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Annuii.
"Beh, almeno sappiamo che non ci attaccherà se non sarà costretto.. E questo ci da già un vantaggio..." Pensierosa "Quindi ce l'ha coi Capomazdesi... Quindi possiamo pensare o a un nemico.. Non lo so.. Sygma.. Tanto per dirne uno.. Oppure qualcuno che i Capomazdesi hanno fatto infuriare... È già qualcosa direi..." Risi appena "Anche se devo dire che l'idea di un Sygmese, così razionale e pratico che affida il suo attacco ad un drago mi sembra un po' inverosimile.. Però... Infondo loro considerano i Capomazdesi superstiziosi.. Potrebbero aver, non so.. Costruito una macchina.. Sono bravi in questo.. Una strana specie di nave volante.." Scossi la testa e presi un sorso di vino. "Ah, al diavolo.. Solo a dirlo è un'assurdità...". |
"Oh...il colonnello de Gur vi stava a bordo? E' terribile..speriamo presto si risolvi questa situazione...".
Il duca chiedeva l' aiuto del mio maestro e sorrisi alle sue parole..."A dire il vero Sua Signoria non ricorda che il mio maestro alloggia in una piccola stanza qui a corte? Non ama farsi molto notare..ma è persona di mondo e ha viaggiato molto direi..in molti Paesi..e quindi persona molto colta..aspettatemi vado a chiamarlo nella sua stanza...". Mi congedai e attraversai quegli ampi corridoi ma dentro me ero angosciata...arrivai vicino le mie stanze, vi era un piccola e semplice porta e bussai..."Maestro..sono Altea...il Duca vorrebbe parlarvi...posso entrare? E non siate come sempre solitario e scorbutico, ho da dirvi pure altra cosa". |
“No, nulla...” disse Pileo ad Elisabeth fissandola “... ma forse... forse non dovrebbe vederti con indosso quella tunica... dopotutto è un uomo e nessuno può compiere pensieri impuri sulla sacerdotessa di Diana... tu e le tue ancelle potreste essere una tentazione troppo forte per lui...”
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Guardai Pileo...ed accennai ad un lieve sorriso......" Lui non vedrà nessuna delle ancelle....si rimetterà in piedi e lo manderemo via.......non saprà rendersi conto...ma faremo in modo che torni a casa.........per quanto riguarda..ilo mio vestito.......Pileo....cosa dovrei indossare........un saio ?....siamo pagani e non abbiamo ne frati e ne suore....siamo ancelle...che vivono in piena libertà......i suoi pensieri impuri non mi toccheranno...e anche se fosse...ci sarete sempre voi a ricordarmelo..........L'Oracolo ha parlato.....e le sue parole si stanno avverando......sia fatta la volontà degli Dei "......mi voltai per andare nella mia camera.....e per istinto mi toccai il braccio....aprii la porta della camera e dietro di me c'era Pileo.....Vidi l'uomo seduto sul letto........era coperto dal lenzuolo...e si teneva la testa.... " Eccomi......c'e' Pileo con me.....potrete parlare con lui e chiedere tutto cio' di cui avete bisogno......."....
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“Che io sia impiccato al più alto e lercio pennone della flotta Capomazdese...” disse Barbaleone a Clio “... una nave volante?” Guardò poi tutti i suoi uomini.
Un attimo dopo una grossa risata si alzò da tutti loro. “Non so quale sia più assurda...” ridendo il rude corsaro “... la storia del drago o questa qui della nave che vola!” Scosse il capo, per poi bere altro vino. “Ah, ragazza mia... sei un portento... non ridevo tanto da quando gettai a mare il Capitan Antony Morse... eh, che gran bastardo quello...” tornò a fissare la ragazza “... una nave volante...” divertito “... ma dove diavolo le peschi?” “Il ragionamento del capitano” intervenne Samoa “però non è affatto malvagio... escludendo mostri fantastici e simili, non restano molte altre ipotesi... magari è davvero un nuovo tipo di arma a noi sconosciuta... e forse usata proprio da qualche nemico dei Capomazdesi per fiaccare la loro forza militare...” In quel momento entrò nella locanda uno dei filibustieri di Barbaleone rimasto sulla nave come vedetta. “Capitano...” agitato “... capitano... presto... venite a vedere... c'è un veliero all'orizzonte...” “Davvero?” Incredulo il corsaro. “Era ora!” Guardò Clio. “Sentito, ragazza? C'è una nave che attende solo di essere predata! Andiamo a dividerci il nostro primo arrembaggio da soci?” Sorridendo. |
“Entrate pure...” disse una voce dall'interno della stanza ad Altea.
La ragazza entrò e trovò il suo maestro e tutore. Era questi un uomo di età avanzata, ma ancora integro nel fisico e soprattutto nella mente. Non amava molto fare vita mondana ed il suo tempo preferiva trascorrerlo tra i suoi libri, in compagnia dei suoi ricordi. “Il duca chiede di me?” Stupito il maestro. “E perchè mai? Ma sentiamo prima cos'altro volevate chiedermi, Altea...” |
Elisabeth e Pileo entrarono nella stanza e trovarono quell'uomo seduto in mezzo al letto, fisso a guardare il mare dalla finestra.
