Camelot, la patria della cavalleria

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Guisgard 14-11-2012 17.20.05

Giuff fissò Clio ed annuì.
“Si, va a chiuderti nella tua cabina.” Disse il pirata con tono duro. “Appena finito di spartire il bottino, partiremo subito per quel nostro viaggio...” aggiunse con un ghigno “... e devi essere riposata...” si alzò e prese la sua spada “... e non uscire dalla tua cabina fino a quando non ripartiremo. Intesi?” e andò via.

Guisgard 14-11-2012 17.31.02

Scena X: Vivermagren

“<<Ti stai facendo delle illusioni, mio povero Andrè. La rappresentazione della sera scorsa non sarebbe stata niente senza gli attori. Dovete la vostra fortuna a quello Scaramouche.>>
<<In via confidenziale ti presento anche lui.>>
<<Tu... Scaramouche? Tu?>>

(Rafael Sabatini, Scaramouche)”



Talia e Blind, ad udire la vedetta, si prepararono al peggio.
Il cielo cominciava a schiarirsi dalla piccola finestra, mentre le ultime stelle scintillavano nel sopraggiungere di quell'alone rosa perlato che precede l'aurora.

“Guardo spesso il cielo a quest'ora, sai?” Disse lui. “Quando mi trovo a svolgere il mio giro d'ispezione sul ponte, o anche quando semplicemente passeggio in coperta perchè non riesco a dormire. Ed è allora che le vedo.”
“Cosa?” Chiese Talia.
“Quelle due stelle laggiù, le vedi?” Indicò lui. “Quella grande e luminosa che splende a Oriente...”
“Si.” Annuì lei.
“E quell'altra, poco più giù e un po' meno luminosa.”
“Si, le vedo ora.”
“Credo siano due amanti.”
“Amanti?” Sorpresa lei. “Due stelle?”
“Certo.” Sorridendo lui. “Tutto nel Creato ha il diritto di innamorarsi, non credi?”
“Dai, mi prendi in giro!” Fece lei.
“No, affatto.” Facendole l'occhiolino lui. “E ne ho la prova.”
“Quale prova?”
“Perchè si comportano in tutto e per tutto come due innamorati.” Disse lui. “Ogni notte, infatti, la più luminosa sorge da Oriente e sale fin sopra l'orizzonte, per poi rallentare, quasi ad assopirsi, come se aspettasse qualcosa... fino a quando sorge l'altra, quella un pochino meno luminosa, che inizia poi a compiere il medesimo tragitto. E ad un certo punto sono fianco a fianco ed insieme poi riprendono il loro cammino, fino a svanire nell'albeggiare, senza separarsi più.” Sorrise di nuovo. “E fanno questo ogni notte, da sempre. L'alba non le divide, poiché la notte successiva si incontreranno ancora. Le distanze che attraversano il cielo sono infinite.” Sussurrò lui. “Come infinito è il tempo che occorre per colmarle. Eppure, quelle stelle sono sempre lì... possono apparirci lontane e divise da uno spazio senza fine, ma ogni notte si incontrano e si ricongiungono per attraversare quelle distanze e quel tempo eterno insieme...” si voltò a fissarla “... perchè, Gioia mia, né la distanza, né il tempo possono dividere chi si ama veramente...” ed i loro occhi, come le loro mani, si unirono come quelle due stelle nel cielo.

L'Antigua Maria entrò così nella baia di Vivermagren ed approdarono poi su una spiaggetta bianca, a ridosso di un'imponente scogliera dal ciglio brullo e rivestita nella sua parte più alta da qualche scarno rampicante che pendeva fino alla sua base.
Tutt'intorno vi era la distesa del mare, di un azzurro quieto e intenso, che giungeva fino al margine dell'orizzonte, dove poi sembrava confondersi con il cielo sterminato.
Piatte onde spumose e luccicanti percorrevano leggere, come piume inseguite dallo zefiro, quella maestosa superficie increspata.
Poco dopo alcuni pirati entrarono nella cabina di Talia e di Blind e li portarono fuori, per poi farli scendere insieme a a parte dell'equipaggio su quella spiaggia bianca e deserta.
Un attimo dopo arrivò anche capitan Giuff.
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Clio 14-11-2012 18.13.41

