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Gwen ed Elv tornarono a casa, mentre il Sole cominciava a sorgere.
chiusero tutte le tende e di nuovo si rinchiusero in quella loro tana. "Mi chiedo a questo punto che legame ci sia con la campana e la strage..." disse pensieroso. |
Tornammo a casa, serrandoci dentro e chiudendo le tende.
"Se lo avesse fatto per distrarci mentre qualcun altro compiva un'altra strage?" Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Tutto può essere..." disse Elv a Gwen "... ma chi? E perchè?" Perplesso.
Dalla strada cominciarono a sentirsi i cani ed i cacciatori che si radunavano per la battuta di caccia nel bosco. |
"Non so, ma se è davvero così, allora quelle morti non sono state poi così accidentali o comunque nate dal fervore bestiale. Sono state programmate ed è ancora peggio."
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"Beh, non penso che facendo una strage di lupi otterete qualcosa..se è stato un lupo deve essere famelico e furbo..o più di un lupo" mi alzai e guardai fuori dalla finestra leggermente inquieta.."Vado al castello, il barone mi aspetta. State attento mio caro nonno".
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"Si, infatti..." disse pensieroso Elv a Gwen "... ma se davvero c'è qualcuno dietro a tutto ciò, allora ci troviamo di fronte ad una bestialità sconosciuta a qualsiasi animale..." con tono inquieto "... dobbiamo scoprire chi di notte suona la campana della chiesa..."
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Altea salutò suo nonno, che poi andò via unendosi ai cacciatori, lasciando il palazzo e recandosi al castello baronale.
La città era in fermento e si accingeva alla grande battuta di caccia. Il castello invece era immerso in un cupo silenzio, con Plot già in piedi al lavoro nelle scuderie. |
"È pure peggio, quando la ragione umana e la ferocia animale si fondono. Ma non riesco ad immaginare chi potrebbe essere. Al massimo, torneremo lì domani notte per capirci di più. Porteremo Missan con noi così da fare entrare lui."
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Arrivai con la carrozza al castello, ci volle un po' visto il fermento dei cacciatori, avrei narrato al barone di questo fatto.
Plot era già al lavoro e mi avvicinai a lui.."Salve Plot, il barone mi sta aspettando, mi portate voi da lui? O vuole partecipare pure lui a questa assurda battuta di caccia?" sorridendogli e andando vicino a lui e dissi a bassa voce "Novità?". |
“Si, buona idea...” disse Elv guardando le tende che tenevano lontana la luce dalla stanza “... Missan lo faremo nascondere nella chiesa, insieme a Nestar...” a Gwen.
“Tanto non lo ucciderete mai quel lupo!” Ad un tratto udirono dal piano di sopra. “Resterete tutti con un pugno di mosche!” Ridendo capricciosa Jesse. “Magari non è neanche un lupo!” “E cosa credi sia?” Chiese Azzy. “Un pazzo, chi altri?” Esclamò Jesse. “I mostri non esistono!” |
Plot guardò Altea e scosse la testa.
Infatti era scesa la servitrice nel cortile. “Buongiorno, madama.” Disse. “Sono lieta che torniate sovente in questo castello.” Con un filo d'ironia. “Prego, mi segua e la condurrò dal barone.” |
Annuii.
"Sì, è ottimo" convenni. Poi sentimmo di nuovo Jesse dal piano di sopra. "Beh, stavolta non posso darle del tutto torto..." commentai. "Pensa se fosse un uomo che tiene una bestia pronta ad attaccare. Giustificherebbe tutto." Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Guardai Plot e la servitrice ed annuii.
Seguii la servitrice e dissi "Se vengo qui è perché il barone lo vuole, infatti ho avuto il suo benestare per ridare vita al salone...quello visto l' altra sera, ovviamente voi non dovete intromettervi, solo pulire" sventolando il ventaglio con un ghigno sadico ma non dissi nulla sui vestiti e gioielli di Lady Layla. |
“Come siete generosa, madama...” disse il conte, mentre Destresya si metteva a cavalcioni su di lui.
