Camelot, la patria della cavalleria

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Taliesin 19-09-2014 16.11.20

Alla mia Scozia...

"La nebbia ricopre gli altopiani imperfetti di erica in fiore,
mentre un corno ulula nel crepaccio infecondo dove strisciano rivoli viola
avvinchiati nell'abbraccio, come serpenti indomiti che risalgono il triclino,
e da settentrione tra battaglie appassite alla legge ineluttabile del tempo
e mura gonfie di muschio tinto di rosso lasciato ad essiccare al tiepido sole,
mi pare di scorgere l'orgoglio indomito del bandito Robert McGregor
incrociarsi con lo spirito senza pace del contadino William Wollace,
distanti nello spazio e nel tempo ma generati dalla stessa Madre Terra,
che, nello scellerato inseguimento di un'utopia, chiamano ancora Libertà..."

Taliesin, il Bardo

Altea 19-09-2014 16.41.30

Sir Taliesin,
leggendo il vostro scritto ho immaginato..di essere sopra una verde brughiera scozzese, il vento inclemente che porta frasi utopiche di libertà..la bandiera azzura a strisce bianche e un motto.."Nemo Me Impune Lacessit" (nessuno mi aggredisce impunemente)..riportato pure dal grande Edgar Allan Poe (ma questo è un altro discorso come voi ben dite..).
Grazie per questo angolo di Scozia...

Buon pomeriggio Camelot... :smile:

Altea 22-09-2014 19.12.13

Pablo Neruda..il grande maestro poeta

Qui io ti amo.
Tra i pini scuri si srotola il vento.
Brilla fosforescente la luna su acque erranti.
Passano giorni uguali, inseguendosi l'un l'altro.

Si dirada la nebbia in figure danzanti.
Un gabbiano d'argento si stacca dal tramonto.
A volte una vela. Alte, alte stelle.

O la croce nera di una nave. Solo.
A volte mi alzo all'alba e persino la mia anima è umida.
Suona, risuona il mare lontano.
Questo è un porto.
Qui io ti amo.

Qui io ti amo e invano l'orizzonte ti occulta.
Ti sto amando anche in mezzo a queste cose fredde.
A volte vanno i miei baci su quelle navi gravi,
che corrono sul mare dove non arriveranno.
Mi vedo già dimenticato come quelle vecchie ancore.

Sono più tristi le banchine quando ormeggia la sera.
Si stanca la mia vita inutilmente affamata.
Amo quel che non ho. Tu sei così distante.
La mia noia lotta con lenti crepuscoli.
Ma poi giunge la notte e inizia a cantarmi.
La luna proietta la sua pellicola di sogno.

Mi guardano con i tuoi occhi le stelle più grandi.
E poichè io ti amo, i pini nel vento
vogliono cantare il tuo nome con le loro foglie metalliche.


Pablo Neruda

elisabeth 22-09-2014 20.10.30

Per tutto questo e per tutto quello

Dinanzi alla onesta povertà
che ha chinato la testa in silenzio,
è stata detta ogni cosa?
Noi passiamo oltre l'abiezione di schiavi
perché osiamo essere liberi: per tutto questo.
Tutto è per questo e per quello.
I nostri lavori nel segreto si eseguono: per questo.
Rango, ricchezza e toga conquidono
l'uomo, per quello.


Se accettiamo su logora mensa
la parsimonia di cibo, non è forse per questo?
I pazzi sfoggiano gli abiti, le canaglie il vino.
Un uomo invece è uomo per tutto questo.
Per questo e per quello.
Per quello trionfano gli ornamenti sgargianti
ma un uomo onesto, benché povero,
è il re della vita, per questo.


Quando vedrete nel mondo
il potente incedere con alterigia,
guardando fisso innanzi: ciò è per tutto quello.
Pensate che gli osanna non valgono
anche se tanti sono a una parola,
perché alla vita egli è sordo; per quello.
Per questo e per quello, tutto.
La sua cintura rifulge di gemme: per quello.
Ma l'uomo di liberi sensi
guarda e sorride: per questo.


Per tutto quello, il principe può cingere
la spada a un cavaliere,
elevare un marchese o duca, ma nel loro cuore
gli uomini onesti hanno potere e guida;
per tutto questo hanno un dono supremo.
Per tutto quello e tutto questo.
Le dignità, dai potenti, sono
a quel fine rivolte.
La coscienza dell'autentico significato
innalza gli uomini al più alto rango.


Preghiamo che sia così,
che la volontà di tutto questo si compia,
che nel mondo, sentimento e valore
contengano la disordinata brama.
Per tutto questo e tutto quello.
Qualcuno, per questo, è ancora da venire;
l'uomo sarà fratello all'uomo e la terra
sarà popolata di fratelli un giorno,
per tutto questo.

