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"Si, dimmi..." disse malizioso Pier, continuando a giocare con la lingua sul bel seno di Nyoko "... non ti piace quando faccio così?" Leccando piano, come se fosse un gelato tutto da gustare. "Vuoi che smetta?" Con quella lingua che si muoveva piano, ma calda ed inesorabile su quel capezzolo ormai duro e sporgente.
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Sentivo il suo sguardo su di me, mentre io fissavo il soffitto.
Finché il mio sguardo non iniziò a spostarsi appena ora su di lui, ora sul soffitto, alternativamente. Ad un certo punto mi decisi e mi voltai su un fianco, ritrovandomi di fronte a lui, con un leggero sorriso, mentre continuava a fissarmi ed io facevo lo stesso in ritorno. "Hai appena deciso che passeremo la nottata a fissarci?" con un sorriso divertito "Per me va bene..." continuando a fissarlo. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
"No..." dissi gemendo forte. "Dannazione no, non smettere" dissi portando indietro la testa e porgendogli tutto il mio seno. Lui continuava a leccare e mi dava ancora più voglia di lui.
"Dannazione... Pier, io ti voglio..." dissi allargando appena le gambe. Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk |
Mi concentrai sulle lettere di lui, perchè erano assolutamente più interessanti.
Un demone... un demone che perseguita gli uomini senza Dio. Oh, tutto quadrava perfettamente! Lo stronzio, i corrieri uccisi, e ora Fabbrus. Sì, doveva essere collegato. Dovevo assolutamente scoprire il prossimo indizio, senza contare che avevo il lavoro quella notte, al Lazzaretto. Guardai l'ora per capire quanto mi mancasse prima che finisse l'orario di lavoro. |
“E” disse lo scrittore ad Altea “se qualcuno nel frattempo cerca di farmi del male? Chi mi protegge mentre lei indaga? Io voglio qualcuno qui a tempo pieno, che indaghi intorno alla mia casa, che raccolga gli indizi disseminati da chi mi minaccia... e per questo sono disposto a pagare il doppio, il triplo o più dell'onorario.”
Lei guardò fuori in giardino e vide di nuovo quel tipo, intento a scrivere sotto un albero. |
Elv sorrise, per poi scuotere la testa.
“Hai ragione, finiremo per addormentarci entrambi.” Disse ridendo. Il suo sguardo finì, quasi senza che lui se ne accorgesse, a scorrere su tutta la persona di Gwen. Dai piedi alla testa. |
Un'altra carezza con la sua lingua ardente, umida, vogliosa.
Lenta, a strusciare sul rigido capezzolo di Nyoko, per poi ricominciare. “Purtroppo devo andare...” disse Pier baciandole quel capezzolo “... ed anche tu... ma tornerò presto...” guardandola “... la storia dell'amico di scuola incontrato per caso? Regge?” Facendole l'occhiolino. |
Sorrisi, mentre non osservavo più lui, ma il suo sguardo su di me.
Ed era la prima volta che mi guardava così. Rimasi qualche secondo in silenzio. "Beh, tecnicamente dovrebbe essere questo lo scopo... Dormire... O no?" mormorai, con espressione enigmatica, mentre allungavo appena le gambe sotto il lenzuolo "O magari volevi impegnare il tempo in altro e non vuoi dormire" ridacchiando. "Basta dirlo" guardandolo. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Gli sorrisi e mi gettai su quelle labbra, assaporandole.
"Sei crudele a lasciarmi così, sai? Non la passerai liscia, la prossima volta" dissi mordendogli un labbro. "Un amico di scuola, eh? Potrebbe reggere" dissi sogghignando e lasciandogli un altro bacio. Poi mi staccai a malincuore ed iniziai a rivestirmi. Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk |
"D'accordo .. mi trasferiro' qui anche se un detective si deve muovere per agire..domani mattina arriverò con le mie cose..ho pure un gatto" quell'uomo era claustrofobico.."Comunque posso chiedere al Capo di affidarle un collega armato..se indago non posso proteggerla ovvio..pagherà per due di noi" gli strinsi la mano e uscii vedendo il ragazzo che scriveva..Non era male ma era un tipo strano.
Uscii dalla casa..ero nervosa e dovevo parlare con Volpe..doveva affiancarmi Sam..un tiratore scelto per scortarlo mentre io avrei indagato in quella villa . Presi la tangenziale. .ero nervosa..Non mi piaceva quella situazione. Poi vidi il cartellone della Blaue Blume..era stato meglio fare la segretaria e basta ma potevo farcela. Avevo nel cellulare il numero di telefono del capo della agenzia..dovevo scusarmi..forse parlarne con un estraneo..scrissi un sms.."sig. Guisgard sono Altea..saprà mi sono licenziata..vorrei scusarmi e se permette ne possiamo parlare davanti un drink o una cena tra mezz'ora o un'ora alla Orchidea Blu" inviai un sms. Cercai di tranquilizzarmi..era tutto regolare e Volpe avrebbe trattato bene. |
Elv guardò le gambe di Gwen muoversi sotto le lenzuola.
