Camelot, la patria della cavalleria

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Guisgard 29-10-2015 01.50.38

Stilato il suo rapporto, Clio raggiunse il saloon per godersi un po' di meritato riposo.
Ma il locale era particolarmente animato quella sera.
Infatti l'attrazione era la diva appena giunta alla base e con lei vi era pure il capitano Goz, totalmente a suo agio in quel genere di situazioni.
“Un applauso” disse all'improvviso uno dei soldati presenti “per miss Gaynor!”
E tutti applaudirono entusiasti, sotto lo sguardo divertito di Goz.
“Ecco la vostra cena, tenente.” Arrivando Armand al tavolo di Clio. “Stasera siamo in festa, notato? Ed il mattatore è il nostro capitano.” Divertito.

Clio 29-10-2015 01.57.34

L'atmosfera era diversa dalle solite cene da Armand.
Se l'intenzione di quella diva era tenere alto l'umore dei soldati, ci stava riuscendo benissimo.
Dal canto mio, sprofondai nella mia solita poltrona, posta nell'angolo che usavano i soldati della mia squadriglia.
"Allora è vero.." sorrisi ad Armand "Erano mesi che non vedevo tutto questo entusiasmo nei legionari.." divertita "Sì, il capitano sembra sguazzare nel suo brodo.." ridendo, per poi sorridere più seria "Buon per lui.. e poi si sa.." tornando ad essere divertita "Se lui è di buon umore va meglio per tutti noi..".
Alzando il boccale.
"Saluta Armand.." sorridendo "Salute ragazzi.." agli altri.

Guisgard 29-10-2015 02.05.45

In breve calò il silenzio nella taverna e tutti i clienti si misero ad ascoltare quell'improvvisata rappresentazione.
Le note melodiche e struggenti di quella canzone volteggiarono a lungo nel locale, tra lo stupore e l'apprezzamento generale.
Anche i tre borghesi restarono sorpresi e di tanto in tanto gettavano occhiate verso Dacey, per indovinare la sua reazione.
La musica terminò e tutti applaudirono.
“Ancora, ancora.” Disse il taverniere. “Alla gente piace.”
“Spiacente, il maestro non concede mai il bis.” Ridendo piano Guisgard.
Tornò allora al suo tavolo.
“Dove avete imparato a suonare quello strumento?” Chiese Leones.
“In guerra.” Sarcastico Guisgard. “Prenotate delle camere per stanotte o resteremo a dormire sotto le stelle.” Facendo loro l'occhiolino.
“Dove andate ora?” Domandò Poeh.
“A vedere se Afrodite ha mantenuto la sua promessa.” Rispose il militare.
Lasciò il tavolo dei tre per raggiungere quello di Dacey.
“Solitamente” rivolto alla ragazza, dopo averla salutata togliendosi appena il cappello “quando si dedica una canzone ad una ragazza si corre il rischio di incappare in due inconvenienti... buscarle da lei o dal suo ragazzo...” sedendosi al tavolo con lei “... ditemi dunque, quanto è grosso il vostro ragazzo? Dato che dovrò fare a botte con lui immagino.” Sorridendole.

Guisgard 29-10-2015 02.09.34

Il bambino restò a fissare il vuoto e allora Fermer prese un cucchiaino e cominciò ad imboccare il piccolo, in modo che assaggiasse un po' della tisana preparata da Gwen.
“Per ora lo lasceremo riposare...” disse il medico all'infermiera “... una bella dormita gli farà bene... ammesso che riuscirà a riposare... domani vedremo in che condizioni sarà...”
Ad un tratto il bambino alzò lo sguardo per un attimo sul dottore.
“Il Gufo...” mormorò poi in maniera quasi impercettibile.

