Camelot, la patria della cavalleria

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Lady Gwen 04-11-2016 17.42.12

Lasciai l'ospedale e percorsi l'Asse Meridiano.
Ad un certo punto però notai un posto di blocco.
Che ci fosse stato un altro incidente?
Un poliziotto mi chiese di mostrare i documenti e così feci.
"È successo qualcosa?"

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Guisgard 04-11-2016 17.44.21

Tardes sorrise e poi si avvicinò a Dacey.
Con delicatezza fece scorrere la cerniera lampo, librandola da quell'abito ormai umido ed aderente.
E con le dita prese ad accarezzare le sue spalle nude.
Un attimo dopo squillò il suo cellulare.
Quello di servizio, per le emergenze.
“Dannato telefonino...” disse, per poi afferrarlo “... me ne libero subito...” rivolto a Dacey “... si, chi è?” Rispondendo. “Cosa?” Trasalì. “Come sarebbe a dire? Quando? Si... si, arrivo subito...” staccando la chiamata.

Dacey Starklan 04-11-2016 17.48.15

Socchiusi gli occhi sentendo la cerniera lampo scorrere lungo la mia schiena e in un baleno l'abito abbandonò il mio corpo cadendo a terra.

Sorrisi al tocco delle mani di Tardes sulle mie spalle, un tocco che però durò troppo poco, interrotto dal suono del suo cellulare.

Non potevo crederci, proprio in quel momento poi.

" Si...si fai pure" dissi ancora incredula del tempismo di quella chiamata.

" Che succede?" chiesi preoccupata avendo sentito il cambio di tono di Tardes dopo qualche battuta.

Guisgard 04-11-2016 17.49.15

Per un lungo istante Nyoko non sentì nulla.
Suo nonno era rimasto in silenzio.
“Perchè” disse infine Nakakata “non mi hai detto che cercavate lui? Dovevi dirmelo... dovete lasciar perdere... quell'uomo è pericoloso... molto pericoloso... forse non è neanche più un uomo...”

Clio 04-11-2016 17.49.53

Mi guardavo attorno, sempre più rapita da quel paesaggio che era così affascinante e nuovo per me, con occhi sognanti.
Arrivammo ad uno spiazzo con delle macchine parcheggiate e disse parole che non compresi.
Perché avrei dovuto scandalizzarmi? Pensai, guardando fuori dal finestrino.
Tuttavia non volevo dare l'impressione della sprovveduta così mi limitai ad annuire sorridendo a quelle sue strane parole.
Che posto era mai quello se doveva scandalizzarmi?
Adesso ero curiosa, ma certo non avrei potuto chiederglielo.
Fortunatamente restò via poco, tornò e ripartimmo.
Osservai quello che aveva preso, poi tornai ad osservare lui.
"Siamo quasi arrivati?" chiesi, sorridendo.
Ero sempre più curiosa di dove mi stesse portando.

Nyoko 04-11-2016 17.57.47

Ascoltai le parole del nonno dopo un lasso di tempo rimasto in silenzio. Si era preoccupato e voleva lasciassimo perdere.
"Il nonno dice che è meglio lasciar perdere" dissi accostando una mano sul microfono del telefono e rivolgendomi a Ren.
"Che facciamo?" chiesi. Non mi importava poi molto, sinceramente. La mia vita andava avanti pure senza una curiosità svelata... Anche se chiunque fosse l'artefice di quei omicidi, sicuramente avrebbe dovuto essere punito.

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Guisgard 04-11-2016 18.01.08

Un attimo dopo che Gaynor ebbe lanciato quel grido, le porte di quella sala si aprirono ed entrò una ragazza dall'aspetto orientale.
Mostrò un lieve inchino e posò su uno dei comodini un vassoio con del tè caldo e qualche dolce dall'aspetto esotico.
Poi restò a guardare la bionda prigioniera.
http://imgc.allpostersimages.com/ima...ra-bouchet.jpg

Guisgard 04-11-2016 18.05.53

Beh, su ciò che mi ha detto riguardo la Società Cibernetica Ateon” disse Menya ad Altea “non credo sia di nostra competenza. Problemi religiosi, sociali e culturali non ricadono nelle nostre attività. Quanto a suo fratello la cosa potrebbe essere diversa... ma mi dica... lei ha sospetti che la sua morte possa non essere stata un incidente?”

