corpo lascivo mi sorprendeva sempre, facendomi impazzire ancora di più. Sempre di più, ancora e ancora.
Non capivo più niente.
La linguetta di Icarius, le sue labbra sui miei piedi erano inebrianti come poche altre cose al mondo.
Cos'aveva quel ragazzo da farmi perdere il controllo in quel modo?
Da eccitarmi in un modo così viscerale e forte da sconvolgermi?
Forse la sua innocenza, il desiderio di corromperlo, di farlo sprofondare in un abisso dal quale non sarebbe mai riuscito ad uscire.
Non avrebbe più voluto uscire, perchè diciamocelo, chi tornerebbe indietro?
Nella mia mente si disegnò un sorrisetto divertito, cominciava a lasciarsi andare, ad ascoltare quella voce dentro di sé che gli diceva di non avere paura, di non avere tabù. Sapevo che esisteva quella voce, ce l'hanno tutti.
Io lo so bene. Io sono quella voce fatta carne.
Che cosa meravigliosa!
Ma mentre le labbra del ragazzo veneravano i miei piedi, il mio corpo e la mia bocca erano avvinghiati ad Aegos, le cui mani mi cingevano ovunque, facendomi eccitare ancora di pù, di più, di più.
Lo baciavo con ardore, in modo intenso, assoluto, un modo che cancella tutto il resto del mondo... quasi.
Quelle parolem sussurrate sulle mie labbra, e i miei occhi si accesero, trovando i suoi vicinissimi ai miei.
"Perché la mia volontà è legge, e io vi voglio tutti e due..." con un sorrisetto lussurioso e lascivo.
"Mi eccitate entrambi in modi diversi, e non vedo perchè debba scegliere quando posso avevi tutti e due!" con un sorriso lussurioso e lascivo, per poi avvicinarmi nuovamente al suo orecchio, soffiandoci quasi dentro.
"Se ci tieni tanto a primeggiare ti consiglio di farmi gridare più di lui.. molto di più..." con un tono che diceva a chiare lettere cosa desiderassi.
Essere presa lì, su quell'erba, per tutta la notte.

Dacey Starklan 28-04-2018 01.07.20

Mi concessi il tempo per ammirare la stanza e al contempo calmarmi, sebben fossi brava a contenermi in presenza altrui, dentro di me un intricato movimento di sentimenti mi avvolgeva.
Poggiai i gomiti alla finestra, lasciando vagare il mio sguardo, senza freni, affinché si perdesse al di là, al di là delle mura, al di là del palazzo, della città...

“ Oh mi avete spaventata!”

Voltandomi di scatto, certa che vi fosse una presenza nella stanza, cosa per una volta veritiera visto che mi ritrovai dinanzi una giovane domestica.

“ Grazie, puoi iniziare aiutandomi a sciogliere i capelli e spazzolarli.”

Portavo i capelli in uno chignon per comodità ma sciolti questi erano folti e molto lunghi, le punte che mi sfioravano i fianchi e il bacino.
Avevo una sorta di venerazione per i miei capelli, dilettandomi ad acconciarli nelle mode più differenti e sfornandoli di spille, fiori e fermagli a seconda del l’occasione.
Impartita la richiesta all’ancella mi sedetti al tavolino della toiletta, lasciando che la giovane si adoperasse per la mia chioma.

“ Ditemi, siete a servizio a palazzo da molto? Avere avuto occasione di vedere il barone?”


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Lady Gwen 28-04-2018 01.09.49

Quel bacio era disperato, ma in mezzo a quella disperazione, c'era dopotutto un po' di speranza, come quella rimasta sul fondo del vaso che Pandora aveva vuotato.
La speranza apparentemente soffocata da tutti i mali del mondo, ma sempre viva e presente.
Un bacio caldo e luminoso, come lui.
E lo consideravo ancora un crimine ben peggiore dell'omicidio, spegnere quella luce, ma se prima era solo egoismo dettato dall'amore, adesso era l'unico modo per salvarlo dal barone.
Risposi ancora al suo bellissimo bacio, poi le mie labbra si separarono appena, giusto lo spazio di un respiro.
Poi virarono, dirigendosi sul suo collo pulsante di vita e di sangue.
"Sicuro sicuro?" sussurrai, mentre già i miei canini guizzavano fuori dalle labbra rosse.https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...35877f0bae.jpg

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Guisgard 28-04-2018 01.22.24

Era notte ormai e non subito ci fu qualcuno disposto a rispondere ad Altea.
Dopo un po' un servo si affacciò da una finestra.
“Ehi, dico...” disse quello “... chi diavolo è a quest'ora tarda?” Cercando di vedere chi fosse.



