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Clio salutò gli altri, che subito cominciarono a prepararsi, per poi lasciare il casolare e dirigersi verso la chiesa.
Ed arrivata là, vide proprio la suora che cercava intenta a recitare i Divini Misteri del Santo Rosario nello spiazzo antistante la chiesa. |
"Perfetto, saro` subito di ritorno" dissi esultante e rientrai nella carrozza, partendo alla volta della citta`.
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Raggiunsi così la chiesa, e trovai la suora.
Sembrava stesse pregando, così non mi avvicinai a tampinarla. Mi sedetti poco lontano, in attesa che la religiosa finisse di pregare. |
"Ehi" e stavolta mi avvicinai alla donna.."Voi non conoscete me e nemmeno cosa ho fatto per Icarius...vi da fastidio di essere stata soppiantata? Beh..avete sempre vostro marito..a voi non interessa se io sono la concubina di Icarius..intesi?" e la guardai di nuovo ma stavolta con sorriso derisorio.
Insomma in quel castello non mancavano le sorprese ed infatti ad un tratto apparve un uomo anziano ma che stava reguardendo Icarius...tale Don Nicola..e lo guardai, mostrava saggezza e durezza e forse era l' unico sapesse mettere a posto l' indole libertina di Icarius. Lo guardai perplessa e dissi solo.."Don Nicola...i miei saluti, scusate se vi abbiamo disturbato", ma da dove veniva quell' uomo? Non mi ero mai accorta fosse nel castello. |
Il cocchiere ricondusse Gwen in città, mentre la gente ne affollava le strade e le piazze in quel tardo pomeriggio di inizio Giugno.
La carrozza raggiunse subito la profumeria, dove la ragazza ritirò i preziosi e costosi unguenti di Ilamei. E quando la vettura ripartì, Gwen dal finestrino si accorse che aveva imboccato la stradina che portava alla locanda piratesca. |
Clio attese che la suora terminasse le sue preghiere, restando seduta poco lontana da lei.
E quando la suora concluse la recita del Santo Rosario, accorgendosi di Clio, le fece un cenno di saluto col capo. |
Don Nicola si limitò a lanciare uno sguardo fulminante verso Altea e l'altra dama, senza dire loro nulla.
“Non vi aspettavo, Don Nicola.” Disse Icarius, recuperando il suo sorriso. “Ci credo.” Annuì severamente il chierico. “Suvvia, perchè siete così severo?” “Perchè mi ritrovo un idiota come te, ecco perchè.” Rispose lesto il religioso. “Quando la finirai di sprecare così la tua vita?” “Non la sto sprecando...” lui al prete “... la sto vivendo...” “Idiota.” Tuonò il chierico. “Venendo qui sono riuscito a far desistere quell'uomo dal suo giusto proposito.” “Quale uomo e quale proposito?” Domandò Icarius. “Il marito di una di queste due donne, immagino.” Disse Don Nicola. “Ed il suo proposito era quello di infilzarti.” “Magari non è tanto facile riuscirci...” divertito Icarius. “Idiota.” Con durezza il prete. “Io non sono un eremita come voi e visto che per me l'Amore non...” fece Icarius. Ma il religioso lo zittì con uno schiaffo. “Non sei niente.” Accigliato il prete. “Sei solo un grosso idiota. Ed io ho vergogna di te.” |
Quando la donna finì di pregare mi salutò con un cenno del capo, al che mi avvicinai.
"Perdonate se vi disturbo, sorella..." le sorrisi "Ieri mi avete dato l'impressione di conoscere Icarius, o comunque di sapere come contattarlo.. vedete, avrei un messaggio da parte della compagnia, ma noi non l'abbiamo più visto da quando siamo arrivati qui, se scrivessi un biglietto, o vi riferissi qualcosa voi potreste darglielo, per caso? Riguarda lo spettacolo che ci ha commissionato, quello di cui siamo venuti a prendere il libro ieri.." con un sorriso speranzoso. |
Allo sguardo del prete rimasi in silenzio...era venuto al momento giusto..Dio vede e provvede..e per fortuna aveva salvato la situazione.
