Camelot, la patria della cavalleria

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Guisgard 11-04-2018 23.59.30

“Non ho mai conosciuta una vampira come voi.” Disse con un inchino il barone a Gwen.
La vampira si congedò e si immerse nella vasca della sua camera.
La notte trascorreva lenta.
Allora sentì qualcosa, una lenta melodia provenire dal cortile.

Furio continuava a guardarsi intorno, a cercare cose particolari fra quei libri e quegli oggetti.
Altea però era turbata, accalorata da ciò che stava succedendo e solo lei poteva percepire.
La voce di quella ragazza, poi iniziò a sentire strane sensazioni.
Leggere, vaghe, poi più intense e profonde.
Cominciò a sentirsi stranamente eccitata, inumidita da un desiderio assurdo, sempre più forte.
Un gemito uscì dalla sua bocca e sentì forte la sensazione di stringere le gambe.
Cominciò a sudare, a bagnarsi di una strana e misteriosa inquietudine, un turbamento carnale.
E poi, senza che nessuno la sfiorasse, non fisicamente, provò un lento ed intenso amplesso.
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Lady Gwen 12-04-2018 00.04.09

Era una notte lenta, senza entusiasmo, senza animo, nulla di nulla, solo silenzio e immobilità.
E non vedevo l'ora che Elv tornasse, per parlargli.
Perché doveva sapere.
Rimasi a crogiolarmi a lungo nella vasca, finché non sentii una melodia provenire dal cortile e mi chiesi che cosa fosse.
Così aprii appena la finestra accanto alla vasca e sporsi la testa fuori, rimanendo ancora nell'acqua.

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Altea 12-04-2018 00.10.54

Potevo percepire quello che accadeva realmente, vedevo Furio tranquillo guardare i tomi..solo io sentivo tutto questo.

Quella sensazione, le risate di lei e lui che la bramava.
Il calore era sempre più intenso fino a raggiungere la profondità della mia intimità, un gemito mio e mi morsi il labbro, mai avevo provato un piacere così immenso...forte, appassionato, dolce e voglioso. Oh, come avrei voluto inebriarmi di quel nettare di passione...dare il mio corpo e la mia anima dannata a lui.
Sentivo il mio corpo fremere, le sue mani sulle mie gambe sfiorarle e raggiungerle come se mi prendesse e mi posasse su quei libri e le afferrasse con passionalità e ardore, ed entrasse in me più e più volte...vidi una figura di sfuggita...ero io..ma lui..."Si, sfamami del mio desiderio..dai fammi sentire quanto sai essere bravo, quanto sono importante...dimmelo..è un ordine.." mentre i miei occhi erano incantenati nella visione di quella immagine e di quello che stavo provando..in quel banchetto di desiderio e passione proibito.

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Guisgard 12-04-2018 00.16.31

La porta si aprì ed entrò un uomo alto e robusto, con una giubba militare aderente che modellava muscoli asciutti ed un fisico tutto nervi.
Aveva capelli corti e chiari, il volto duro, con uno sguardo minaccioso, un'espressione malvagia.
Entrò nella sala e guardò Lys.
La guardò tutta, tradendo un lampo di cupidigia negli occhi.
“Porta da bere.” Disse al messo, per poi congedarlo.
Si avvicinò alla dama.
“Lady Lys, giusto?” Con un sorriso lussurioso.
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Gwen guardò dalla finestra sul cortile, riconoscendo la solitaria figura del barone che vagava nella notte.
Camminava avvolto dal suo mantello, poi ad un tratto si voltò ed i suoi occhi rossi, ora ardenti, guardarono verso la finestra dove c'era Gwen.

Fu un lungo e lento amplesso che scombussolò Altea fin nel suo intimo.
Udì la voce di lei che godeva, i gemiti di lui che la possedeva.
Senti mani misteriose ed invisibili su di lei.
“Un posto in cui perdersi...” disse ad un tratto Furio, destando Altea da quella visione carnale e facendo sfumare quell'arcano intorno a lei “... madama, state bene?” Guardandola il giovane. “Siete accaldata ed arrossata...” avvicinandosi a lei.

Clio 12-04-2018 00.23.26

Entrò l'uomo che immaginai fosse il maresciallo, lo squadrai da capo e piedi senza lasciar trapelare alcun sentimento che non fosse il rispetto e la venerazione.
Il suo sguardo era in linea con quanto aveva detto il messo su di lui, e anche il suo aspetto.
Mi avvicinai a lui chinando lievemente il capo.
"La sola e unica, Maresciallo..." con un sorriso enigmatico e un inchino rispettoso "È un piacere e un onore essere alla vostra presenza..".