Silvia annuì a Dacey e subito si occupò di lei, aiutandola a sciogliere i capelli, per poi cominciare a spazzolarli.
“Sono capelli meravigliosi...” disse spazzolandoli “... si, qualunque dame ne sarebbe invidiosa, madama...” sorridendo “... il barone dite? Oh, non saprei... lavoro qui da pochi giorni... ci sono i suoi ritratti in varie sale al piano terra, signora... dicono sia un uomo molto colto... di più non saprei dire...” continuando a spazzolarle i capelli.



“Si...” disse Elv porgendo il collo a Gwen “... si, fallo... fallo ora...” chiudendo gli occhi.

Altea 28-04-2018 01.28.24

Vista l'ora tarda per il servitore sembrava strano qualcuno suonasse.. "Sono la Contessa Altea de Bastian.. Mia zia Ingrid come sapete mi donò la casa ed è mia intenzione dimorare qui.. Aprite" come un ordine ovviamente.

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Lady Gwen 28-04-2018 01.29.26

Lo guardai di sottecchi.
La vena pulsava e mi chiamava, invitava i miei denti ad affondare, a gustare quel sangue dolce come il nettare più prezioso,
il sangue è vita
senza indugio, senza lasciarne nemmeno una piccola goccia.
Il mio respiro si infranse sulla sua pelle calda, poi le mie labbra si chiusero sul suo collo... In un bacio.
Si staccarono e poi si aprirono in un sorriso.
"Io mantengo sempre le mie promesse..." dissi piano "E se non sbaglio, c'era qualcosa che volevi, prima della trasformazione..." sorridendo appena maliziosamente.

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Guisgard 28-04-2018 01.37.03

Il servo restò sorpreso.
Allora scese con una lampada.
Aprì lo spioncino e guardò Altea con attenzione.
“Siete dunque” disse sorpreso “davvero la nipote di madama Ingrid? Sul serio?” Fissandola. “La moglie di messer Fulminaccio, giusto? La dama che ogni mese mantiene questo palazzo e paga noi servi con la rendita ereditata da sua zia?”



Elv guardò Gwen negli occhi, quasi sorpreso per quelle parole.
“Si...” disse annuendo “... si... è il mio solo desiderio ora... si...”

Dacey Starklan 28-04-2018 01.37.03

Sorrisi, con una punta di fierezza per via del complimento.
I capelli erano davvero l’unica cosa che mi rendeva vanesia.

“ Ma davvero? Nelle sale al pian terreno ...”

Incamerai l’informazione, fissandola per bene nella mia memoria.
Intanto mi assicurai che Silvia arrivasse a spazzolare i miei capelli per cento volte prima di fermarla.

“ Gradirei un thé prima di coricarmi. “

Facendole cenno di uscire dalla stanza per procurarmi la bevanda.
Quanto a me , in realtà volevo solo campo libero per scovare almeno uno dei ritratti dell’uomo che gioco forza sto drstinata a sposare.


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Guisgard 28-04-2018 01.40.30

“Subito, madama.” Disse annuendo Silvia a Dacey.
Mostrò un lieve inchino e chiedendole permesso uscì dalla camera per farle preparare del thè.
La dama restò così sola.

Altea 28-04-2018 01.41.10

Il servo scese e sorrisi.. "Si sono io.. Ma dovete mantenere il segreto. Sono scappata da casa, mio marito mi ha picchiata e imprigionata.. Nessuno deve sapere sono qui.. O niente paga.. Fatemi entrare" sorrisi.

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Lady Gwen 28-04-2018 01.41.58

Sul mio volto si aprì un grande sorriso.
Avevo visto che era rimasto sorpreso, non si aspettava che lo avrei detto, ma se nemmeno ad un condannato a morte si rifiutava un ultimo desiderio, mi sembrava giusto tener conto del suo.
"Bene, allora..." dissi a quel punto.
Poi lo baciai di nuovo, iniziando ad allentare la sua camicia.


