Camelot, la patria della cavalleria

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Clio 15-01-2016 01.44.02

Strizzai l'occhio a Kostor.
La situazione era tesa, e ci nascondemmo nella vegetazione.
Io ero insofferente, odiavo aspettare, decisamente.
Poi inaspettatamente il maresciallo decise di riprendere la caccia il giorno seguente.
Non mi permisi di controbattere, ma cominciavo a capire perché non li avessero ancora presi, se i tempi erano questi.
Avevo ragione io, pensai, serve un piano fatto bene.
Così, ci preparammo a lasciare il bosco.

Guisgard 15-01-2016 01.49.24

“E voi” il capo dei briganti a Gaynor “accettereste di svelare l'ubicazione del vostro palazzo a dei birboni come noi? Siete dunque incosciente oppure possedete come marito un valente cavaliere in grado di difendervi?” Sorridendo. “Eh, ma ne dubito... se io avessi una moglie come voi non la lascerei certo girare sola per il bosco... per questo sono pronto a scommettere che voi siete libera come l'aria, oppure sposata ad un imbelle.” Tutti risero. “Però avete ragione... non sta bene negare il proprio nome ad una bella donna... tuttavia non posso rivelarvi il mio, o sarei costretto a tenervi qui per sempre... chiamatemi dunque Capo... eviterà ogni problema tra noi.”

Dacey Starklan 15-01-2016 01.52.10

<< Forse avete ragione... É solo che tutta questa situazione sta mettendo a dura prova le mie capacità di diplomazia. Per non parlare della mia pazienza... Aspettate quanto ? Quanto chiede? Seicento...seicentomila piastre?>> mi sentii male a udire quella cifra. Era davvero alta e benché la mia famiglia fosse ricca, qualcosa nella mia testa diceva che mio padre avrebbe esitato per pagare, o forse non lo avrebbe fatto.

<< Siete molto buono a dirlo... Ma temo che mio padre non sarà dello stesso vostro avviso... Io sono la sua prima figlia certo...ma sono una femmina e...e il mio valore é inferiore a quello dei miei fratellini...>>

Avevo paura di chiedere cosa mi sarebbe accaduto in mancanza di un pagamento.

<< Meglio che mi metta a scrivere...>> e iniziai, mettendoci tutto il cuore e la enfasi possibile. Iniziai parlando alla mia famiglia, dicendo loro quanto li amavo e quanto mi mancavano. Quindi narrai del mio rapimento e del viaggio fino al castello, assicurando di essere stata trattata bene e garantendo loro che non mi era stato fatto nulla di deplorevole. Ripresi con altre frasi dirette alla famiglia, per far leva sui loro sentimenti, implorandoli di pagare, di trovare quei soldi anche rivolgendosi alla famiglia di mia madre o a quella del mio sconosciuto promesso sposo. Tutto era racchiuso in quella lettera. Tutta me stessa.

Ci impiegai un po', dovendo scrivere in una lingua non madre.

Infine firmai e apposi il mio sigillo, ma prima passai la lettera a Jean, come promesso.

Guisgard 15-01-2016 01.56.46

“Ancora nulla...” disse uno degli uomini a cavallo al cocchiere accanto a Gwen “... sembra essersi volatizzata nel nulla quella dannata bestia.”
“Io ho trovato questa ragazza” il cocchiere indicando Gwen “e ora la porto alla chiesetta.”
“Il sentiero è impraticabile.” L'uomo a cavallo. “Ci sono tagliole ovunque.”
“Come possiamo proseguire?” Chiese il cocchiere.
“Non da qui.” Scuotendo il capo l'uomo. “L'unico luogo che può accoglierla è il vecchio maniero...”

Lady Gaynor 15-01-2016 02.01.59

"È meglio svelarvi dove vivo o rischiare di morire nel bosco? Una casa senza padrona non è che quattro alte mura senz'anima..." Sorrisi allora anch'io. "In effetti un marito lo avevo, ma è stato tanto tempo fa... non ho più sue notizie da dieci anni, potrebbe anche essere morto, per quel che ne so... e per quel che m'importa, soprattutto..." Guardai allora il brigante negli occhi. "Ditemi dunque, Capo, cosa volete da me?"

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Lady Gwen 15-01-2016 02.02.47

Sentivo gli uomini parlare.
Parlavano della bestia, che avevo visto scappare e ppi perso di vista, e del sentiero che era impraticabile.
Poi, un vecchio maniero.
Possibile che fosse...
"Quanto dista da qui?"

Guisgard 15-01-2016 02.03.29

I mercenari di Clio e gli uomini del Maresciallo tornarono verso Monsperon.
La pioggia scendeva copiosa ed un freddo gelido spingeva tutti loro ad avvolgersi nei mantelli.
Come se il bosco li stesse spingendo via, lontano dal suo ventre e dai suoi segreti.
Elas aveva preso con sé la freccia usata per trafiggere il soldato.
Era particolare e forse valeva la pena di studiarla.
Dopo un po' arrivarono al castello, che austero si ergeva come un gigante addormentato.
Era una notte silenziosa e inquieta, resa ancor più cupa dalla caccia fallita.

Guisgard 15-01-2016 02.07.35

Jean restò a guardare Dacey mentre scriveva la lettera.
Quando la ragazza ebbe terminato, l'uomo prese la missiva, la controllò e poi la conservò gelosamente.
“La farò leggere al barone” disse “in modo che apponga il suo sigillo. Poi sarà spedita.” Fissò la principessa negli occhi. “Ora so che non avete un uomo, un innamorato o un amante che vi attende... ora ne sono certo...”

Clio 15-01-2016 02.09.41

Tornammo al castello, con mille domande nella testa.
Serviva un piano per stanare quei ribelli, continuavo a ripetermi.
Ma ci serviva più libertà e l'avremmo ottenuta solo col tempo.
"Bene, se non c'è altro, maresciallo, congederei i miei uomini per questa sera..." A Fages "riprenderemo la caccia domattina..".

Guisgard 15-01-2016 02.11.51

“Perdonate, non immaginavo...” disse il Capo a Gaynor, perdendo la sua baldanza di poco prima “... mi spiace per vostro marito...” la guardò “... milady, giuratemi sul vostro onore, di cui non dubito, che nulla avete a che fare col barone ed i suoi sgherri... giuratemelo e sarete libera di tornare a casa vostra.” Con un lieve inchino. "Dietro un volontario compenso che sarà utilizzato per difendere la nostra libertà."


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