“Rieccovi...” disse accorgendosi di loro “... vi attendevo con ansia...” “Come vi sentite?” Chiese Pileo. “Bene, a parte un po' di mal di testa...” “E' normale ma passerà.” “Siete il padrone di quest'isola?”Domandò l'uomo. “Qui non vi sono padroni.” Rispose il vecchio. “Viviamo in pace ed armonia. E voi invece chi siete?” L'uomo rimase in silenzio, per poi abbandonarsi ad un lungo sospiro. “Non lo so...” mormorò “... non ricordo più nulla... neanche il mio nome...” |
rimasi un passo indietro a Pileo....e guardavo quell'uomo...cercava qualcosa in quel lontano orizzonte...i suoi occhi erano il colore del mare in tempesta........era spaesato.......e io ero triste per lui.....non avrei mai potuto pensare di essere lontana dal mio mondo....sarebbe stato un tormento...provai tenerezza per lui........." Non disperatevi.....date al vostro corpo il tempo di riprendersi...e tutto riaffiorerà alla vostra mente........siate paziente anche se non sarà facile.....sarete nostro ospite.......le uniche persone a cui potrete rivolgervi saremo Pileo ed io..... vi verranno fatti vedere i posti dove potrete stare....per il resto vi prego di attenervi alle regole del luogo......o non rivedrete mai più casa vostra......Pileo...fate in modo di portare la cena......all'uomo del mare...io aspetterò qui.......".....vidi uscire Pileo dalla stanza con una certa riluttanza.....ma dovevo mostrarmi forte........Una principessa..non poteva cedere
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Entrai nella stanza del maestro..la sua stanza era semplice ma erano gli oggetti e i libri a renderla particolare.
Mi sedetti su una poltrona..."A dire il vero maestro, sono stata io a suggerire al Duca Dominus di ascoltare la vostra saggia parola...una nave della flotta capomazdese è stata di nuovo abbattuta, ovviamente si pensa sia un drago..non vi sono superstiti sembra e a bordo vi era pure il colonnello de Gur..lo ha raccontato l' Ammiraglio Oxuid...e pensate" dissi con un pizzico di ironia "pure egli pensa sia proprio stato il drago". Il maestro mi fissava silenzioso..."Quindi ho chiesto al Duca di sentire la vostra opinione...e penso sia importante..visto la vostra saggezza..cosa volevo chiedervi? Sia segreto maestro...il Duca convocò me e Costanza" e presi un libro impolverato del maestro iniziando a sfogliarlo mentre raccontavo, sfogliare i libri mi aveva sempre conciliata, toccarne la carta e vedere la fine scrittura "e..disse una delegazione mandata da lui stava tornando..infatti tornò e veniva da Gioia Antiqua. Il Duca era intenzionato..dico era perchè non so quali siano ora le sue intenzioni...a sposare la regina di quel Regno, ed ella..potete crederci..gli ha fatto recapitare un vaso tutto d' oro e doveva riempirlo con un pegno.." il volto del maestro Teofilus aveva l' espressione sempre più interessata..."e se fosse riuscito ella avrebbe acconsentito al matrimonio...ella vuole sia riempito..col Fiore Azzurro". Il maestro Teofilus si lasciò cadere sullo schienale della poltrona pensieroso.."Il Duca non sapeva nemmeno cosa fosse...chiesi di chiederlo a Voi..ma non mi ascoltò, lo chiese al Ciambellano...ed egli disse era solo leggenda...cosa ne pensate voi di questo ultimo fatto? E soprattutto..cosa potete dirmi di preciso di questo Fiore..oppure potete venire con me...e oltre a dire la vostra su questa storia del drago, potrete narrare al Duca Dominus la vera storia del Fiore Azzurro...anche se...chissà se è già sbocciato o dove sboccerà". Sorrisi al maestro, stringendo al petto il libro..."Non temete...so voi non amate essere troppo notato, ma vi è poca gente in camera del Duca...io, mia sorella, l' Ammiraglio Oxuid e la delegazione...ah si il cuoco pure" e risi "sembra stasera vi sarà una bella festa e assaggeremo tutti la torta che il Duca ha inventato..come se dopo l'ira per l' affronto della Regina di Gioia Antiqua e la collera che potete immaginare, il vulcano si sia spento di nuovo." Presi il maestro per mano.."Andiamo maestro Teofilus, non è il caso di far aspettare Sua Signoria". |
Un sorriso perfido mi si dipinse sul vise.
"In due contro una povera nave? Ah, che malcapitata.." Mi alzai. "Metà e metà, mio caro.. Vediamo di iniziare col piede giusto.." Sorridendo a Barbaleone. "Ciurma, all'Hydra..." Finii il vino "Ci vediamo in mare..". |
Clio e la sua ciurma, come patteggiato con Barbaleone, risalirono sull'Hydra e lasciarono poco dopo il porto di Portuga.
In breve furono di nuovo in mare aperto, sotto un cielo plumbeo di alte e velate nubi che parevano rendere l'atmosfera come intrisa di un'incerta malinconia. Luis, sull'albero di trinchetto, scrutava con parsimonia l'orizzonte, mentre poco dopo, a poppa, apparve in lontananza il Gozocuda di Barbaleone. Ad un certo punto il marinaio di vedetta indicò qualcosa. Yanos allora prese il cannocchiale. “Eccola, capitano...” disse a Clio “... la vedo... sembra una triremi da trasporto... è ancora distante e non riesco a scorgere che bandiera sventoli...” passando poi il cannocchiale al suo capitano. La nave avvistata procedeva sotto la spinta delle sue tre vele, del fiocco e della randa, eppure con moto così lento e con un'andatura quasi avvilente che alcuni dei filibustieri sull'Hydra, mossi dall'istinto tipico dei più superstiziosi marinai, cominciarono a mormorare e chiedersi chi si trovasse a bordo di quell'imbarcazione. http://www.afyacht.com/foto/bounty.jpg |
Altea e il suo maestro lasciarono la stanza, dirigendosi verso la sala in cui il duca li stava attendendo.
