Camelot, la patria della cavalleria

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Guisgard 06-08-2014 19.16.57

I tre furono fatti salire a bordo dell'Hydra e disarmati come ordinato da Clio.
“Vi ringraziamo, capitano...” uno dei tre naufraghi a Clio “... vi dobbiamo la vita... ma noi abbiamo il desiderio di recarci a Nisidas...”
“Ma se è pericoloso!” Esclamò Zarat.
“I nostri ultimi compagni rimasti sono là” fece il naufrago “e non vogliamo farli morire così, da soli, senza nessuno che getti poi i loro corpi in mare e vi lasci un pensiero per la loro memoria... siete pirati come noi e so che comprenderete...”

grazia 06-08-2014 20.11.19

Mi affianco ad Arwin che si è avvicinato e mi rivolgo ai tre cavalieri
“ Signori, anche noi abbiamo sentito parlare del Fiore azzurro e della sua bellezza”
Faccio un respiro profondo sorrido e li guardo “ deve essere molto bella la dama di cui siete innamorati, per causare una così nobile discussione”
Mi avvicino di più e cerco di guardare se c’è un modo per passare senza disturbare
Mi rivolgo a loro cercando di non destare sospetti sul motivo del nostro viaggio cercando di non offenderli “ comunque noi dovremmo entrare in città per passare la notte”
Sospiro esasperata “ visto che non sapete cosa cercare perché non ne conoscete l’aspetto”
Continuo a camminare separando i tre facendo in modo di farli spostare e liberare la strada, li supero e guardo Arwin e gli altri della compagnia, faccio un cenno per farmi seguire mentre i cavalieri si spostano e si guardano sconcertati.
“ Noi proseguiamo allora” guardo i cavalieri “potreste seguirci oppure rimanere qui a discutere inutilmente”
Il carrozzone piano piano sta attraversando la strada e io aspetto la decisione dei tre sorridendo

Clio 06-08-2014 20.28.57

"Ci mancherebbe... Siete i benvenuti.." Sorridendo ai naufraghi.
Sospirai.
"Sì capisco eccome, farei lo stesso... Ma vi farete ammazzare..." Lanciai uno sguardo ai miei.
Se fosse successo a me, cos'avrei fatto?
"Nisidas non è poi così lontana.. Credo che fare una deviazione non sarà un problema.. Anche se avrei voltuto raggiungere Barbaleone prima di sera... Non è stata una bella giornata nemmeno per lui.." Scossi la testa "Che dite, signori.." Ad alta voce ai miei marinai "Accompagnamo questi gentiluomini dai loro compari?".
Sapevo cosa avrebbero risposto.
"E come lascerete quell'isola?" Chiesi.

Guisgard 07-08-2014 00.06.25

“Sull'isolotto” disse uno dei tre naufraghi a Clio “c'è una famiglia di pescatori che conoscemmo al tempo in cui ci dedicavamo al contrabbando... ci nasconderemo là fino a quando i soldati non avranno lasciato Nisidas...”
“Già...” annuì un altro dei tre naufraghi “... e quando la situazione là si sarà calmata, ci occuperemo di dare una degna sepoltura ai nostri sfortunati compagni...”
“Forse avete ragione, Capitano...” il terzo a Clio “... ma sono i nostri compagni, gli unici scampati con noi allo scontro con quei dannati ufficiali... forse morire insieme a loro non sarebbe un gran male per noi...”
Intanto l'Hydra aveva preso la direzione per Nisidas.
“Capitano...” rivolgendosi Yanos alla ragazza “... tra mezz'ora circa avvisteremo Nisidas...” sorridendo.

Clio 07-08-2014 00.21.32

Annuii a Yanos, sorridendo. Sapevo che avrebbero capito.
“Sì, avete ragione” Sorrisi ai tre naufraghi, sorseggiando il rum “Avremmo fatto lo stesso fosse successo a noi... Se riuscirete a salvarvi e non sapete dove andare... Saremo lieti di avervi con noi.. Posso sapere i vostri nomi?”.

Guisgard 07-08-2014 01.33.09

Il carrozzone passò oltre e raggiunse Grazia.
I tre cavalieri allora, esausti, si sedettero sotto una grossa quercia, slacciandosi gli elmi e deponendo le armi.
Arwin si avvicinò a Grazia e le fece cenno di proseguire, senza occuparsi più di quei cavalieri.
Risalirono così sul carrozzone e la compagnia riprese il cammino.
Salì il piccolo sentiero che dava verso il castello e dopo circa mezz'ora arrivò davanti al suo monumentale portone.
Arwin allora scese dal carrozzone e cominciò a bussare forte.
Dopo qualche minuto, finalmente, si aprì un piccola porta nel portone ed apparve una vecchia servitrice con una candela in mano.
“Salute a voi...” disse Arwin “... io ed i miei compagni, colti dalla notte, cerchiamo un luogo in cui riposare fino a domattina... e non avendo visto locande lungo la strada abbiamo pensato di chiedere ospitalità in questo maniero...”
“Questo” mormorò la vecchia “è il Castello dell'Arcano Principale... siete ancora in tempo per riprendere la vostra strada e lasciare questo luogo maledetto...”
“Ma cosa state dicendo?” Perplesso Arwin.
“Andate via, vi dico...” fece la servitrice.
“Cosa succede, Magdale?” Ad un tratto una voce.
Giunse allora sulla soglia una bellissima dama dai lunghi capelli mossi.
“Avanti, fa entrare questi viaggiatori...” disse alla servitrice “... non possiamo certo negare loro l'ospitalità per la notte...”
La vecchia annuì e fece cenno a quei viaggiatori di entrare nel castello.

Guisgard 07-08-2014 01.56.08

Capitolo II: Il falco dei mari


“Aveva, naturalmente, un altro nome, ma ci teneva che non venisse pronunciato. Il suo incognito, trasparente come un setaccio, non mirava a nascondere una personalità, ma un fatto.”

(Joseph Conrad, Lord Jim)



“Il mio nome è Emas, capitano” disse uno dei tre naufraghi a Clio “e loro due sono invece Vivan e Kengo.” Indicando gli altri due. “Rispettivamente timoniere, cannoniere e cambusiere.”
“Sarà un onore unirci alla vostra ciurma, capitano.” Fece Vivan. “Ammesso di uscire vivi da Nisidas.
“Questa nave non mi è nuova...” guardandosi intorno Kengo “... tuttavia non credo di rammentare il vostro volto, capitano... voglio dire, con rispetto parlando, siete una bella ragazza ed un volto come il vostro non si dimentica di certo...” sorridendo.
Ad un tratto qualcuno si schiarì la voce.
“Posso avere l'onore di essere presentata come si conviene a questi filibustieri, capitano?” Yolanda a Clio.
“Per Bacco!” Esclamò Kengo. “Non immaginavo che su una nave pirata si potessero incontrare dame così ben vestite e con una tal capacità di linguaggio!” Rise. “E' forse un ostaggio, capitano?” Chiese poi a Clio.
“Ostaggio?” Ripetè risentita Yolanda. “Ma come osi, fanfarone! Io sono lady Yolanda de Raybot! E per tua informazione questi pirati mi stanno riportando a casa!” Sventolando il suo ventaglio con aria offesa. “E comunque ho un ruolo importante qui... sono infatti l'unica testimone oculare di un fatto stupefacente... poco fa ho visto il famigerato mostro che infesta il ducato!”
A quella rivelazione della ragazza, i tre naufraghi si scambiarono lunghe occhiate.



