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La perpetua ci servì un piatto di pasta e fagioli e del vino, una cena in apparenza frugale, ma che mi fece sentire confortata.
Poi, padre Sever co accompagnò alla nostra camera, essenziale, ma confortevole come la nostra cena. "La ringrazio davvero, padre. Lei è stato gentilissimo ad accettare di ospitarci." Alla sua constatazione, mi tornò in mente il falso monaco che ci aveva quasi ucciso e che noi avevamo dovuto freddare per non morire. Immagini e sensazioni terribili che non ci avrebbero mai abbandonati. Ma sorrisi. "Già, meglio così" risposi, stringendo la mano di Elv. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
“Ora riposate, è tardi.” Disse il prete a Gwen e ad Elv. “Domattina andremo alla polizia per denunciare il furto della vostra auto. Buonanotte, ragazzi.” Ed andò via.
“Che brutta avventura.” Elv sedendosi sul letto. “Tutto dannatamente assurdo...” scuotendo il capo. |
"Grazie, buonanotte anche a lei!" gli augurai, prima che andasse via.
Guardai Elv sedersi sul letto e non aveva tutti i torti. Neanche in un film avremmo letto una storia simile. Mi sedetti sul letto dietro di lui e poggiai il mento sulla sua spalla. "Lo so, tesoro... Ma per fortuna ne siamo usciti vivi..." mormorai sospirando "Domattina sarà finito tutto quanto..." Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Oh se vuoi salva la vita dovrai essere molto più loquace di così!" fisaandolo torva.
"Il nome del tuo compratore, il luogo dell'incontro, dimmi ogni cosa o non vedo perché dovrei tenerti in vita!". Quel profumo era sempre lì, persistente, ma cercavo di far in modo che non mi sconcentrasse. |
“Si...” disse Elv guardando Gwen “... si, hai ragione... forse è meglio riposare ora... ci farà bene dormire... così questa dannata notte passerà presto...” accarezzandole il viso.
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Prima però che il professore rispondesse a Destresya, dal corridoio si udirono dei passi.
ualcuno si avvicinava. Un attimo dopo nella stanza entrò un uomo. Aveva occhi azzurri e capelli scuri. Guardava la Pantera. Era Fessen. Si versò da bere e si sedette su una poltrona come se nulla fosse. http://i.imgur.com/Qs1wSOK.jpg |
Annuii stancamente lasciando un piccolo bacio nella piccola e morbida porzione di pelle fra lo zigomo e l'occhio scuro e vellutato di Elv, mentre mi accarezzava il viso.
Allora tolsi le scarpe e mi misi sotto le coperte, in attesa che facesse lo stesso. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Anche Elv si coricò, stendendosi accanto a Gwen.
Un'ultima carezza e poi spense la luce per dormire. Fuori la notte era fredda e silenziosa. L'aria chiara di stelle aveva il profumo della campagna e quell'abitazione accanto alla chiesetta sembrava immersa in un'appartata solitudine. |
Si stese accanto a me sotto le coperte, mi rivolse un'ultima carezza e spese la luce, al caldo della stanza, mentre mi accucciavo sul suo petto.
La notte era silenziosa, immobile, nel bel mezzo della campagna, un silenzio quasi assordante ma che veniva rotto dal suo respiro e dal suo cuore, sui quali mi concentrai per provare a dormire. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
L'uomo non rispose alle mie domande, restando imbambolato a guardami.
"Allora?" Incalzai, stringendo sempre di più la morsa attorno al suo collo. Ma poi accadde qualcosa che non mi sarei mai aspettata, Fessen che entrava nella stanza come se nulla fosse. "E tu che ci fai qui?" Fissandolo negli occhi intensamente, conscia del fatto che non mi avrebbe riconosciuta. Possibile Che fosse lui? Eppure eravamo insieme quando il codice era stato rubato. La cosa non mi piaceva per niente. |
La notte era silenziosa e cupa, con Gwen che impiegò un bel po' prima di addormentarsi.