Giuff usci, lasciandomi nella sua cabina, in preda al terrore.
Aveva detto di non uscire dalla mia cabina fino al ripartire della nave. Dunque nessuno si sarebbe insospettito della mia mancanza. Nessuno sarebbe venuto a vedere se ero viva o morta.
Questo avrebbe mandato all'aria il piano di Guerenaiz.
D'un tratto, ebbi un'idea.
Non avevo disegnato la mappa per il capitano, volendomi salvaguardare. Ma ora mi sembrava un'imprudenza.
Come avremmo fatto poi, ad inseguirli? Qualunque piano avesse in mente Guerenaiz, non si limitava di certo al mio solo salvataggio, ma bensì, piuttosto, alla cattura di Giuff.
Così, decisi di rischiare.
Presi la carta e la penna che il capitano aveva accantonato in un angolo, e, sforzandomi enormemente, disegnai la mappa che tanto desiderava. Così, nel caso fossi dovuta tornare a prenderli, avrei saputo da che parte si erano diretti.
La disegnai in fretta, terrorizzata dal possibile arrivo di Giuff o chiunque altro, ma riuscii a finirla.
Lasciai la mappa sul tavolo, in bella vista.
Sotto le rappresentazioni delle isole del mar delle Flegee lasciai una scritta : Buona fortuna
Sorrisi, malamente.
Poi, presi la fialetta dalle tasche dei calzoni, e la tenni stretta tra le mani.
"Mi fido di te..." sussurrai "salvami..".
E così dicendo la bevvi d'un sorso, insieme all'ultimo goccio di vino per confonderne il sapore, riuscendo con un gesto d'impeto a lanciare la boccetta lontano da me, rompendola in mille pezzi, perchè Giuff non riconoscesse il tipo di veleno.
Poi, tutto ciò che sò, è che caddi, riversa sul pavimento.

Guisgard 14-11-2012 18.16.21

Cheyenne raggiunse il salone, dove vi trovò il colonnello ad attenderla.
Indossava un abito militare, con in bella mostra alcune onorificenze guadagnate nella sua lunga carriera.
“Sei molto bella stasera.” Disse alla ragazza e porgendole il braccio. “C'è una luce nuova nei tuoi occhi... particolare...” sorrise “... ne sono ben lieto. Si vede che ti fa bene l'aria di questo posto.” Fece segno alla ragazza di sedersi. “Stasera avremo degli ospiti. Si tratta di alcuni membri della Compagnia delle Flegee Occidentali. Discuteremo dei rapporti che intercorrono tra la loro e la Spagna. Oh, non temere, non ti obbligherò a restare qui per tutta la sera. Non amo discutere di affari quando sono a tavola. Lo faremo dopo, in biblioteca e tu per allora non avrai più l'obbligo di restare con noi.”
Un servo annunciò l'arrivo degli ospiti e poco dopo si sedettero tutti a tavola.
Erano due uomini di mezz'età, dai modi gentili e cortesi
Il colonnello presentò Cheyenne come sua nipote e la discussione prese subito una piega leggera e piacevole tra i quattro.

Guisgard 14-11-2012 18.30.00

“Non accadrà.” Disse Storm ad Elisabeth. “Avete la mia parola.” Guardò poi fuori dalla piccola finestra. “Avete avuto una buona idea, sapete? State diventando una straordinaria ed abile contrabbandiera. Mi fate quasi paura.” Rise di gusto. “Ora andrò fuori a farmi dare quelle erbe... al mio fischio vi affaccerete e mi tirerete giù i sai... penserò io a nasconderli.”
Uscì e dopo circa una mezz'ora Elisabeth udì il fischio di Storm che attendeva i sai.
L'uomo era infatti sotto la finestra, da solo, che aspettava.

Cheyenne 14-11-2012 18.37.58

Il colonnello era in divisa, elegantemente vestito, per ricevere degnamente i suoi ospiti, ai quali fui presentata come la nipote del colonnello.
I due simpatici signori che appartenevano alla Compagnia delle isole Flegee, sebbene fossero qui per parlare di affari, durante tutto il pasto intrattenerono una conversazione che toccò argomenti più piacevoli e allegri.
La serata passo velocemente, condita da racconti di luoghi misteriosi narrati alla maniera dei vecchi lupi di mare.
Terminato il dessert, i tre uomini si congedarono e si ritirarono nella biblioteca.

Sesc non si è fatto vivo neppure questa sera, anche se glielo avevo chiesto. Ma forse è stato meglio così, avrebbe potuto mettere in imbarazzo il colonnello davanti ai suoi ospiti, pensai.
Scossi la testa, quel ragazzo era complicato ed era difficile capire come fosse davvero. Per non pensarci, decisi di fare una passeggiata nel parco.
La natura era insolitamente silenziosa, il vento non osava sfiorare le fronde degli alberi e gli animali parevano tutti improvvisamente assopiti profondamente. Tutti gli animali tranne Gon, che ad un tratto si precipitò da un albero per salutarmi.
"Sciocchina, mi hai spaventata" le dissi ridendo" forza, facciamo un salto a controllare Gulltoppr e poi filiamo a letto, la giornata è stata piuttosto intensa per me sai?"

Guisgard 14-11-2012 18.41.08

Altea cominciò a vagare per il porto, chiedendo a destra e a manca riguardo a navi dirette a Las Baias.
“Si, una piccola imbarcazione è diretta verso il litorale” disse un pescatore “ma proviene da Torregaves e arriverà qui solo nel pomeriggio. Vi conviene dunque attendere.”
E proprio in quel momento Altea si accorse che la bottega del cacciatore di tesori aveva riaperto.