Nel frattempo, a Capomazda, Dominus raggiunse le segrete del secolare Palazzo dei Taddei, fino a scendere in una stanza quasi dimenticata, collocata alla fine di un buio corridoio.
Aprì la pesante porta di legno ed entrò.
L'ambiente appariva in gran parte buio, umido e maleodorante.
Solo una candela illuminava quel luogo, impestato com'era dal fetore che emettevano le carcasse di animali inchiodate alle pareti e lasciate là a marcire.
Il duca portò un fazzoletto alla bocca e si avvicinò al tavolo dove ardeva la candela.
Qui stava seduta una vecchia megera, dai capelli bianchi, la pelle giallastra e profondi occhi di diverso colore.
“Hai una bella cera...” disse piano, senza però alzare gli occhi su Dominus “... si vede che la vita lassù, tra i vivi, fa bene...” ridacchiò in modo grottesco “... un giorno o l'altro dovrò decidermi ad abbandonare questa tomba in cui mi hai seppellito...”
“Cosa vuoi?” Chiese il duca. “Perchè mi hai fatto chiamare?”
“Perchè il tuo seggio è in pericolo...” giocando con alcune pietre colorate la megera “... notizie da Gioia Antiqua?”
“La regina si è presa gioco di me...” con astio il duca “... quella donna non ha avuto alcun rispetto per il mio titolo...”
“Cosa vuoi dire?” Guardandolo la vecchia.
“Ha imposto come condizione per le nozze una sorta di pegno...”
“Quale pegno?”
“Una specie di leggenda...” scuotendo il capo Dominus “... stupida donna... che sia dannata...”
“Una leggenda?” Ripetè la megera.
“Si...” annuì con rabbia il duca “... un Fiore... un Fiore come condizione per accettare le nozze...”
“Un Fiore?” Smettendo di giocare con le pietre la vecchia.
“Si...” fissandola il duca “... il Fiore Azzurro lo ha chiamato... insomma, un inganno per respingere la mia proposta... ”
“Oh, mio povero e sciocco duca...” ridendo la vecchia “...oh, povero allocco...”
“Lo trovi così divertente, vecchia strega?” Gridò Dominus. “Se il mio potere andrà in malora allora ci andrai anche tu, lo sai! Le ricchezze di Gioia Antiqua servono ad entrambi!”
“Si, lo so...” annuendo la vecchia “... ed è per questo che non ti abbandono al tuo destino... solo per questo...”
Il duca restò in silenzio.
“Ah, mio povero sciocco...” scuotendo il capo la megera “... non so quale sia più funesta per noi, se la tua stupidità o la tua ignoranza...”
“Che vuoi dire?” Chiese Dominus.
“Quel pegno...” mormorò lei “... non è un sotterfugio per non sposarti...”
“Come fai a dirlo?”
“Perchè non sono ignorante quanto te.” Rispose la donna.
“Non ci capisco nulla...”
“Lo immagino...” sputando a terra la vecchia “... quel Fiore esiste davvero... il Fiore Azzurro è reale...”
“Come può essere?” Meravigliato il duca.
“Già...” fissandolo la vecchia “... e ti conviene trovarlo se vuoi sposare quella donna, unire le vostre due corone e conservare così il tuo potere...”
“Ma dove si trova?”
“Questo è un mistero...” chiudendo gli occhi la megera.
“C'è un altro problema che affligge il ducato...” disse il duca.
La vecchia riaprì gli occhi.
“Qualcosa sui mari e nei cieli di Capomazda che abbatte torri, attacca soldati e affonda navi...” continuò Dominus “... molti favoleggiano sia un mostro, un drago, o un animale gigantesco emerso dalla notte dei tempi...”
“L'ho visto in sogno...” sussurrò la vecchia.
“Quando?”
“Stanotte...”
“E hai capito cos'era?” Agitato Dominus.
“Qualsiasi cosa sia va annientato...” sentenziò la megera “... e va annientato quanto prima...”
http://img1.wikia.nocookie.net/__cb2.../Mortianna.jpg

Clio 07-08-2014 11.46.28

Sorrisi, scuotendo la testa prima di finire il rum.
Lady Yolanda era davvero incredibile.
"Non datele retta.." esclamai "E' una prigioniera.. solo, con un carceriere troppo gentile.. che finirà per non sopportarla più e legarla come si deve.." sospirai, divertita "Temo abbia sempre sognato di essere rapita dai pirati, ma dice che se li immaginava più affascinanti.. Se pagheranno l'altissimo riscatto che abbiamo chiesto sì, tornerà a casa.. " ridendo appena "Però pare davvero che abbia visto qualunque cosa infesti queste acque, mostro o no.. la nave su cui l'abbiamo catturata era stata attaccata prima da lui.." alzando per un momento gli occhi verso il cielo.
"Comunque.. questa è l'Hydra.. e io sono Clio.. qualcuno mi chiama Angelo della Tempesta.." sorrisi "Se conoscete la nave ma non me, allora probabilmente conoscevate il mio capitano, Kratos.. è caduto anni fa, ormai.. ma era il migliore..".

Guisgard 07-08-2014 16.52.33

“Si, abbiamo sentito parlare di questo misterioso mostro...” disse Emas a Clio “... ma in verità pensavamo si trattasse di un qualche stratagemma ideato dall'Ammiragliato per intimorire la pirateria nelle Flegee...”
A quelle parole del suo compagno, Kengo sorrise appena, per poi guardare verso il mare aperto.
“Il capitano Kratos?” Ripetè poi Vivan. “Si, conosciamo la sua fama... un gran pirata ed un uomo d'onore... forse tra i migliori corsari di questi mari... perdonatemi, capitano... Kratos era forse vostro marito? Siete dunque la sua vedova?”
“Prigioniera io?” Esclamò Yolanda. “E sentiamo, dunque... a quanto ammonterebbe il riscatto richiesto per la mia libertà? Sono proprio curiosa di conoscere il mio valore in Taddei agli occhi di voi bucanieri!”
Era ormai sera sul mare e poco dopo la vedetta dell'Hydra segnalò luci lontane all'orizzonte.
Era Nisidas.
“La nave ammiraglia di quel bastardo di Velv sarà ormeggiata nel porto...” mormorò con rabbia Emas.
“Vorrà di certo assistere all'esecuzione...” fece Kengo “... che il mare lo ingoi, quel dannato figlio di centomila vermi...”