Robert Burn.....poeta Scozzese...

Sir Taliesin, Lady Altea.....avete dato voce ad un popolo che ama la libertà sopra ogni cosa...ed ha sempre lottato....per ottenerla.....

Ma in questo momento..l'economia non lo ha permesso...e così ancora una volta come nelle guerre passate.......Gli Inglesi hanno vinto.....


Ai popoli liberi...se mai ce ne fossero...

Buona notte Camelot

Galgan 22-09-2014 23.22.33

Oggi, la gente muore di un deprimente buon senso, e scopre, quando è troppo tardi, che l'unica cosa di cui non ci si pente mai sono i propri errori.

Oscar Wilde

Un Irlandese, per spiegare, in poche parole, la questione Scozzese.
Buon senso.....Ma cos'è, alla fine, il buon senso?
Quello che ha portato molti Scozzesi a rimanere sotto quel Regno Unito nato dalla conquista.....Buon senso, o comodità?
Talvolta, è così difficile seguire una pulsione, o un sogno, anche quando questo è lì, a portata di mano.......

Buona notte, genti di Camelot.

Altea 23-09-2014 16.34.10

Buon passaggio di stagione..è autunno e cadono le foglie..:smile: (lo dice pure l'omino su Google)

Buon pomeriggio di inizio autunno Camelot....

http://i61.tinypic.com/289fkw9.jpg

elisabeth 23-09-2014 20.00.18

http://www.ilcerchiodellaluna.it/immagini/mabon2010.jpg


Quando il buio piano piano arriva oscurando il mondo....la nostra anima si riempie della luce del ricordo....il terreno si prepara....perchè avvenga la semina......e i semi dalla morte ritorneranno in vita........



Buona sera Camelot....

Taliesin 24-09-2014 14.34.03

LA RACCOLTA
(testo di L.Zappa Branduardi - Musiche di A.Branduardi)

"Calde notti l'estate con se
ci ha portato giа
rossi fuochi hanno acceso
su ogni campo per ballare...
Della raccolta и il dolce tempo
da domani il grano cadrа
e curiosa anche tu
ti chiedi chi ti coglierа...
Son tornati sui campi
in lunghe file per ballare
fino all'alba hai spiato
i loro fuochi da lontano...
Della raccolta и il dolce tempo
la calda estate finita и giа...
e curiosa anche tu
aspetti chi ti coglierа...
Sei la spiga piщ bella
che hanno scordato di tagliare
sei la mela piщ alta
che nessuno mai raggiungerа...
Passato и il tempo della raccolta
la calda estate finita и giа
e curiosa ancora tu
ti chiedi chi ti coglierа..."


Taliesin, il Bardo



Altea 24-09-2014 16.00.52

Sir Taliesin..bellissimo saluto all' estate..

Buon pomeriggio Camelot.:smile:

elisabeth 25-09-2014 21.05.51

Un giro di ronda nel giardino dei silenzi......e già alle volte i silenzi diventano un brusio fastidioso.......eppure non c'e' nessuno..incomincia a far buio presto la sera e l'aria sembra essersi rinfrescata.......A incominciato anche a piovere......

Buona notte Camelot

Guisgard 26-09-2014 18.32.11

“Ho cercato quel Fiore tra i sussurri della sera, il silente chiarore della Luna e l'ingenuo scintillio delle stelle.
Tra l'impeto del vento, il fruscio ritmato delle onde, l'incedere della giovinezza ed il canto dei miei sogni.
L'ho invocato tra il silenzio della campagna e tra le caduche e fitte foglie d'Autunno.
L'ho inseguito nella caliginosa notte che incombe tra i misteri, fino al gemere dei pini, degli oleandri e dei salici sbigottiti nel crepuscolo imbrunito.
Ma l'ho visto solo in sogno, vedendo i tuoi occhi, tra gli sciolti capelli, il tuo volto infantile ed il sibilante scorrere del tempo che non ti tocca, tra le ore perdute e la fuga dei pensieri.
Non voltarti più di là, tra i turbini della paura e non andare più via nella colpa e nella solitudine, o porterai con te di nuovo il Fiore e tutto il mio mondo, racchiuso in quei tuoi occhi.
Ed io li perderò di nuovo.”
http://img.orchidee.biz/immagini/031...pervinca_l.jpg

Sono le parole di un anonimo innamorato che stanotte ha narrato alla Luna degli occhi della sua amata ed il Tesoro che essi nascondono.
Il suo nome?
Novalis diceva che gli innamorati hanno tutti lo stesso nome.
Il mio...