Altea 04-11-2016 18.10.55

Annuii alla donna ma perplessa. ."Si io non penso sia stato un incidente casuale..infatti i dossier sono stati chiusi.La macchina che lo uccise..io non ho mai visto quella auto..ma sono scappata dopo l'incidente".

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Guisgard 04-11-2016 18.11.24

“Io non posso certo acquistare un'arma difettosa o comunque non autentica.” Disse il vecchio a Nora. “Faremo così allora... tornerete al vostro negozio in compagnia di Nero...” indicando l'uomo dai capelli mori accanto a lui “... è un esperto d'armi e saprà contrattare col vostro superiore.”
“Si, andremo con la mia auto.” Fece Nero.

Lady Gaynor 04-11-2016 18.13.18

D'un tratto la porta si aprì ed una ragazza dai tratti orientali entrò portando un vassoio con del tè fumante e qualche strano dolce. Posò il vassoio su un comodino e restò a fissarmi.
"Che hai da guardare? Potresti renderti più utile dicendomi dove mi trovo e soprattutto perché sono qui..."

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Nora 04-11-2016 18.19.04

"Non ho certo detto il contrario, ma comunque ripeto che non è con me che dovete parlare" disse Nora, iniziando ad essere spazientita.

Quando l'uomo disse di tornare con Nero, questo era il suo nome, in negozio, la ragazza dagli occhi blu lo guardò.
Sarebbe andata, ma con la sua bicicletta.

"Il negozio si trova nella piazza principale, ci vediamo lì" disse a Nero, primo di inforcare la bici e raggiungere il negozio.

Guisgard 04-11-2016 18.26.24

Il pilota aveva preso due bottiglie di birra. Tuttavia non rispose nulla a Clio, limitandosi a sorridere.
L'auto ripartì ed andarono oltre, lasciandosi alle spalle quel luogo appartato ma non solitario del tutto.
Arrivarono infine in un posto più appartato, sotto a grossi alberi frondosi.
Qui fermò l'auto ed offrì una delle birre alla ragazza.
“Siamo arrivati...” disse prendendo la sua “... prima era un luogo poco adatto ad una brava ragazza come te...” bevendo “... ora qui possiamo parlare con calma... dunque, cosa volete da me? Vi avverto che non ho denaro, quindi ripagarvi la somma per la cauzione è fuori discussione. Devo tornarmene al fresco visto che non accetterò di aiutarvi?” Per poi accendere lo stereo dell'auto.

Clio 04-11-2016 18.48.43

Non rispose, limitandosi a guidare.
La mia curiosità cresceva sempre più, e il panorama si faceva sempre più intimo e affascinante.
Alla fine si fermò, sotto alcuni alberi frondosi che contribuivano a rendere il tutto più poetico.
Mi porse una bottiglia, e io sorrisi, cercando di essere il più naturale possibile.
Di nuovo quelle parole sul luogo di prima e quel chiamarmi "brava ragazza".
Nemmeno mi conosceva dopotutto.
"Cosa ti fa pesare che lo sia?" con un sorriso divertito, per poi portare la bottiglia alle labbra
Mi rilassai sul sedile, beandomi della vista che si poteva godere da quel posto appartato.
"Soldi.." sorrisi, scuotendo la testa "Nessuno vuole i tuoi soldi, tranquillo.." prendendo un sorso di birra "Anzi, saresti pure ben pagato!".
Sospirai, guardando dapprima lontano, per poi voltarmi verso di lui.
"Volevamo solo che guidassi quest'auto..." dissi, dolcemente, con un sorriso leggero "Ha bisogno di un pilota, e non di un pilota qualsiasi... tutti quelli che sono arrivati per provarla hanno fallito, tutti... persino io..." sospirai "Questa macchina è unica... e ci vuole qualcuno di altrettanto unico per pilotarla....".
I miei occhi raggiunsero i suoi per un lungo istante.
"Non so cosa ti abbia fatto perdere stima in te stesso ma..." sorrisi piano "Sei l'unico che può farcela... Ho visto tutti i test, e hai fatto più progressi tu in questo tragitto che fior fior di piloti nei test..." sospirai, scuotendo la testa "È davvero un peccato che tu voglia mollare senza aver almeno tentato.." con un altro leggero sorriso, per bere un altro sorso di birra.
Stavolta non c'era sarcasmo o provocazione nella mia voce, solo dolcezza e rassegnazione.
"Perché questa macchina è davvero speciale, sai?" cambiando sguardo per un momento "Puoi averne guidate quante ne vuoi..." con tono più caldo senza che me ne accorgessi "Ma nessuna sarà mai come lei... nessuna.." con gli occhi intensi nei suoi.