Talia 14-11-2012 18.50.50

Per un istante i miei occhi volarono fuori dalla finestra e la mia mente volò lontana da lì, dietro ad un ricordo speciale, dolce e sognate... un momento lontano, una felicità intensa, la sicurezza, la tranquillità... ed in mezzo a tutto questo, lui.
Ma fu solo un momento, poi la porta della cabina si aprì e quei ricordi furono spazzati via dagli uomini che entrarono nella stanza e ci spinsero malamente fuori.
Salimmo sul ponte, dunque, e da qui fummo fatti sbarcare...
La nave ondeggiava su di un mare cristallino e pressoché piatto, la sabbia che ornava la riva era candida e brillante e la vegetazione, oltre la spiaggia, era ricca e verdeggiante... eppure io non vedevo niente di tutto questo splendore, niente che non fossero le spade sguainate dei pirati e le spesse e pesanti corde con cui ci avevano legato stretti i polsi prima di sbarcare.
Giungemmo sulla spiaggia e qui ci raggiunse il capitano...
Lo osservai per un istante... non sembrava affatto intenzionato a ripartire a breve ed io ne ero stupita. Non capivo quale fosse il suo gioco, non capivo perché eravamo sbarcati lì... in effetti, constatai, sembrava quasi fosse in attesa di qualche cosa...
“Ogni momento che passa, la vostra possibilità di trattare con la Compagnia va diminuendo...” dissi “Spero ve ne rendiate conto! Se dovesse accadere qualche cosa a me o all’avvocato Blind... beh, il nostro... come dire... il nostro valore ne risentirebbe! Lo sapete, vero?”

Altea 14-11-2012 18.51.34

Torregaves...mai sentito nominare quel posto, ma comunque fu un sollievo...certo non vi era altro da fare che attendere.
Ringraziai quell'uomo e notai la bottega di Talhos aperta..aprii la porta e sentii il familiare tintinnare del campanellino e poco dopo apparve il Cacciatore di Tesori.
"I miei saluti messere..come vedete sono ancora qui..quel marinaio se ne andò senza aspettarmi e aspetto una imbarcazione per oggi pomeriggio che mi porti a Las Baias. E per fortuna non ho fatto incontri strani stanotte..intendo..pirati. Ne ho sentito parlare in modo negativo abbastanza." E fu cosi che gli chiesi pure se egli credesse la storia di Capitan Lanzaras fosse per lui vera o leggenda.

elisabeth 14-11-2012 18.51.52

Una buona idea....quasi non mi riconoscevo...lo vidi andar via sereno e con la sua risata , a cui mi ero abituata.........passeggiavo nervosamente nella stanza,mordichhiandomi le unghie..quando udii il fischio........Vidi Storm era solo...e qeusta gia' mi sembrava una buona notizia, presi il primo saio e lo gettai giu', sentii un lieve lamento...forse lo avevo centrato...e proseguii il mio lavoro gettando l'altro.....sembrava fosse andato tutto bene, rimasi comunque in agitazione, non sapevo in realta' come fosse andata la cosa....la finestra non era grande abbastanza e io non potevo affacciarmi con agilita'.......ma uno strano malessere mi prese lo stomaco, e se la cosa non stesse procedendo cosi' come avevamo pensato ?... e se lui una volta fuori dal convento....fosse stato acciuffato da quei miserabili..?.....Basta...Storm sarebbe arrivato con un bel fascio di erba canina e con il suo sorriso da bravo ragazzo......

Guisgard 14-11-2012 19.16.30

Giuff osservò Talia, ascoltò le sue parole e un ghigno si formò sul suo volto.
“Naturalmente non perderemo tempo...” disse il pirata “... il riscatto per loro due è fissato a trentamila Fiorini d'oro. Con un battello voi” rivolgendosi a Blind “vi recherete a Las Baias, dal governatore, per chiedere la somma.” Fissò poi Talia. “Nel frattempo milady resterà qui con me, in qualità di ostaggio. Mi sento molto solo su quest'isola...” di nuovo con quel suo ghigno.
“Mi rifiuto!” Esclamò Blind. “Mi rifiuto in modo assoluto!”
“Conoscete questo?” Fece Giuff mostrandogli una corda con vari nodi. “E' il Rosario del Dolore... ben stretto attorno alla fronte può far saltare via gli occhi dalla testa...”
“Fate pure...” fissandolo l'avvocato olandese “... uccidetemi... ma non lascerò qui da sola questa ragazza...”
Giuff allora, con un impeto di rabbia, mise il Rosario della Morte attorno alla testa di Blind.
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Talia 14-11-2012 20.08.41

“No!” gridai, tentando di farmi avanti per quanto me lo consentissero quelle strette corde che mi legavano i polsi e che erano tenute saldamente da uno dei pirati.
“Capitano, no... smettetela! Vi prego... vi prego, non otterrete niente così...”
Tentai ancora di avanzare per avvicinarmi a Blind ed al capitano, ma il pirata che teneva la mia corda la strattonò con forza, tirandomi di nuovo violentemente indietro e facendomi bruscamente cadere a terra...
Mi rialzai a fatica... una fitta alla caviglia... forte... e barcollai. Mi costrinsi però a restare in piedi...
“Brutto scimmione inutile!” sbottai, voltandomi verso il pirata che mi aveva strattonata e tirando a mia volta la corda che mi legava a lui come fosse una frusta, in modo da colpirlo seccamente sul viso, dove causò un profondo taglio “Tu fallo di nuovo ed io ti giuro che, prima o poi, te ne faccio pentire... hai capito? Te lo assicuro, dannazione!”

cavaliere25 14-11-2012 21.00.02

che caratterino che a quella bambina dissi guardando i miei amici dovremmo insegnargli l'educazione voi cosa ne dite? e aspettai una loro risposta

Parsifal25 14-11-2012 23.16.20

Il piano era stato definito: la vittima sarei' stato io.......l'impegno di recuperare una nave e di difendere la signorina Clio.

