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Mi inoltrai nella brughiera, giungendo fin dove non ero mai giunta, circondata da bacche sconosciute e una particolare vegetazione.
Intravidi poi una sagoma e, sorridendo, mi avvicinai. "Devo dire che il tuo messaggero è piuttosto efficiente. " |
"Andate pure ammiraglio, non mi occorre nulla" risposi congedando Enzio. Mi rivolsi poi alle servitrici "Se siete in grado di rifare questo letto in due minuti fate pure, altrimenti tornate più tardi. Non mi sento molto bene e ho bisogno di riposare..."
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Il cielo era nuvoloso,cupo e silenzioso.
Gwen notò quella sagoma e si avvicinò. Ma quando la raggiunse si accorse che non si trattava di Velvot, ma di uno spaventapasseri dall'aspetto alquanto inquietante. http://www.i400calci.com/wp-content/...POSTERFEAT.jpg |
<< Tante storie già...>> e la mia primissima impressione, quella che il cavaliere fosse un grande viaggiatore, ebbe un altra prova a suo supporto.
<< Ma io credo che ogni storia abbia il suo senso di verità da qualche parte... Oh vi prego Ser narrateci ancora qualcosa, starò zitta e buona>> scambiando il suo sguardo malinconico per semplice fastidio dovuto dal mio parlare sempre. |
Enzio uscì e le servitrici annuirono a Gaynor.
Si misero così al lavoro, ma una di loro aprì ad un tratto l'armadio dove si era nascosto il pirata per mettere a posto le federe pulite dei cuscini. “Oh, accidenti...” disse la servitrice guardando nell'armadio. |
Mi avvicinai e con mia sorpresa notai che c'era uno spaventapasseri.
L'atmosfera era inquietante e il cielo cupo. Mi guardai intorno in cerca di Velvot o della strada per tornare indietro. Ripresi così cautamente il sentiero al contrario. |
Ehiss guardò Dacey e sorrise.
“Se starete zitta” disse “allora finirò per annoiarmi nel raccontare. Che differenza c'è così dal raccontarle a me stesso quando sono da solo? Mi piacciono invece i vostri commenti, le osservazioni che fate e le continue interruzioni.” Facendole l'occhiolino. “Comunque dite il vero... ogni storia racchiude un senso di verità.” Annuì. “E poi i mercanti mi hanno giurato che questa è una storia vera... un po' come la caccia ad un tesoro inestimabile...” |
Gwen si voltò per tornare indietro quando udì qualcosa.
Come una risata sommessa. “Non hai paura” disse ad un tratto qualcuno “di aggirarti tutta solo nella brughiera? E' pericoloso, sai?” |
Una delle serve aprì l'armadio nel quale era nascosto il Capitano. La colpa era mia che mi ero distratta, ma oramai il danno era fatto. Corsi nella sua direzione, richiusi l'armadio e la presi in disparte.
"Mia cara, una sola parola ad alcuno su ciò che hai visto e ti garantisco la pena di morte..." dissi per spaventarla e scoraggiarla dal rivelare ciò che era successo. "Siamo intesi? Non dovrai dirlo ad anima viva..." Inviato dal mio Z00D utilizzando Tapatalk |
La serva guardò perplessa Gaynor.
“Al... altezza...” disse “... io... io non o visto nulla... ho aperto l'armadio per riporre le federe pulite e mi sono accorta di averle dimenticate giù... mi spiace... ma vi assicuro che vado a prenderle subito...” intimorita. |
Sciocca. Si, ero stata alquanto sciocca in quel frangente. La tensione era troppa, quindi temevo che la situazione mi sfuggisse di mano.
"Lascia perdere le federe... andate tutte e due e riferite che non voglio essere disturbata. Non mi sento bene ed ho bisogno di riposo..." Inviato dal mio Z00D utilizzando Tapatalk |
Le serve annuirono ed uscirono dalla stanza, lasciando Gaynor da sola.
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Uscite le serve, chiusi la porta a chiave e corsi ad aprire l'armadio.
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Gaynor corse ad aprire l'armadio, ma con sua sorpresa lo trovò vuoto.
