Camelot, la patria della cavalleria

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Guisgard 16-12-2015 18.36.37

Reddas guardò Marwel.
“Voglio parlare col paziente.” Disse categorico. “Subito. Lasciatemi entrare.”

Clio 16-12-2015 18.42.41

Mi svegliai, convinta di essere ancora nel deserto.
Bianco, tutto era bianco intorno a me.
"Maledizione..." Imprecai, tirando un pugno contro il muro.
Avevo caldo, e io odio avere caldo.
Dovevo avere la febbre.
"Al diavolo la febbre.." Mormorai, chiudendo gli occhi per la rabbia.
Addio aereo...
Non potevo starmene lì con le mani in mano.
Entrò una suora.
"Salve sorella, sono il tenete Clio Loyd della Legione Straniera.. Ho necessità di tornare al forte, perciò la prego di darmi qualunque farmaco mi permetta di arrivare lì il prima possibile.." Gentilmente ma con decisione "Non temete, abbiamo un ottimo medico lassù, che saprà prendersi cura di me.." Annuii "Ma devo davvero andare ora..." Sentenziai.
Avevo una missione irrimediabilmente compromessa e l'unica persona che poteva condurmi dall'aereo certo non si sarebbe più fatto avvicinare da me.
Un fiasco totale.
Non poteva ammazzarmi quel serpente?
Era sempre meglio morire che fallire in una missione così importante.
Ero furibonda.
Ora chissà dove avrà messo l'aereo.
Magari avrà lasciato la città, e io dovrò perlustrare il deserto palmo a palmo per trovarlo.
Dannazione...

Guisgard 16-12-2015 18.44.39

Gwen riaprì gli occhi.
La parte destra del viso le faceva male.
Era sempre su quella brandina, in quella stanza umida e semibuia.
Sentiva però fischiettare.
Qualcuno infatti era fuori, probabilmente a fare la guardia.

Marwel 16-12-2015 18.45.45

Marwel guardò Reddas in cagnesco. Voleva vedere il paziente. Eppure non era passato molto da quando la ragazza gli aveva detto che non era possibile parlare con lui.
Il senso di protezione che aveva Marwel verso l'uomo sdraiato sul letto, la pervase e il cuore cominciò a batterle furiosamente in petto.
"No" disse con tono imperativo.
Non gli avrebbe permesso di fargli del male.

Lady Gwen 16-12-2015 18.55.26

Riaprii gli occhi.
La guancia destra mi faceva ancora male, così poggiai la mano ed eseguii lo stesso trattamento fatto al mento di Fermer e il dolore cessò.
Quanto mi mancava... E dire che eravamo venuti qui per avere un po' di tempo per noi ed era andato tutto dannatamente male...
Sentii fischiettare qualcuno fuori, forse a fare la guardia.
Come se potessi scappare, non sapevo nemmeno dov'ero...

Guisgard 16-12-2015 18.59.45

“Beh, è mio dovere...” disse Icarius “... e poi se vedo qualcuno in pericolo è mio compito aiutarlo... ma in verità mi interessava anche guadagnare più possibile... e magari salvando voi, beh, mi avrebbero ricompensato...” i suoi occhi allora scesero sul lenzuolo che si allentò, scoprendo un po' più del corpo di Gaynor.
Ed il suo sguardo indugiò più del dovuto.

Guisgard 16-12-2015 19.03.41

“Cercate di stare calma.” Disse la suora a Clio. “Siete stata morsa da un serpente velenoso e benchè il veleno si stato estratto prima che cominciasse a circolare vi ha comunque causato una forte febbre. Ora calmatevi. Vi ha portato qui un giovane militare, raccomandandosi riguardo alla vostra salute. Ora contatterò subito la base legionaria per farvi venire a prendere. Nelle vostre condizioni non potete certo andarvene da sola.”

Lady Gaynor 16-12-2015 19.05.19

Non era la risposta che avevo sperato... "Se si è trattato di un atto interessato, beh, allora sei caduto bene. Ti ho promesso che ti avrei tirato fuori da qui se mi avessi aiutata, ed io mantengo sempre le mie promesse. Perché mi è parso di capire che vuoi guadagnare di più per questo motivo, giusto?" Il suo sguardo aveva percorso il mio corpo, ma lui era un uomo, e io pur sempre una bella donna... in parole povere, non significava nulla...

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Guisgard 16-12-2015 19.06.34

Nella taverna continuarono i discorsi fra Dacey, Altea e i tre borghesi, quando ad un tratto entrò qualcuno.
Era Guisgard.
Salutò i presenti con un lieve cenno del capo e si sedette al bancone, dove subito gli si avvicinò il cane del taverniere per farsi accarezzare.
“Ehilà, vecchio mio...” disse il militare giocando col cane “... sembriamo Ulisse che torna a casa e trova il suo fedele cane Argo.”
“Dove siete stato, capitano?” Chiese Poeh.
“Siete la mia balia?” Fissandolo Guisgard.
“Oh, certo che no...” mormorò Poeh.
“Bene, vorrei vedere.” Il militare.
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Guisgard 16-12-2015 19.09.15

“Voi che osate dire no a me...” disse con disprezzo Reddas a Marwel “... come osate? Chi credete di essere? Di certo una sgualdrinella che si è invaghita di quell'uomo. Risistematevi, o vi farò cacciare dalla base legionaria.” Con superbia. “E ora toglietevi dai piedi e lasciatemi entrare.”


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