Sussurai alla donna.."Scusate madama..ma avete rischiato grosso pure voi..non è per cattiveria, ma vi consiglio di tornare da vostro marito ora che le cose si sono appianate". E voltandomi udii la conversazione tra i due e ad un tratto vi fu quel sonoro ceffone..il prete si vergognava di Icarius. Mi avvicinai.."Scusate..se mi permetto..visto io non sono la donna sposata e sono libera, anzi..sarei legata a Icarius..potreste dirci Padre Nicola cosa sta succedendo? Io non sono una cattiva ragazza...e a dire il vero i miei sentimenti per Icarius sono giusti e veri..magari voi non approvate la mia decisione, ma è il solo modo per stargli vicino...poi, ovviamente, voi lo conoscete meglio di me..e di questo castello, forse, pieno di parole sulla Gioia" ebbi come una percezione. |
Ritirai i prodotti dalla profumeria per la contessa. Quando la carrozza riparti`, notai che costeggiava la taverna.
Fallo, Gwen... "Aspettate, fermatevi" dissi al cocchiere, quando ebbe superato di poco la stradina. Quando si fermo`, feci per scendere diretta alla taverna. |
X78 mi spiego' come al suo solito ogni cosa con estrema dovizia....senza tralasciare nulla...quando, dopo aver bussato...entro' il Capitano......una volta rimasti soli.......non fu di molte parole,anzi.....il cosa successe o come successe fu per lui un caso da archiviare.....non era un eroe.....Si su questo non avevo alcun dubbio......ma gli uomini di mare quando davano la loro parola era sacrosanta..........Mi tirai su dal letto .....non ero arrabbiata forse ero incredula...la vita umana......valeva veramente poco........" Certo....comprendo...faccio parte del vostro equipaggio,ma sono stata molto chiara al riguardo.......non sarebbe successo nulla se voi avreste rinunciato alla seconda parte del pagamento........non ho mai pensato che voi foste un eroe, non ne ho avuto motivo per farlo,anche perche' la vostra avidità mi ha dimostrato il contrario......Vedete Capitano Grant....il rischio ....lo fate correre a tutto l'equipaggio........ma i vostri uomini, saranno pagati equamente ?.......mi spiego....loro sanno che divideranno con voi,in parte uguale il pagamento di questa fuga d'amore......?......perchè se e' cosi'.....io non apriro' bocca...con la società dei Battelli, ma se così non e'.........voi subirete cio' che avete evitato in questo momento.....e non solo voi.....ma tutto l'equipaggio compreso i due piccioncini..........."..........
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Era una suora sempre sorridente, di un velato accento straniero, i lineamenti regolari e gli occhi chiari.
I capelli corvini, raccolti sotto il cappuccio, fuoriuscivano in ciocche accomodate all'indietro e abbellivano quel volto delicato con il loro contrasto a contatto con la pelle bianca della religiosa. Nel vedere Clio sorrise ed annuì lievemente. “Si, lo conosco.” Disse. “Qui tutti lo conoscono. Però non so dirvi quando tornerà. Potete riferire a me o anche scrivergli un biglietto se si tratta di cosa riservata. Sarà mia cura consegnarglielo appena ritornerà.” |
“I vostri sentimenti” disse Don Nicola ad Altea “sono dunque così veri da consegnarvi alla sua bramosia? Questo è il rispetto che avete per i vostri sentimenti ed il riguardo per la vostra persona?” Guardò poi Icarius. “Sei stato almeno onesto con queste donne?”
“Certo...” annuì lui “... sanno benissimo che di Amore da me non ne avranno mai.” “Naturale...” con severità il religioso “... non ne hai neanche per te stesso, figurati se puoi darlo agli altri.” Si voltò verso le due donne. “Lasciateci soli. Uscendo da qui, imboccate il corridoio sulla destra ed in fondo alle scale troverete la cappella del castello. Inginocchiatevi e pregate per i vostri peccati. Ora andate, devo parlare da solo con questo sfaccendato.” Con un tono che non ammetteva repliche. “Andate, per favore.” Icarius alle due donne. |
La carrozza si fermò e Gwen scese, diretta alla locanda.