Clio 07-08-2014 17.18.15

Scoppiai a ridere
"Io sua moglie.. no! Diamine potevo essere sua figlia.. ero il suo Primo Ufficiale da un anno.. era davvero un uomo eccezionale" sorrisi "Gli devo tantissimo..".
Alzai poi gli occhi sulla ragazza "Tesoro, avevi i tappi nelle orecchie? Il riscatto è pari a mille taddei, dobbiamo camparci in due..".
Ma poi avvistammo l'isola.
"Portiamola in un angolo sicuro, non voglio finire nelle mani dei soldati.." guardai i tre uomini "Signori vogliate scusarmi, voi preparatevi, devo pensare all'attraccaggio..".
Così mi alzai, aiutando i miei uomini nelle operazioni di sbarco.
"Al massimo una lancia può accompagnarli a terra.." sentenziai.

Guisgard 07-08-2014 17.33.13

L'Hydra, col favore dell'oscurità, avanzò verso l'isolotto.
Nisidas fra le isole dell'arcipelago Flegeese era quella più vicina alla costa, ma il suo porto era orientato proprio a guardare la terraferma.
E approfittando di ciò, grazie ai venti favorevoli, l'Hydra raggiunse la parte opposta al porto, quella sul mare aperto e non sorvegliata, trovando così rifugio all'imbocco di una piccola insenatura naturale.
“Capitano...” disse Emas a Clio “... sarà meglio che noi si scenda adesso con una lancia, così da poter sfruttare il buio... grazie del vostro aiuto...” dandole la mano “... se non dovessimo uscirne vivi, dall'Inferno ci ricorderemo di pregare per voi e per i vostri uomini...”
“Capitano...” avvicinandosi Yanos alla ragazza “... se volete attenderli, noi dell'equipaggio non abbiamo paura... è rischioso, ma ho parlato con gli altri e non ce la sentiamo di lasciarli qui da soli... è pericoloso, quasi un suicidio, ma noi si era tutti d'accordo... naturalmente la decisione finale spetta a voi...”

Clio 07-08-2014 17.45.26

Strinsi la mano di Emas "Beh, teneteci un posto allora... ho come la sensazione che ci ritroveremo tutti lì" sorrisi.
Ascoltai attentamente Yanos.
"Non volevo mettervi in pericolo.. so bene che è pericoloso.. ma se questa è la vostra volontà allora ben venga.." sorrisi "Però non mi piace vedere pirati impiccati.. E se pensassimo a come boicottare l'esecuzione domattina?" lanciando un'occhiata di intesa al mio fidato secondo.
"Troppo folle eh?" risi appena.
"Signori.." ad alta voce, attirando l'attenzione di tutti "Vogliamo aiutare questi gentiluomini a liberare i loro compari? A farci beffe di quel simpatico ammiraglio?".

Guisgard 07-08-2014 18.06.04

Quelle parole di Clio subito suscitarono a bordo un vivace entusiasmo.
Ma poi, consumato in fretta quel momento di eccitazione, tra l'equipaggio cominciò a sorgere un vago mormorio.
“L'idea è invitante, capitano...” disse Zarat “... ma occorre un buon piano... bisogna conoscere il luogo dell'esecuzione e sapere almeno quanti soldati ci sono... occorre dunque scendere a terra, travestirsi e scrutare la situazione...”
“Si, sono d'accordo.” Annuì Yanos.
“Badate però” intervenne Samoa “che il capitano Velv è un osso duro... è giovane, superbo ed affamato di fama... e sa benissimo che essa potrà conquistarla solo ripulendo le Flegee dalla pirateria...”
“Io ci so a scendere a terra e a controllare il tutto.” Mormorò Luis. “Dopotutto manca ancora qualche ora all'alba. Abbiamo dunque tempo.”
“Un momento... ho un'idea!” Il mozzo Onipea. “E se barattassimo questa ragazza e la sua dama di compagnia per quei prigionieri?” Indicando Yolanda.
“Cosa?” Indignata la dama. “Usata come volgare merce di scambio? Mai!”

Altea 07-08-2014 18.15.32

Tornati al Palazzo Ducale stavamo tornando nelle nostre camere e mi sventolavo il ventaglio..."Oh al mare fa troppo caldo...spero di non essermi abbronzata o la mia pelle bianca ne risentirebbe e poi si sa...il biancore è sinonimo di nobiltà" e risi a quelle stupide parole.."Ah, me lo diceva sempre un mio vecchio maestro per consolarmi poichè sono bianca come il latte...comunque penso dopo il discorso di Tommaso con quel tipo orribile della nave...non invidio chi se lo prenderà a marito".
Entrai nella mia camera e vidi Petronilla..."Vorrei rimanere sola nei miei pensieri..preparatemi un bagno".
Mi svestii e spogliai..quasi per togliermi di dosso quella brutta immagine vista mi lavavo accuratamente..il bagno fu rilassante.
Mi asciugai e poi mi misi la veste da notte e andai a dormire nel mio grande letto..guardavo il baldacchino sopra di me..e mi rigirai nel letto e guardai la grande luna piena e con quella vista di Donna come me...mi addormentai.

elisabeth 07-08-2014 18.33.56

Pensavo di poter mettermi a dormire...ero distrutta e invece Armida fece capolino nella mia stanza........" Vi ho chiesto di stare con le Ancelle..e' pericoloso che vadano in giro...."......Ma erano pericolosi anche i loro pensieri.....e Armida era molto preoccupata........" Bene...andiamo da loro e vediamo di rasserenarle....".....uscii dalla stanza seguita da Armida.....e le ritrovai tutte unite da un chiacchiericcio....fastidioso....." Insomma.....cos'e' questo disordine.....abbiamo dimenticato le regole ?.........Sono anni che siamo insieme........e ci conosciamo a tal punto che le parole dovrebbero essere superflue e se comunque queste dovessero essere necessarie......non si avrà mai il minimo dubbio che si dicano per fare del male alla comunità......Se non vi ho parlato dettagliatamente dell'uomo che stasera avete visto......e' perchè....non lo conosco bene neanche io....lo abbiamo ritrovato sulla nostra spiaggia....e gli abbiamo dato soccorso...non ricorda nulla..non conosce il suo nome....lo abbiamo chiamato Uomo del mare..........Una cosa sola posso dirvi...Un uomo....e' l'altra parte della Donna...unendosi formano la completezza.......noi abbiamo scelto di vivere lontane dall'uomo perchè la nostra mente rimanga pura e sgombera da cattivi pensieri ed in questo modo gli Dei ci sono accanto.....aiutandoci a mantenere l'equilibrio degli elementi.....ora ...vi prego di tornare di dormire.........riposiamoci e domani.....sapremo cosa fare di lui...."..........Basta dare spiegazioni ........ ero stanca..........cos'era l'uomo.......lo avrei scoperto anch'io.....come loro...ora era il momento di riposare anche per me