Incredibilmente Capitan Cuore non c'era più. Dunque la serva aveva detto il vero non avendo veduto nulla nell'armadio. La regina allora si accorse che la finestra della stanza era socchiusa. Il pirata era andato via come il vento. |
L'armadio era vuoto. Rimasi di sasso... come il Capitano avesse fatto ad uscire era inspiegabile, una vera opera di magia. Per un momento credetti di aver sognato tutto... e forse sarebbe stato meglio, aver permesso certe licenziosità ad un uomo che poi era scomparso nel nulla era una cosa che bruciava. Mi tolsi la vestaglia e mi rimisi a letto, lasciando che le lacrime lavassero via la vergogna... o forse la delusione...
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Gaynor si tolse la vestaglia, per poi mettersi a letto.
Lacrime di delusione rigavano il suo viso, mentre la solitudine della stanza la avvolgeva. Ma ad un tratto la giovane sovrana avvertì un brivido. La finestra socchiusa, attraverso le tende che si gonfiavano piano, faceva entrare l'aria frizzante del mattino nella stanza. |
Faceva freddo in quella stanza. La camicia da notte era leggera ed io avevo i brividi. Mi accorsi che la finestra era ancora socchiusa, così mi alzai e mi avvicinai per chiuderla.
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Cercavo di uscire dalla brughiera, quando sentii una risata sommessa e poi una voce mi parlò.
Mi paralizzati all'istante, poi però affrettai di molto il passo e cercai di trovare la strada o Velvot. |
Gaynor si alzò e andò a chiudere la finestra, per impedire all'aria fresca del mattino di entrare ancora.
Indossava solo la leggera camicia da notte, che lasciava scoperte gambe e spalle. Ma nel tirare le tende si accorse di un'ombra. “Davvero affollata la vostra camera, altezza...” disse l'ombra celata dalle tende “... tra serve, ammiragli e consigliere manca solo un marito ed il gioco è fatto...” era la voce del pirata. |
“Damigella...” disse ancora quella voce a Gwen “... scappate? Non sapete che ogni gioco di magia nasconde un suo trucco?” Divertita.
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A quelle parole mi bloccai.
Che voleva dire? Mi voltai a quel punto nella direzione da cui proveniva la voce. "Chi siete?" mormorai, quasi con un filo di voce. |
Gwen si fermò di colpo, per poi voltarsi.
Si accorse allora che la misteriosa voce, per quanto incredibile fosse, proveniva dall'inquietante spaventapasseri. “Non temete, non voglio certo farvi del male...” disse “... anzi, se mi dite cosa cercate magari posso aiutarvi...” |
Richiusi la finestra e tirai le tende per lasciare la camera in penombra, ma nel mentre una voce parlò tra il pesante broccato viola. Era il Capitano... ebbi un sussulto e scostai le tende con forza.
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Stavo impazzendo o lo spaventapasseri stav parlando?
Cercai di non farci caso, del resto se poteva aiutarmi poco importava chi o cosa fosse. "Sto cercando un giovane uomo, mi hanno detto che era qui, voi l'avete veduto?" chiesi, per poi dare una descrizione di Velvot. |
Gaynor aprì le tende e trovò il pirata.
“Così però, altezza, rischiate di prendere freddo...” disse guardandola “... e se torna la vostra consigliera? O magari le serve? Che direte? Un pirata mi ha preso in ostaggio?” Divertito. |
"Non è affatto divertente" gli risposi asciugandomi gli occhi col dorso della mano. "Non stavate bene nell'armadio? Era forse scomodo?" Dissi ritornando al voi.
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“E ditemi...” disse lo spaventapasseri a Gwen “... perchè lo state cercando? Siete forse sua sorella? O un'amica? O magari altro?”
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"Ha forse importanza?" chiesi, poi sospirai "Sentite, ditemims elo avete veduto, altrimenti andrò via, non mi piace vagare nella brughiera..." spazientita, e anche un po' impaurita.
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“Ma cosa...” disse lui fissando Gaynor “... piangete?” Sfiorandole il viso, affinchè lei lo guardasse. “Una regina piange? Perchè mai? Non vi sarete spaventata per quell'idiota mandato a guidare la marina ducale spero...”
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Lo spaventapasseri restò immobile ed in silenzio.