Buon pomeriggio, Camelot :smile:



+++

Altea 26-09-2014 18.45.42

Sir Guisgard...avete dato con queste frasi o versi qualcosa di magico al Giardino...la voce del cuore di un innamorato che sa leggere l'animo della sua amata attraverso i suoi occhi...dote rara..e voi ne siete riuscito.

Galgan 27-09-2014 22.46.09

Talvolta, nella notte, si odono rumori che sembrano strani, alieni ad essa, eppure ne fanno parte, contribuiscono a crearne l'esistenza, o a rafforzarla, per il semplice fatto che sono presenti.
Uno scalpitare di cavalli, un nitrito sommesso, il colpo di tosse di chi, forse, ora sta vegliando, e non dorme insieme a tutti gli altri.
Perché lo fa?
Perché talvolta, le vite di alcuni sono una fusione del sole e della luna, e nonostante le innumerevoli contese quotidiane, il richiamo delle stelle è troppo forte, troppo seducente per resistervi.......E talvolta, l'unico modo per resistere alle tentazioni è, come diceva Oscar Wilde, cedere ad esse.
Ma infine, si tratta proprio di tentazioni?
No, se ci pensiamo con attenzione, no.
Fin dalle epoche più arcaiche, è sempre stata presente la figura di "Colui che veglia", che cammina nella notte, sguardo vigile e spada nel fodero, al solo scopo di custodire il giusto sonno degli altri.....
Di fronte alla sua spada, gli incubi si disperdono, lasciando intatta la purezza del sonno dei giusti; e allora dormite pure, genti di Camelot, c'è chi sta vegliando.
Buona notte.

http://i.picasion.com/av/78/1dtW.png

Galgan 30-09-2014 16.20.43

Devo ammetterlo, e lo faccio con una certa serenità, per mia stessa natura sono portato alla nostalgia; ma non quella che è sorella del rimpianto, che ci spinge a ripetere a noi stessi la solita, lugubre litania del "se avessi agito diversamente" o del "se le cose fossero andate così".
No, niente del genere, perché non ha senso vivere in funzione del senno di poi.
La malinconica nostalgia che amo frequentare, a guisa di amante incostante e talvolta capricciosa, è quella che è sorella dei ricordi felici, delle esperienze piene che però, come è naturale che sia, ora non sono più, perché messer Tempo, ladro, ruba ogni cosa, presto o tardi........
I ricordi, però, gli sfuggono, quelli ci appartengono e nessuno può portarceli via; ed è per questo che, talvolta, dama Nostalgia può toccarci il cuore con un nonnulla; basta poco, un semplice riferimento, una canzone, il titolo di un libro, ed ecco che il Giardino dei Ricordi apre i suoi cancelli e noi (almeno a me succede) ci lanciamo al suo interno, per godere di quell'atmosfera di sottile malinconia mista a felicità.
E' quello che mi è successo proprio ieri sera, come altre volte, osservando le immagini narranti le imprese di altri.

http://i.picasion.com/av/78/1dRw.png

Ma non furono le imprese fini a loro stesse, a risvegliare il Tempo che fu, né il personaggio che le ha compiute, bensì i luoghi, gli ambienti in cui, tali imprese, si sono sviluppate.
Sembra che siano passati secoli dal mio forzato soggiorno in Sicilia, ed in effetti, ricordo che in principio l'idillio, decisamente, non fu tale......Chissà, forse ero ancora troppo "continentale" nel cuore :smile:
Poi, le cose cambiarono; inutile, e forse superfluo, dire che mi lasciai stregare dall'incanto di quei luoghi e strinsi amicizie molto forti, al punto che pensai che quella fosse la mia Avalon.
Come già detto, il Tempo è predone, e il mio soggiorno forzato finì; ma con il cuore, e con il ricordo, torno sempre a quella che amo considerare la "mia" isola.
Chissà, non saprei dire se mi manca quella terra, o l'età che avevo allora, forse entrambe le cose; ma di sicuro, il ricordo è malinconico e dolce.

Buon pomeriggio, genti di Camelot.

Taliesin 30-09-2014 16.33.52

Cavaliere Galgan...
Attraverso le pagine di un libro che raccoglie le emozioni dell'autore o la trasposizione di esso nella celluloide delle replicanti atmosfere senza fine di un tubo catodico, esiste veramente qualcosa di "magico", direi di primordiale, nella lentezza e nelle pietre di quelle strade polverose, con i suoi muriccioli di pietra lavica che discendono fino al mare, delle piazze chiassose intrise di odore di salmastro o degli olivi avvizziti che rivolgono la preghiera al cielo crsitallino.
Conservate quella parte fanciulla dei vostri anni. Se un Mago non avesse conservato quel sogni ed un Re fanciullo non ne avesse raccolto la parte migliore, forse non saremmo quì a parlare della gioia e del rimpainto.
Credetemi, il Sogno, è la sola salvezza di questa martoriata umanità....