Poi lei lo baciò e lui cominciò ad accarezzarle la lingerie e la pelle lasciata scoperta dalla stoffa. Carezze sensuali e dolci. Le sue parole ed i suoi modi erano tornati ad essere romantici e cortesi, come se lasciasse il suo impeto rude e virile solo nella camera da letto. |
“Ipotesi plausibile...” disse Elv a Gwen “... ma ciò cozzerebbe con quanto detto da Missan... secondo lui i morti dell'obitorio sembrava essere stati uccisi da una sorta di morbo, non da un animale...”
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La servitrice non osò rispondere ad Altea e la condusse dal barone.
L'uomo era in veranda davanti ad una tavola imbandita per la colazione. Vide la dama De Bastian e subito si alzò per baciarle lievemente la mano, invitandola poi a fare colazione con lui. |
Annuii lentamente.
"Lo so, ma ogni ipotesi cozza con un'altra, è tutto confuso, assurdo..." sbuffando "Nel momento in cui tu ne formuli una, c'è sempre un dettaglio che ti fa ricredere, non si arriverà da nessuna parte così..." scuotendo la testa. Guardai Elv. "Tu non dovevi dipingere?" Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
“Si, hai ragione...” disse annuendo Elv a Gwen “... dovrei cominciare il quadro...” guardando la vampira con un sorriso malizioso “... mi faresti da modella? Ho bisogno del tuo corpo...” facendole l'occhiolino.
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Alzai appena un sopracciglio alla sua domanda.
"Mi stai dicendo che il mio corpo ti ispira per dipingere un cadavere maciullato? O forse, mi stai paragonando ad un mostro sanguinario?" chiesi a mia volta, calcando con evidente ironia sulla seconda domanda. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Quando vidi il barone sorrisi, la mia mano fu sfiorata sempre da quel bacio innocente e galante.."Avete visto? Ho mantenuto la promessa" sedendomi e guardando la tavola imbandita.
Avevo già fatto colazione ma non era da etichetta rifiutare il cibo "Siete davvero generoso, oggi mi farete pure voi compagnia nella colazione" imburrando una fetta di pane dolce e spalmando della marmellata. Lo poggiai su un piattino di fine porcellana e lo poggiai vicino al barone sorridendo. |
“Sciocca...” disse divertito Elv prendendo tela e colori “... comincia a spogliarti e comportati da modella provetta... non sai che un maestro non va mai contraddetto?” Facendole l'occhiolino.
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Il barone sorrise e prese il pane con burro e marmellata preparato da Altea.
“Buon appetito dunque.” Disse lui, per poi mangiare. “Sono lieto che siate tornata... ho un dono per voi, se ciò non vi offende o vi mette a disagio, madama.” |
Fui contenta di vedere il barone mangiare finalmente, mi versai del the e presi dei biscotti e a quelle parole rimasi stupita.."Un regalo? Oh nulla potrebbe recarmi offesa da parte vostra, sono pensieri gentili della vostra gentil eleganza ed anima. Sono davvero curiosa ora" sorseggiando il the e pensando a cosa potesse mai essere.
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Roteai gli occhi.
"Forse ci stai prendendo troppo gusto, con questo maestro..." sarcasticamente. Ma il maestro non andava mai contraddetto. Bene. Allora iniziai a spogliarmi. Quando finii, mi stesi sul divano. "Quando vuoi..." sorridendo appena e fissandolo.https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...51f5056912.jpg Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Elv preparò i colori e montò la tela.
Poi intinse i pennelli nell'acqua per renderli setosi e non più secchi. Ma con la cosa dell'occhio fissava Gwen che si spogliava, mostrando il suo corpo nudo. “Non mi abituerò mai alla tua bellezza...” disse guardandola tutta, per poi prendere una bottiglia di sangue che avevano conservato in un mobiletto. |
Il barone sorrise ed allora mostrò ad Altea un piccolo scrigno intarsiato.