Clio 07-08-2014 19.16.52

Ascoltai attentamente i miei uomini e i tre naufraghi.
"Adoro i travestimenti.. Mi scambiano sempre per una tenera fanciulla.." Risi.
Alzai gli occhi su Yolanda a quelle parole del mozzo.
Non era una cattiva idea.
Ma mille Taddei sono mille Taddei, pensai.
Certo, ma tre vite umane valgono molto di più.
"Non è una cattiva idea.." Annuii "Non ci avevo pensato.. Certo, tecnicamente per metà appartiene a Barbaleone, se rinuncio al riscatto vorrà comunque la sua parte. Ma si può fare.." Annuii "Preferite restare su questa nave, madama? Pensavo voleste tornare a casa sana e salva...".
Guardai Yanos e gli altri.
"Intanto andiamo a controllare, vado a cambiarmi.." Con un ghigno divertito "Chi di voi può, faccia lo stesso..".
Entrai nella mia cabina, ed indossai un abito color porpora, che avevamo preso da una nave olandese.
Era splendido, abbastanza raffinato, ma molto sedicente.
"Guardati, sembri una signora..." Mi canzonai, allo specchio.
Indossai un gioiello che mi sembrava si abbinasse, nascosi i pugnali negli stivali e scesi.
"Signori... Vogliamo andare in perlustrazione?" Chiesi.

http://michaelmay.us/11blog/05/0509-swann1.jpg

Guisgard 07-08-2014 19.31.36

Il viaggio verso il palazzo fu alquanto silenzioso.
Tommaso continuava a fissare fuori dal finestrino, come se qualcosa lo inquietasse oltremodo.
Non era la scena dell'omicidio di quel bambino che lo affliggeva, bensì l'immagine di sé che le sue due cugine avevano visto.
Egli infatti non solo non era intervenuto, né aveva rivolto dure parole a quell'uomo sul vascello, ma aveva finito anche col conversarci, quasi fossero due che discutevano del più e del meno, nonostante a pochi passi da loro una madre disperata stringeva tra le braccia il cadavere del proprio bambino.
Tommaso infatti apparteneva a quel genere di individui che non badavano tanto al senso delle cose, ma solo a come invece esse apparivano agli altri.
Ed ora il pensiero che ad Altea o a Costanza lui potesse apparire come un vigliacco lo tormentava in maniera insopportabile.
“Suvvia, cugino...” disse Costanza rompendo quel silenzio tra loro “... non crucciarti più del dovuto.”
“Ti sembro crucciato?” Chiese lui.
“No, ma amareggiato si.” Fece lei. “Ed immagino anche il perchè... avresti voluto reagire e dare a quel tipo odioso una bella lezione... ma non hai voluto a causa nostra... non volevi infatti metterti in una situazione complicata e rischiare che accadesse qualcosa a me e ad Altea.”
“Lo pensi davvero?” Fissandola Tommaso.
“Certo.” Annuì Costanza. “Ma sei troppo modesto per ammetterlo. Ma già so che alla prossima occasione, quando incontrerai quell'individuo e sarete solo voi due, saprai dargli ciò che merita.”
Tommaso rise.
“Ah, cara cugina...” prendendo la sua mano “... se quell'uomo avesse solo tentato di alzare un dito su di te o su Altea, lo avrei gettato dall'alto del bastione.”
“Immagino.” Sorridendo lei.
Giunsero così al palazzo e furono accolti da Rufus.
Scesero, entrarono nella ricca dimora ed ognuno dei tre si ritirò nella propria stanza.
Qui Altea si addormentò sotto il pallore lunare.
E sognò.
Sognò mille volte quella scena.
Il colpo di quel fucile ed il bambino che cadeva morto.
Poi il pianto disperato della madre.
E in quel sogno la madre chiamava senza sosta il duca, per avere giustizia.
Ma la sua supplica restava inascoltata, in un porto ormai deserto.
Questo sognò Altea, fino a quando si svegliò di colpo nel cuore della notte, trovando solo la Luna, avvolta nel suo silenzioso e incantato pallore.

Guisgard 07-08-2014 19.35.11

Elisabeth lasciò le ancelle e tornò nella stanza per riposare.
Era infatti stanca e cadde subito in un sonno profondo.

L'isola era in balia dei venti.
Nell'aria c'erano gocce d'acqua che la bufera aveva strappato alle onde, gettandole a destra e a manca.
Le nubi erano dense, scure e basse, tanto che buona parte delle alture dell'isola erano coperte.
Tutt'intorno alla spiaggia sembrava di essere in una sorta di altro mondo, infestato da spettri inquietanti.
Elisabeth era sulla sabbia ed assisteva a tutto ciò.
Ad un tratto però udì un canto.
Si voltò e vide qualcuno alle sue spalle.
Era l'uomo del mare.
Ma all'improvviso questi smise di cantare ed indicò il mare.
Elisabeth allora tornò a guardare le onde e si accorse di qualcosa.
Un enorme nave avanzava.
Mostrò uno spaventoso cannone e cominciò a sparare sull'isola, distruggendo ogni cosa.
Poi un'onda gigante travolse tutto e tutti.
Un attimo dopo Elisabeth si ritrovò in una grotta.
Pensava di essere da sola, ma intravide poi un'ombra.
Qualcuno allora le si avvicinò.
“Morirete tutti...” disse piano “... tutti...” avanzando fino a toccare la fioca luce che penetrava, mostrando così il suo terribile volto.

E nel vedere quella vecchia, Elisabeth si svegliò di colpo.
Ansimava ed aveva il volto rigato dal sudore.
E non riusciva a dimenticare quel volto carico d'odio che aveva sognato.
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Guisgard 07-08-2014 19.38.14

Clio tornò sul ponte e tutti, nel vederla con quell'abito, restarono a bocca aperta.
“Per la barba del demonio...” disse Emas “... non so come ve la caviate negli arrembaggi, capitano, ma permettetevi di dirvi che nell'arte del travestimento sapete di certo fare effetto!”
“In effetti” fece Vivan “il soprannome di Angelo vi calza a pennello.”
“Comunque il colore dell'abito è alquanto discutibile.” Con un pizzico di gelosia Yolanda. “E sia... acconsento di essere scambiata come ostaggio.”
Anche Yanos e Samoa scesero in coperta per travestirsi.
Il primo ritornò sul ponte abbigliato come un pescatore della zona, mentre il secondo col suo abito da contabile che gli avrebbe permesso di girare sull'isolotto ed essere tranquillamente scambiato per uno dei tanti piccoli funzionari borghesi, alle dipendenze di qualche ricco armatore dei porti Flegeesi.
Così i tre, insiemi ai naufraghi, con una lancia lasciarono l'Hydra e raggiunsero l'isola di Nisidas.
Nascosero poi la scialuppa sulla spiaggia e si recarono verso il borgo.
Giunti là, subito si accorsero di una buona quantità di militari e di una grande nave ammiraglia ormeggiata nel piccolo porto dell'isola.

