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I due corpi si strinsero, l'uno sull'altro.
Il pilota si stese e Marwel fu su di lui. La sua camicetta era orma aperta ed i suoi seni nudi. E lui cominciò ad assaporarli. Uno alla volta, con desiderio e passione. Le sue mani poi erano ovunque. Accarezzavano e stringevano ogni centimetro della pelle di lei, disegnandone le forme, i tratti. La sua bocca non smetteva di cercare i morbidi e sodi seni della ragazza, con le labbra, la lingua, in infiniti giochi di estasiante eccitazione, mentre Marwel su di lui vibrava come le corde impazzite di un violino. http://s.tf.rs/2013/10/04/kada-hoces...j-poljubac.jpg |
Guisgard mi fece un cenno di saluto col capo...poi quel sorriso.
La mia espressione a quel sorriso si addolcì e ricambiai il sorriso al suo ringraziamento..non aggiunsi altro, non doveva ringraziarmi..ero preoccupata davvero e forse capì che avevo intuito era stato in pericolo..comunque il suo fascino era indiscutibile e non mi prendeva in giro quando diceva le donne lo corteggiavano.. lo ricambiai con uno sguardo malizioso..in fondo ero una donna pure io. Diana si mise vicino a lui e poi salirono e rimasi li, con i tre borghesi. Guardai il cane..presi un piccolo piatto e misi della carne e lo chiamai ponendo quella ciotola inventata vicino al tavolo.."Vieni..pure tu ti meriti la tua cena". Poi guardai il taverniere.."Ditemi..come è il tempo qui ad Evangelia in inverno? Nevica..immagino di no..visto siamo vicino a un deserto..il posto dove provengo io aveva sempre la neve in inverno, sarà un' altra cosa mi mancherà ma sopravviverò" ridendo ed alzandomi per avvicinarmi al bancone e continuai a bassa voce per non farmi sentire dai borghesi..."Orzo..il capitano mangia orzo.." guardando il piatto "Io lo odio..comunque gli avevo promesso un brandy di annata speciale, presumo non sarò in grado di offrirglielo visto i suoi tanti impegni e penso dopo si ritirerà a letto.. gliene sono debitrice e per me ogni promessa è un debito" sistemandomi la scollatura del maglioncino visto mi ero sporta troppo "il migliore...deve essere il migliore..per il Capitano Guisgard ci vuole la migliore qualità" sorrisi e gli lasciai i soldi..non mi permisi di offrigli la cena. E rimasi seduta lì a guardare la gente fuori che ancora camminava per quelle vie..forse fare compere l'indomani non era una cattiva idea, forse mi sarei svagata..d' altronde non avevo nulla da fare..a quella idea mi incupii leggermente...già..forse il Capitano mi aveva detto potevo fargli da assistente solo per tenermi buona..sarebbe stato bello ed avventuroso, ma forse mi vedeva troppo delicata e non voleva mettermi in pericolo..se solo avesse saputo e visto tutta la forza messa per arrivara da Cherval ad Evangelia..speravo davvero di sbagliarmi stavolta e lui credesse in me. |
Quei baci e quelle mani strette sulla sua pelle la facevano diventare pazza, ad ogni suo morso Marwel sospirava e nel suo ventre parevano prendere il volo milioni di farfalle.
Si fermò qualche secondo e gli accarezzò il viso ricoperto di bende, poi passò un dito sulle sue labbra e lentamente si alzò, lasciando il letto del pilota. Con gli occhi fissi sui suoi cominciò a liberarsi degli indumenti, indugiando appena sulla lingerie. Ora era priva di qualsiasi abito, alla mercé dei suoi occhi e delle sue fantasie, eppure non se ne vergognava. Gli si avvicinò in modo suadente e si mise nuovamente a cavalcioni su di lui, poi si piegò sul pilota e gli sussurrò all'orecchio "sono tua". |
Gwen tornò verso la porta, ma ad un tratto col piede toccò inavvertitamente qualcosa di metallico che rimbalzò, facendo molto rumore.
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Icarius e Gaynor erano l'uno fra le braccia dell'altra, accesi di passione.
Ma prima che tra i due potesse accadere qualcosa, all'improvviso suonò l'allarme. “L'allarme...” disse allarmato Icarius “... ci attaccano!” |
Clio era nel suo letto e accanto vi era Suor Ologna.
Ma ad un tratto cominciò a suonare la sirena antiaerea. “Bontà Divina...” disse la religiosa guardando fuori dai vetri “... la sirena antiaerea!” |
All'improvviso sentii un forte rumore er capii di aver sfiorato col piede qualcosa di metallico.
Subito oltrepassai la porta, richiudendola e percorsi di nuovo il corridoio, sperando trovare un'uscita, ma soprattutto sperai che oltre alla sentinella fuori dalla mia porta, che avrebbe dormito ancora per un paio d'ore, non ce ne fossero molte. |
La passione era divampata in noi, i sensi completamente persi. Purtroppo, l'allarme scelse proprio quel momento per suonare.
"Vai a vedere cosa succede, Icarius... io ho bisogno di qualche minuto per ricompormi..." Maledetta guerra, in tutti i sensi. Inviato dal mio Z00D utilizzando Tapatalk |
Guisgard si avvicinò vicinissimo a Dacey, fissandola negli occhi con un'espressione accigliata.
“Già...” disse “... e questa?” Indicando la spilla vinta da Levet sul suo capotto. “Ricordo di averla vista sul banco del tiro a segno... tra i bersagli più facili da colpire... immagino sia stato quell'idiota a vincerla per voi...” Ad un tratto cominciò a suonare la sirena antiaerea. “Un nuovo attacco!” Allarmato il militare. La sirena fu udita naturalmente anche al pianterreno, dove c'erano Altea e i tre borghesi. |
<< Si l'ha vinta quell'idiota e allora? É solo una spilla di latta... Mi ero anche scortata di averla... Non è nulla di importante.. Vi state attaccando su sciocchezze perché non avete il fegato di ammettere la verità come invece ho fatto io>> sostenni il suo sguardo per secondi che mi parvero ore ma fummo interrotti da un rumore. Un suono che ormai ben conoscevamo.
Sembrava che anche il destino cercasse di impedire che chiarissi con il capitano una volta per tutte. << Dobbiamo andare nel rifugio >> dissi e istintivamente presi la mano di Guisgard per scendere di sotto. |
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