Alcuni rumori però la destarono dal suo sonno. L'orologio alla parete segnava che era passata solo un'ora. Elv continuava a dormire, mentre quei rumori giungevano forti da fuori. |
“Bel costumino...” disse con un vago sorriso Fessen a Destresya “... sei una maestra del cosplay?” Bevendo divertito. “O altro?” Fissandola.
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Impiegai un bel po', ma poi mi addormentai.
Improvvisamente, mi svegliai. Sentii dei rumori provenire da fuori, l'orologio segnava che avevo dormito solo un'ora. Iniziavamo bene... Quei rumori intanto insistevano, diventando sempre più forti e decisi. Allora rimasi in ascolto per capire da dove provenissero. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Gwen cercò di comprendere da dove provenissero quei rumori.
Venivano dall'esterno, dalla campagna intorno alla chiesetta. Come se qualcuno spostasse qualcosa di pesante con degli attrezzi probabilmente. |
Guardai Fessen, poi il tipo sotto di me, il professore.
Lo fissai negli occhi. "Hai sprecato la tua unica possibilità.." con disprezzo prima di affondare gli artigli nella gola, e ucciderlo. "Altro, direi..." con voce calda fissando Fessen, per poi alzarmi e avvicinarmi a lui con un balzo rapido, in modo da immobilizzarlo col mio corpo coperto dal lattice. "Ti ho fatto una domanda, e sarà meglio che tu mi dica tutta la verità se non vuoi finire come il tuo amico qui". Indicando con un cenno il cadavere del professore mentre con gli artigli accarezzavo il collo. |
Venivano dai dintorni della chiesa e sembrava qualcuno che spostasse qualcosa con degli attrezzi.
"Elv... Elv, svegliati..." lo chiamai, scuotendo il suo braccio. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
“Ah, sei sprecata a fare la cattiva ragazza così...” disse Fessen senza opporre resistenza alcuna a Destresya, ormai contro il corpo di lui “... decisamente... se vuoi fare la cattiva ragazza allora dovresti farla nel mio letto...” con un sorriso malizioso.
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Elv allora si svegliò.
“Ehi...” disse ancora assonnato lui a Gwen “... cosa c'è? Perchè non dormi?” |
Elv si svegliò, rispondendomi assonnato.
"Scusa se ti ho svegliato... Ho sentito dei forti rumori venire da fuori... Qui vicino..." Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Elv si massaggiò il viso col chiaro intento di svegliarsi ben bene, per poi scendere dal letto ed avvicinarsi alla finestra.
"E' buio, non riesco a vedere nulla..." disse a Gwen "... ma i rumori li sento chiaramente... forse dovremmo scendere a controllare..." pensieroso. |
Elv si alzò, ma non vide nulla.
"Non saprei... Potrebbe essere padre Sever Che ha da fare qui vicino, o non so..." pensierosa... Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Lo fissai negli occhi, intensamente, quasi volessi potergli leggere nell'anima.
Oh mi avevano sempre affascinato quegli occhi azzurri e profondi. Gli sorrisi, un sorrisetto divertito e malizioso. "Tu prima dimmi del codice di Alessandria..." con voce calda e sensuale, mentre gli artigli sfilavano il suo collo, per poi inciderli nella carne, facendo uscire una lunga striscia di sangue. |
“A me sembra strano” disse Elv a Gwen “che un prete nel cuore della notte, in aperta campagna, si metta a fare simili rumori...” perplesso.
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Fessen sorrise nel vedere l'artiglio di Destresya graffiarlo.
“Fammelo dire tu del codice...” disse pianissimo lui, con voce sensuale “... magari mentre godo nel sentire te che...” rise piano “... prosciughi tutto il mio ardore maschile...” accarezzandole una ciocca di capelli. |
Annuii lentamente.
Non aveva tutti i torti. "Beh, allora andiamo" alzandomi dal letto e mettendo le scarpe. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Elv annuì e con Gwen lasciarono la camera, andando verso l'uscita dell'abitazione.
La casa era avvolta da una cupa penombra e da fuori continuavano a sentirsi quei rumori. Elv sbirciò appena dalla porta, guardando fuori. "Vedo delle sagome..." disse piano a Gwen "... sembra stiano portando qualcosa in un capanno vicino al cortile..." |
ÞLo fissai con aria sensuale, perversa e calda.