Sorrisi e dissi: "Comandante......ma la principessa da salvare è la signorina? o vi è altro?"

Mi ero seduto sulle casse e rimasi a riflettere...... "la signorina ha un bel caratterino......speriamo di mantenerla......."

Infine......"come ci terremo in contatto?"

Guisgard 15-11-2012 00.48.54

“E' lei...” disse Gurenaiz a Parsifal “... si, è lei la principessa da salvare...” lo fissò “... si, dobbiamo fare in modo che torni sana e salva a Las Baias...” scosse il capo “... non resteremo in contatto... è impossibile riuscirci... io resterò qui con questi pirati ed attenderò il vostro ritorno, amico mio... appena tornato a Las Baias riferirete l'accaduto all'ammiraglio Guidaux e chiederete una fregata per venire a dare la caccia a questi manigoldi... io, qui, cercherò di intralciarli in ogni modo, nell'attesa del vostro arrivo... ora, ascoltatemi bene... appena verrà scoperto e seppellito quello che credono essere il cadavere di Clio, noi fingeremo di litigare ed io vi butterò a mare dopo aver simulato una colluttazione mortale ai vostri danni... voi allora, senza farvi vedere, ritornerete a nuoto sull'isola e tirerete fuori Clio dalla sabbia prima che riprenda conoscenza... attenderete il suo risveglio e poi troverete il modo di tornare a Las Baias... mi raccomando, amico mio...”

Guisgard 15-11-2012 01.02.59

“Pirati qui non ne troverete...” disse Talhos ad Altea “... Nisides è l'isola più vicina al continente ed un eventuale attacco da parte di qualche nave corsara fallirebbe in breve tempo. Infatti, nei giorni dove l'aria è limpida, non è difficile scorgere Las Baias o il litorale di Balunga da qui.” La fissò. “Quanto a Capitan Lanzaras, beh, egli è ormai diventato un mito, una leggenda e molti neanche più conoscono il suo nome... eppure posso dirvi che è esistito davvero quel pirata... e forse, chissà, avrà davvero seppellito un tesoro da qualche parte... chi può dirlo... ora vi mostrerò una cosa, aspettate qui...” e raggiunse il retro del suo negozio.
Ritornò dopo qualche istante.
“Ecco qui...” mostrando alcuni disegni a inchiostro alla ragazza “... questi riffigurano quella che per molti è solo una leggenda... la stessa descritta dal vostro manoscritto... Capitan Lanzaras insieme ai suoi quattro pirati nell'atto di seppellire il suo inestimabile tesoro... dopo neanche un'ora, secondo la leggenda, gli spiriti di quei quattro diventeranno i custodi del tesoro...”
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Guisgard 15-11-2012 01.14.31

Passarono alcuni lunghi istanti, nei quali Elisabeth camminò nervosamente per la cella.
Ad un tratto udì dei passi e poi la porta si aprì.
“Tutto bene.” Disse Storm sorridendo. “I sai sono al sicuro. E nel frattempo...” mostrò l'erba canina alla donna “... beh, si... solitamente un uomo si presenta ad una donna con un fascio di rose, ma i frati nel loro orto preferiscono più curare ortaggi e verdure. Dunque vi contenterete di queste.” Rise. “Il priore del convento crede siate in dolce attesa. Figuratevi che mi ha domandato se preferisco un maschio o una femmina. Io naturalmente ho risposto come diceva sempre mia nonna in questi casi... l'importante è che nasca sano!” Le fece l'occhiolino. “Su, prendete le vostre erbe. Appena vi sentirete meglio, usciremo e andremo a riprenderci la vostra governante.”

Guisgard 15-11-2012 01.36.55

“Tanto so che mi hai pensato tutta la sera...” disse all'improvviso una voce fra gli alberi “... e per questo sei venuta qui... per cercarmi, vero?” Sesc allora fece un passa in avanti e la sua figura emerse tra il buio di quella sera. “Immagino ti sarai annoiata in mezzo a quelle mummie... chissà che discorsi da barbagianni...” si avvicinò a Cheyenne “... allora, dimmi... che tipo di ragazza sei? Romantica? Vuoi che ti parli della Luna come fanno i poeti nei loro versi? O sei passionale? E magari basta un bacio e qualche carezza per farti sciogliere...” la fissò per alcuni istanti senza dire nulla, per poi scoppiare improvvisamente a ridere.
Si lasciò cadere sull'erba e restò immobile a fissare il cielo.
“Non dovresti restare qui, sai?” Mormorò. “Mio zio non approverebbe...” la guardò “... si, non dovresti...”
Ad un tratto Gon cominciò a fare strani versi e un attimo dopo scappò via, verso il lago.
Come se volesse farsi seguire.