“Non credo che l'ammiraglio Oxuid creda alla storia del drago...” disse Teofilus mentre attraversavano i lunghi corridoi della Domus Ardeliana, la parte del palazzo in cui si trovava la corte privata dei duchi “... egli è un uomo afflitto dal morbo della Ragione e tende a vedere il mondo solo attraverso i suoi dettami.” I due entrarono nella sala. “Ah, eccovi, messer Teofilus...” sorridendo Dominus “... lady Altea, nella sua squisita e fanciullesca ingenuità pensa che possiate dissipare i dubbi che affliggono questa corte oggi...” rise “... sembra che nei nostri mari e sulle nostre terre sia giunto un temibile mostro, forse un drago come quello abbattuto dal leggendario Ardea de' Taddei...” ironico “... eppure un drago, essere gigantesco e feroce, deve pur vedersi, no?” Si avvicinò alla torta. “Ecco... il gusto... ma anche la vista... dunque un drago deve essere reale, farsi vedere... come io ora vedo tutti voi, amici miei...” sorridendo. “Milord, io non ho mai detto che un drago infesti il nostro ducato...” con un inchino Oxuid “... ma solo che qualcosa sta affondando molte delle nostre navi e facendo scempio di diverse fortificazioni nell'entroterra. Qualcosa che ora sembra invisibile ed inafferrabile. Per questo mi sono permesso di nominare una speciale commissione per svelare questi misteriosi accadimenti. Inoltre ho fatto mettere in palio una ricompensa per chiunque porterà informazioni utili alla sua risoluzione.” |
Pileo uscì ed Elisabeth restò da sola con quel misterioso naufrago.
“Immagino” disse questi “che non sia il caso di rivolgervi altre domande su questo luogo... vi sono regole ferree mi sembra di capire... e sia...” annuì “... mi avete raccolto in mare e vi devo la vita... non recherò danni a questo luogo, avete la mia parola... sebbene non rammenti più il mio nome per poter giurarci sopra...” guardò il mare e poi di nuovo Elisabeth “... ed il vostro invece? Immagino abbiate un nome... posso chiedervelo o anche questo mi è impedito dalle regole di questo posto?” |
Il maestro ascoltava l'ammiraglio Oxuid e il Duca in silenzio..ma sapevo egli stava riflettendo e forse pure giudicando.
Io mi misi vicino alla grande finestra che dava al terrazzo osservando il giardino..ma quanto tempo era trascorso a parlare in queste stanze? Sospirai appoggiando la mano sulla maniglia dorata e senza voltarmi intervenni..."Sono una ragazza troppo fantasiosa? Mi sorprendo Sua Signoria abbia di me questa idea..visto io paleso vivamente il fatto il drago non esista e pure il mio maestro..o forse no" mi voltai appena per guardarlo e gli lanciai una occhiata, lui solo sapeva capirmi.."è vero milord Oxuid non ha fatto riferimento diretto ad un drago ma ha paragonato ciò che devasta le nostre navi come un animale feroce e misterioso...io stessa ho udito la gente al mercato e pure vicino al porto..egli credono a questo fatto del drago..e purtroppo pure mia madre..infatti non sono più libera di uscire...andare a cavallo..andare al mercato vicino al porto dove sbarcano nave mercantili ed andare da Ahmed e suo figlio Ismael, che mi portano sempre le sete e le stoffe più preziose dall' Oriente.Ma come ha detto Izzar il Ciambellano..io sono solo una dama di corte..peccato si sia dimenticato io sia una Duchessa...di Sygma...che il mio nobile nonno, fortunatamente ancora in vita, conobbe proprio laggiù il grande Taddeo l' Austero tanto da stringere una forta amicizia con lui e partire con Sua Signoria per servirlo a Capomazda nell' esercito e con lui vennero pure mio padre e mia madre, appena sposi..e sempre mio padre, il Duca Tibaldo de Bastian, e mio nonno soprattutto..il Duca Mandus de Bastian, hanno giurato fedeltà a Capomazda per quanto ammirassero il duca Taddeo e sempre hanno prestato onorevole servizio con la più alta carica nell' esercito...io? Si sono una dama di corte fantasiosa, immaginaria e forse pure frivola" dissi con rabbia "nata a Capomazda ma con puro sangue sygmese..forse mio nonno e mio padre, visto la loro lunga esperienza nel vostro esercito e la stretta amicizia col Duca Taddeo sono gli uomini più giusti per parlare"...già noi cinque sorelle dobbiamo solo pensare a essere le più belle della corte per prendere il migliore partito..ma io mi ribello..ma per Amore. Mi voltai e osservai le persone presenti, con sfida il Ciambellano..poi sorrisi a mia sorella.."Vieni Costanza, andiamo ad aiutare Sua Signoria a preparare la torta, o stasera ci sentiremmo in colpa se la corte non riuscirà a gustare tale delizia". Ci avvicinammo alla torta aiutando il Duca Dominus ad adornarla, osservavo comunque il mio maestro che ancora non aveva preso parola forse perchè aspettava di essere interpellato o altro...e mentre guarnivo la torta esclamai" Oh..quindi..se non sono innopportuna visto noi donne non ne capiamo di politica e di esercito...avanti milord Oxuid raccontateci di questa speciale commissione avete fatto nominare per svelare...questi misteriosi accadimenti". E presi un fiore azzurro di glassa di zucchero e lo posi nella torta..."Finita...è perfetta, Sua Signoria avrà i complimenti di tutti..ma dovremmo venire vestite in serata di gala..vi è una festa o la farete servire a cena?". |