Ormai non ero più la Destresya remissiva e servizievole, ma la Pantera. Se quel taglio non era sufficiente avrei infierito. Incisi ancora di più nella carne con il mio artiglio, facendo scendere una quantità di sangue molto maggiore. Poi, come un gatto, mi china a leccare quel liquido caldo, fissandolo negli occhi. "Comincia a parlare, ho detto!". Oh non avrei ceduto tanto facilmente. https://pre00.deviantart.net/db7a/th...an-dbv1acj.jpg |
“Oh si...” disse Fessen chiudendo gli occhi e godendosi quel momento “... si, brava...” accarezzando con una mano i capelli di Destresya mentre lei leccava il graffio e con l'altra scivolava invece lungo la tutina attillata della Pantera, sentendone ogni forma e piega.
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"Il Codice!" Gli sussurrai all'orecchio, ancora con il sapore del suo sangue sulle labbra.
Sentivo la sua mano addosso a me, e venivo travolta da una sensazione calda e profonda, un'eccitazione che attraversava ogni fibra del mio essere. "Non avrai niente da me finché non mi dirai la verità.. a cominciare da chi sei davvero!" Con sguardo indagatore nell'inifinito azzurro dei suoi. E così dicendo incisi un profondo taglio lungo il suo petto, senza smettere per un momento di fissarlo negli occhi. |
Fessen la guardò negli occhi mentre Destresya gli graffiava il petto.
Allora col viso si avvicinò a quello di lei, guardandola negli occhi oltre la mascherina, per poi incatenare le labbra della Pantera alle sue, in un bacio caldo, intimo, profondo, lascivo. https://www.parmadaily.it/wp-content...6/02/Bacio.jpg |
Citazione:
Osservai Montes e solo allora presi la parola "Capo, come spiegavo ad Hunt, se Fessen e Fantamas fossero la stessa persona, lui sarebbe un ladro imbattibile ma tanto sciocco da lasciare una prova così importante nel suo studio e non prendersela se fosse vera? Una autoproclamazione di reato...io non credo siano la stessa persona" accarezzando i capelli bruni di Hunt e fissandolo negli occhi più azzurri del solito mentre rifletteva. Era davvero una storia strana questa "Si sa, a proposito, cosa ha rubato nel monastero? Noi abbiamo avuto l' identikit solo". |
Il sangue che colava lungo il suo petto, il sapore dello stesso sulle mie labbra vermiglie, quello sguardo magnetico che mi fissava.
Sembrava non sentire dolore, impassibile com'era ai graffi dei miei artigli. Tutto il mio corpo fremeva sotto la tutina in lattice, ogni parte del mio essere scottava. Le sue mani mi facevano impazzire, il suo sguardo mi ipnotizzava, il suo corpo sotto il mio mi inebriava. Poi le sue labbra sempre più vicine. Quelle labbra calde, morbide, che si schiudevano per me, finalmente. Toccarono le mie che erano ancora vermiglie per il sangue che avevo raccolto dal suo collo, e non capii più niente. Affondai le dita sulla pelle morbida del suo collo, per poi abbandonarmi a quel bacio con tutta la bocca, la lingua, le labbra. Un bacio fatto di sospiri, di mani che si rincorrono, di membra che bruciano, di respiri che si fondono, uno di quei baci capaci di togliere il fiato. |
Lasciammo la stanza, poi la piccola abitazione e ci appostammo.
Vedemmo delle sagome portare qualcosa in un capanno. "Chissà chi è... Insomma, se vengono di notte, è perché non vogliono farsi vedere, giusto? E se fossero quei finti monaci?" inquieta. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Montes guardò Altea e tirò una lunga boccata di fumo dalla sigaretta.
