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“Il maniero non è lontano.” Disse l'uomo a cavallo a Gwen.
“Si, ma non sarà accettata.” Il cocchiere. “Perchè mai?” L'uomo al vecchio. “Perchè il suo padrone è un folle e detesta le donne.” Spiegò il cocchiere. “E' inutile andare lì dunque. Meglio cercare di raggiungere la chiesetta.” “Impossibile.” Scuotendo il capo l'uomo. |
<< Spero venga inviata al più presto, sono lieta che ne approviate il contenuto>>
Guardai Jean accigliata da quel suo comportamento con la mia lettera, la teneva stretta alle mani come se fosse oro. << Uhm no... Ma potevate anche domandarmelo...Vi avrei risposto senza aver bisogno di cercare nella lettera qualche riferimento ad un uomo... Come avrete letto sono stata promessa da bambina a un qualche principe orientale ma non lo conosco, non so neanche il suo aspetto, ne conosco il nome però ma è ben poca cosa...Perché vi interessa tanto?>> |
“Si, potete ritirarvi.” Disse Fagan a Clio. “Andate a riposarvi. Domani riprenderemo la caccia a quei cani. Rivoglio indietro fino all'ultimo Fiorino... e giuro su tutti i diavoli dell'Inferno che li arivrò.”
I mercenari, così, tornarono ai loro alloggi. “Che serata sprecata...” fece Kostor “... abbiamo preso acqua in testa e freddo nelle ossa per nulla... in più abbiamo rischiato di farci infilzare.” Scuotendo il capo. “Rilassati...” ridendo Estela “... dopotutto sei tutto intero, no?” “Ho idea” fece Elas “che questa missione ci darà parecchie noie.” Osservando la freccia gigliata che aveva preso nel bosco. |
Finalmente soli, mi liberai del mantello e degli stivali, per sedermi comoda su una poltrona insieme agli altri.
"Già, che idiozia.." Scuotendo la testa "Davvero pensano di catturarli in questo modo? Mi sembra così assurdo.. Serve un piano.." Pensierosa "Qualcuno ha qualche idea?". |
Mi appoggiai al calesse, col fiato mozzato. Adesso era quasi sicuro che fosse lui.
A quanto pareva non c'era alternativa. "Tenteremo. In fondo è solo una notte" dissi. Ricordai le parole della nana; aveva detto che curare il suo giardino lo distraeva dalla malinconia, quindi il suo odio per le donne poteva provenire da una sofferenza. |
“Perchè se quell'uomo vi avesse amata davvero” disse Jean a Dacey “allora avrebbe smosso mari e monti per cercarvi e liberarvi.” Si alzò. “Ma immagino siano discorsi inutili. Farò firmare la lettera al barone. Sperando che i vostri cari rispondano presto. Inoltre cercherò di convincere il barone a farvi uscire da questa stanza. Tenervi segregata è inutile. A presto.” Con un inchino del capo.
Ed uscì. Poco dopo ritornò Betta. |
“Si potrebbe usare un'esca...” disse Elas.
“Un'esca?” Ripetè Kostor. “Si, per attirarli allo scoperto.” Annuì Elas. “Del tipo?” Ancora Kostor. “Del denaro.” Spiegò Elas. “Fingerci magari esattori in modo da farli cadere in trappola...” “Tu cosa ne dici?” Tussor a Clio. |
"Ecco, questa è un'idea intelligente..." Esclamai "Ma va studiata per bene... Anche perché oggi ci hanno visto, anche se avevamo il mantello col cappuccio..." Pensierosa "Domani proveremo a parlarne al maresciallo.." Annuii "Sempre meglio che andare così allo sbaraglio e rischiare di beccarsi una freccia!".
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<< Credete che l'amore sia forza così potente messere? Ad ogni modo, Ranveer, proprio come me, sa solo il mio nome e nulla più, probabilmente non sa neanche che mi trovo qui ora... Sarebbe piuttosto uno scandalo e avrebbe anche motivi per annullare il nostro matrimonio programmato>> non ce quell'idea mi dispiacesse.
<< Confido in voi... Quando avrete finito i vostri compiti se... se ne avrete il tempo e la voglia mi farebbe piacere conversare ancora... Mi troverete sempre qui, ovviamente...>> |
"Non dispiacetevi per me, milord... perdere mio marito è stata la cosa migliore che potesse capitarmi, ho provato così tanto gusto a lasciarlo che non mi basterebbe un mese a raccontarvelo. Nella mia concezione dell'amore c'è posto per una sola donna nel matrimonio, e la parola rispetto vale ancora qualcosa. L'ho lasciato nella sua terra e sono venuta a Sygma, lontano da tutti, e devo dire che è come se fossi nata davvero dieci anni fa" Mi interruppi per riprendere fiato, il freddo era terribile in quel momento, così strinsi le braccia al petto per cercare un po' di calore. "Ad ogni modo, vi giuro sul mio onore che non ho niente da spartire con nessuno di loro, né intendo fare la loro conoscenza in futuro, a meno che non ci sia costretta. Per quanto riguarda il vostro compenso, temo che dobbiate seguirmi a casa, non sono solita andare per il bosco con monete addosso..."
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