Non vi era molta gente ed il locandiere era impegnato a lavare i bicchieri. L'interno di quel luogo aveva un chiaro stile marinaro, con timoni, reti e remi che pendevano dalle pareti. L'odore di rum era forte, come l'intesa essenza di salsedine che aleggiava tra i tavoli. Ma ciò che subito colpì Gwen era una targa alla parete, in cui si elencavano tutti coloro che erano stati in quel locale. E tra i vari nomi, alcuni celebri ed altri invece anonimi, riportati di militari, semplici marinai, contrabbandieri, avventurieri, mercanti, pirati e pellegrini, la ragazza notò subito un nome a lei familiare. Era quello di Capitan Elv. |
Stavo per ribattere al chierico ma non ebbi tempo..dovevo fare penitenza..non diedi retta alla donna e seguii il posto indicato per pregare e dentro la cappella mi inginocchiai davanti alla Vergine e la guardai..dovevo espiare i miei peccati.
Ma pregai..pregai per mia madre..che poteva volere una ragazza come me dalla vita? Forse era per questo mi ero allontanata dai miei compagni..che sogni potevo mai avere...la strada..ballare e guadagnare soldi, eppure guardando quelle stelle tutte le ragazze avevano dei sogni. E pensavo a Nuova Camelot tutto sarebbe cambiato per me e Dio mi donasse dei sogni, un motivo per lottare..e poi conobbi Icarius..e anche se non mi aveva promesso Amore, io mi trovavo bene assieme a lui..forse avevo trovato una persona che mi capiva..alla ricerca dei suoi sogni..accesi una candela alla Regina degli Angeli e sbirciavo la donna..io peccati non ne avevo fatto..era peccato aver voluto dire a un uomo cosa si sognava? |
Entrai alla taverna. In effetti, non era come me l'aspettavo. Meno piratesca e piu`........ "marinara".
C'era un forte odore alcolico di rum e un intenso odore di salsedine, che io amavo. Appena entrata, notai una targa ad una delle pareti. C'erano vari nomi scritti sopra, gente di mare che era stata qui. Ad un tratto, notai quello di Elv. Ovvio, come poteva non esserci. Mi avvicinai al bancone, dove un uomo era intento a pulire dei bicchieri. "Buona sera. Ho letto il vostro cartello, cercate una cameriera, dico bene?" |
Altea e quella donna raggiunsero la cappella e restarono lì a pregare per un po'.
Poi la donna si fece il Segno della Croce e andò via. |
Il locandiere guardò per alcuni istanti Gwen.
“Si, cerchiamo una cameriera...” disse con tono rude “... sei forse interessata, ragazza?” |
Vidi la donna andarsene..ero rimasta sola..che mai dovevo fare..sarebbe stato un atto non degno andare ad ascoltare ciò che si dicevano il chierico e Icarius...e fu così uscii pure io dalla Cappella, non sapevo nemmeno io dove stavo andando, cercavo Pepino ma la tentazione di andare a sentire era troppo forte...forse avrei saputo più di Icarius, e magari mi stavo sbagliando su di lui, mi feci il cenno della Croce..che il Signore mi perdoni..e fu così tornai nel luogo dove vi erano loro due e rimasi nascosta dietro una porta ad ascoltare...dovevo non farmi notare ovviamente.
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Altea lasciò la cappella e tornò dove erano rimasti Don Nicola e Icarius.
La discussione però tra i due sembrava essersi conclusa. Infatti sbirciando la gitana vide nella stanza il solo Icarius, pensieroso che guardava fuori dalla finestra. |
L'uomo mi rispose con un tono rude, dopo avermi guardata a lungo.
