Camelot, la patria della cavalleria

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Dacey Starklan 14-12-2015 19.01.45

<<Alla base...Se ritenete che sia la soluzione migliore...>> dissi semplicemente celando il mio fastidio. Quell'allontanamento non ci voleva proprio.
<< Sarà il caso informare il capitano comunque, onde evitare incomprensioni>>
E su quello sperai che il baronetto non si opponesse.
Annuii ai borghesi, ero più tranquilla se fosse venuti anche loro, inoltre questo avrebbe dimostrato che volevo stare sola con Levet, piuttosto il contrario.
<< Ma certo signori, questa avventura l'abbiamo iniziata insieme e la termineremo insieme. Spero che alla base non facciano problemi ad ospitare così tante persone>>

Guisgard 14-12-2015 19.23.08

“Beh, il baronetto saprà di certo imporre la sua volontà ai legionari.” Disse Poeh. “Immagino non potranno negargli un alloggio per tutti noi.”
“In effetti temo di no.” Annuì Levet. “Anzi, sarà meglio che ora mi rechi proprio alla base e chieda di conferire col comandante.” Guardò il taverniere. “Come posso raggiungere la base legionaria?”
“Con mezzi di fortuna, signore.” Rispose il taverniere. “Purtroppo, da quando vi è la guerra non vi è più la corriera che porta lassù.”
“Se volete posso portarvici io, signore.” Un uomo seduto a mangiare.
“Grazie, ve ne sarei grato.” Alzandosi il baronetto. “A presto, milady...” baciando la mano di Dacey.
E insieme a quell'uomo uscì dalla taverna.
Nello stesso instante Guisgard e Altea erano fuori sulla staccionata.
“Andiamo, madama...” lui a lei “... non siete un po' troppo melodrammatica?” Sorridendo. “Addirittura decidere della vostra vita? Io? E perchè mai? A stento riesco a gestire la mia. Sono quello che vedete... un uomo senza fissa dimora, un solitario e forse pure un po' ombroso e burbero. Vivo alla giornata e non so neanche cosa farò stasera o stanotte. Suvvia, non è il caso di farne un romanzo di Dickens.” Facendole l'occhiolino.
In quell'istante dalla taverna uscirono Levet ed un altro uomo.
Allora il baronetto ed il militare si scambiarono un lungo sguardo.

Guisgard 14-12-2015 19.23.49

Quel bacio.
Lungo e travolgente.
E le mani di lui, ovunque sul corpo di lei, quasi a farla sentire nuda.
“Io...” disse lui a Marwel in un sussurro ancora intriso del piacere di quel bacio “... e se io non fossi lui? E se lui dovesse tornare un giorno?” La guardò. “E se il mio volto fosse rimasto sfigurato sotto queste bende?”

Guisgard 14-12-2015 19.24.08

I contadini fecero salire Gwen sul carretto.
Ed esso si avviò cigolante verso la campagna.
Ma ad un tratto, uno dei contadini dietro di Gwen portò un fazzoletto sulla bocca di lei, premendo forte.
La ragazza sentì un intenso odore di cloroformio e poi più nulla.

Lady Gwen 14-12-2015 19.29.28

Il carretto si avviò cigolante verso la campagna.
All'improvviso sentii un fazzoletto premuto sula bocca.
Mi dimenai, cercai di chiamare aiuto, qualcuno, anche Fermer, pur sapendo che era lontano, ma era troppo tardi.
Il buio aveva già avuto il sopravvento.

Marwel 14-12-2015 19.40.53

"Non mi importa" rispose Marwel ad un soffio dalle sue labbra "non mi interessa il tuo volto, non mi interessa se non sei Danny. Potresti tranquillamente essere davvero una spia di Canabias, ma per quanto mi riguarda sono ormai totalmente ed irrimediabilmente legata a te".
La sua bocca fremeva di desiderio per quella del pilota e non attese oltre, di nuovo gli si avvicinò e premette le labbra sulle sue, mordendo delicatamente quelle inferiori di lui.
Si abbandonò totalmente a quella passione, ma sempre con prudenza, poichè non voleva fargli del male.

Altea 14-12-2015 19.48.36

"Romanzo di Dickens..mi avete presa per una persona o donnetta che sogna nei romanzi..so benissimo come siete..e ripeto..mi fido di voi, non vi avrei mica detto tutto questo no? Avete paura posso immischiarmi nella vostra vita, o segreti? Affatto....voi siete libero come lo sono io. Solo mi date fiducia, mi sento protetta con voi" gli accarezzai il viso "E poi mica siamo innamorati io e voi..non è stato amore a prima vista" e risi "un posto lo abbiamo e mi sembra la vostra camera sia nello stesso corridoio della mia .... o dove volete voi, vi seguirò..amo la avventura.Facciamo una prova..tanto ve ne passeranno di treni per Capomazda...ma scommetto al prossimo treno sarete voi ad implorarmi a rimanere..scommessa fatta!! Bene...allora siamo d' accordo".
A proposito sorridendo.."Pure io non so che fare stanotte...pensate un pò..magari possiamo leggerci un romanzo di Dickens con un buon brandy di marca..offro io per questo patto".
Rimasi accanto a lui, appoggiata alla sua spalla, uscì il nobile e non mi sfuggi l'occhiata che Guisgard gli diede.