Taliesin, il Bardo

Altea 30-09-2014 16.40.19

E' proprio vero sir Taliesin...parlavamo di questo proprio domenica..io "continentale" e tre "isolani".
Io provo una nostalgia profonda per la città gigliata chiamata "Firenze" e quindi capisco il significato di tutto questo.

Buon pomeriggio Camelot....:smile:

Altea 30-09-2014 19.34.04

"Triste il giardino: fresca
scende ai fiori La pioggia...
silenziosa trema
l'estate, declinando alla sua fine.
Gocciano foglie d'oro...

giù dalla grande acacia...
Ride attonita e smorta
Pestate dentro il suo morente sogno;
s'attarda tra le rose,
pensando alla sua pace;
lentamente socchiude."


Hermann Hesse, Settembre

elisabeth 30-09-2014 21.27.54

La nostalgia.........puo' essere un momento di grande dolcezza.....dove sorridi pensando a quei momenti che si sono incastonati dentro come pietre preziose.......e ogni pietra ci apre un mondo vissuto con amore...dolore...tristezza....o grande rimpianto.........
L'isola dove vivo....raccoglie ogni parte del mondo.........nella cultura e nella sua natura........

Ma quando ho bisogno di ritornare in quella che e' la mia casa karmica....volo verso la mia Scozia.......la sua terra.....mi appartiene come .....come parte di una vita passata....

Quindi ...per i nostri ricordi..per le nostre passioni .....per quello che sono i nostri cambiamenti...

Buona notte Camelot

Altea 02-10-2014 17.30.36

Credete negli Angeli? Oggi è il giorno in cui si celebra il nostro Angelo Protettore, colui che ci segue, sa tutto di noi..gioie, paure e passioni.
Io ho il mio Angelo Protettore...mi dicono era un Angelo pure in Terra.

Buon pomeriggio Camelot..:smile:

Galgan 02-10-2014 19.39.34

Ovvio che credo agli angeli, sia a quelli viventi, che a quelli celesti :smile:

Taliesin 03-10-2014 10.51.11

"Quello che si prova
non si può spiegare qui
hai una sorpresa
che neanche te lo immagini
dietro non si torna
non si può tornare giù.
Quando ormai si vola
non si può cadere più….
Vedi tetti e case
e grandi le periferie.
E vedi quante cose
sono solo “fesserie”…


E da qui…. e da qui…
… qui non arrivano gli angeli
con le lucciole e le cicale…
E da qui…. e da qui….
“non le vedi più quelle estati lì”
“quelle estati lì”…


Qui è logico
cambiare mille volte idea
ed è facile
sentirsi da buttare via!!
Qui non hai “la scusa”
che ti può tenere su
Qui la notte è buia
e ci sei soltanto tu.
Vivi in bilico
e fumi le tue Lucky Strike
e ti rendi conto
di quanto le maledirai…..


E da qui…. e da qui…
qui non arrivano “gli ordini”…
a insegnarti la strada buona…
E da qui…. e da qui….
Qui Non arrivano Gli Angeli!!"


Taliesin, il Bardo

tratto da: "Nessun pericolo per te" EMI - 1996 Gli Angeli.
Vasco Rossi

Taliesin 03-10-2014 12.16.13

Oggi, tre ottobre anno del Signore milleduecentoventise, nella minuscola Porziuncola presso la cittadina di Assini, moriva Frate Francesco.

In quest'epoca di passaggio temporale il giorno comincia a mezzanotte e termina con la mezzanotte successiva. Questo uso è dovuto al diffondersi degli orologi meccanici ed era detto "alla francese".

Nel Medioevo, invece, il giorno cominciava all'alba o al tramonto.

Taliesin, il Bardo

"La vita di San Francesco d'Assisi è quella di un uomo che diventa Santo e lui è un vero Santo: esemplare ed eccezionale, totalmente cristiano nella sua scelta di vivere integralmente il Vangelo, tuttavia non smette di essere un uomo.
Francesco è un uomo (e quindi un Santo) che sceglie la gioia di vivere, la raccomanda ai suoi discepoli, ama la povertà "mai disgiunta dalla letizia". Questo, di Francesco, mi affascina: il suo essere solare, la sua energia vitale, che lo rendono così lontano dai volti tristi ed esaltati della spiritualità monastica tradizionale.
Sento la sua figura, fragile e straordinariamente vigorosa, più che mai viva nel contesto delle passioni e dei problemi contemporanei: la povertà, la malattia, l'emarginazione, l'ecologia, l'attegiamento di fronte "alla'altro", la guerra.
Francesco d'Assisi è, oggi più che mai, Santo, ma è anche grande poeta. Amava cantare e lo faceva spesso, anche da solo.
Per accompagnare il suo Cantico delle Creature, Francesco compose una musica che è andata perduta: io ho provato a ridare voce alle sue parole perché si possa di nuovo cantarle. E' il motivo che mi ha spinto a musicare brani dei suoi scritti ed episodi della sua vita tratti dalle Fonti Francescane. Questo è: Francesco era poeta, amava cantare ed era Santo."