''In effetti sì. Sapete, sono in città da poco e sto cercando una sistemazione temporanea. Ho solo un problema: ho già chiesto in vari posti se cercassero cameriere e nessuno mi ha dato ancora una risposta certa, quindi vorrei che non prendeste la mia richiesta come una perdita di tempo.'' Speravo di convincerlo; in effetti, non era il lavoro che a me interessava, speravo solo che quell'uomo ''molto gentile'' non perdesse la pazienza. |
Don Nicola come era arrivato se ne era andato, notai Icarius vicino a una finestra e guardava fuori, il suo volto era serio..sembrava avesse perso quella solita baldanzosità.
Mi feci avanti e avanzai verso lui e mi voltai verso lui fissandolo, gli accarezzai la mano e gliela presi.."Se vuoi puoi parlarmene, hai qualcosa ti turba vero? E' colpa mia...non voglio darti problemi..se vuoi posso andarmene..tanto questa è la mia vita no?" sorrisi leggermente malinconica. |
“Fatti un po' guardare...” disse il rozzo locandiere a Gwen “... non c'è che dire... sei fatta bene... si, potresti andare... la paga però non è alta, mentre il lavoro è tanto... per me puoi cominciare anche stasera... che ne dici, piccola?”
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"Oh, non è niente di così privato, volevamo solo avvisarlo che gli attori sono andati in città per compilare dei moduli per cercare di riavere la licenza, ma torneranno per finire lo spettacolo.." Sorrisi "Ah, un'altra cosa che probabilmente non c'entra niente.." Esitai, prendendo l'ocarina dalla tasca "Abbiamo trovato questa vicino al casale, magari qualcuno l'ha perduta, ricordo bene di averla vista ieri nella biblioteca della chiesa, non so.. Magari voi sapete a chi appartiene e potete rendergliela, oppure posso rimetterla dove l'ho vista ieri..".
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Icarius si voltò e sorrise ad Altea, come a voler scacciare le sue inquietudini davanti alla gitana.
“Ehi, bellezza...” disse, per poi abbracciarla “... vuoi andartene? Non avevamo uno spogliarello rimasto a metà?” Facendole l'occhiolino, con le sue mani che scendevano e salivano lungo il corpo di lei, stringendola a sé e facendola sentire in suo potere. |
“Si, conosco quest'ocarina...” disse la suora a Clio “... è di Icarius... però è strano, lui non se ne separa mai...”
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Come mi aspettavo....
''Non saprei. Come vi ho detto, attendo risposta anche da altre taverne, sarà meglio aspettare fino a domani sera, se per voi va bene'' dissi sorridendo. ''Piuttosto, appena entrata non ho potuto non notare quella targa'' iniziai, indicandola ''Chi sono quegli uomini riportati lì? Ad esempio, quel Capitan Elv, di che si tratta?'' chiesi all'uomo. Chiaramente, non avevo bisogno che qualcuno mi dicesse chi fossero, ma interpretare la parte dell'ingenua funzionava spesso e volentieri. |
“Sono i vari individui” disse il locandiere a Gwen “che negli anni sono passati da questa locanda... il capitano Elv è tra le peggiori canaglie che abbia mai visto...” ridendo “... uno scavezzacollo di primo piano... e la sua fortuna ruota tutta attorno al suo bell'aspetto... che gran figlio di...” e rise ancor più forte.
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Il suo volto si illuminò appena mi vide e io sorrisi e sospirai mentre lui mi abbracciava.."Pensavo non volessi più che rimanessi qui..che Don Nicola ti avesse fatto una bella romanzina anche se quel ceffone era bastato" e udii le sue parole, sembrava che le parole del chierico non lo avessero scalfito o forse fingeva..già...sentivo le sue mani sul mio vestito scivolare e il cuore iniziò di nuovo a battere forte.."Nemmeno il tempo di espiare i miei peccati e mi fai cadere di nuovo in tentazione?" e lo guardai accarezzando il suo volto che prima era rabbuiato.."Ovvio rimango con te..e non rimanderei nulla di ciò che è stato interrotto" e mi avvicinai alle sue labbra..forse i miei sogni stavano facendosi vivi.
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Allora i miei sospetti erano veri.