Guisgard 15-11-2012 01.46.04

“Navi...” disse un vecchio pescatore intento a cucire le sue reti “... navi che salpano per tutti i porti del mondo...”
“Si...” mormorò Gurenaiz che gli stava accanto, fermo a fissare il mare “... ma la mia nave non partirà per nessun posto...” si voltò e fissò Clio “... dovresti prepararti...” disse “... altrimenti il Gufo Nero ti ritroverà... lo so che lui ti sta aspettando...”
“Chi?” Chiese Clio.
“Il tuo John...”
Clio fissò il mare senza rispondere niente.
Ad un tratto si udirono dei boati.
“I pirati spagnoli!” Gridò qualcuno, mentre i colpi di mortaio si abbattevano sul porto.
“Dobbiamo fuggire, Gurenaiz!” Gridò Clio.
Si avvicinò allora al capitano Olandese che le dava le spalle.
“Gurenaiz, dobbiamo andare!” Prendendo il suo braccio lei.
“Andare dove?” Chiese voltandosi Giuff.
Non era più Gurenaiz, ma il terribile Gufo Nero e la sua sciabola era sporca di sangue.
Il sangue di Gurenaiz.

Il veleno era entrato in circolo nel sangue di Clio e aveva fatto cadere la ragazza in uno stato di morte apparente, causandole sogni inquieti e anche degli incubi.
E il suo risveglio era ancora lontano.

Guisgard 15-11-2012 02.08.34

A quel gesto improvviso di Talia e alle sue parole, il pirata che teneva la corda a cui la ragazza era legata la fissò con rabbia.
Alzò allora la mano per colpirla, ma fu subito fermato dal suo capitano.
“Fermati, razza di idiota.” Disse Giuff. “E' così che tratti le signore?”
“Questa dannata mi ha colpito, capitano!” Toccandosi il graffio il pirata. “E merita una lezione!”
“Sta zitto, babbeo!” Gridò Giuff. “Zitto, o ti torcerò il collo! Questa donna è mia e solo io posso toccarla!” Fissò poi Talia. “Adoro le donne impetuose e dal carattere focoso.” Con un ghigno. “Perchè mi piace domarle...” e rise.
Si voltò poi verso Blind.
“Si, forse prima sono stato avventato...” mormorò “... effettivamente trentamila Fiorini d'oro sono forse troppo pochi per un membro della compagnia delle Flegee Occidentali e per la bella Perla d'Oro... ma ormai quel che detto è detto... come vedete, sono un uomo d'onore...”
“Allora lasciateci andare.” Fece Blind.
“Lasciarvi andare?” Ripeté Giuff. “Dite davvero? E come avrò il riscatto?”
“Tra breve tutta la flotta olandese delle Flegee verrà a cercarci e voi...”
“State zitto!” Lo interruppe Giuff. “Le cose non andranno così! Anzi, vi dirò io cosa accadrà... voi andrete a Las Baias dal governatore... e vi lascerò scegliere come andarci... se intero, oppure a pezzi... a voi la scelta...” guardò Talia “... vi consiglio di far ragionare il vostro amico, milady... altrimenti lo manderò a Las Baias dopo avergli cavato gli occhi, strappato la lingua e con il vostro abito avvolto intorno al collo... abito, naturalmente, che sarò io stesso a strapparvi da dosso con mio sommo piacere... e forse anche vostro piacere...”
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Guisgard 15-11-2012 02.29.44

La Santa Rita aveva lasciato Balunga, per prendere poi la rotta verso Vivermagren.
A bordo Guisgard, Cavaliere25 ed Emas avevano portato anche la piccola Maraiel.
“Si, forse un paio lezioni di buone maniere non le farebbero male...” disse Emas a Cavaliere25.
“Sta zitto, scimmione!” Facendogli la linguaccia la bambina.
“Sai che ho una gran voglia di prenderti a sculacciate?” Tentando di intimidirla il pirata.
“Provaci e lo dirò al mio papà!” Replicò la piccola.
“Perchè non sei col tuo papà?” Le chiese Guisgard.
La piccola si accigliò ancor di più e non rispose.
“Perchè non mi rispondi?”
“Perchè è una bugiarda, capitano!” Esclamò Emas. “O forse una pazza!”
La piccola allora gli si avvicinò e lo colpì con un calcio.
“Dannata peste!”
“Va bene, Emas, va bene...” fece Guisgard “... vai a farti un giro sul ponte... mi sa che trattare con le bambine non è il tuo forte... va e fa scendere Austus sottocoperta...”
“Si, capitano.”
“Se non ci dici chi è tuo padre” disse Guisgard alla piccola “come facciamo a riportarti a casa?”
“Tanto lo so!”
“Cosa sai?”
“Mi avete rapita!” Fissandolo lei. “Per poi chiedere del denaro al mio papà!”
“Se sei davvero una principessa” fece il corsaro “allora perchè eri in mezzo a quella folla, vestita solo di stracci?”
La bambina non rispose nulla e si sedette in un angolo, stringendo a sé la sua bambola di pezza.
“Guisgard, mi hai fatto chiamare?” Arrivando Austus.
“Si, dì al cuoco di cucinare qualcosa di adatto ad una bambina.”
“Chi è questa bambina?” Chiese Austus fissandola.
“Non ne ho idea...” rispose il corsaro “... forse un'orfanella scappata...”
“Io non so cosa mangino i bambini di quell'età.” Mormorò Austus. “E neanche il cuoco temo.”
“Fa preparare qualcosa di leggero...” disse Guisgard “... del pesce stufato... e anche del latte con una focaccia...” si voltò poi verso Cavaliere25 “... io salgo in coperta, pensa tu alla piccola.” Ordinò al suo fedele bucaniere, per poi tornare sul ponte insieme ad Austus.