Ero lontana da lui....ma vicina a quello che era la sua divisa...sporca e lacera in alcuni punti....ma era ben visibile il suo rango..i fregi erano tanti e gli alamari dicevano che era un ufficiale..........risi....Pileo mi aveva sempre raccontato tutto della vita oltre la nostra isola......mi avvicinai alla finestra....." Non ricordate nulla...deve essere angosciante vivere nel buio......come se la nostra mente non avesse più piccoli cassettini da aprire..per far volare le nostre gioie..i nostri dolori..i volti amati o quelli odiati......La cosa piu' assurda e' non ricordare il proprio nome..........questo posto...ha un nome.........ma rivelarvelo non credo sia una priorità...che senso avrebbe...siamo un puntino nel grande mare......forse gli Dei hanno voluto che voi viviate per godere di questo meraviglioso posto........vi hanno dato una seconda possibilità............voi avete fatto una promessa...e guardando il vostro abbigliamento...credo che anche voi abbiate delle regole ferree......quindi ...vi credo...non rivelerete mai a a nessuno....che il nulla vi ha aiutato.........ma vi faccio un dono di ben venuto mi chiamo Elisabeth e voi sarete l'uomo del mare e' così che vi abbiamo chiamato........"......mi voltai verso di lui....e lo guardai a lungo....spero non possiate mai ricordarvi di nulla.........dovrei uccidervi..la legge mi imporrebbe questo........I cattivi pensieri vennero fermati da Pileo......" Grazie..Pileo ......mettete pure il vassoio sul tavolo...e dategli qualcosa per vestirsi i lenzuoli tendono a scivolare e non credo sia conveniente........."..........Io dovevo scendere al Tempio......ero stata toccata e dovevo lavarmi con l' acqua sacralizzata......." Pileo..ora io vado...mi raccomando....niente sforzi solo riposo e cibo.......quando finirete con lui vi attendo a cena......" Pileo aveva la chiave della mia stanza e sapeva bene che doveva chiudere la porta per assicurarci che L'uomo del mare poteva non uscire......dovevo parlare alle ancelle quella sera a cena...e doveva esserci anche lui.....scesi al Tempio........passando dalla stanza di Armida........evitando così Gedeone...........Aprii le porte ed entrai...accesi solo una candela..........mi avvicinai al catino e mi lavai il braccio............mi asciugai con un panno di lino.......Guardai la statua della Dea Diana......e mi sentii carica di responsabilità......ma scossi la testa ....soffiai sulla candela ed uscii dal Tempio.........andai da Gedeone......avevo voglia di fargli le coccole..........e lo trovai tranquillo e sonnecchioso......" Ed ecco...il mio draghetto.....dovrei avere più tempo per te...e invece gli eventi sembrano andare contro di noi...........rimani alla guardia del Tempio e non uscire mai amico mio.......o saranno guai.....".........un colpetto alla sua zampa....e andai via verso la sala da pranzo........
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“Qualcosa sta accadendo sull'isola...” disse all'improvviso Gedeone prima che Elisabeth lasciasse il tempio “... già e qualcosa di grosso direi...” aggiunse con un gorgoglio il drago “... noi draghi abbiamo affinato varie caratteristiche, tutte più o meno strabilianti... dopotutto abbiamo dovuto ingegnarci nei secoli per sfuggire all'ossessiva caccia che i cavalieri si ostinavano a fare nei nostri confronti...” con un ghigno “... ebbene ho percepito cosa è accaduto l'altra notte... le onde inquiete, quel sordo boato e poi la nave che è calata a picco... forse qualcuno si è salvato? Qualcuno giunto con la marea sulle spiagge delle nostra isola?”
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“Milady...” disse il Ciambellano ad Altea “... io non ho mai detto di voi nulla del genere... non amo giudicare gli altri per il semplice fatto che non ho interesse ad occuparmi dei miei simili... a me importa solo del mio ruolo qui a corte...” sorrise, per poi mostrare un inchino appena accennato “... e comunque, se proprio volete la mia opinione su quanto avete detto, la nobiltà, il rango ed il lignaggio non bastano per evitare ad un animo di essere frivolo o troppo schiavo della sua fantasia... naturalmente parlo in generale e non mi riferisco a nessuno in particolare.”
“Suvvia, occupiamoci della mia torta!” Esclamò il duca. “Naturalmente accetto di buon grado il vostro aiuto, care dame.” Sorridendo ad Altea e a Costanza. “Comunque” continuò Dominus “la torta sarà servita alla fine della cena. Non ci sarà invece alcuna festa. Dopo la storia di Gioia Antiqua e i misteriosi fatti accaduti tra i nostri mari e l'entroterra non ho nessuna voglia di festeggiare.” Guardò per un momento Oxuid. “Parlateci dunque di cosa avete ideato per risolvere questa storia. Dopo ascolteremo le opinioni di messer Teofilus.” Oxuid fece un passo in avanti ed annuì. “Grazie, milord...” mormorò “... ebbene, come detto, ho nominato una speciale commissione con lo scopo di indagare sui misteriosi accadimenti e di trovare il modo di risolverli definitivamente. Per questo ho fatto venire qui i membri di una compagnia cavalleresca, conosciuta come le Stelle Nere di Nantos... hanno fama di invincibili cacciatori di mostri.” “Mostri?” Ripetè Dominus. “Vi credevo scettico riguardo all'esistenza di mostri e simili...” “Infatti lo sono, milord.” Rispose Oxuid. “Ma bisogna tener presente diversi aspetti... in primis il mare è battuto da soldati, marinai, mercanti e pescatori che vivono di superstizioni e credenze assai fantasiose, dunque per tenerli buoni e spingerli a non abbandonare le vitali rotte su cui pulsa la nostra economia dobbiamo saperli tranquillizzare... e stesso discorso va fatto per i militari, i commercianti e i pellegrini che attraversano le strade interne del nostro ducato... e poi, comunque, la compagnia delle Stelle Nere di Nantos è abituata a cimentarsi con i misteri più intricati e a portarli alla loro risoluzione.” “E dove si trovano ora questi... cacciatori di mostri?” Chiese con sarcasmo Dominus. “Stanno giungendo a Capomazda via mare, milord.” Fece Oxuid. “Forse a quest'ora avranno già avvistato il porto di Baias.” |
Tornati sull'Hydra, avvistammo la nave.