Guisgard 04-11-2016 18.55.57

“Ci sono diversi posti di blocco...” disse il poliziotto controllando i documenti di Gwen “... da qui fino alla costa Flegeese...” spiegò “... un pirata della strada ha ucciso un ragazzo... comunque è tutto in regola...” ridandole i documenti “... può andare... buona serata.” Sorridendole.

Guisgard 04-11-2016 18.56.28

“Il commissario...” disse Tardes palesemente scosso “... pare sia stato investito davanti al commissariato... una morte assurda, in pieno centro cittadino...” rivestendosi “... mi spiace, Dacey... ma devo...” fissandola “... cercherò di tornare quanto prima...” con lo sguardo in quello di lei per un lungo istante.
La baciò dolcemente ed andò via.

Guisgard 04-11-2016 18.57.26

“Lasciar perdere...” disse sorpreso Ren a Nyoko “... perchè mai? Che pericolo c'è? Vogliamo solo curiosare un po' in giro, no? Di cosa ha paura tuo nonno?”

Guisgard 04-11-2016 18.58.02

“Io posso anche portarla dal dottor Iasevol, ma lui le dirà ciò che sto per dirle io ora...” disse Menya ad Altea “... se l'incidente di suo fratello è avvenuto durante una gara di Formula 1 noi non abbiamo alcuna competenza ad indagare... cosa diversa invece se l'incidente, presunto tale, è accaduto durante una corsa clandestina, su un percorso metropolitano...”

Guisgard 04-11-2016 18.58.32

La ragazza orientale guardò ancora Gaynor per un lungo istante.
“Sei al sicuro...” disse “... qui nulla potrà capitarti... e se saprai comportarti allora forse potrai raccontarlo ai tuoi figli.”

Altea 04-11-2016 18.59.04

Sospirai. ."Ehm..sono io quella che faceva e fa le corse clandestine. .è avvenuto durante una corsa di Formula Uno e so che il Falco Superbolide fu colui lo tenne con sé mentre stava morendo..almeno da quello ho potuto e voluto vedere..vi prego datemi una possibilità".

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Lady Gwen 04-11-2016 18.59.11

Annuii, ma mi preoccupai quando parlò di un ragazzo ucciso.
"Sa chi era la vittima?" chiesi, cercando di non sembrare troppo preoccupata al pensiero che potesse trattarsi di Elv.

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Guisgard 04-11-2016 19.01.08

A quelle parole di Nora, Nero sorrise sarcastico.
“Ma certo...” disse annuendo “... ti aspetterò là...” fissandola.
La ragazza prese la sua bici e tornò al negozio, trovando là l'uomo fermo nella sua auto sportiva.
Nel vederla scese e le si avvicinò.
“Andiamo dal tuo principale.” Nero a lei.
http://media.baselineresearch.com/im...78426_full.jpg

Guisgard 04-11-2016 19.01.53

Il pilota sorseggiò ancora la sua birra.
“Perchè se non lo fossi, ci avrei già provato con te...” senza voltarsi a guardare Clio “... l'auto migliore ed il pilota perfetto... o viceversa... prima parlavi del crimine... quindi guidandola cosa dovrei fare? Il poliziotto?” Sorrise ironico. “Secondo me avete sbagliato persona...”finendo la birra “... come detto è molto tempo che non metto le mani su un volante... intendo in modo serio... probabilmente mi sono anche rammollito...” ridendo “... chissà, pure con le donne, no? Dopotutto qui le coppiette vengono a fare l'Amore ed io sono qui con te a bere schiuma di birra ed a parlare di quest'auto...” scuotendo la testa.

Nora 04-11-2016 19.07.24

Nora si immerse nella confusione della città, raggiungendo dopo il negozio.
Nero era già arrivato.

"Capo, hai visite" disse sarcasticamente, entrando e prendendo posto sul solito sgabello nell'angolo dietro il bancone.

Nyoko 04-11-2016 19.08.57

Abbassai lo sguardo dubbiosa... Mio nonno non sbagliava mai e io gli credevo.
"Mio nonno dice che quel uomo è pericoloso... Che non si può considerare uomo..." dissi tenendo sempre il telefono fermo fra le mani... Non avevo paura, certo, ma non ero neanche pronta ad espormi a pericoli così facilmente...