Cheyenne 15-11-2012 07.00.44

"Sei tu che segue ogni mio spostamento" gli risposi ridendo a mia volta.
Mi sedetti accanto a Sesc e alzai lo sguardo verso le stelle.
" Non ho idea di che tipo di ragazza sono, non ho avuto molto tempo libero per capirlo in passato. Guardare la Luna? Posso guardarla agiatamente dal mio terrazzo...e non temo, per voi, che un approccio più immediato non possa portare ad altro che ad una ferita, per voi naturalmente.
Si forse avete ragione, al colonnello non piacerebbe questa situazione ma..." non ebbi il tempo di finire la mia frase che Gon si alzò e corse verso il lago, urlando per farsi seguire.
Mi alzai e convinsi Sesc a seguirmi.
Arrivati al lago però, per il buio, non vedemmo subito Gon.

Clio 15-11-2012 10.26.16

"No!" urlai rabbiosa alla volta di Giuff "Maledetto.. Maledetto".
Presi a colpirlo al petto coi pugni, come fossi una bimba arrabiata, piangevo e lo maledicevo, mentre lui rideva, imperterrito.
"Perchè lui? Sei un mostro.. sei un mostro!" riuscii a scansarlo con un braccio e vidi Guerenaiz senza vita, riverso a terra.
Mi chinai su di lui, alzai la testa sanguinante tra le mani ma non mi rispondeva, lo strinsi al petto e piansi disperata : "No.. No...Ti prego, ti prego non lasciarmi..." la voce soffocata mi moriva in gola "Non morire per colpa mia".
"Cosa puoi volere da un inetto come lui, ragazza? Potresti avere molto di più" ridendo Giuff alle mie spalle.
"Non osare dire una parola contro di lui, valeva cento volte la tua anima meschina.. "
Piansi, signiozzai, tenedo stretto a me Guerenaiz.
"Oh, ma la pagherai, eccome se la pagherai, maledetto..."
"E chi me la farà pagare, tu?" rise di gusto "tu sei soltanto una donna.."
No, non poteva permettersi di irridermi in quel modo. Presi il pugnale dalla divisa di Guerenaiz e lo lanciai alla volta del Gufo Nero, colpendolo in pieno volo. Lo sentii cadere a terra, con un tonfo sordo.
"Torna da me.. Torna da me, ti prego.." supplicavo tra le lascrime quelle spoglie inermi.
"Perchè piangi, Amor mio?" una voce dietro di me.. Jhonn "Chi è quest'uomo?"
"Lui.." risposi senza voltarmi "lui mi salverà... si.. si mi salverà.."
"E' morto Amor mio, non può proprio salvarti.. "
"No!" urlai "Cosa ci fai qui? Sei venuto tu a salvarmi?"
"Io... non sapevo nemmeno che tu fossi in pericolo.."
"Ecco appunto.. quindi lasciami piangere.."
Si chinò su di me e mi accarezzò i capelli sporchi di sangue. Chiusi gli occhi per un momento poi mi girai verso di lui.
"Sei proprio tu!" sorridendo debolmente "cominciavo a credere che non ti avrei più rivisto!"
Mi avvicinai a lui e lo baciai, dolcemente, tra le lacrime.
D'un tratto ci ritrovammo su una nave, un colpo di cannone squarciò il silenzio, facendoci ruzzolare dall'altra parte del ponte.
"Pirati!" Urlai "Ci stanno attaccando, non abbiamo scelta.."
Presi una spada abbandonata su un barile e la lanciai a Jhonn.
"Sulla New Tiger ti hanno insegnato a combattere, spero"
Dissi cercando il posto migliore per mettermi, con la mia spada stretta tra le mani.
"No.. ma.. Clio, ti prego, mettila giù.. non è questo il modo di risolvere le cose..."
Lo guardai come se avessi avuto di fronte un bizzarro scherzo della natura, al posto del mio innamorato.
"I pirati ci attaccano, tra poco faranno l'arrembaggio.. cosa suggerisci di fare, al posto di combattere? Arrenderci? Oh certo, hai poco da temere tu.. E io che dovrei fare? Andare avanti con le braccia spalancate e dire: prendetemi?"
"Ti salverò io, tranquilla" una voce dall'altra parte del ponte.
"Guerenaiz.. " dissi correndogli in contro "Oh, Guerenaiz.. sei vivo.." lo abbracciai e lui mi strinse forte.
"Sai che non ti avrei mai lasciata correre dei pericoli.."
Lo guardai con gli occhi lucidi e brillanti.
"Si, sapevo che saresti tornato da me.."
Tornai da Jhonn, che mi guardava con una strana luce negli occhi.
"Tranquillo, ci pensiamo noi.. tu pensa a nasconderti sottocoperta"
"Non dovresti guardarlo così, lo sai.. " sussurrò, col capo chino.
Presi il suo volto in una mano, costringendolo a guardarmi : "Johnn, io ti amo.. ho attraversato l'oceano per venire a cercarti, perchè tu non ti sei degnato di mandarmi tue notizie. Chiedendo informazioni su di te sono stata catturata. E ora dimmi, mio caro, tu dov'eri quando i pirati mi avevano legato i polsi e le caviglie a un letto sontuoso? Dov'eri? Infondo, era tuo il diritto che avrebbero usurpato, non suo. Eppure è venuto lui a salvarmi."
Lasciai ricadere la mano : "Quindi non rimproverarmi se tengo a lui.." i miei occhi erano fermi, implacabili.
"E ora va a nasconderti, non voglio che ti succeda nulla.."
Lo seguii con lo sguardo e poi mi girai verso Guerenaiz.
"Allora, capitano, vogliamo dare una lezione a questi manigoldi?"
Lui sorrise, e si avvicinò a me: "Con piacere, mia principessa.."
Ridemmo entrambi.
Un attimo dopo l'arebbaggio fu violento, e la battaglia infuriava. Pirati senza volto caddero sotto la forza della mia spada, e sotto quella di Guerenaiz.


