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La Luna accarezzava col suo alone d'argento i petali vellutati dei tanti fiori di quel giardino.
“Ma io non ho certo bisogno di un fiore” disse lui divertito ad Altea “per godermi una notte con vostra sorella, non credete?” Fissandola con occhi che la luna aveva reso misteriosi, mutevoli, inafferrabili da ogni sensazione o emozione. |
“Mi piacerebbe sapere” disse lui con aria di sfida ed un sorriso beffardo “così ho di così speciale da spingere una dama dabbene come voi a scegliermi fra tanti potenziali fortunati altri schiavi...” fissando Destresya “... il mio nome?” Divertito appena. “Ora sono curioso di conoscere la vostra fantasia in fatto di animali e di schiavi...”
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"Non metto in dubbio le vostre abilità di perfetto amante e seduttore caro cognato" non staccando gli occhi da lui in segno di sfida, con orgoglio "Ma quelle di mia sorella, ma so che l'amate profondamente.. Tra poco sarete stretti l'uno con l'altro" osservando la Luna.. "Oh si, siete una coppia perfetta" sventolando il ventaglio con falsa indifferenza.
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Il funzionario mostrò un sorriso a Gwen, ma non rispose nulla.
"Altezza..." disse Siculon al maharaja "... possiamo sapere cosa sia questo tesoro? Questa... Pantera Maculata?" |
"Sta ad un amante" disse Andorre con voce calda e bassa, quasi misteriosa, proprio come la luce lunare sul giardino "accendere la passione della propria amata, cara cognata..." chinandosi a cogliere uno di quei fiori "... avete forse caldo?" Guardando il ventaglio con il quale Altea si rinfrescava.
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"Si, avverto afa.." mentre il mio gesto era dovuto dal nervosismo. Vidi Andorre cogliere un fiore, immaginai lui che lo offriva a Lissie, lei col suo corpo orribile stringere quello meraviglioso di Andorre e mi alzai di scatto continuando a camminare.
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Lo osservai, mentre sorrideva senza rispondermi.
Mi sarebbe piaciuto sapere cosa pensava. Poi, lo zio diede voce alla mia curiosità in merito a questo preziosissimo gioiello e non vedevo l'ora di saperlo. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Risi di nuovo a quelle Sue parole.
"Il bello di essere me è che non devo rendere conto a nessuno del come e del perché delle mie decisioni!" Facendogli l'occhiolino. Poi alzai gli occhi al cielo a quelle parole sul nome. "Oh che brontolone... ti chiamerò Brontolo, ecco!" Anniendo vigorosamente divertita. "Adesso signor Brontolo, sarà il caso che vada a farsi un bagno, il suo odorino non è dei migliori!" Facendo una smorfia. |
Altea si alzò e continuò a camminare.
Andorre allora si avvicinò. "Raggiungiamo le fontane, lì starete più fresca, cara cognata." Disse lui. Raggiunsero la fontana, dalla quale i getti d'acqua rendevano l'aria vivace. "E' una Zanna di Tigre..." mostrandole il fiore, che sotto la Luna sembrava irradiare misteriosi riflessi "... almeno così lo chiamano gli indigeni... secondo la leggenda ha il potere di rendere invisibili ed era il fiore preferito dall'antica regina di queste coste... poichè divenendo invisibile ogni notte poteva raggiungere la camera del suo amante..." fissando Altea. |
Osservai il fiore e lo presi dalle sue mani "Fortunata quella Regina.. Sapete il nome? Almeno lei poteva amare il suo uomo, altre devono limitarsi ad.. Osservare" annusando il fiore e con un gesto sfiorai sulle labbra di Andorre lo stesso fiore.
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