“Altro...” disse lui fissandola “... ossia? Vuoi fare un altro di quei test?” Sorridendo. “Basta dirlo e ti accontento.” Scuotendo la testa. |
Ci riflettei un attimo, poi alzai appena le spalle.
"Si può fare" annuendo. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
“Si, sarò un vecchio amico di scuola...” disse Pier guardando Nyoko rivestirsi “... magari lo sfigato? C'è sempre uno sfigato in ogni classe, no? Uno che tu non guardavi mai. Magari tuo marito abbocca.” Divertito.
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Lo guardai dalla testa ai piedi "sfigato?" dissi sorridendo maliziosa.
"Uno sfigato come te lo sognano tutte" dissi mentre riallacciavo il reggiseno. "Ma dovrebbe bersela..." dissi infilando le mutandine. Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk |
Il ragazzo nel giardino seguì con lo sguardo Altea fino all'uscita della villa.
Lei poi partì in auto e poco dopo ricevette un sms da Guisgard: “Ma certo. Un drink andrà bene. Solitamente mangio sempre da solo, ma un aperitivo in compagnia me lo concedo. Tra mezz'ora sarò all'Orchidea Blu.” |
"Perfetto." Disse Elv un pò sollevato, visto cominciava a sentirsi un pò soffocato da quella situazione così particolare. "Direi di cominciare con assaciozioni di parole... pronta? Vediamo... letto... segreto... notte..." a Gwen.
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Pier la guardò tutta, mentre Nyoko si agganciava il reggiseno ed infilava poi le mutandine.
Tutto il suo bellissimo corpo che lui aveva assaporato, preso, goduto. Sorrise. “Bene...” disse accendendo l'auto “... ti porto più avanti e poi potrai scendere...” Poco più avanti fermò l'auto, la baciò e la fece scendere. Per poi andare via. Allora Nyoko vide da lontano la fattoria ed il suo mondo che la reclamava. |
Clio consultò l'orologio e vide che ormai l'orario di lavoro volgeva al termine.
“Bene...” disse arrivando Tysson “... com'è andato il primo giorno di lavoro? Vuole parlarne a cena con me?” Sorridendo. |
Mi preparai ad ascoltare il test, finché non restai a guardarlo.
È una domanda a trabocchetto, dottore? Perché mi sembrava non volessi parlarne più... Rimasi un altro istante a guardarlo, poi piano mi avvicinai, fino ad averlo a pochi centimetri da me. Scrutai i suoi occhi nella penombra, poi mi avvicinai ancora e poggiai le mie labbra calde sulle sue. Le assaporai dolcemente, lentamente, mentre gli accarezzavo il viso. Poi le separai. "Qual è il prossimo test?" sussurrai, a seguito di quella tacita risposta. https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...c25c1d9bca.jpg Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Sistemai le mie cose, e me ne andai, avevo parecchio lavoro da sbrigare.
Uscita dal mio ufficio trovai Tysson e gli sorrisi. "È andato bene direi.. mi spiace ma devo tornare a casa.." tagliai corto, per poi uscire e prendere la macchina diretta verso casa. |
Sentii lo sguardo di Pier su di me, mentre mi rivestito, sentendo l'eccitazione già scemare. Poi partimmo e mi lasciò poco distante dalla fattoria, baciandomi e riconsegnandomi al mio mondo grigio. Mi sistemo meglio, cercando di sembrare tranquilla e mi avvio verso la fattoria.
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“Ehi, Gwen...” disse stupito Elv dopo quel bacio “... che fai?” Fissandola. “Ti avevo detto che... che era una cavolata, uno sbaglio... ti prego, smettila..”
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Rimasi ad osservarlo, immobile.
"Vuoi dirmi che quelle tre parole erano casuali?" risposi, con tono fermo e tranquillo al contempo "Vuoi dirmi che non mi stavi guardando, poco fa? Vuoi dirmi anche che non senti anche tu questa strana tensione, a tratti anche soffocante, che si crea quando ti avvicini? Se vuoi dirmi tutte queste cose, allora potrei anche smetterla, ma tu mentiresti a te stesso, come già fai" aggiunsi, senza abbandonare i suoi occhi, mentre tornavo a stendermi e i capelli scarlatti si spargevano come fiamme sul cuscino. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Nyoko raggiunse la fattoria e trovò suo marito, il cugino di lui e la moglie seduti sulla staccionata.
“Eccoti, cara...” disse Jeffrey “... dove sei stata? Pensavo ti fossi persa nel bosco.” divertito. |
Sorrisi forzata a mio marito e feci un gesto sciolto con la mano. "Ho incontrato un vecchio amico di scuola e abbiamo parlato per un po', poi ci siamo separati e ho continuato a passeggiare" dissi convinta.
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“Gwen...” disse Elv “... mi stai provocando, vero? Magari per te è un gioco, no? Ma non lo è... io sono il tuo medico... e poi sei... sei poco più di una bambina...” fissandola.
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“Un vecchio amico...” disse sorpreso Jeffrey “... davvero?” A Nyoko. “Qui? Beh, potevi invitarlo qui con noi, no? Che tipo è?”