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Dacey Starklan 04-11-2016 19.15.00

" Cosa?" ricordando di aver conosciuto l'uomo tempo prima. " Oh cielo...Si vai, assolutamente . Non preoccuparti, è importante lo capisco. Io sono qui, ti aspetto" dispiaciuta per quella triste notizia. Ricambiai il bacio e mi rivestii tornando in camera.


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Clio 04-11-2016 21.50.11

Arrossii appena a quelle parole di lui, ma fortunatamente non lo vide perché non si voltò verso di me.
Ma infondo sapevo che era solo il mio aspetto a fargli quell'effetto.
Dopotutto non mi conosceva nemmeno.
E se sapesse chi sei, scapperebbe...
Abbassai lo sguardo, diventato per un istante malinconico.
Quelle cose erano per le donne, non certo per un androide come me.
Chi vorrebbe una macchina?
"Solo ragazze facili, eh.." con un sorrisetto che voleva sembrare divertito e distante "Contento te.." sospirai appena "Dopotutto non sai niente di me... nemmeno il mio nome..." posando la testa sul sedile e voltandomi verso di lui.
Poi parlò della macchina e io cercai di concentrarmi su quello che era l'obbiettivo primario.
"Io non so bene come funzionerà una volta che la macchina sarà pronta.. io mi occupo dei test, di monitorare i dati e tutto il resto.." scossi la testa "Per ora non può nemmeno uscire dal laboratorio, voglio dire... oggi è la prima volta che succede... c'è ancora molta strada da fare.. perché nessuno riesce a tenerla... finchè non le troviamo un pilota siamo bloccati.." sospirai, bevendo un altro lungo sorso di birra "E la signorina non è certo facile da gestire..".
Risi piano a quelle mie parole, mentre la mia mente cominciava a fare strani collegamenti.
"Infondo un auto non è tanto diversa da una donna, no?" con un sorriso vagamente malizioso "Ci sono quelle che possono essere guidate da chiunque.... poi ci sono quelle per pochi, e poi c'è lei.. che è un po' come quelle donne che aspettano anche una vita intera quell'unico uomo che le meriti.." con un sorriso beffardo.
"Quindi effettivamente non mi stupisce che tu non voglia guidarla.... meglio guidare auto più facili e maneggevoli, no?" con gli occhi nei suoi "Piuttosto che imbarcarti in qualcosa che potrebbe richiederti molto più di quanto tu sia disposto a dare.." con voce calda e profonda.
Ero stupita da me stessa, non sapevo bene da dove avessi preso quelle informazioni, certo non nel mio database.
Ero confusa, e sicura contemporaneamente.
Una sensazione strana, inebriante e nuova.. ma bellissima.
Poi quelle parole sull'essersi rammollito mi scossero non poco.
"E non hai voglia di scoprirlo?" battendo la mano violentemente sul bracciolo.
Troppo violentemente, con la mia forza sovrumana stortai una guarnizione.
La guardai spalancando gli occhi per un istante, poi distolsi lo sguardo sperando che non se ne accorgesse.
"Scoprire se chi ti ha fatto credere di essere finito si sbaglia? Scoprire se puoi ancora essere grande?" con gli occhi improvvisamente infuocati nei suoi.
"Ho visto il tuo sguardo mentre guidavi.." ormai parlavo a ruota libera, ignorando i protocolli sulla conversazione "L'ho visto... ti sei lasciato andare, per un momento... hai dimenticato che porti una maschera di ghiaccio.. per un istante.." sentivo il battito del mio cuore accelerare e improvvisamente avevo caldo.
"Dimmi che non ti è piaciuto!" con voce accalorata, avvicinandomi a lui con aria di sfida "Dimmi che non vuoi prendere questa macchina.." parlando con un tono più calmo e caldo "Andare in pista..." senza distogliere gli occhi dai suoi "Accelerare, ancora e ancora... vedere fin dove riesci a spingerti.. portarla dove nessuno è mai arrivato, condurla dove e come solo tu sai di poter fare... sempre più veloce, sempre più lontano.. ancora e ancora.." avevo uno strano sorriso, un sorriso che non conoscevo.
"Dimmi che non è questo che vuoi.." proseguii, senza lasciare mai il suo sguardo "Dimmelo guardandomi negli occhi..." senza dargli possibilità di distogliere lo sguardo.
"Dimmelo e io me ne andrò..." sorrisi, un sorriso beffardo e indecifrabile "Non vedrai più me, la macchina, il centro.. potrai tornare alla tua vita.... Ma dovrai dirmelo qui, adesso, guardandomi negli occhi..".