“Ma” disse ad un tratto qualcuno alle spalle di Gwen “parlate con uno spaventapasseri?” Avvicinandosi Velvot. “E non ditemi che vi risponde.” Divertito, per poi salutarla con un lieve inchino. |
Sentii una voce alle mie spalle e sorrisi.
"Se dice cose interessanti magari anche uno spaventapasseri può essere piacevole da ascoltare, non trovate?" gli chiesi voltandomi, con un sorriso quasi irriverente, mentre mi avvicinavo. http://uploads.tapatalk-cdn.com/2016...caca74f2b0.jpg |
Era lì davanti a me, non era andato via... non riuscivo nemmeno a parlare, tanta era l'emozione che provavo in quel momento. Non se n'era andato...
"In realtà" gli risposi "piangevo perché pensavo foste andato via... io... ecco... io voglio che restiate qui..." Lo guardai fisso negli occhi, poi gli presi una mano e me l'appoggiai sul seno. Inviato dal mio Z00D utilizzando Tapatalk |
“Dunque, uno spaventapasseri interessante...” disse sorridendo Velvot a Gwen “... oh, ma non c'è da fidarsi degli spaventapasseri, sapete? Si dice siano spiriti... o magari che sono in balia di chissà quale incantesimo...” fissandola negli occhi “... e poi li trovo alquanto spudorati gli spaventapasseri. Infatti vi chiedeva con insistenza del perchè mi cercavate. Detto tra noi, credo sia geloso...” a bassa voce.
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"Geloso, dite..." fingendomi pensierosa "Eh, mi dispiace per lui, ma credo non sia il mio tipo..." scuotendo la testa e fingendo dispiacere, con gli occhi nei suoi.
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Gaynor era davanti a lui, con indosso quella camicia corta e leggera che lasciava scoperte tutte le gambe e concedeva una generosa scollatura all'occhio.
La nobile regina prese poi la mano del corsaro e la posò sul suo seno, mentre l'uomo la fissava negli occhi. E lui subito prese a stringerlo, a sentirne la forma attraverso la seta bianca e delicata che a stento copriva quella sublime e bianca mammella. “Un seno greco ha sua maestà...” disse lui pianissimo “... bianco, morbido, ben fatto...” scoprendolo lentamente “... alcune statue greche lo raffigurano come il vostro, altezza...” accarezzandolo con sensualità “... si, davvero perfetto il vostro seno, altezza...” e toccandolo il capezzolo era diventato turgido. |
“Ah, capisco...” disse fissandola Velvot “... e com'è il vostro tipo, se posso chiedere...” con un leggero sorriso “... sono curioso...” a Gwen.
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Sorrisi alla sua domanda.
"Sono indecisa fra colui che parla attraverso uno spaventapasseri e colui che parla attraverso un pappagallo, voi chi mi consigliate?" sussurrai sorridendo, mentre mi avvicin avo ancora e sentivo il suo respiro sul mio viso. Inviato dal mio Archos 90 Copper utilizzando Tapatalk |
A quel tocco, sentii le gambe che cominciavano a cedere. Troppa era stata l'eccitazione appena un'ora prima, ora ricomparsa come un fiume in piena. I capezzoli turgidi richiedevano baci, ma mi vergognavo a chiederlo. Così lo presi per mano e lo condussi verso il letto, dove ci adagiammo insieme, e senza parlare gli presi la testa tra le mani e la portai sul mio seno.
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“Beh, dipende a voi chi affascina di più, tra un pappagallo ed uno spaventapasseri.” Disse Velvot a Gwen. “Però chissà quanti corteggiatori avrete, senza che si inventino trucchi simili per parlarvi, giusto?”
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Gaynor prese il bel pirata per mano e senza dire nulla lo condusse verso il suo letto.
Lei si adagiò sulle lenzuola e lui fece altrettanto. Poi, eccitatissima, con audacia prese la testa di lui fra le mani e lo spinse a chinarsi sul suo petto. Ed il corsaro subito accontentò la sovrana. La sua bocca ardente ed ardita cominciò a baciare i bianchi seni di lei, tutti, ovunque, più e più volte. E poi i capezzoli. Le labbra e la lingua si muovevano esperte, veloci, instancabili, al punto che la donna sentì quasi il suo corpo prendere fuoco. E la voglia di gridare, di abbandonarsi fu troppa. |
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