Icarius, dunque era lui... "In verità.." Esitai "Ho come avuto l'impressione che l'abbia lasciata lì apposta, ma non so perché..." Sorrisi piano "Beh, se sapete a chi appartiene, potete restituirgliela... E magari dirgli che avrebbe potuto uscire allo scoperto... Ma immagino che faccia parte del suo essere, se è sua l'ho sentito suonare anche ieri pomeriggio, ed è scomparso..." Sorrisi "Però era una splendida melodia..". |
“Però potete ridargliela voi.” Disse sorridendo la suora a Clio. “Così magari gli direte che avete apprezzato la sua musica.” Restituendo l'ocarina alla ribelle. “Non credo tarderà molto. C'è bisogno di lui qui.”
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Risi piano alla descrizione del mio interlocutore riguardo Elv. Ci stava tutto.
''Certo, riesco a immaginare'' sorridendo ''Beh, devo andare. Tornerò domani sera in caso avessi ancora bisogno di un impiego. Grazie mille'' dissi, dirigendomi verso l'uscita. Dovevo tornare al palazzo e avevo già perso abbastanza tempo e diciamo che avevo saputo una parte di ciò che mi interessava. Era un inizio. |
"Voi dite? Avevo come l'impressione che non volesse farsi vedere..." Sorrisi piano "Ma mi farebbe piacere riconsegnargliela di persona... Dite che verrà qui? Allora potrei aspettarlo, magari..".
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“Sei tu che fai cadere in tentazione me, bellezza...” disse sorridendo Icarius ad Altea “... beh, mia bella concubina, perchè non vai a prepararmi un bagno caldo? Ho idea che tu sia esperta in questo genere di cose... ti va di fare questo per il tuo signore?” Facendole l'occhiolino.
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“Ti aspetto allora per domani, piccola.” Disse il locandiere a Gwen, che non voleva lasciarsi scappare una cameriera così carina e dunque attraente per la sua clientela.
La ragazza tornò sulla carrozza e fece ritorno al palazzo, dove Ilamei la ringraziò per i suoi unguenti. |
Lo guardai e sorrisi.."Ma devo pure farti da cameriera? Anzi da mogliettina perfetta...un bel bagno caldo..subito...ho delle essenze eccezionali..vedi tu se seguirmi mentre te lo preparo".
Detto fatto...il bagno era in buone condizioni..e presi delle essenze alla mirra e zenzero.."Queste sono rilassanti ma allo stesso tempo danno una certa carica frizzante" dissi mentre gli toglievo la camicia..non mi aveva baciato, ma non lo avrei fatto neppure io..doveva cadere prima lui.."Ti aspetto nella tua..anzi..nostra camera? O hai bisogno di una mano per lavarti la schiena" sorrisi mentre accarezzavo piano la sua schiena...poi però mi dirai ciò che ti ha detto il chierico...e cosa sia questa Gioia. |
“Certo.” Disse sorridendo la suora a Clio. “Magari se lo aspetterete lui arriverà prima. Forse stasera, o stanotte, o magari domattina.” Si voltò verso la chiesa. “Vado a preparare una torta per i bambini. Se volete potete darmi una mano. Sono indecisa su quale dolce scegliere.”
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“Naturale, voglio che tu mi lavi la schiena...” disse Icarius ad Altea, mentre le essenze si diffondevano nella stanza “... cameriera? Mogliettina? Decisamente meglio la prima.” Ridendo, mentre lei gli toglieva la camicia.
“Se ti scandalizzi posso spogliarmi da solo...” mormorò lui “... così non ti turberò... magari sei una tipa acqua e sapone...” facendole l'occhiolino. |
Io e la contessa cenammo e poi andai nella mia camera.
Mi cambiai e mi misi a letto. Ripensavo all'impiego alla locanda. Non sapevo ancora se accettare o meno. Avrei dovuto accettare per tentare di trovare Elv o lasciar cadere la cosa? Non c'erano molte possibilita` che lui tornasse alla locanda e io non sapevo che fare. |
"Oh, non penso di avere questo potere.." Sorrisi "Ma vi aiuto molto volentieri, se volete... Non sono bravissima coi dolci, ma spero di potervi essere utile..".
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