Lady Gaynor 04-11-2016 22.34.56

"Al sicuro? Ma se uomini armati mi hanno rapita e portata qui a forza..." risposi alla ragazza "Ti prego... me ne resterò buona in questo letto senza fiatare, ma dimmi cosa mi sta succedendo..."

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Guisgard 05-11-2016 00.07.51

“Se suo fratello è morto durante una corsa ufficiale” disse Menya ad Altea “allora come detto le cause di quell'incidente non sono competenze del nostro centro, mi spiace.” La guardò. “Una possibilità? Mi perdoni, non credo di capire... che genere di possibilità vuole da noi?”

Guisgard 05-11-2016 00.10.10

“Si trattava di un giovane musicista girovago...” disse il poliziotto a Gwen “... di quelli senza fissa dimora... è accaduto l'altro giorno... tutta la polizia della regione lo sta cercando ora.”

Altea 05-11-2016 00.12.15

"Di parlare col dottore..." quella donna era rigida come il ferro "Scusate ma perchè non potete indagare sul fatto? Voglio saperlo dal dottore..o siete come la Ateon e non fate parlare il diretto interessato. Le autorità di polizia lo hanno decretato come un normale incidente...affatto...quella auto lo aveva sfiorato cercando di portarlo fuori strada e in una chicane lo ha sorpassato mandandolo diretto in Paradiso...mi auguro" stringendo i pugni dalla rabbia pensando all' incidente.

Guisgard 05-11-2016 00.13.35

Nero entrò insieme a Nora nel negozio e si avvicinò subito al bancone, mostrando l'arma contraffatta al principale.
“Non sono affari miei...” disse questi “... i miei esperti hanno assicurato circa l'autenticità dell'arma, quindi il resto non mi interessa. Quella è la porta, amico... e vedi di andartene.” Con modi spicci.
“Non è molto gentile da parte sua fare così...” sorridendo Nero “... dopotutto il cliente ha sempre ragione, no?”
“Vuoi che ti sbatta fuori a calci?” A muso duro il principale.

Lady Gwen 05-11-2016 00.15.12

"Oh capisco" annuendo al poliziotto "Grazie, buona serata" mi congedai e sfrecciai verso casa, molto più tranquilla sapendo che non si trattava di Elv, anche se ovviamente mi dispiaceva per quel povero ragazzo.


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Guisgard 05-11-2016 00.16.16

Ren sospirò.
“Ok, se vuoi ti riporterò a casa...” disse a Nyoko “... non voglio certo far preoccupare tuo nonno, né turbare te... però una cosa non mi è chiara... cosa significa che forse non è più un uomo?”

Nora 05-11-2016 00.28.56

Nora restò nel suo angolino a godersi la scena divertita.
Arystos sapeva essere veramente un orso quando ci si metteva.

Tuttavia sembrava che non esistesse via d'uscita da quella situazione.
"Calma, calma, signori" intervenne lei, sarcasticamente flemmatica, circondando le spalle del Capo vol braccio con fare compagnone "Ritengo che abbiate entrambi sia torto che ragione. Dunque? Che fare? Pagare meno quest'arma, poiché perde di valore" guardando Nero "Oppure scegliere un altro oggetto di eguale valore, così da avere noi la stessa somma di denaro?" guardando Arystos.

"Ovviamente, tutto dipende da quanto sia disposto il nostro collezionista a rinunciare o meno alla pistola" con un sorriso enigmatico.

Guisgard 05-11-2016 00.40.39

Scena III: Macchine e uomini

"Su Marte gli era sembrato tutto perfettamente logico, ma quello era Marte."

(Isaac Asimov, Sogni di robot)



Il pilota ascoltò ogni parola di Clio guardandola per lunghi istanti, per poi cercare l'immensità della notte attraverso i vetri dell'auto.
“Sembri una filosofa...” disse infine “... magari anche un po' romantica, persino quasi infantile...” posando la bottiglia vuota “... e comunque parli troppo... di me non sai nulla... nulla di quelli come me...”