Lo aprì, mostrandole il contenuto. “In questa boccettina” disse “ho raccolto un profumo preparato per voi. Ho cercato di preparare un estratto che in qualche modo ricordi la vostra persona. Petali di giglio per richiamare il colore della vostra pelle e steli di pesco fiorito, per il vellutato biondo dei vostri capelli. Infine nettare di sambuco, per gli esotici riflessi che i vostri occhi emanano in certe sere, simili alla giada acre di Giava.” Porgendole l'ampolla https://images-na.ssl-images-amazon....aL._SX466_.jpg |
Il Barone prese un bellissimo scrigno ma fu una grande sorpresa vedere cosa conteneva...il sogno...ora ricordavo...avevo sognato che stava preparando un profumo..e lo guardai stranita per un momento poi sorrisi "E' qualcosa di stupendo" prendendo l' ampolla "Qui dentro quindi è raccolta la mia essenza, quale donna ambirebbe a tale dono".
Aprii l' ampolla e inumidii le dita di quella inebriante fragranza e leggermente le poggiai sul mio collo perché si impregnasse del mio stesso profumo. |
“Ed infatti ho dato il vostro nome a questa essenza, madama.” Disse De Goth guardando Altea che provava il suo profumo.
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Preparò tutto mentre mi spogliavo, guardando ora la tela, ora me.
Sorrisi alle sue parole e nel frattempo lo vidi prendere una bottiglia di sangue dal mobiletto. "Userai quello l, per dipingere?" con macabro sarcasmo. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Quel bacio, un dolce fiore che si schiudeva sulle nostre labbra.
Labbra che si rincorrevano, si cercavano, si trovavano ancora e ancora. Mi chinavo su di lui, sempre incatenando le sue labbra alle mie. Lo baciai, con impeto e passione sempre crescenti, spingendo il bacino contro il suo, e muovendo il corpo armonioso e sensuale su di lui. Il desiderio e la voglia, soddisfatti da quell'amplesso estremo di poco prima, tornarono repentinamente, come se non sapessi fare a meno di lui, come se non ne avessi mai abbastanza. Poi le sue carezze, le sue parole. Cercai il suo sguardo, lo trovai e lo incatenai al mio. "Oh voi mi fate morire, conte..." con il tono caldo e sensuale di chi non riesce a togliersi dalla testa quanto accaduto poco prima. Sia il romanticismo assoluto e la perversione più folle erano per me una calamita che mi attirava verso il conte. |
“Sccchhhh... signorina modella...” disse Elv a Gwen, per poi avvicinarsi con quella bottiglia.
Si sedette accanto a lei, cominciando ad accarezzarla con le sue dita affusolate. La vampira sentiva quelle dita scivolare sulla sua pelle nuda, liscia, bianca, indugiando in quelle zone in cui lei era più sensibile. Nel fare tutto ciò Elv la guardava negli occhi verdi. |
Alzai gli occhi al cielo.
Poi si avvicinò a me, ancora con la bottiglia in mano. Iniziò ad accarezzarmi con le sue dita sottili, affusolate, bianche. Il mio corpo si rilassava e reagiva allo stesso tempo alle sue carezze, che mi facevano sciogliere in silenziosi sospiri. "Ti stai distraendo..." dissi piano, con gli occhi nei suoi. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
“Siete voi che mi rendete folle, madama...” disse il conte guardando Destresya negli occhi “... anzi, lo sono già... sono vostro alfiere e servitore...” baciandola ancora.
“Milady...” arrivando Lila con quel suo sorriso impertinente “... il capo vi reclama...” |
“No... affatto...” disse Elv a Gwen, per poi chinarsi e succhiarle piano un capezzolo “... sto solo preparando la mia modella...” intingendo un dito in quella bottiglia di sangue, per poi cominciare a sporcare il collo ed il petto di lei con strisce rosse, come se fosse stata morsa da un vampiro “... ti voglio eccitata... il morso di un vampiro è come un amplesso, lo sai...”