Dacey Starklan 14-12-2015 19.49.33

<<A presto>> accennai appena sorridendo a seguito di quel baciamano. Una volta uscito mi voltai verso i tre uomini al mio tavolo.
<< Cosa ne pensate del baronetto? Possiamo davvero fidarci di lui?>> chiesi a bassa voce, << si è mostrato molto gentile nei miei confronti, fin da subito, davvero molto gentile e mi chiedo se non ci sia qualcosa dietro ecco>>
Esternai così i miei dubbi agli altri.
<< Dove pensate sia finito il capitano, la sua uscita di scena è stata un po' drammatica non credete? Se pensa che il suo compito sia terminato ebbene si sbaglia di grosso. Io non sono ancora arrivata a Capomadza e non sono ancora stata riconosciuta dalla Baronessa, fino ad allora lui, come voi tre, siete ancora parte del nostro piano, solo dopo, ottenuti i soldi le nostre strade si divideranno... Ho ragione? Altrimenti, se il capitano non intende seguirci, non avrà diritto alla sua parte.>>
Seria, quasi austera, avevo parlato con un tono fermo, come se fosse un ordine, da vera principessa. Infatti avevo compreso che la mia unica possibilità per chiarire definitivamente con Guisgard era costringerlo a seguirci per amore dei soldi.

Lady Gaynor 14-12-2015 21.58.53

Finalmente eravamo alla base. Icarius mi porse la mano per aiutarmi a scendere dall'aereo. Quel contatto fu prolungato per qualche secondo più del necessario, fino a che ci si avvicinò Park, visibilmente contento di vederci sani e salvi. Mi rivolsi proprio a lui. "Park, spero proprio che dopo tu abbia un paio d'ore per me... ho da dirti tante cose, molto importanti, ma prima ho bisogno di una doccia e di mangiare qualcosa, oltre che dormire un po'. Sarò anche la spia più in gamba del mondo, ma sono pur sempre un essere umano che combatte i cattivi da più di quarantott'ore senza mai un attimo di tregua..."
Prima di andare, dissi ad Icarius: "Tu e Palos venite da Armand, stasera... berremo qualcosa insieme..."
Mi avviai verso la caserma centrale, desiderosa del mio letto, ma prima dovevo passare da Goz per l'affare di Orko. Entrai e vidi Tesua nel corridoio. Gli andai incontro e in breve gli raccontai del ritrovamento di Icarius e dell'uccisione di Viktoria. "Adesso però ho bisogno di vedere Goz, con molta urgenza anche... accompagnami tu, così sentirai ciò che ho da riferire..."


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Clio 15-12-2015 00.10.48

Sorrisi a quelle parole.
Accompagnarmi, perfetto..
Ma non ebbi il tempo di rispondere perché lui e la donna stavano parlando.
E in certi discorsi era meglio non intromettersi.
Da come lei insisteva nonostante le parole di lui compresi che non se la sarebbe scrollata di dosso facilmente.
E l'idea di mettere fuori combattimento una donna che non c'entrava niente non mi piaceva.
Quindi scartai l'ipotesi di tramortita per fare lo stesso poi con lui.
Non potevo più aspettare.
Due uomini uscirono dalla taverna, erano quelli al tavolo con Guisgard.
In quel momento si frapposero tra lui e me, e mi diedero il tempo di estrarre la pistola che tenni ben nascosta sotto il cappotto.
Una volta passati mi avvicinai a lui.
Molto, tanto da sfiorare il suo corpo con il mio.
Cercai di non ascoltare le sensazioni che mi diede quel contatto e pensare alla missione.
Infatti, oltre a poter sentire il battito del mio cuore, talmente era vicino, poteva sentire anche la canna della pistola puntata sul suo addome.
Ero messa in modo che la pistola fosse nascosta dal cappotto.
"Sicuro di volere che la tua amica venga con noi?" Chiesi, con tono delicato eppure deciso, con gli occhi incatenati ai suoi.
"Perché pesavo che potremmo farci una passeggiata io e te..
Che ne dici?" Con voce suadente "Sono sicura che la ritroverai qui ad aspettarti.." Annuii "Non temere..".
Poi mi sporsi, avvicinandomi ancora di più, per quanto possibile.
"Sei tu che hai scelto le cattive..." Gli sussurrai all'orecchio, con voce calda.
Mi stupiva sempre il modo in cui mi comportavo con lui, eppure mi veniva così naturale.
In quel momento rammentai le sue parole sulle donne da difendere e quelle da cui difendersi.
Sospirai, ero quella che ero e non sarei mai cambiata.
"Allora?" Mormorai, senza staccare mai gli occhi dai suoi "Vogliamo andare?".


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