Altea 07-08-2014 19.53.14

Mi svegliai di soprassalto..ma come mi sembrava di essere al Palazzo Ducale..invece eravamo ancora nella dimora a Baias.
Quella immagine mi tormentava...avrei scritto al duca per dirgli di ciò che era successo...e di quei mercenari..egli era uomo giusto e avrebbe reso giustizia..anche se quella madre non avrebbe più avuto indietro suo figlio.
Uscii dal balcone a prendere aria...la brezza lambiva le onde e i miei capelli e la luna splendeva sul manto blu cobalto assieme alle stelle nel cielo che le facevano da corona come Regina...quando sentii un canto lontano...e lo riconobbi..era il vecchio Sam...con la sua piccola barca e la lampara a illuminare il mare e il pescato...allora stava bene..avrei tanto voluto andare a parlare con lui come la scorsa estate..lui mi avrebbe ascoltata.

http://i57.tinypic.com/9tfwj7.jpg

Guisgard 08-08-2014 01.03.51

Mentre Altea era rapita dalla magia di quella notte, impreziosita da una pallida Luna e dalle note di quel canto lontano, ad un tratto sentì dei rumori giungere dal cortile sottostante.
Erano spari.
Vide allora suo cugino Tommaso che nonostante il buio circostante si stava esercitando con la pistola.
A pochi passi dal bersaglio, costituito da una carta da gioco posta sul ramo di un albero, c'era il fedele Rufus con in mano una lanterna, nel tentativo di illuminare il punto in cui il suo padrone mirava.
Un altro colpo e la carta, un asso di picche, cadde a terra con un foro giusto al centro.
“Bel colpo, signorino.” Disse Rufus. “Quattro su quattro.”
“Metti un'altra carta...” caricando la pistola Tommaso.
“Non abbiamo più assi di picche, signorino...” mormorò il servitore “... metto una carta qualunque?”
“Lascia stare...” fece Tommaso “... riprenderemo domani... va pure a letto ora...”
“Grazie.” Annuì Rufus. “Buonanotte, signorino.” Ed andò via.
Tommaso allora alzò gli occhi al cielo e si accorse di Altea che lo fissava.
“Ancora sveglia, cugina?” Sorridendole. “Non hai sonno stanotte, o aspetti soltanto il tuo principe azzurro?”

Altea 08-08-2014 15.03.23

Udii degli spari e abbassai il mio sguardo..riuscii a vedere la scena poichè Rufus la illuminava con la lanterna..sospirai scuotendo il capo.
Poi Tommaso finì e si voltò verso me ..."Non ho sonno...perchè tu credi alle favole, Tommaso? E poi non vi è nessun Principe Azzurro ad aspettarmi...chi si prenderebbe mai una col mio carattere, è risaputo da tutti" e feci spallucce mentre feci cenno al cugino di aspettarmi.
Mi vestii di fretta e scesi nel cortile.."Cosa stavi facendo con quella pistola? Non ti sognare nemmeno di meditare vendetta...è la cosa più vile ci sia..la vendetta..ti metteresti al pari di quella gente. Domani manderemo una missiva al Duca o partiremo per la corte...e lo informeremo dell' accaduto..penso egli non vorrà certo a suo servizio tali esemplari..d'altronde li ha scelti l' Ammiraglio Oxuid, non vi è da meravigliarsi..è senza scrupoli..pur di avere il valore e la gloria si venderebbe alla gente peggiore".
Guardai l' orizzonte e vedevo la barca di Sam che stava tornando verso la spiaggia e sorrisi...presi Tommaso per mano e scesi dal promontorio attraverso un piccolo sentiero basso che portava direttamente alla spiaggia sabbiosa.
Corsi dentro al mare, le onde bagnavano lente i miei piedi scalzi e feci cenno a Tommaso di raggiungermi.."Avanti cugino..hai mai fatto il bagno di notte sotto la luna..l' acqua è calda" sorrisi "o hai paura di bagnarti i tuoi bei ricci biondi".
Corsi verso Sam mentre le onde rinfrescavano i pensieri e quando fui vicina mi gettai dentro al mare, fino a toccarne il fondale, per poi risalire vicino a Sam e mi appoggiai con le braccia sul bordo della oscillante barca di legno del pescatore e gli sorrisi.."Salve Sam...sono la sirena Altea..vi ricordate di me?" e vidi il suo volto sorridente e rimasi cosi a galla appoggiata alla sua barca e mi voltai vedendo Tommaso impacciato.."E forse ricorderete pure mio cugino Tommaso che sta attento a non bagnarsi troppo..è proprio un damerino..e vuole fare il guardiamarina...venite a riva? Avrei alcune cose da chiedervi".
Volevo sapere da lui ciò che pensava del fatto degli accadimenti misteriosi..se aveva visto qualcosa..egli era uomo di mare ma la superstizione non lo attaccava, era persona saggia..e poi ne avevo sentite tante su questo fatto..una opinione in più non guastava.

Clio 08-08-2014 16.20.49

Si ma non statevene lì imbambolati.." Sorrisi, scuotendo la testa ai marinai.
Lanciai un'occhiata divertita a Yolanda "Come se avessi chiesto il tuo parere..".
Così, lasciammo l'Hydra per raggiungere il borgo.
"Io penso ai soldati, vediamo cosa riesco a scoprire... Voi vedete di essere invisibili, e carpire più discorsi possibili...".
Mi avvicinai così ad un gruppo di tre soldati che ridevano tra loro.
"Loras.." chiamai dolcemente, prendendo per un braccio uno dei tre.
Ma appena fui vicinissima a lui, sbiancai.
"Oh, io.." lasciando subito la presa.
"Perdonate.. vi ho scambiato per.." arrossendo "Scusate..".
Lasciai che le lacrime mi bagnassero gli occhi.
"Certo.." come se parlassi a me stessa "Sono stata così sciocca da fidarmi..".
Alzai poi gli occhi sui tre.
"Perdonate.." con un leggero inchino, e mi allontanai piano.
Sapevo che avrebbero abboccato all'amo.
Lo facevano sempre.
Mi fermai pochi passi più in là, ferma a guardare il mare con aria sognante.
Se ero fortunata mi avrebbero raccontato loro quello che volevo sapere, ma era più probabile che dovessi fare io le domande.
E dovevo pensare alle domande giuste.