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Gemetti inevitabilmente sentendo la sua bocca calda e strinsi il suo braccio.
Non capiva che così peggiorava le cose? Beata incoscienza... Poi tinse la mia pelle col sangue, come un morso e le sue parole mi portarono Ancor più sull'orlo del baratro e della follia. "Tu sei pazzo, lo sai?" mormorai, con voce appena rotta da quell'assaggio di godimento. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Elv succhiò piano il capezzolo di Gwen, fino a renderlo duro e sporgente.
Poi intinse ancora un dito nel sangue e di nuovo sporcò di quel liquido rosso e denso il collo ed il petto di lei. “Ecco, ora sei stata morsa da un affascinante vampiro...” disse lui “... ti voglio eccitata, in delirio, in trance... chi guarda questo quadro deve innamorarsi follemente di te...” prendendo la tavolozza dei colori per cominciare. |
"Siamo due folli, conte..." sussurrai, gemendo sulle sue labbra, baciandole ancora e ancora.
Quel bacio che univa due anime e consacrava due spiriti, accendeva due corpi e sincronizzava due cuori. "E io vostra.." gemetti ancora, non desiderando altro che perdermi nei suoi occhi, tra le sue braccia, morire sulle sue labbra. Poi lila mi interruppe di nuovo, cominciava a darmi sui nervi quegli atteggiamento. Le avrei tolto quel sorrisetto dalla faccia a costo di usare il coltello per farlo. "Mmmmhh..." gemetti, stringendomi al conte "Temo di non poter far aspettare il capo, volete venire con me? Dovrà aggiornarmi sulla missione.." sorrisi, fissandolo con l'aria di chi non voleva separarsi da lui nemmeno un istante. A malincuore mi alzai da quella posizione, e mi avvicinai a Lila. Un passo deciso, saldo, inflessibile. Quella situazione cominciava a darmi sui nervi. Così mi avvicinai, le strinsi la mano attorno al collo, o meglio attorno alla trachea, in modo da toglierle il respiro e la fissai negli occhi prima di sussurrarle all'orecchio. "Se ti vedo un'altra volta quel sorrisetto sulla faccia ti butto in mezzo ai maiali affamati, e non di quelli che piacciono a te..." sussurrai "Sono stata chiara? O sai stare al tuo posto o non mi servi più..." ribadii. Era il caso di mettere in chiaro le cose. Poi mi voltai verso Fessen per vedere se aveva deciso di accompagnarmi o meno. |
Gemetti ancora, mentre il mio corpo si contraeva e cercavo, trovandoli, i suoi capelli, stringendoli.
Avrei voluto che continuasse, per sempre, per tutta l'eternità, invece sentivo il suo dito che continuava ad ungere la mia pelle. Poi lo guardai allontanarsi per iniziare a dipingere e mi sentivo in delirio, in trance, al limite della follia, non avevo alcun bisogno di fingere. E rimanevo lì, il mio corpo ora morbidamente afflosciato, a guardarlo col desiderio e la perdizione negli occhi, perché era lui l'unico vampiro che volevo adesso, a tutti i costi. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Gwen era nuda e stesa avanti a lui, sporca di sangue, come la vittima morsa e sedotta dal re dei vampiri.
Un corpo proibito, fatto di provocanti tentazioni Elv dipingeva la sua immagine sulla tela. Trascorse un'ora intera, con lei stesa e sporca di sangue a fargli da modella, musa ed a tentarlo con la sua rossa bellezza. |
Trascorse un tempo infinito, anche se forse era solo un'ora e neanche per un istante il mio desiderio profondo accennò a diminuire.
Aumentava ogni volta che lo guardavo, che ripensavo alla sua bocca e le sue mani su di me. Era per me fonte di continua bramosia, incessante e indefessa. Non attendevo altro che finisse, per averlo tutto per me, soltanto per me. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
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