Angelo Branduardi

Galgan 03-10-2014 15.25.58

E' molto bella, lord Taliesin, la citazione che avete fatto, sia per l'argomento trattato che per la fonte da cui è stata presa.
L'Infinitamente Piccolo è, a mio contestabilissimo parere, un vero gioiello, sia di musica che di spiritualità; esprime nella sua pienezza chi fu, ed è, Francesco d'Assisi.
Ancora grazie, messer Bardo.

Taliesin 03-10-2014 16.11.01

Sapevo di potere toccare le vostre corde Messer Galgan...
Dopo "La Buona Novella" di Fabrizio, è quanto di più ispirato sia stato mai scritto in lingua italiana e nel tempo moderno, senza retoriche. Così è. Grazie a voi...

Taliesin, il Bardo

Guisgard 06-10-2014 02.21.15

Essere Guisgard non è facile.
No, non lo è per niente.
Tutti gli eroi letterari vengono descritti per un determinato scopo.
Giasone deve trovare il Vello d'Oro, Lancillotto conquistare Ginevra, Don Chisciotte deridere il mondo, Cyrano e Cristiano scambiarsi reciprocamente animo e corpo, Montecristo vendicarsi della vita.
Ma Guisgard?
Cosa deve fare Guisgard tra le pagine della sua romanzata esistenza?
Omero dava voce ai suoi eroi per salvare dall'oblio un mondo che non esisteva più,
mentre Salgari diceva che ai suoi chiedeva di compiere ciò che avrebbe voluto fare lui.
Dumas ideava i suoi protagonisti per dar forma alle debolezze umane e Byron invece li animava nei suoi scritti per avere uomini simili a lui.
E Guisgard?
Cosa chiede a me e cosa io posso chiedere a lui?
Forse di condurmi nel suo mondo di sogni?
Eppure il suo mondo è il mio mondo.
Abbiamo stessi amici ed uguali nemici.
Ci dividiamo propositi simili e affrontiamo identiche imprese.
Ed inseguiamo i medesimi sogni.
La maschera di Guisgard ha le fattezze del mio volto, mentre le sue passioni trovano dimora solo nel mio cuore.
Impugno la sua spada e cavalco il suo destriero.
So parlare alla sua Margherita ed essa a me.
Cosa dunque mi distingue da lui?
Cosa allora devo chiedergli?
Forse nulla.
Forse è lui che chiede qualcosa a me.
Ma cosa?
Non lo so, ma magari lo scoprirò stanotte.
Nel mio giro di ronda, tra i segreti ed i misteri di Camelot.
Vagando attraverso le sue strette stradine, fissando la Luna e le stelle tra le torri, i campanili e le guglie.
Rincorrendo ombre e spettri, seguendo il vento ed interrogando il silenzio della notte.
Cercando il misterioso Castello del Doloroso Amore, sfuggendo alla terribile Gioia dei Taddei e sognando la meravigliosa Sygma.
Indosserò il suo mantello ed ascolterò gli innamorati solitari che sospirano.
Ruberò poi i loro versi e ne diventerò il custode.
Parlerò al firmamento e attenderò l'alba.
E forse domattina, se Dio vorrà, troverò il Tesoro più grande che solo Guisgard è destinato a scoprire.
E statene certi che quando ci riuscirà, Guisgard avrà il mio volto ed il mio cuore.

Buonanotte, Camelot...
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Galgan 06-10-2014 23.26.34

Buon sir Guisgard, amico mio, la strada di ognuno di noi è irta di domande ed incertezze, siamo chiamati a compiere uno scopo, ma sovente questo ci sfugge, o forse si avvicina in modo talmente imbarazzante, da sembrarci lontano, irraggiungibile.
Eppure, talvolta ci si chiede se la natura della ricerca trovi la sua realizzazione nel raggiungimento dell'obbiettivo o nella ricerca stessa......Non saprei dirlo, sono solo un uomo, ma quel che ho imparato è che finchè ci poniamo domande, vuol dire che abbiamo il cuore e la mente aperti a nuovi orizzonti e a nuove combinazioni....E questo, già di per sé, è la spada più tagliente che esista, una spada che, se siamo in grado di impugnare, ci rende invincibili.
Possedete un'intelligenza acuta e vivace, ringraziate Dio per questo dono, e vivete giorno per giorno il romanzo della vostra vita; ogni risposta germoglierà nel vostro cuore, statene certo.