Guisgard 08-08-2014 16.46.09

“Eh, credo di essere troppo vecchio ormai per venir tentato da una così bella sirena.” Disse Sam ad Altea, per poi aiutarla a salire sulla sua barca.
Intanto Tommaso si era tolto la camicia e gli stivali e si era tuffato in acqua.
Una bella nuotata era l'ideale per schiarirsi le idee e liberarsi della tensione accumulata.
La barca di Sam poi raggiunse la spiaggia ed il vecchio pescatore la portò in secca sulla sabbia.
Sistemò alla meglio le reti ed accese un piccolo fuoco, su cui fece poi arrostire un polpo che lui stesso aveva pulito su una liscia pietra raccolta in acqua.
“Eh, quanti misteri...” fissando poi il mare “... mi chiedete del mostro... tutti ne parlano, alcuni dicono anche di averlo intravisto... io cosa ne penso?” Guardando poi Altea. “Non so di preciso... un tempo il mare era retto da regole antiche, che sebbene spacciate per dettami di dei oggi ritenuti falsi e bugiardi, erano comunque seguite da ogni uomo che solcava le correnti... oggi invece nessuno più rispetta il mare e le sue leggi... non mi meraviglierei che il Buon Dio abbia mandato qualche castigo per punire tutto ciò...”
In quel momento Tommaso uscì dall'acqua e li raggiunse.

Guisgard 08-08-2014 17.01.17

“Ehi, piccola...” disse uno di quei tre soldati avvicinandosi a Clio e subito seguito, qualche passo più indietro, dagli altri due che ridacchiano “... non dirmi che qualche mascalzone ha osato deluderti o farti soffrire...” la prese sottobraccio “... consolati, non può che essere un idiota se poi si lascia sfuggire una come te...” voltandosi verso i suoi due compagni e facendo loro l'occhiolino “... mi spiace che tu ora ti sia ritrovata qui tutta sola... però, se vuoi compagnia, io tra non molto avrò una bell'oretta di libera uscita... e in un'ora si possono fare tante cose e tutte assai piacevoli...” sorridendo.

Clio 08-08-2014 17.14.05

Sorrisi, sentendolo avvicinare.
Come siete prevedibili.
Alzai lo sguardo su di lui timidamente e annuii, con le lacrime agli occhi.
"Dovevamo scappare insieme, ma sono giorni che lo aspetto, e non si è fatto vivo.." scossi la testa "Non verrà.." mormorai "Quando ho visto la nave, ho pensato fosse la sua.. non ricordo il nome del capitano.. vorrei credere che sia stato attaccato dai pirati, ma mi illuderei.." sorrisi.
"Oh, beh.. non sta bene che una fanciulla stia da sola con uno sconosciuto.." arrossendo di nuovo "Non so nemmeno il vostro nome, o cosa ci fate qui.." togliendo il braccio "Dovrei andare ora.. grazie... io sono Vivian, comunque..." con un sorriso.

Altea 08-08-2014 17.21.47

Mi misi vicino al falò e mi strizzai la veste e i capelli bagnati e assaporai ciò che Sam stava cucinando e lo guardai compiaciuta..era sempre lui..viveva solo di questo ma non pensava due volte a condividerlo con gli altri.
"Già" sospirai "a dire il vero l' uomo non solo non ha più rispetto per il mare..ma per la natura in genere, per l' uomo e forse a volte nemmeno per se stesso...dite Dio vuole punirci? A volte penso come il Signore possa punirci dandoci dei dispiaceri...ma l' egoismo dell' uomo è così forte che lo porta a ricordarci, a volte, Lui è lassù e ci guarda..ma non ci giudica come un Padre cattivo".
Vidi Tommaso tornare dal mare e sorrisi.."Ti sei gettato finalmente..ti sei rinfrescato le idee mio bel cugino?" e si sedette vicino al marinaio.."Stavamo parlando del mistero dei fatti che invadono i nostri mari..sapete Sam..Tommaso pensa siano solo correnti marine o tipo dei maremoti".
Guardai il mare...quanti misteri celava..e quante opinione vi erano su questo fatto.

elisabeth 08-08-2014 17.26.34

Ero talmente stanca che faticai a prendere sonno..poi come presa dalla malia.....sprofondai in un sonno profondo.....

Avevo la camicia da notte ed uno scialle nero sulle spalle....
a piedi nudi arrivai alla spiaggia e tutto intorno a me fu tormenta
faticavo a stare in piedi il vento era tropo forte
sembrava sibilasse parole senza senso...
Ancora quel canto...l'uomo del mare.....era dolce quel suono
mi voltai e lo vidi arrivarmi accanto......ed il suo canto cessare
il suo braccio vidi alzarsi ed indicare qualcosa nel buio...il nulla..le alte onde....
No era una nave...enorme ...almeno così mi apparve grande e feroce..
Un colpo di cannone...piu' colpi....la vegetazione andò in frantumi come pezzi di cristallo....la sabbia....volava spazzata dal vento e dall'urto delle cannonate....Il mio mondo....la mia isola...stava andando in pezzi..e trasportata dalla magia del sogno mi ritrovai in una grotta........
Era lievemente illuminata...tanto da evitare che la mia paura si trasformasse in follia........una donna deforme........ma piu' deformi erano le sue parole....." saremmo morti tutti..."....come una sentenza mandatami dall'Oracolo.....il male mi aveva parlato.......

Mi svegliai......dov'ero...no non ero nella grotta...ero a letto era giorno ?...forse si' ma fuori c'era la furia degli elementi.....Mi alzai...ed andai alla porta.....rimasi basita...per terra c'era lo scialle nero che portavo alla spiaggia...era bagnato sapeva di pioggia e di mare......
Incominciai ad urlare il nome di Pileo.....

Guisgard 08-08-2014 17.40.37

“Aspetta, piccola...” disse il soldato, afferrando la mano di Clio “... sono un soldato, non certo uno sconosciuto...” sorridendole “... se non puoi fidarti di un soldato, di chi allora?” Rise. “Vivian... che bel nome... io mi chiamo Gerard e sono...”
“Sei atteso sul ponte di comando.” All'improvviso una voce.
“Caporale...” voltandosi il soldato “... stavo solo aiutando questa ragazza rimasta sola qui a...”
“Si, lo vedo cosa stai facendo.” Il caporale a lui. “Ora va sul ponte di comando e vedi di restarci fino all'esecuzione.”
Il soldato masticò amaro e strinse forte il fucile che aveva con sé.
“Cosa c'è, grosso sacco di letame?” A muso duro il caporale. “Vuoi forse reagire ad un tuo superiore, canaglia?”
“Voglio solo chiacchierare con questa ragazza...” mormorò il soldato.
“Va sul ponte di comando” intimò il caporale “o non potrai chiacchierare più con nessuno per un bel pezzo.”
“Io...” con astio il soldato.
“Cosa succede qui?” Ad un tratto qualcuno.
E nel vederlo tutti si misero sugli attenti.
“Allora?” Chiese ancora il nuovo arrivato.
“Questo soldato è restio agli ordini, capitano.” Rispose il caporale.
“Rinchiudetelo sottocoperta...” ordinò il capitano “... resterà agli arresti fino a quando non saremo ritornati a Capomazda.”
“Si, capitano, Velv.” Annuì il caporale. “Portatelo sulla nave.” Ordinò agli altri soldati.
“E voi chi siete?” Domandò poi Velv a Clio.
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Guisgard 08-08-2014 18.09.43

“Chissà...” disse Sam “... magari saranno solo maremoti, chi può dirlo...” sorrise appena.
Poi si udì in lontananza un colpo di cannone, che sembrò scuotere quel dolce albeggiare.
“Proviene da Nisidas...” fece Tommaso alzandosi “... è il segnale che ci sarà un'esecuzione... credo il colpo di mortaio provenga da una delle navi ammiraglie... beh, sarà meglio tornare al palazzo, Altea... ormai è giorno...”