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Dacey Starklan 28-04-2018 01.49.09

Rapida infilai una vestaglia e uscì dalla stanza, in punta di piedi.
Avevo la netta sensazione che, se fossi stava vista girovagare la sera tarda,mio fratello avrebbe ricominciato a chiedermi se i miei nervi fossero la causa ed ero così stufa di sentire quella parola, “ nervi”.
Inoltre non volevo neanche spiegare perché me ne stavo andando in giro per cercare un ritratto, tornando quindi sull’argomento matrimonio.
Non fu troppo difficile raggiungere il piano terra, accedendovi tramite una grossa scalinata in marmo e fu allora che dovetti aguzzare la vista, pentendomi di non aver portato con le qualcosa di utile a fare una maggiore luce.
La realtà era che amavo il buio ed ero a mio agio a camminare nella penombra, poiché non mi sentivo mai sola.
Però la luce sarebbe stata utile per osservare un quadro, sempre che prima lo avessi trovato.
Esplorai la prima stanza, senza successo e poi la seconda, nella quale riuscii a recuperare una candela ancora accesa.
Mano sulla maniglia, ero dunque pronta per la terza sala, sperando di aver finalmente fortuna.


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Guisgard 28-04-2018 01.56.45

Il servo subito aprì ed Altea poté entrare nel palazzo.
Il servo subito la accompagnò in casa.
“Madama...” disse “... gradite qualcosa di caldo?”
Arrivò la moglie del servo.
“Chi è questa dama?” Chiese al marito e lui le raccontò tutto.
Allora anche la donna salutò con rispetto Altea.
“Siamo i soli servi rimasti, madama.” Il servo ad Altea. “Gli altri sono andati a lavorare altrove. In pratica siamo i custodi di questo palazzo.”



Il bacio di Gwen, caldo e morbido, invitante, generoso, sensuale.
Le mani di lei presero a sbottonare la camicia di lui, che subito cominciò ad aiutarla.
In un attimo rimase a petto nudo, con i suoi muscoli asciutti e sottili, la pelle liscia e le mani affusolate che iniziarono ad accarezzare la bella vampira.
“Chissà” disse baciandola “com'è fatta una vampira nuda...” sorridendo sulle labbra di lei.



Procuratasi quella candela, Dacey continuò a vagare fra le sale del palazzo avvolte da una silenziosa penombra.
Ad un tratto, ai piedi di una larga scalinata, intravide un dipinto.
Era un ritratto e dagli abiti non poteva essere che il barone.
Era di aspetto gradevole, sguardo enigmatico che sembrava fissare un punto indefinito e fuori dal piano visivo del ritratto.
https://orig00.deviantart.net/b70f/f...69-d7qhfms.jpg

Lady Gwen 28-04-2018 02.04.58

Mi aiutò a sbottonare la camicia e quasi risi della sua impazienza.
Chiusi gli occhi toccando il suo petto, la sua pelle, e quella era già un'estasi senza fine, grazie alla nostra sviluppata sensibilità, poi il profumo della sua pelle,
del suo sangue
le sue mani affusolate, sottili e bellissime che mi accarezzavano.
Sorrisi divertita mentre alla sua frase riaprivo gli occhi incontrando i suoi.
"Scoprilo..." sussurrai, quasi guidando le sue mani sul vestito nero in pizzo quasi del tutto trasparente, e anche oltre.

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Dacey Starklan 28-04-2018 02.10.12

Forse era a causa della luce tremolante della candela ma, una volta al cospetto del dipinto, la mia prima sensazione fu quella di trovarmi dinanzi a occhi vivi e non disegnato con un pennello.
Venni presa da un iniziale senso di angoscia per questo e mi fermai a guardare gli occhi a lungo, nel tentativo di cogliere se vi fosse un movimento da parte di questi, cercando di non sbattere le mie palpebre.
Convenni infine che si trattasse solo di suggestione.
Ne ero vittima fin troppo spesso, anche qui la causa non era che da attribuirai ai mie ormai famosi nervi.
Decisi così di concentrarmi sul resto del dipinto, nello specifico sulle fattezze dell’uomo ritratto.
Abiti sontuosi, portamento nobile e fiero, lineamenti decisi ma gradevoli, un naso proporzionato al resto del viso, ne troppo grande ne troppo fino, capelli portato lisci e lunghi fino alle spalle.
E naturalmente gli occhi che conferivano al volto la sua espressione persa al di là dello spazi fisico.
L’insieme generale dava una impressione di uomo capace, sicuro di se, sicuramente dalla vena intellettuale e al contempo arguta.
E affascinante, impossibile per me negare quel l’aspetto.
Dovetti mentalmente convenire con le lodi che mio fratello aveva tessuto del Barone ma decisi di rimandare le mie considerazioni all’incontro faccia a faccia .