"Ci sono troppi indizi contro quel Fessen" disse "e noi dobbiamo lavorare su quelli." Notò allora lei che accarezzava i capelli bruni di Hunt. "Avete finito voi due di flirtare? Volete per caso un letto in cui cominciare?" Con tono burbero. "Ma no, capo..." ridacchiando Hunt. "Ora alzate i vostri sederi ed andate ad indagare su Fantamas. Voglio che raccogliate più informazioni possibili. Entro 36 ore voglio un dossier su quel dannato ladro." Perentorio. "Magari scopriremo finalmente per chi lavora..." Elv guardò quegli uomini con quelle casse. "Ho idea che si finisca in grossi guai..." disse piano a Gwen "... non pensi stiamo rischiando un po' troppo con questa storia?" Intanto quegli uomini terminarono con le casse, chiusero il capanno ed andarono via, svanendo come fantasmi nella notte. Un bacio che divenne in un attimonintimo, complice e travolgente. Le loro labbra si fecero di fuoco, così come le lingue che si incatenavano l'una all'altra, in modo che lei assaporasse lui e viceversa. Un istante dopo la bella Pantera sentì il latex della sua tutina cominciare a vedere, a strapparsi grazie alla lama del coltellino di lui. |
Tolsi le mani dai capelli di Hunt "Ma no, Capo, aveva un insetto nei capelli e glieli toglievo..ci mancherebbe...Hunt è sposato, si sa" con fare indifferente.."In 36 ore...e da dove dovremmo iniziare...forse dovremmo chiedere in monastero di guardare dove lui ha rubato, forse troviamo degli indizi, che ne pensate?" osservandoli entrambi con fare indifferente.
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"Sì, lo so... L'ho detto fin dall'inizio... Ti avevo avvertito di non aprire quelle casse..." sospirando.
Nel frattempo, gli uomini erano andati via. "Beh, direi di tornare in camera, prima di trovarci in altri guai..." dissi poi piano. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Le sue labbra, il suo sapore su di me.
Quel profumo sentito mille volte, giorno dopo giorno, e tutta la mia passione che esplodeva. "Che cosa ci fai qui?" gli sussurrai, sulle labbra, per poi fissarlo intensamente negli occhi. Lo stringevo a me, come a non volerlo lasciar andare, come a voler prolungare quell'istante di folle passione per l'eternità. Non chiedevo di meglio, non avevo mai chiesto di meglio. Oh non ero più la tenera Destresya, sempre al suo fianco, in silenzio, nell'ombra, ora ero la Pantera, vitale e spietata fiera, seduttiva e sensuale. Lo volevo, lo bramavo, lo desideravo. Con tutta la forza che avevo, con tutta la determinazione e la passione repressa in tutti quegli anni. Non esisteva altro per me, se non lui, da sempre. Ora era lì, era mio, e non desideravo altro. Poi sentii il latex rompersi piano piano, sotto il suo coltello. Lo guardai negli occhi, uno sguardo appassionato, caldo, seducente e vagamente minaccioso. "Attento.." gli sussurrai all'orecchio, e nello sporgermi tutto il mio corpo si stese su di lui "...potresti farti male!". Leccando appena il suo collo, per poi fissarlo nuovamente nei suoi bellissimi occhi azzurri. http://kzfoto.ru/content/ox/IMG_2916-Edit.jpg |
Quegli uomini andarono via ed Elv guardò il capanno lasciato incustodito.
"A questo punto direi di andare a controllare..." disse poi a Gwen "... quelle casse mi hanno incuriosito... su, andiamo prima che cambi idea..." e si avviò verso il capanno. "Si, era un insetto..." dissi ridendo Hunt a Montes. "Cercate voi una pista..." il capo ad Altea "... il monastero è un buon punto di partenza... magari troverete una pista interessante..." fumando. |
Osservai Hunt.."Bene, torniamo al monastero allora...arriveremo vittoriosi".
Mi alzai ed uscii con Hunt e mi misi nel lato passeggeri della Ferrari nera "Accidenti, mi hai fatto distrarre davanti a Montes, lui non vuole nessun rapporto tra noi colleghi" sospirando ma non preoccupandomi più di tanto "Andiamo a vedere nel monastero o hai altra idea" osservandolo. |
"Elv!" cercai di fermarlo, ma nulla, era già andato.
Lo sapevo che continuava a metterci nei guai. Non potei far altro che seguirlo e sperare che la scampassimo, rispetto alla prima volta. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
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