Il mio corpo era inerme e senza vita. Percepivo questa realtà, per quanto bizzarra e senza senso, come quanto di più reale potesse accadermi.

Talia 15-11-2012 12.16.16

Osservai Giuff per qualche momento... le sue parole mi turbavano, il suo sguardo su di me mi faceva accapponare la pelle, le sue allusioni mi facevano rabbrividire... e tuttavia mi costrinsi a celare quella paura e quello sconforto dietro uno sguardo glaciale e fiero.
Poi, lentamente, mi voltai verso Blind...
“Non abbiamo molta scelta...” mormorai, avvicinandomi a lui “Vi uccideranno se non fate quello che chiede... ed anche qualora non lo facesse, saremmo comunque perduti perché nessuno mai saprà dove venirci a cercare... il Mar delle Flegee è vasto e noi ormai, temo, siamo molto fuori dalla rotta per Minisclosa...”
Chinai la testa... mi seccava prestarmi al gioco di quel pirata, ma la verità era che non avevamo altra scelta e pochissime possibilità di essere ritrovati, se a Las Baias non avessero saputo dove eravamo...
“Temo davvero che sia necessario, avvocato!” dissi, con la voce che tremava forte di paura e di dolore.

Altea 15-11-2012 15.34.56

Osservando quei dipinti rabbrividii.. aveva ragione il maestro, i pirati sapevano essere crudeli e osservai Talhos.. "Si nel manoscritto il pirata Topasfier narra effettivamente di spettri guardiani del Tesoro..e dove ci sono spettri ci sono maledizioni."
Ringraziai l'uomo promettendogli una prossima visita..mi recai al molo e aspettai la piccola imbarcazione che doveva riportarmi a Las Baias, non dovevo assolutamente perdere questa occasione di imbarcarmi o avrei passato una altra notte in quella isola.

Guisgard 15-11-2012 17.01.41

Gon scappò via e Cheyenne insieme a Sesc si lanciarono al suo inseguimento.
“Correre dietro ad una scimmia...” disse Sesc correndo dietro la ragazza “... mi sembra tanto una sciocchezza...”
Ad un tratto, penetrata ancor più nel buio di quel posto, Cheyenne si accorse di non vedere più Sesc.
Era da sola.
Ma proprio in quel momento udì dei rumori e poi delle voci.
Provenivano da una piccola caverna proprio sotto il promontorio, dietro il quale si giungeva al mare.

Guisgard 15-11-2012 17.16.26

Altea raggiunse così il molo ed attese l'arrivo di quel battello.
Verso la metà del pomeriggio approdò un'imbarcazione e da essa scesero alcuni uomini di colore.
Infine scese a terra un altro che sembrava essere il capitano.
Aveva modi bruschi e diceva continuamente parolacce, maltrattando i suoi uomini.
“Cerchiamo di muoverci, marmaglia...” disse ai suoi “... voglio salpare da questa lercia isola il prima possibile. Dobbiamo essere a Torregaves prima di stasera!”