Restai ad osservarla per lunghi istanti, cercando di studiarla più che potevo. Era lenta, sembrava quasi sospinta dal vento. Quando io e Barbaleone attaccavamo insieme, di solito circondavamo la nave, prendendola tra un fuoco incrociato. E poi, naturalmente, la finivamo a fil di spada. I marinai non sapevano dove girarsi. Presi il cannocchiale che Yanos mi porgeva. "Tenetevi pronti ad attaccare..." urlai alla ciurma "Ma aspettiamo finchè non riusciamo a capire che bandiera batte, e che tipo di nave è.. non voglio finire in una trappola.." sorrisi "C'è un mostro marino in giro, dopotutto..". Avvicinai il cannocchiale all'occhio destro, e osservai la nave. |
"Riguardo alla vostra ultima affermazione..sul rango e lignaggio" dissi al Ciambellano "sono concorde con Voi messer Izzar...non dovrebbe a che vedere neppure con l' Amore..eppure molti si ostinano a voler non mischiarsi con qualcuno di rango inferiore..non penso Sua Signoria sposerebbe mai una pescivendola del porto..ma questo non è un commento ironico..è un dato di fatto purtroppo" sospirai per un attimo.
Ascoltai con attenzione le parole di Oxuid per poi sorridere a Costanza bisbigliandole.."Oh..hai sentito..è strepitoso dei cacciatori di mostri..una novità finalmente..questa cosa mi incuriosisce..ovviamente tu vorresti sapere se sono giovani, nobili e benestanti come nostra madre" e le feci l'occhiolino. "Le Stelle Nere di Nantos...che nome affascinante e avventuroso..proprio come il mestiere che svolgono.." e osservai Teofilus "Sua Signoria, devo dire l' Ammiraglio ha ragione, il porto è deserto, le merci arrivano con lentezza e la gente è legata da superstizione...e soprattutto i marinai, pure certi pirati credono nella esistenza di mostri marine..prendete le sirene..sembrano delle creature meravigliose..eppure sono note per rapire l' Anima dei marinai e pirati e pure ucciderli dopo averli amati" e sorrisi leggermente. Vidi uno sguardo di sdegno misto a terrore in Costanza ma non ci feci caso..lei era solo presa a prendere lezioni di canto e musica.."Sono prossimi all' arrivo dunque milord Oxuid...sono curiosi di vedere questi singolari cavalieri..o ufficiali..non saprei..voi maestro Teofilus avete mai sentito parlarne? Cosa pensate di tutto questo?" per poi voltarmi verso Costanza parlando sottovoce.."Informati bene tra uno dei sottoufficiali quando arriverà la loro nave..vorrei davvero vedere il loro arrivo, non me lo perderei affatto..lo sai nostra madre non ci fa mai uscire, ma qualcosa inventeremo...corromperemo come sempre nostro cugino Tommaso, che tra l' altro è pure un ufficiale della Accademia Navale..buona idea" e pure ella rise per poi voltarmi nuovamente verso il maestro Teofilus per ascoltarlo. http://i57.tinypic.com/e0kjkx.jpg |
Avevo salutato Gedeone...a malincuore.....avrei voluto rimanere nel cuore della terra.......e mentre voltavo le spalle al drago per tornare indietro...sentii un forte calore alle miei spalle........e una voce che sembrava uscire dalle pareti del sotterraneo...invasero tutta la mia persona....mi voltai di scatto........e lo ascoltai....ero strabiliata.........parlava........." Gedeone....il mio tenero ed enorme Gedeone........gli uomini contrastano ogni cosa .....non riescono ad ascoltare se stessi.....e si fanno guerre inutili......Si...credo che ieri notte sia successo qualcosa in mare...ma io ero in Tempio.....mi stavo preparando per l'Oracolo........stamane...Armida mi ha chiamata perchè c'era un naufrago sulla nostra spiaggia....dai suoi abiti...sembra un uomo di di una certa posizione.........sinceramente ho pensato a tante cose....ma non potevo lasciarlo lì a morire.....ha perso la memoria....non ricorda nulla....a cosa state pensando Gedeone ?..."....
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A quelle parole di Clio, l'Hydra percorse un centinaio di leghe, fino a quando apparve ormai prossima anche all'equipaggio del bastimento avvistato.