Guisgard 28-04-2018 02.19.36

Nel fissare quel ritratto, Dacey ebbe l'impressione che potesse quasi muoversi, ma si convinse fosse solo suggestione.
Guardò con attenzione il ritratto, ma quando fu sul punto di andare via si sentì osservata.
“Dacey...” disse una voce bassa e calda.
Eppure era sola in quell'androne.



Elv guardò Gwen negli occhi, poi piano cominciò a spogliarla.
Lentamente sfilò l'abito nero e trasparente della bella vampira, liberando il suo collo, poi le spalle, infine i suoi seni ed i suoi fianchi.
Lei sentì lo sguardo di lui, desideroso e caldo, su di lei, sul suo petto, su quei seni bianchi eppure dalla forma perfetta ed invitante.
Cominciò ad accarezzare prima un seno, poi l'altro, con le sue dita affusolate, con movimenti lenti, dolci eppure sensuali.

Lady Gwen 28-04-2018 02.26.50

Iniziò a sfilare il mio abito ed io lo lasciai fare.
Seguivo il suo sguardo desideroso su di me e mi piaceva da impazzire.
Era bello come i suoi occhi neri si accendessero diventando improvvisamente ancora più luminosi.
Poi le sue dita iniziarono a sfiorare i miei seni, con dolcezza e sensualità e rimasi a godermi quelle bellissime e delicate carezze.
Erano come lui, dolci ma anche punteggiate di passione e malizia ed era per questo che lo amavo.

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Dacey Starklan 28-04-2018 02.29.26

Realizzai che forse stavo fissando il dipinto da troppo tempo e che probabilmente Silvia aveva già fatto ritorno con il thé.
Gettai una ultima occhiata al Barone e ai suoi occhi così suggestivi e nel farlo di nuovo una strana sensazione mi avvolse.
Rabbrividii e mossi rapida i primi passi che mi avrebbero riportata nella mia stanza.
Un passo, uno ancora e mi fermai.
Qualcuno mi stava chiamando.
Avevo udito distintamente il mio nome, pronunciato da una voce a me sconosciuta.
Con la candela provai a far luce intorno a me ma non vi era nessuno.
In apparenza, alla vista non vi era nessuno.
Non era la prima volta che mi convincevo di essere in compagnia sebbene l’evidenza andava per il contrario.

“ Chi sei?”

Chiesi lanciando le mie parole al vento, avvolta nel buio appena rischiarato dalla timida e modesta luce dalla piccola candela che reggevo.


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Altea 28-04-2018 16.51.45

Il servo mi fece entrare ed osservai il giardino e le stalle e molto altro attorno.
Entrai nel Palazzo.. Quello era davvero sontuoso e si avvicinò la moglie del servo.
"Solo voi due?" perplessa e scocciata "Vi ringrazio della fedeltà ma i soldi li mandavo per loro.. Dovrò provvedere per altra servitù e poi il giardino è messo male e le stalle e il gazebo, il laghetto fuori è sporco.. Ma dove sono andati?" e poggiai il mantello su una sedia.

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Guisgard 28-04-2018 23.58.34

Quelle carezze continuarono a lungo, lente, sensuali, ma anche dolci.
Lunghi brividi Gwen sentì percorrere il suo corpo, soprattutto nei punti in cui era più sensibile.
Poi Elv si avvicinò al suo volto e raggiunse le sue labbra, baciandole.
La baciava come si sfogliano i petali di un fiore, raggiungendo la sua bocca, la sua lingua ed assaporandone l'ardore.
Anche le vampire sapevano amare e sapevano dare emozioni calde, forti.



“Lo sai, Dacey...” disse una voce dal nulla e dalla penombra che l'avvolgeva.
Istintivamente la ragazza guardò il ritratto del barone.
Per un istante ebbe la netta sensazione che quegli occhi la stessero seguendo, fissando.
Ad un tratto udì dei passi.
“Dacey!” Stupito suo fratello il Maresciallo. “Che fai ancora sveglia?”



“Purtroppo difficilmente arriveranno altri servitori, madama.” Disse il custode ad Altea. “Io e mia moglie siamo rimasti solo perchè occorrevano dei custodi... in realtà il Maresciallo vuole acquistare questo palazzo e la terra intorno e velatamente minaccia chiunque voglia lavorare qui...”


Tutti gli orari sono GMT +2. Adesso sono le 17.01.22.

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