Buona notte, Camelot.

Taliesin 07-10-2014 11.42.04

Cavaliere dell'Intelletto...
Non posso che unirmi in simbiosi alle parole di Cavaliere Galgan poichè esse provengono dal cuore e per questo sono frizzanti e cristalline come acqua di sorgente...bevetene e saziatevene a pieni sorsi, Amico mio.

Taliesin, il Bardo

Altea 07-10-2014 17.30.11

Guisgard...sa quali sono i suoi sogni e le sue forze..egli sa dove andare..e sarà in grado di realizzare le sue ambizioni.

Buon tardi pomeriggio Camelot...:smile:

Galgan 12-10-2014 23.59.56

Invero, basta poco per essere felici, anche se questo mondo, nella sua folle corsa, pare aver dimenticato questo principio.
Ma, alla fine, cosa è poco, o meglio, cosa, o chi, decide che quello è "poco"?
Come per altre domande, non posseggo la risposta, ma so che questa è stata una buona giornata, una giornata che uno scrittore che lessi tanto tempo fa definirebbe "più perfetta", perché la semplice perfezione non le renderebbe giustizia.
Il buon Sant'Uberto ha finalmente posto il suo sguardo benevolo nella mia direzione, ricordandosi anche di chi, tra i suoi devoti, non lo ha recentemente frequentato per mancanza di tempo, non di passione.
Una mattinata splendida, il cane ha lavorato bene, accettando di buon grado anche quelle pause nei luoghi dove amo fermarmi a meditare......E proprio sul finire, a guisa di premio, giunge un selvatico, messer Lepre.
Nessun massacro di animali ad imitazione della battaglia di Hastings, anche perché decisamente non amo questo genere di cose, solo una cooperazione tra uomo e cane, con il risultato di una sospirata preda.
Un istante di silenzio, nel rispetto dell'animale appena abbattuto, una carezza al cane, e poi a casa, per dedicare il resto della giornata alle mie dame.

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Pomeriggio in fiera, tra cavalli, cani, gatti, pecore, galline, mucche, asini e quant'altro, e rimanere affascinati da come tutto questo possa essere meraviglioso per una bimba che non ha mai visto il mondo; godersi l'incantesimo delle sue risate di fronte al miagolio di un gatto, o il suo sguardo sorpreso nel vedere una tartaruga che infila la testa nel guscio.
Forse, come mi dicono alcuni, la piccola principessa mi sta facendo perdere, in positivo, il lume della ragione, ma è una dolce pazzia.

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Buona notte, Camelot.

Taliesin 13-10-2014 11.46.14

Cavaliere Galgan...
Avete dipinto un bellissimo affresco di vita campestre, risvegliando in me il fanciullo mai assopito, quando con il Caro Nonno, dopo lunghissime giornate passate tra la conoscenza e l'arte dei boschi, dei fiumi e delle pietre, discendevamo a perdifiato il dirupo antico che portava alla fiera del bestiame, dove ritrovavo i miei cari amici animali con i queli condividere i giochi di bambino. Tenetevi stretta quella discendenza che un Signore del Cielo e degli Acquitrini ha voluto donarvi e soprattutto quella dolce pazzia che, nei giorni neri e tristi, spazzeranno via come sole a primavera quelle dannate nuvole...

Taliesin, il Bardo

Altea 13-10-2014 18.25.36

Sorrido benevolmente..i padri hanno sempre avuto un debole per le loro principesse e quanta dolcezza vedo in questo..
p.s. non entro nel discorso di messer Lepre..preferisco ammirare il sorriso di una bella principessina e vorrei immaginarla in un girotondo di arcobaleno assieme ad altre due principessine.:smile:

Buona serata Camelot... :smile:

Guisgard 13-10-2014 19.08.31

Sir Galgan, che splendida giornata avete descritto.
Siete un uomo fortunato, un re nel vostro mondo di felicità.
Quel “poco” di cui parlate è invece tanto, è tutto.
E' Gioia, quella vera.