“Batte bandiera Capomazdese...” disse Yanos osservandolo col cannocchiale “... si tratta di una nave civile, di dimensioni non troppo grandi... con ogni probabilità di qualche armatore e credo con un carico molto interessante, capitano...” A quell'affermazione tutti esultarono. Si stava concretizzando la possibilità di un bell'arrembaggio dopo diversi giorni di magra. “Però non capisco del perchè procede così lentamente...” continuò Yanos “... la chiglia è mezza sprofondata nell'acqua... possibile che abbiano un qualche problema a bordo...” “Dateci voi il segnale, capitano” Luis a Clio “e isseremo la bandiera così da far subito capire a quei malcapitati cosa li attende.” “Un momento...” all'improvviso Yanos “... sembra ci stiano segnalando qualcosa... con un grosso specchio credo... con i riflessi del Sole... sembra... si, sembra una richiesta di soccorso...” |
Osservai la nave.
Sembrava in effetti una preda facile e veloce, specie considerando che eravamo in due. "C'è in giro qualcosa che affonda le navi.. magari hanno avuto qualche problema.. Sono capomazdesi magari hanno incontrato il mostro..." sorrisi "Beh, non possiamo lasciarli lì, hanno bisogno di aiuto.. che ne dite di sollevarli dal carico di bordo, mi sembra un opera buona.." con un ghigno. Lanciai un'occhiata al Gozocuda di Barbaleone, in posizione. "Signori.. la cena è servita.. ma occhi aperti.. c'è qualcosa in queste acque, non dimenticatelo.." sorrisi, alzando lo sguardo "Issate la bandiera...". |
“Ora perdonatemi, milord...” disse Oxuid con un inchino verso Dominus “... resterei volentieri ad ascoltare questi piacevoli e frivoli discorsi, ma l'ammiragliato non può oziare in una corte mentre qualcosa di misterioso flagella il ducato... chiedo dunque congedo, mio signore.”
“Andate e tenetemi informato.” Annuì il duca. “Parlate pure, messere Teofilus... cose ne pensate di questa storia?” “Io credo” spiegò il maestro di Altea “che si tratti di qualche creatura ancora sconosciuta alla scienza moderna. Forse un grosso cetaceo. Le grandi profondità marine” continuò “ci sono completamente ignote. Cosa avviene in quegli abissi? Quali essere viventi vi abitano? Noi oggi possiamo solo immaginare le risposte a queste domande e in molti casi, dove la scienza non può esserci d'aiuto, vi è poi la nostra fantasia a venirci incontro. La storia ci insegna che nelle remote età geologiche esseri come uccelli e rettili avevano dimensioni gigantesche. E queste straordinarie proporzioni che il Creatore aveva fornito a quelle creature, col tempo poi decise di trasformarle e di rimpicciolirle un po' alla volta, fino a giungere ai tempi in cui viviamo. Ma chi ci dice che nelle profondità sconosciute non si siano invece conservate queste incredibili creature di un altro Tempo? Si sa che la crosta terrestre muta di continuo a causa di fenomeni naturali, mentre il mare ed i suoi abissi restano immutati. Dunque potrebbe davvero nascondere nel suo ventre un'ultima varietà di un qualche essere titanico.” |
Ascoltai attentamente il mio maestro ma prima dissi a Costanza di andare a chiamare nostro cugino...volevo ci dicesse dell' arrivo della nave e ci portasse al porto..ovviamente non era bene andarci sole.
"Quindi maestro Teofilus voi pensate a una creatura delle epoche passate..tipo i dinosauri preistorici? Avvalete tipo quella credenza di quel Lago in Scozia dove dicono esisti una specie di antico animale e lo vedono come mitologico...ma altro non è che un antenato di un animale preistorico ancora sopravvissuto?" dissi perplessa sedendomi sulla poltrona. |
“Ai misteri del mare...” disse il drago ad Elisabeth “... qualcosa sta accadendo là fuori... gli uomini si combattono e tanti finiscono per trovare la morte... quel naufrago invece è stato fortunato a giungere qui... o forse no... rammenti l'antica legge dell'isola? Qualsiasi uomo che vi giunge deve essere sacrificato alla dea... solo Pileo ne è immune, in quanto tuo servitore...”
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Già ricordavo benissimo il giorno che fui iniziata......e il mio giuramento......" Gedeone.......so perfettamente quali sono le antiche leggi, La Dea sa..cosa alberga nel mio cuore......tu hai dubbi in merito amico mio ?...."......Sapevo che Gedeone avrebbe fatto di tutto per difendermi...ma lui era il guardiano esterno del Tempio ..." Sta solo succedendo ciò che l'oracolo ha predetto"...
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A quell'ordine di Clio, subito fu issata la bandiera pirata sull'albero maestro dell'Hydra.
In breve poi il vascello pirata raggiunse il piccolo bastimento. Un attimo dopo il rostro fu abbassato sul ponte e l'arrembaggio cominciò. “Pietà...” disse qualcuno avanzando verso i pirati, per poi gettarsi a terra “... pietà, signori... abbiate pietà di noi... prendete pure tutto il carico, ma risparmiateci la vita...” Tutti gli altri uomini dell'equipaggio fecero lo stesso, implorando pietà. “Sono il capitano Lecrec...” farfugliò l'uomo “... vi supplico, risparmiate la vita al mio equipaggio ed ai passeggeri...” Luis e gli altri scoppiarono a ridere. “Ah, voglio proprio vederli, questi gentiluomini!” All'improvviso una voce di ragazza che usciva sul ponte. “Pirati! Vigliacchi direi!” Esclamò. “Assaltare una nave danneggiata!” “Lady Yolanda, vi prego...” Lecrec alla ragazza. “No, capitano!” Agitando il suo ventaglio lei. “Avanti! Voglio vedere il capitano di questi pirati! Subito! Sempre che abbia il coraggio di affrontare una dama di corte!” |
“No, milady...” disse Teofilus ad Altea “... non parlo di mostri o creature leggendarie... ma solo, con ogni probabilità, di un grosso abitante degli abissi marini e ancora sconosciuto agli occhi della scienza.”