“Diglielo...” la ragazza guardandolo negli occhi “... diglielo quando tornerai da lei...” con lo sguardo nel suo “... diglielo... diglielo che per lei ha rinunciato a tutto... che stai costruendo il tuo mondo intorno a lei...”
“Smettila...” mormorò lui “... non sai quel che dici...”
“Allora guardami e dimmi che non è vero...” la ragazza “... che per te lei non è nulla... che non sei qui ad aspettarla... aspettare che torni, che ti chiami o che ti scriva... dimmi che non è vero nulla ed io ti crederò...”
“Tornatene a casa...” il pilota alzando lo sguardo verso l'immensità della sera “... è meglio dammi retta...”
La ragazza scosse il capo.
“Non la sto aspettando...” fissandola lui “... non più... non tornerà stanotte... e non tornerà mai più... ha scelto lui...” scagliando un sasso nel lagno “... buffo, vero? L'idolo della folla, il campione, la superstar... rifiutato per un rappresentante di non so neanche cosa...” sorridendo beffardo “... ed ora vattene...” e si incamminò nella sera e nei suoi misteri.

Quel ricordo vago gli attraversò il cuore.
“Ti riporto al centro...” mormorò, per poi mettere in moto e ripartire.
http://66.media.tumblr.com/41c343d57...6who5_1280.png

Nyoko 05-11-2016 00.40.55

Assicurai al nonno che sarei rientrata subito e riattaccai.
"Forse... Intende a livello di umanità... Non lo so... Avrà... Combinanto qualcosa di stupido... Come fare omicidi con un auto prossima al commercio..." ripensandoci... Era una mossa azzardata... Se qualcuno aveva visto l'auto, com'era capitato a me, non si sarebbe creato un sospetto generale? Quei pensieri mi fecero turbare. Non era più sicuro rimanere in giro e temevo il peggio.

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Guisgard 05-11-2016 00.48.06

Tardes uscì e lasciò Dacey da sola in casa.
Prima di andare accese la tv per tenere compagnia a sua moglie.
Ed il telegiornale stava appunto parlando della tragica morte del commissario, investito da un pirata della strada forse ubriaco o sotto l'effetto di qualche droga.
Intanto Tardes raggiunse il commissariato.
“Allora...” disse entrando “... novità?”
“Probabilmente ha avuto solo il tempo di guardare i fanali dell'auto che gli piombava addosso.” Spiegò Palos. “Credi possa essere la stessa macchina che ha ucciso quel giovane?”
“Potrebbe...” annuì Tardes “... si, potrebbe essere... in entrambi i casi l'incidente sembra un'ipotesi da scartare... e comincio ad avere un altro sospetto...”
“Quale?” Palos.
“I due ciclisti...” mormorò Tardes “... forse anche loro hanno avuto la sfortuna di capitare a tiro di quel pazzo...”

Clio 05-11-2016 00.49.55

Abbassai lo sguardo, senza sapere che cosa stessi provando.
Perché avevo parlato in quel modo?
Perchè mi ero lasciata andare senza filtri con un tizio di cui nemmeno sapevo il nome e che non era intenzionato a sapere il mio?
Perché gli esseri umani erano così complicati?
Perché ci stavo rimanendo così male?
"Io... ecco.." balbettai "Mi sono lasciata andare, mi dispiace..." arrossii, abbassando lo sguardo.
"No, io.." protestai "Come tornerai a casa?" Volgendo timidamente gli occhi su di lui "Sei tu quello a piedi.." sorrisi, spiando il suo sguardo.
Poi mi lasciai cadere sul sedile e sospirai, lasciando che il profondo senso di insoddisfazione e di frustrazione mi attraversasse.
"Non mi hai nemmeno detto il tuo nome..." mormorai pianissimo.
"Nemmeno ti importa sapere il mio.." constatai con amarezza.
Eppure non mi era sfuggito il fatto che non mi aveva risposto.
Che non mi aveva detto quello che gli avevo chiesto.
Quindi chissà, magari c'era una speranza.

Dacey Starklan 05-11-2016 00.55.34

Dopo essermi rivestita mi sedetti a letto e avendo trovato la tv accesa rimasi a guardarla, specie perché si parlava proprio del caso per cui Tardes era dovuto uscire di casa.

Trovavo assurdo che un uomo come il commissario, dopo una carriera in cui rischiava la vita tutti i giorni, era morto per un incidente d'auto del tutto casuale.

E trovavo ancora più strano che fosse successo in un tempi ravvicinato rispetto ad altri casi che riguardavano un pirata della strada e le sue vittime.

Non doveva essere una coincidenza, questo pensai con un sospiro. Forse mi stavo facendo troppi giri di testa o forse avevo intuito qualcosa. Decisi che avrei chiesto a Tardes, quando sarebbe tornato, come precedevano le indagini, tanto per vedere se ci avevo visto giusto.


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