Buon pomeriggio, Camelot :smile:

Guisgard 15-10-2014 16.14.21

Il nostro buon bardo nel topic degli aforismi ha citato uno straordinario estratto dei pensieri della Santa che si festeggia oggi: Santa Teresa d'Avila.
Una donna meravigliosa, Dottore della Chiesa e tra le Sante più venerate ed amate nella mia antica terra.
Santa Teresa tra le varie virtù annoverava anche uno straordinario senso dell'umorismo che non perdeva neanche nei momenti più difficili.
Si racconta, infatti, che ella soffrisse di gravi dolori alle gambe e che un giorno le apparve un Angelo per consolarla.
Il Divino Messaggero le disse: “Coraggio, queste pene ti sono state inviate da Dio e dovresti rallegrartene, poiché Egli così tratta i Suoi amici.”
E la Santa, lesta, rispose: “Ah, ecco perchè ne Ha così pochi di amici il Signore!”
http://c3.quickcachr.fotos.sapo.pt/i...191_MZzAh.jpeg

Buon pomeriggio, Camelot :smile:

Altea 15-10-2014 16.33.47

Ringrazio sir Taliesin, prima negli aforismi, e poi qui sir Guisgard per avermi parlato di questa Santa o donna straordinaria.
L'ultima frase citata da questa santa e riportata da sir Guisgard ha, comunque, in sè un significato che va oltre alla risposta ironica.

Buon pomeriggio Camelot..:smile:

Galgan 15-10-2014 17.29.46

Concordo con voi, lady Altea, sia per i ringraziamenti ai due nobili messeri, sia per il commento alla frase della santa, oltre il gioviale senso dell'ironia, esprime il senso del fardello e della predestinazione.
E' proprio vero, che certe anime riescono a far piangere ridendo.

Taliesin 16-10-2014 11.59.02

Buongiorno Camelot...
Ierinotte nella vana speranza di cercare tra gli scaffali polverosi delle mie librerie un attimo di sonno ristoratore e rigenerante che non è mai arrivato, mi sono imbattuto in una vecchia antologia per la scuola d'infanzia datata 1891, dove tra varie prose e poesie che richiamavano alle quattro stagioni simboleggiando le varie età ed attività degli uomini, ho raccolto un'insolita ed eretica espressione, considerando l'epoca della stampa del suddetto libro, circa il fenomeno atmosferico della pioggia:

"Piove, Governo Ladro"

Credo che in questi giorni di lacrime e pioggia, dopo tanti anni trapassati, tanti luoghi comuni, tanta "acqua" sotto e sopra i ponti, oltre le facili e prevedibili retoriche, mai espressione potrebbe essere più appropriata.

Taliesin, il Bardo

L'espressione Piove, governo ladro! è usata come bonaria parodia degli slogan contro il Governo e in generale contro il Potere costituito, colpevole di tutti i mali possibili e quindi anche della pioggia.

Secondo Alfredo Panzoni (Dizionario moderno, 1095), la frase nacque come didascalia di una vignetta. Nel 1861 i mazziniani avevano preparato a Torino una dimostrazione; ma il giorno fissato pioveva, e la dimostrazione non si fece. "Il Pasquino" (una rivista satirica) pubblicò allora una vignetta di Casimiro Teja rappresentante tre mazziniani al riparo della pioggia dirotta e ci mise sotto la legenda: "Governo ladro, piove!".L'espressione divenne poi il motto della rivista.

Popolarmente l'espressione si ripete comunemente per satireggiare l'abitudine diffusa di dare la colpa di ogni cosa al governo, talora anche come espressione di sfogo polemico.

Qualcuno fa risalire l'espressione al fatto che il Granduca di Toscana mise la tassa sul sale. La pesa veniva effettuata sempre nei giorni di pioggia e il sale pesa di più quando è bagnato.

Secondo altri l'espressione "Piove, governo ladro!" nasce nei territori del nord-italia (Regno Lombardo-Veneto 1815-1848) sotto occupazione Austriaca. I contadini, tassati in base al raccolto, sapevano che ad annata piovosa con presunto (dai governanti austriaci) raccolto più abbondante ci sarebbe stato un conseguente aumento delle tasse. Da qui l’uso di imprecare contro il governo quando piove.

Secondo un'altra ipotesi il detto deriva dall' antica Roma, quando i magistrati ed i soldati romani venivano pagati con grano, vino, olio ma maggiormente sale, che quindi quando veniva a piovere nei giorni di paga, questo, il sale, con l'umidità acquistava di peso e quindi ne veniva spartito meno.

Vi è infine un'ipotesi che fa risalire l'espressione alla tassa applicata alla raccolta dell'acqua piovana ai cittadini che avevano come fonte di raccolta le cisterne alimentate dalle grondaie.

Altre fonti la ricondurrebbero al tempo degli egizi, quando il governo dell'epoca aumentava le tasse nei territori che venivano sommersi dalle acque durante le esondazioni del Nilo, ricoprendo il terreno di limo il terreno era più fertile e ciò dava origine alla maggior tassazione.