Dacey Starklan 29-10-2015 02.11.35

La musica terminò e quasi mi dispiacque. Quel breve intermezzo musicale inaspettato riscosse grande apprezzamento da parte di tutti, la mia compresa ovviamente.
E non tardò molto che Guisguard arrivasse finalmente al mio tavolo. Ora dovevo stare attenta, recitare bene la mia parte ed essere convincente.
Lo salutai con un cenno di capo mentre questi prendeva posto e sorrisi appena alle sue parole quindi feci segno di diniego con la testa.
<< Mi dispiace deludere il vostro desiderio di fare a botte con qualcuno ma non c'è nessuno ragazzo, che sia grande e grosso o meno, che possa sopperire a questo vostro desiderio. Per quanto mi riguarda, sebbene sia stata una mossa azzardata da parte vostra, ho apprezzato la canzone quindi non ho motivo per picchiarvi, cosa che trovo anche piuttosto ridicola esile come sono!>> dissi quindi di tutta risposta. << Posso almeno sapere il vostro nome? Tanto per cominciare...>>

Guisgard 29-10-2015 02.13.45

E mentre Clio si gustava la sua birra, ad un tratto la luce di un flash illuminò per un attimo il suo tavolo.
“Spero di avervi colta nel momento opportuno, tenente.” Disse Zac, con la sua solita macchina fotografica. “Sapete che ritrarvi mentre bevete è una scena quasi da film? La gente vede avvolta in un alone romantico la vita dei legionari ed una donna con l'uniforme che beve birra, beh, fa fantasticare parecchio.” Sorridendo. “Posso farvi compagnia?” Indicando la sedia libera.

Lady Gwen 29-10-2015 02.15.15

Fermer provó ad imboccare il bimbo, che continuava a fissare il vuoto.
"Giá, neanch'io credo che dormirá, povera creatura..." scuotendo la testa.
Poi, una parola.
"Un gufo, tesoro?" sedendomi vicino a lui "Cosa vuoi dire?"
Sapevo che non avrebbe parlato, ma dovevo pur fare un tentativo.

Clio 29-10-2015 02.19.59

Pace.
In quel frastuono caotico c'era la mia pace.
Non che l'avessi mai conosciuta davvero, ci ero praticamente nata nella guerra, e avevo sposato la morte.
Ma me la immaginavo come quegli attimi rubati al dovere e all'avventura.
Poi quella luce, portai una mano davanti agli occhi e sbattei le palpebre un paio di volte per riprendermi.
I miei occhi chiari erano molto sensibili alla luce.
Addio Pace.
Anche i miei uomini erano presi da quello spettacolo, e il fotografo mi si avvicinò, non avevo una gran voglia di parlare con lui, o con chicchessia, ma non volevo essere scortese, così gli feci cenno di avvicinarsi.
Risi a quelle parole, portando il boccale alle labbra.
"Già, il sogno di ogni uomo, immagino.." scuotendo la testa divertita.
"Allora.." rivolta al fotografo "Siete arrivato al momento giusto, mi pare di capire.." indicando con lo sguardo la diva in mezzo ai legionari.
"Avete trovato materiale per le vostre foto?" chiesi, più per cortesia che per interesse.

Guisgard 29-10-2015 02.43.46

Guisgard sorrise a Dacey.
“Eh, in fondo un po' mi dispiace...” disse poi “... si, mi dispiace che non vi sia nessun ragazzo... sapete, pare che fare a botte per una ragazza sia considerata una notevole prova d'amore.” Rise appena. “Ma in fondo meglio così.” Facendole l'occhiolino. “Sono lieto che la canzone abbia riscosso il vostro entusiasmo. Spero solo che per vedervi versare lacrime per me non debba essere costretto a fumare e farvi andare il fumo negli occhi.” Divertito e riferendosi alle parole della canzone. “Il mio nome dite? Beh, potrei rivelarvelo qui, tra un piatto di sformato ed un bicchiere di vino rosso... oppure, magari, là fuori, in strada... pare infatti ci sia una Luna particolarmente romantica stasera... e di certo saprete che la Luna nelle notti nel deserto è capace di incredibili incantesimi... vogliamo dunque sprecarla, o accettate di fare una passeggiata fuori con me? Questa taverna è un po' troppo affollata per i miei gusti.”
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Guisgard 29-10-2015 02.48.52

Quella parola.
Quella parola, l'unica che il bambino sembrava conoscere.
“Il Gufo...” disse Fermer “... che vorrà mai significare? Pensieroso.
“Il Gufo...” mormorò il piccolo “... il Gufo Nero...”
“Il Gufo Nero...” ripetè Fermer, per poi guardare Gwen “... deve avere un significato... forse questa parola nasconde ciò che davvero ha visto e ha sconvolto questo bambino...”


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