Lady Gwen 12-04-2018 00.26.32

Vidi il barone che camminava nel cortile, avvolto nel suo mantello.
Poi alzò lo sguardo e guardò me.
Non seppi bene che fare, sul momento.
Se restare alla finestra o allontanarmi.
"Mi scuso ancora se vi ho offeso" mi decisi a dire poi, guardandolo.https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...8fd61df39e.jpg

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Altea 12-04-2018 00.32.25

Era qualcosa di straordinario, lui che banchettava con me in quella alcova segreta di perdizione, proibita, solo nostra...misteriosa e forse dannata.."Ancora, di più.." lo sentivo in me più volte affondare facendomi fremere e godere fortemente, era la prima volta provai un amplesso tanto forte..le sue mani si muovevano sul mio corpo..ma afferravo qualcosa che avevo appena intravisto in quella visione...io lo volevo vedere, toccare...sentirlo dire che mi amava..solo me.

La voce di Furio, il mio corpo accaldato e sudato, potevo sentire il piacere ancora nella mia intimità vogliosa di continuare..le mani sul tavolo e lo guardai, deglutendo.."Caldo...oh si.."forse questo posto..è chiuso..cercando di ricompormi ma era difficile.."Si..un posto davvero dove perdersi...in ogni senso" chiudendo gli occhi e mi avvicinai a lui.."Hai trovato nulla?" quando vidi un gioiello antico, era un medaglione, aveva una scritta da una parte e una pietra preziosa con un simbolo e osservai, era nel punto dove avevo avuto quell' amplesso profondo...dove lui finalmente si era impossessato del mio corpo e anima, dei miei pensieri.

Guisgard 12-04-2018 00.42.15

Nell'inchinarsi di Lys, il Maresciallo guardò con cupidigia la sua generosa scollatura.
“Prego, accomodatevi, madama.” Disse lui.
Arrivò il messo col vino, ma prima di andarsene parlò ad un orecchio del suo padrone.
Ciò che gli disse non è difficile immaginarlo per chi legge, visto riferì al suo signore ciò che aveva udito al palazzo di lei, con le sue grida di piacere.
Il messo uscì ed il Maresciallo lanciò diverse occhiate lussuriose alla dama.
“Ho molto gradito i vostri doni, madama.” Bevendo.

Altea si avvicinò a Furio, cercando di ricomporsi.
Lei guardò un medaglione dalle fattezze particolari, ma il giovane le accarezzò il viso ancora caldo.
“Come sei bella...” disse piano, sfiorandole la guancia, poi una ciocca di capelli.
E senza dire nulla improvvisamente posò le sue labbra su quelle di lei.
Un bacio incerto, titubante, dato da quel giovane che sembrava trattenere il respiro al cospetto di lei.

Il barone la guardò per un lungo istante, poi si tolse di nuovo il berretto in segno di saluto e rispetto, tornando infine a passeggiare.
Un attimo dopo scomparve dalla vista di Gwen, svanendo nel buio circostante come una delle infinite ombre di questa notte ingiusta.

Altea 12-04-2018 00.48.29

Poteva essere suo questo medaglione..forse lo aveva lasciato come pegno ma ad un tratto vidi gli occhi di Furio farsi misteriosi, incerti, la sua mano calda accarezzò il mio volto e poi quella parola sussurrata..dolce ma anche decisa e forte e senza chiedere ma come chi lo volesse mi rubò quel bacio, strinsi tra le mani quel medaglione ma la mia bocca scarlatta si aprì per farmi avvolgere da quel bacio dolce ma travolgente e passionale, le gote si accesero di più..mi sentivo contesa tra lui e quella entità strana che forse ora stringevo tra le mani sotto forma di quel medaglione che non avrei lasciato..e mi lasciai trasportare da quel bacio, forse ancora presa da quell' attimo di prima o forse no.

Lady Gwen 12-04-2018 00.49.55

Non mi rispose, se non con un cenno del cappello.
Poi svanì.
Rimasi per un po' a rimuginare, ma in fondo non mi importava poi molto, era un estraneo verso cui non avevo alcun dovere, se non quello dell'ospitalità che gli avevo già concesso.
Uscii dalla vasca, dopo essermi asciugata indossai un abito nero ricco di giochi di trasparenze e preziosi ramage di fiori e scesi di sotto.https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...1e4dad9004.jpg

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