“Ipotesi interessante...” sorridendo il duca. In quel momento entrò un servitore. Non disse nulla e si limitò solo a fare un cenno a Dominus. Questi lo guardò e annuì. “Ora scusatemi...” fece poi il duca “... ma mi attende una certa questione... a stasera, dunque... mie signore... messere...” ed uscì. Poco dopo tornò Costanza. “Altea, vieni...” a sua sorella “... Tommaso è giunto e ci attende nel cortile...” entusiasta la ragazza. |
“Non ho dubbi su di te...” disse Gedeone ad Elisabeth “... per questo so che farai la cosa giusta... quel naufrago deve andare via... altrimenti dovremo sacrificarlo alla dea con la prima Luna...”
In quel momento si udirono dei passi. “Deve essere Armida, ti sta cercando...” fece il drago “... va da lei... le ancelle credo siano turbate da ciò che è accaduto.” |
Annuii alle parole del maestro..ma il Duca aveva incombenze importanti..che era mai successo???
"Vi ringrazio maestro Teofilus, domani parleremo di questo..e di molto altro" e lo abbracciai, provavo un grande affetto per quell' uomo. Poi arrivò Costanza..."Davvero Tommaso è arrivato..andiamo al porto?". Accompagnai il maestro nelle sue stanze e salutato corremmo ridendo per le scale fino al vasto giardino e li trovammo il nostro bel cugino Tommaso...biondo, capelli lunghi e selvaggi e gli occhi verdi..."Eccolo, pensavamo eri in giro a fare strage di cuori in taverne" e pure lui rise e tutti e tre battemmo le nostre mani contro l' altra...si eravamo i tre indisciplinati della famiglia..."Hai sentito dell' arrivo della nave delle Stelle Nere di Nantos..dovrebbe essere prossima al porto...dai portaci". E lo facemmo salire di corsa sulla carrozza e dissi al cocchiere di portarci laggiù. "Allora..Tommaso..cosa sai di questi cacciatori di mostri?" e vedevo fuori dal finestrino finalmente del movimento. |
La carrozza correva verso la costa.
Almeno un'ora buona distava il porto di Baias dalla capitale. “Non ne so molto di questa gente...” disse Tommaso ad Altea “... ma sinceramente non comprendo il motivo del loro arrivo qui... voglio dire, cacciatori di mostri... ma che assurdità! Può mai essere un mestiere questo? Insomma, guardatevi intorno... tutti mangiano pane, carne, pesce e hanno bisogno del muratore o del calzolaio... ma non mi pare ci sia una gran domanda di uccisori di mostri.” Sarcastico. “Ah, Tommaso...” ridendo Costanza “... sei sempre il solito buontempone! Spero non litigherai anche con loro! Tu vuoi sempre essere al centro dell'attenzione!” “Beh, sono fortunato...” ridendo Tommaso “... non sono un mostro e dunque non potranno uccidermi!” |
Scossi il capo..."Ogni lavoro ha la sua importanza...e poi è stato il vostro Ammiraglio Oxuid a chiamarli..pensa..nemmeno il Duca Dominus...per svelare i misteri dei vari naufragi su questi mari...che la gente presuppone dovuto a qualche mostro..dice cosi si sentiranno più al sicuro e forse i commerci riprenderanno" e sorrisi alle sue parole.."Ma...penso se vorrebbero ucciderti tutte le tue donne verrebbero a salvarti..noi prime in persona" rimasi un attimo in silenzio e lo guardai.."Come ti invidio..tu sei libero..ma stai attento..lo sai della nave abbattuta e sopra vi era il colonnello de Gur e si sono perse le tracce del tutto".
Continuavo a girare un piccolo laccio di cuoio nel mio polso e cercai di togliere ogni pensiero.."Ci vuole ancora molto..questa non è una carrozza..sembra una tartaruga". |
"Della tua vita non m'importa un accidente..." Dissi al capitano "Lasciamoli al mostro.." Sorrisi, perfida "Voi.." Rivolta a dei miei marinai "legateli.. E voi altri prendete il carico.." Ordinai "Tanto con la nave in queste condizioni non andranno lontano..".
Non avevo mai amato spargimenti di sangue inutili. Erano i sopravvissuti a raccontare storie sui pirati. Una voce femminile risuonò nell'aria. Mi avvicinai a lei con un inchino vistoso. "Guarda guarda... Tesoro siamo pirati, mica cavalieri..." Risi "Amo le donne che dicono quello che pensano, che non hanno paura di cosa potrebbero far loro uno dopo l'altro questi gentiluomini se non fossero al mio comando.." Con un ghigno "È il tuo giorno fortunato, bambina..." Voltai lo sguardo su due dei miei "Legatela con gli altri, prendiamo il carico e lasciamo questo relitto al mare...". Voltai le spalle alla ragazza, ma poi le sue parole mi rimbombarono in testa. Alzai la mano e mi voltai di nuovo. "Aspetta aspetta.. Hai detto dama di corte?" Sorrisi "Ho cambiato idea.." Guardando i marinai. "Lei è mia prigioniera.. Portatela sull'Hydra... Vediamo quanto è disposto a pagare papino.." Per poi voltarmi verso il capitano. "Ascoltami bene... Se ci tieni alla bella dama Yolanda, di al suo bel paparino, al futuro sposo, all'amante, a chi ti pare... Che lei è nelle mani dell'Angelo della Tempesta, e ha tre giorni per portarmi cinquecento Taddei, al Guercio di Portuga,.. Altrimenti butterò a mare la bella dama, quando la mia ciurma si sarà stancata di lei..". Alzai gli occhi sui miei. "Avete finito, possiamo andare?". |
“La costa è lontana...” disse Tommaso ad Altea “... Capomazda è terra di campagne, non di mare...”