Taliesin, il Bardo

tratto da: wikipedia

Altea 16-10-2014 14.53.10

Sir Taliesin..grazie per averci fatto conoscere tutto questo e vi stringo la mano...fosse che la pioggia la manda il Governo ma il dissesto ecologico e geologico l'ha creato l'uomo stesso...ma potremmo aprire una parentesi che non si chiuderebbe mai su questo (come l' abusivismo, la sterminazione di foreste........etc) ed entrare in discorsi diciamo troppo "politici".
...ma non può piovere per sempre!!!!

Buon pomeriggio Camelot :smile:

Galgan 16-10-2014 18.58.25

Così è, lady Altea, ed invero taccio perchè ho troppo da dire :neutral_doh:.
Comunque, è vero, non può piovere per sempre.

Taliesin 17-10-2014 12.00.59

Buongiorno Camelot...
Questa notte, nel cuore del dormiveglia di Morfeo nel mezzo al vortice di Ulisse, la Terrra ha tremato ancora come quel lontano giorno sul Sacro Monte, quando l'Infinitamente Piccolo ricevette i segni del Redentore...

Primavera del 1213, probabilmente nel Mese delle Rose, Mmaggio.

San Francesco in compagnia di Frate Leone, divagando sui massimi sistemi alla ricerca della perfetta letizia, girovagavano tra la Toscana e la Romagna in quella terra ancor'oggi chiamata Montefeltro.
Francesco giunse nei pressi della Rocca dei Signori del Montefeltro, dove si stava celebrando un banchetto, e, una volta invitato, tenneuna grande orazione sull' orrore del peccato.

Noi la facciamo facile e veloce ma pensate di essere in una festa medioevale del duecento, chiedete e Vi danno la parola per fare un'orazione "sull'orrore del peccato".

Tra quelle persone, ammaliate dalla su arte oratoria, c'era Messer Orlando Cattanei Conte di Chiusi in Casentino, che rimase profondamente colpiti dalle parole di Francescoe. Tanto è che propose al Santo di regalargli un monte solitario noto con il nome di La Verna, a suo modo di vedere, molto adatto per chi vuol fare penitenza.

Chiusi di Verna divenne la seconda casa di Francesco

Nel settembre 1224, in occasione della Sua ultima salita sul Monte della Verna, Francesco compì il miracolo dell'acqua sgorgante dalla roccia in modo da dissetare la grande sete che era venuta ad un contadino che lo accompagnava verso il Santuario.

In quell'occasione Francesco era stato accolto da una moltitudine di uccelli festanti di fronte alla presenza del Santo ed anticipatori del grande prossimo miracolo.

Infatti fu proprio durante questa ultima ascesa alla Verna che San Francesco ricevette, tra due ali di angeli serafini, le Sacre Stimmate.

Il Divin Poeta Dante all'uopo scrive:


"Nel crudo sasso intra Tevere ed Arno

da Cristo prese l'ultimo sigillo

che le sue membra due anni portarno"

(Dante, Paradiso,cap. XV, vv.106-108)


Ora il Suo corpo portava le piaghe profonde e grondanti sangue come se anch'Egli avesse subito il supplizio della crocifissione.



"Sulle palme delle mani e sul dorso dei piedi si manifestarono delle escrescenze carnose come capocchie di chiodi e, dalla parte opposta, punte acuminate profonde.

Sul costato poi una larga ferita, dai lembi rosseggianti, che versava continuamente sangue, imbrattava le vesti e rigava le carni".



tratto da Vita di San Francesco di Assisi
Casa editrice francescana frati minori conventuali pag. 119

Dal 1226, ogni giorno, all'Ora Nona (le quindici) la processione dei frati attraversa il Santuario per recarsi a pregare alla Cappella delle Stimmate a ricordo di questo grandissimo miracolo.
Nel 1431 La Verna passò (con concessione di Papa Eugenio IV) sotto il dominio di Firenze.

Firenze a sua volta l'affidò ai Consoli dell'Arte della Lana ... che a loro volta l'affidarono alla bravura dei Della Robbia.
La Verna pertanto segue la storia della Signoria Medicea prima e del Granducato di Toscana poi fino all'Unità d'Italia.

Con il Regio Decreto del 1866 che istituì la soppressione degli ordini religiosi, il Comune di Firenze ne rivendicò lo "ius patronati" e ne divenne proprietario fino al 1933.
Infine, a seguito dei Patti Lateranensi, La Verna fu restituita, sotto forma di affitto, ai Frati Minori Francescani.

Tra le tante vicissitudini si segnala che il Santuario fu bombardato durante la seconda guerra mondiale.
Taliesin, il Bardo

brianna85 17-10-2014 12.42.49

Buon giorno camelot come state? Qui piove ogni giorno


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