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Sorrisi a Jeffrey, sempre un po' forzata. "Oh... Era il classico sfigato di scuola... Addirittura non lo avevo riconosciuto" dissi guardandolo poco e niente, la sua vista mi irritava. "Invitarlo? Ma no, è molto timido..." dissi cercando di immaginare Pier timido... Mmmh, no, impossibile. Sorrisi a quel pensiero e tornai concentrata su mio marito.
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Clio tornò a casa ed era ormai sera.
Stanotte aveva una missione da svolgere. Una missione importante. Trovare tracce, indizi da portare ai suoi capi. |
Rimasi a fissarlo senza parole, senza sapere che dire.
Un gioco? No, dottore, ancora non ci siamo... "Un gioco, dici?" mormorai, mentre sentivo arrivare una lacrima che poi sgorgò "Tu dici di evitare tutto ciò per il mio bene, ma hai una vaga impressione di quanto tu mi faccia del male allontanandomi, in realtà?" continuai, a mezza voce, poi scossi la testa "No, non ce l'hai. Sai quanti dottori sono entrati dalla porta di quella stanza, in sei anni? Tanti. Ma nessuno ha scatenato in me quel qualcosa, quella fiducia totale, incondizionata, quello slancio, che non sapevo nemmeno di possedere. Ma forse tu preferisci trincerarti dietro la tua professione per non dire che in realtà non hai il coraggio di ammettere neppure a te stesso i tuoi sentimenti" conclusi, mentre quella lacrima continuava a fare il suo corso. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
“Uno sfigato...” disse ridendo il cugino di Jeffrey “... allora magari ci divertiremo un po'.”
Jeffrey rise anche lui. “Che cattivi siete.” La moglie del cugino. “No, sul serio...” Jeffrey a Nyoko “... chiamalo, su... ti avrà dato il cellulare, no?” |
Lo guardai e in un primo momento risi. "Ma no... Che siete crudeli..." dissi ridendo per poi spegnermi piano piano. "Sul serio volete che lo chiami? Ma no dai... Sarà pieno di impegni..." dissi deglutendo appena.
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Una volta a casa mi preparai da mangiare, e mi sistemai le cose per la notte.
Avevo molte cose da fare: controllare la pista di Fabbrus, e avvisare i capi di quello che avevo scoperto da quella ragazza, analizzare i proiettili e andare all'appuntamento al lazzaretto. Considerando che non era ancora notte, decisi di iniziare dai proiettili. Li presi, iniziai ad esaminarli, poi chiusi gli occhi e lasciai che il mio dono cercasse qualunque informazione possibile, ogni indizio poteva essere utile. |
Elv guardò Gwen e non disse nulla.
Allora con un gesto delicato tolse via quella lacrima dal viso di lei. “Capita che la paziente” disse possa sentirsi attratta dal suo medico... è una cosa frequente... poi passa...” dolcemente. |
"Non dirmi è un senatore o un chissà cosa..." disse Jeffrey a Nyoko "... non credo sia impedito nel venire qui a cena con noi, no? Se poi è uno sfigato immagino sarà sempre solo."
Tutti risero. |
Lo guardai, ma mi resi conto che più andavamo avanti, più le cose rimanevano invariate.
Mi sottrassi al suo tocco e tolsi la lacrima con un movimento brusco della manica. Sapevo che era tutto vero ciò che dicevo, lo capivo dal suo silenzio. Poi distolsi lo sguardo e scossi la testa. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Ad un tratto Elv strinse da dietro Gwen.
Restarono così, senza che lui dicesse nulla. "Non voglio tu pianga..." disse infine "... noi... noi poptremmo pentircene, sai?" |
Ordinai al mio cervello di ribellarsi, lui recepì l'ordine, ma stranamente il mio corpo no e rimasi in quella stretta.
Scossi la testa a quella frase, di cui lui sembrava così sicuro. "Io no" dissi semplicemente "E non vuol dire che se una cosa è scritta su un manuale sia automaticamente vera" continuai. "Non nasciamo pazienti e dottori, o avvocati. Siamo sempre prima di tutto uomini e donne, tutti quanti." Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Elv lasciò Gwen e la guardò.
Abbassò le luci e lasciò solo una lampada accesa accanto al letto. "Gwen..." disse piano, per poi cominciare a spogliarsi, restando infine nudo davanti a lei. |
Mi voltai quando lo sentii lasciarmi e rimasi in silenzio a fissarlo.
Seguii scrupolosamente ogni suo gesto, cercando di capire dove volesse arrivare. E lo capii. Gwen... Il mio nome sussurrato dalle sue labbra fece scattare come una molla nella mia testa, mentre osservavo i suoi vestiti sparire a poco a poco. Sei la cosa più bella e perfetta che io abbia mai visto, dottore. No. Non dottore. Elv Quel pensiero mi attraversò la mente come una cometa, prima che anch'io iniziassi a spogliarmi. Mi avvicinai al suo petto, cingendo i suoi fianchi con le braccia, poi sempre sul petto segnai scie di baci, godendo di quel corpo meraviglioso. Poi alzai lo sguardo. "Elv..." ricambiai, sussurrando e trovai di nuovo la sua bocca. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
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