Intanto la carrozza proseguiva. “Un mostro...” mormorò poi Tommaso “... io invece ho sviluppato un'altra ipotesi... ormai presto sarò un Guardiamarina e comincio ad avere una certa praticità con la materia nautica... e se la mia teoria è giusta, allora l'intero ducato si accorgerà di me!” |
“No...” disse il capitano Lecrec a Clio “... non potete... lasciate lady Yolanda, vi prego!”
“Voi...” Yolanda all'Angelo della Tempesta “... voi... siete il capitano? Ma... ma... siete una donna!” Esclamò, senza smettere di agitare il suo ventaglio. “Una donna dico!” Scosse il capo. “Che razza di donna può mai andar per mare e governare degli uomini? E' contro il decoro... è... è immorale!” “Arriva un'altra nave pirata!” Gridò un altro di quegli uomini. “E' la fine...” disperato Lecrec. Infatti il Gozocuda di Barbaleone si stava avvicinando. “Ehilà!” Gridò il corsaro dal ponte della sua nave. “Lascia qualcosa anche per il tuo socio!” Ridendo forte. “Ma...” incredula Yolanda “... questi sarebbero pirati? Una donna e un omone volgare? Ed io che sognavo corsari affascinanti e tormentati...” |
"Fin da bambino hai sempre dimostrato un grande talento...allora raccontaci della tua ipotesi..mentre pensiamo a una scusa..a cosa penseranno i nostri genitori e tutta la corte se non ci troverà a Palazzo entro stasera..ma noi ci arriveremo vero Tommaso..non rischiamo o nostra madre ovvero tua zia sarebbe peggiore del mostro marino" e ridemmo assieme per poi ricomporci e ascoltare attente nostro cugino e la sua ipotesi.
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come facevo a far andare via l'uomo del mare....e dove lo rimandavo........l'unico mezzo era il tunnel sotterraneo.......sfociava in una grotta e poi scogliere e mare aperto......." Ci penserò...Gedeone.....sacrificare qualcuno non e' semplice...come non e' semplice non prendersi cura di una persona che sta male..........andro' dalle ancelle ..ci vedremo presto...."......mi voltai ed accellerai il passo verso lo stretto passaggio che mi avrebbe portata alle scale di pietra...Vidi Armida...." Tranquilla mia cara....sto arrivando...hai preparato la sala da pranzo ?.......bene...mi sono lavata..in modo da essere pronta al vostro cospetto......."...vidi il volto della ragazza.....avere un'espressione incredula...come saranno state le altre ?....Volevo sapere da Pileo se l'uomo avesse mangiato.....quindi quando arrivai nella sala da Pranzo..trovai tutte sedute ognuna al proprio posto..........pileo...era dietro alla mia sedia....e mi guardava curioso....." Bene ...eccoci ancora una volta all' Agape Bianca.........ora..prendiamo il vino e brindiamo........Al nuovo anno....alla Dea Diana....." Alzai il calice.....e dissi " Fuoco..."....buttai giu' il vino tutto in una volta.........avrei trovato le parole giuste....
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“Ebbene...” disse Tommaso ad Altea e Costanza “... ho svolto alcune ricerche e fatto diversi calcoli... e aggiungendo la mia esperienza ed un pizzico del mio intuito ho realizzato quanto segue... a mio giudizio siamo davanti a fenomeni naturali... maremoti, onde anomale... insomma, eventi che facilmente possono suggestionare menti superstiziose come quelle di marinai... e poi, comunque, i racconti dei pochissimi testimoni sono molto vaghi e confusi, dunque facili da infarcire poi di fantasie. Allora? Cosa ne dite?”
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Scoppiai a ridere.
"Immorale? Tesoro se vuoi ti faccio vedere io cos'è davvero immorale... Non tentarmi.." Con un ghigno "Posso sempre affidarti a lui..." Indicando Barbalenone, finalmente giunto sulla nave "Poi mi racconti.." Scuotendo la testa. "Alla buon ora..." Esclamai al mio socio "credevo ti fossi perso... I miei sono nella stiva a vedere cosa si può recuperare.. Io ho trovato un bel bocconcino.." Indicando la ragazza "Cosa dici, li vale 500 Taddei? O visto che dobbiamo dividere a metà conviene alzare la posta?". Alle ultime parole di Yolanda risi nuovamente "Ah, ragazza mia sei uno spasso... Avete sentito canaglie?" Urlai ridendo ai miei che erano ancora sul ponte "Non siamo abbastanza affascinanti per milady..". Mi voltai verso Barbaleone "Divideremo il riscatto, ma la terrò io fino allo scambio... Così non rischi di cadere in tentazione.." Sorrisi. "Il capitano ha parlato di passeggeri.. Magari c'è qualcun altro di interessante..". |
Pensai un attimo..."Si...ma le onde anomale e i maremoti colpiscono pure intere città e porti...e pure tutte le navi a mare..da ciò che ho sentito dire succede solo a qualche nave..come mai..non te lo chiedi?" dissi perplessa.
Si iniziava a sentire l' afa e umido della zona..non dovevamo essere lontani dal mare poi e iniziai a sventolarmi col ventaglio. |
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