Guisgard 08-08-2014 18.11.42

Le urla di Elisabeth echeggiarono nella stanza e nel corridoio, quasi a scuotere il silenzio e la tranquillità di quel luogo.
Poi finalmente si udirono dei passi.
Era giunto Pileo.
“Elisabeth...” disse scuotendola forte, come a volerla destare “... che succede? Perchè gridi così?”

Altea 08-08-2014 18.18.59

Udii le parole di Tommaso..."Una esecuzione..è terribile.." scossi il capo.
Salutammo cordialmente il buon Sam e andammo a Palazzo, Costanza fu svegliata e ci rivestimmo veloci...si doveva tornare a Palazzo.
Così quando fummo pronti, visto bagagli non ne avevamo, salimmo in carrozza per partire verso il Palazzo Ducale..ci avrebbe aspettato una altra ora di viaggio, chiusi gli occhi visto la notte insonne..e mi addormentai durante il viaggio mentre sentivo nel dormiveglia le parole e risa della sorella e del cugino..si..erano proprio una bella coppia.

elisabeth 08-08-2014 18.22.55

Quando vidi Pileo.....mi sembrava di aver visto la mia ancora di salvezza......avevo i capelli scarmigliati.......e il cuore in tumulto..." Chiudi la porta Pileo........siedi e ascoltami......L'Oracolo ha parlato.......e l'uomo del mare e'apparso sulla spiaggia.........ma stanotte.....i tormenti degli inferi.....mi hanno guidata attraverso il mondo della predizione.....ci sarà una catastrofe...tra gli elementi ...ma avverrà anche per mano di uomini.......ho visto una strega.....era orribile....e mi ha detto che saremmo morti tutti......." incominciai a camminare avanti e indietro......presi lo scialle ancora bagnato.....e lo diedi a Pileo..." avevo questo ....quando il sogno ha cominciato a manifestarsi........doveva rimanere nel mondo dei sogni e invece era ai piedi del mio letto....."......" dobbiamo..proteggere le ragazze.......lo dobbiamo alla Dea ...sempre che non ci ha dimenticate..........."

Clio 08-08-2014 18.51.12

Volevo scoppiare a ridere nel vedere il soldato e il caporale.
Non fai più tanto il gradasso, eh?
Ma rimasi con gli occhi bassi, imbarazzata, finché poi arrivò il capitano.
Perfetto, vedere Velv era una fortuna.
Alzai gli occhi timidamente quando si rivolse a me.
"Io.. Mi dispiace, l'ho scambiato per qualcun altro, per quello mi sono avvicinata..." Mormorai "È colpa mia, non sarei mai dovuta venire qui.. Scusate signore... Sono nei guai?" Mordendomi il labbro inferiore, come impaurita.

Guisgard 08-08-2014 19.54.42

Quando Altea riaprì gli occhi la carrozza li aveva già portati a Capomazada.
Un chiaro crepuscolo li accolse, tra i riflessi malinconici che sbiancavano le guglie, le cupole e le cime delle alte torri.
“Ti sei fatta una bella dormita , mia cara...” disse sorridendo Costanza ad Altea.
“Già e la invidio.” Fece Tommaso. “Questo viaggio è stato lungo e noioso.”
Poi la vettura raggiunse il grande palazzo Taddeide, immerso in silenziosa e quiete calura, che lasciava sulla facciata principale un vago senso di tristezza.
Furono fatti entrare nel vasto cortile e poi introdotti nel palazzo da due servitori.
E infine, finalmente, furono ricevuti da lord Dominus nella grande sala usata per le udienze.
“Lady, Altea, lady Costanza, sono lieto di rivedervi!” Esclamò il signore di quelle terre. “Che onore, anche messer Tommaso!” Rise. “Avanti, raccontatemi tutto... cosa accade negli esotici porti Flegeesi? Immagino che tutti i nostri ufficiali abbiano fatto una corte sfacciata a due dame come voi, mie signore!”

Guisgard 08-08-2014 19.59.57

“Calmati, ora...” disse Pileo ad Elisabeth “... calmati...” la fece sedere “... se perderai la lucidità allora non sarai in grado di far fronte ai pericoli che l'oracolo ti ha anticipato...” le offrì dell'acqua fresca “... io non so leggere i segni e neanche i sogni... ma forse qualcuno potrebbe aiutarci... ma bada che forse è contrario al nostro credo... tempo fa, quando vissi per circa tre anni a Capomazda, una notte mi persi in un bosco e fui colto da un forte temporale... quei luoghi sono intrisi di miti e leggende e tutti mi parlavano di una... una... la chiamavano signora... la Signora del Lagno... e durante quel temporale, per un momento, presso un lungo corso d'acqua paludoso, vidi qualcosa... era una donna... il giorno dopo mi risvegliai in una grotta vicino a quello stagno... qualcuno mi aveva portato là... ma non seppi mai chi... tornai in città e raccontai tutto ad un vecchio alchimista... lui era certo che a salvarmi fosse stata proprio la signora...”

Guisgard 08-08-2014 20.04.42

Per le strade del piccolo borgo di pescatori si assisteva al vivace viavai di quella brulicante folla, impaziente di assistere alla nuova esecuzione.
C'è da dire che molta di quella piccola ressa era gente arrivata da fuori, come marinai di passaggio per qualche scalo verso la terraferma, pescatori giunti dalle isole vicine per l'imminente mercato e facoltosi borghesi incuriositi nel vedere come la giustizia umana si sostituisse all'Altissimo.
E naturalmente soldati.
Per le strette stradine si udivano poi i commenti più disparati, alcuni sentiti, altri pronunciati tanto per dire, com'è spesso portata a fare la natura dell'uomo quando non si è coinvolti in prima persona nei fatti, spesso tragici, di cui ci occupiamo.
Così qualcuno nel parlare dei tre condannati si mostrava intransigente, lodando la giustizia e biasimando il crimine in ogni sua forma, mentre altri invece, benchè consapevoli delle loro colpe, invocava perlomeno il Perdono Divino per quei rei, giusto per esternare quel sentimento di Fraterna Cristianità che siamo spesso portati a muovere verso chi non conosciamo e che altrimenti neghiamo a coloro che vivono in più stretto rapporto con noi.
E fra l'estenuante attesa per l'esecuzione, le botteghe dell'isola, come sempre, cercavano di trarre vantaggio da tutto ciò, grazie alla presenza di potenziali nuovi clienti.
Così, in un affollato salone di barbiere, un prete prese posto sulla seggiola davanti allo specchio.
“Ci risiamo...” disse il barbiere affilando il suo rasoio “... prima il rullo di tamburi, poi la corda che viene tesa dal pennone, la botola che si apre di colpo ed un altro di quei pirati resta a penzolare col collo rotto.”
“Già, molto monotono.” Portando la testa all'indietro il prete.
“Oh, troppo complicato tutto ciò...” fece il barbiere “...mentre invece basterebbe un bel rasoio affilato, un colpo secco... e zac!” Agitando il rasoio sotto gli occhi del chierico.
“Ehi, piano!” Fissandolo questi.
“Non temete, padre...” sorridendo il barbiere e cominciando ad insaponare il viso del prete “... ma potessi io fare la barba a qualcuno di quei pirati... vero, Jeac?” Voltandosi verso il suo garzone.
“Si, padrone!” Ridendo quello. “E ne vedremmo delle belle!”
“Già...” annuendo il barbiere “... eh, se potessi avere fra le mani quel misterioso mostro... saprei spellarlo io. Che sia un serpente di mare o anche una grossa balena.”
“Che cosa?” Incuriosito il prete.
“Non lo sapete?” Cominciando a raderlo il barbiere. “Si racconta che il ducato sia infestato da un misterioso mostro...”
“Che mostro?” Chiese il prete.
“Eh, questo è il mistero!” Rispose il barbiere.
E proprio davanti alla porta di quel salone, all'imbocco di un piccolo ponticello che conduceva al molo, Clio, nei panni della sensuale Vivian, aveva incontrato quello che era considerato l'asso della Marina Capomazdese.
“Una ragazza bella come voi” Velv all'Angelo della Tempesta “credo sia intimamente legata al termine guai.” Sorrise, per poi avvicinarsi. “Non è certo colpa vostra. E' la bellezza a suscitare negli uomini simili sensazioni. La bellezza di Elena, quella delle Sabine, persino quella della regina Ginevra. La bellezza ha sempre portato conflitti fra gli uomini.” Rise appena. “E voi? Cosa ci fa una così bella Ginevra qui senza un Lancillotto?”

Altea 08-08-2014 20.06.08

Finalmente eravamo arrivati..già almeno mi ero riposata.
Andammo subito dal Duca Dominus ed egli ci accolse allegramente e sorrisi leggermente alle sue parole.."Oh ufficiali che ci hanno fatto la corte? Io non ne ho visti a dire il vero..a parte nostro cugino Tommaso...probabilmente sono ligi al loro dovere e questo deve rendervi onore...e poi sapete..presumo il mio pessimo carattere sia motivo di discussione pure tra i vostri ufficiali e a pagarne le conseguenze è pure mia sorella Costanza" e risi scuotendo il capo.."Anche se ammetto...tempo fa mi innamorai di un vostro ufficiale ma non era ben visto dalla mia famiglia".
Cosa avevamo visto ci chiese..."Comunque non è stata una bella vacanza...è successo un fatto increscioso". Raccontai dell' omicidio del bambino perpetrato da parte di quei mercenari scelti da Oxuid.."Mi chiedo se Sua Signoria voglia affidarsi a loro..mi sembrano una banda di esaltati...quella madre e quel bimbo erano vostri sudditi Duca." Mi sedetti sulla poltrona osservando la magnificenza di quella stanza...forse il Duca non lo riteneva un fatto grave..dipendeva dai punti di vista.

elisabeth 08-08-2014 20.10.19

Tremavo.....ero preoccupata........presi il bicchiere di acqua dalle sue mani....e buttai giu' tutto di un fiato....." Non voglio perdere la lucidità........Sai che Gedeone vuole che io uccida l'uomo del mare.......Se andiamo via di qui per raggiungere la Signora...chi si prenderà cura delle Ancelle......e l'uomo dovrà venire con noi.........non e'facile Pileo...........dovremmo farlo in fretta......non mi importa di quale religione parliamo.....alla fine tutte confluiscono ad un unico fiume..........mandate Armida e preparate l'uomo...io intanto mi sistemerò per la partenza....Voi Pileo verrete con noi......"....

Clio 08-08-2014 22.21.01

L'aria era fresca quella mattina, una gentile brezza mi accarezzava il viso, mentre, immersa nella lettura, riposavo seduta ai piedi di un grande faggio.
"Che stai leggendo?" una voce alle mie spalle.
Sorrisi, per poi mostrargli la copertina.
Lo vidi illuminarsi.
"Beh, non volevo interromperti..." sedendosi vicino a me, senza tanti complimenti "Continua pure a leggere..".
Lo guardai torva per poi ridere appena.
"Con te che mi fissi? Certo, come no.." scuotendo la testa, mentre mettevo il segnalibro, e richiudevo il volume.
"Ma no.." rise lui, prendendo il libro per poi porgermelo "Intendevo, leggi ad alta voce.. adoro quel libro..." con un sorriso "Dove sei arrivata?".
Sospirai "La finestra con le sbarre.." arrossendo leggermente.
Lui mi sorrise, e un lampo di malizia gli attraversò lo sguardo.
"A maggior ragione.." con aria divertita "Dai retta a me..".
Alzai gli occhi al cielo, scuotendo la testa.
"Guarda che è la terza volta che lo leggo, mica la prima.." risi, tenendo sempre il libro chiuso.
Ma sapevo che non sarei andata da nessuna parte con quell'atteggiamento, anzi, così decisi di assecondarlo.
Lo fissai per un lungo istante, per poi avvicinarmi leggermente.
"E poi.." sussurrai quasi "E' pericoloso leggere in due <<di Lancialotto come amor lo strinse>>.. non lo sai?" sorrisi, con gli occhi nei suoi "Gira voce sia contagioso... io starei ben attento, se fossi in te.." risi appena, facendogli l'occhiolino.


Sorrisi, abbassando lo sguardo.
"Oh, voi siete troppo gentile, signore..." sorridendo "Speravo che il mio Lancillotto fosse a bordo di questa nave, ma probabilmente mi sbagliavo.." timidamente.
"Non volevo trattenervi... ho sentito parlare di un'esecuzione, dunque immagino avrete cose più importanti a cui pensare..." feci la miglior riverenza possibile "E' stato un onore conoscervi, capitano..".


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