Guisgard 15-11-2012 17.21.54

Clio attraversava quella piccola stradina, fatta di ciottoli e fango.
Era un piccolo borgo, di quelli che si vedono nei pressi dei litorali e delle baie, a metà tra il pittoresco e mediterraneo moresco basco e la semplicità di quei villaggi fatti con legno, malta e foglie seccate al Sole e al maestrale.
Ad un tratto la ragazza giunse verso la fine del borgo e davanti a lei si apriva una stradina che in breve divenne sterrato.
Dava su una buia spiaggia, battuta dal vento e dall'eco delle onde del mare.
Ad un tratto Clio vide una figura lontana.
Si avvicinò e riconobbe il suo volto: era Loren.
“Perchè...” disse “... perchè sei venuta? Ora gli spettri daranno la caccia anche a te...”
“Dov'è il tesoro?” Chiese Clio.
“I tesori non sono mai uguali...” spiegò Loren “... sono diversi per ogni persona, poiché sono fatti ad immagine dei nostri sogni più belli... e io so cosa cerchi...”
“John...” sussurrò Clio.
Loren allora camminò verso il mare e Clio subito si decise a seguirla.
“John è morto...” mormorò Loren “... non lo troverai...”
“Non è vero!” Urlò Clio.
“Si...”
“Come lo sai?” Chiese Clio.
“Perchè ora è anche lui uno degli spettri...” rispose Loren “... e verrà a tormentarti...”
Raggiunsero allora una bassa scogliera e vi trovarono Giuff e i suoi bucanieri.
“Questa pazza ha ragione!” Disse il pirata a Clio. “Il tuo John ora è un fantasma! Perchè i veri fantasmi arrivano sempre dal nostro passato per tormentarci!” Rise, per poi strappare i vestiti di Loren e gettarsi con lei nella sabbia.

Continuavano questi incubi per Clio, mentre quel veleno aveva ormai donato al suo corpo l'immagine spettrale e cupa della morte.
Una morte ancora lontana dallo svanire.

Cheyenne 15-11-2012 17.22.04

Mi guadai alle spalle e mi accorsi che Sesc era sparito
Allora udii dei rumori provenire da una caverna, mi avvicinai cautamente. Erano delle voci.
Esitai, mi fermai per vedere se Sesc era nei paraggi. Pensai di chiamarlo ma poi lascai perdere...ero convinta infatti che si trattasse proprio di uno scherzo architettato dal ragazzo.
Mi avvicinai ancora, giungendo all'entrata della grotta.
Mi feci coraggio ed entrai.

Guisgard 15-11-2012 17.33.12

“Eh, milady è molto saggia, oltre che bella.” Disse Giuff a quelle parole di Talia. “E vi consiglio di seguire il suo consiglio, amico mio.” Rivolgendosi poi a Blind. “State abusando della mia pazienza e questo può essere pericoloso... per voi. Come detto, dunque, trentamila Fiorini d'oro per il vostro riscatto. Partirete adesso stesso per Las Baias e milady resterà qui come ostaggio. E' tutto.” Sentenziò il pirata.
Ma proprio in quel momento uno dei suoi filibustieri corse dalla spiaggia.
“Una nave, capitano...” mormorò “... è ferma all'ingresso della baia... è la Santa Rita.”
“Bene!” Esclamò Giuff. “Il mio socio è giunto finalmente!”
“Altri pirati...” mormorò Blind, voltandosi poi verso Talia “... siamo perduti...”

Altea 15-11-2012 19.02.34

Finalmente arrivò quella imbarcazione, un marinaio che era lì dal mattino me la indicò dicendomi che era quella che aspettavo.
Mi avvicinai sospirando quando scese uno degli uomini più volgari e grezzi che avessi visto negli ultimi tempi, i suoi marinai dovevano essere indigeni del posto e venivano trattati come animali... strabuzzai gli occhi..e avrei dovuto fare il viaggio con quell'uomo dai modi bruschi, d'altronde Las Baias era vicina e non sarebbe stato lungo.
Mi avvicinai ad egli e mi rivolsi a lui mentre era di spalle.."Mi scusi messere, mi hanno detto che state andando a Las Baias e io avrei bisogno di un passaggio, ho 5 fiorini con me penso possano bastarvi per farmi la gentilezza di portarmici, io dimoro laggiù" e il marinaio si girò osservandomi con sguardo duro, mentre io sfoderai il mio migliore sorriso.

elisabeth 15-11-2012 20.20.03

Lo vidi entrare ed ero felicissima......anche questa cosa era andata in porto..accolsi tra lemiei mani l'erba canina...la guardai con cura" E' piu' bella di un fascio di rise.......dite che sonoin dolce attesa ?.."..mi misi di profilo e mi accarezzai il ventre.."....Si vede gia' qualcosa Storm?.." e risi ..." Un bel maschio che diventi tanto sfrontato come suo padre.....comunque....io sono pronta e possiamo andar via dal convento....che ne dite "....

Clio 15-11-2012 23.03.14

Seduta sulla spiaggia, guardavo il mare, una brezza leggera e fresca, nella notte rinfrescava l'atmosfera.
"Eh, piccola mia.. possibile che tu riesca sempre a metterti nei guai?"
Mi girai verso la voce, il mio padre adottivo mi fissava porgendomi una pinta di birra.
La presi senza dire nulla, e risposi al brindisi che proponeva.
"Non posso mica pensare a proteggerti ogni momento..."
"No, padre.. so difendermi da sola.."
Rise e, per un momento, la sua risata sembrò un eco di quella di Giuff.
"Non saresti prigioniera, se così fosse.." scosse la testa "non pensavo di aver tirato su una buona a nulla.."
"Padre!" protestai, sentendo il desiderio di piangere come fossi ancora una bambina rimproverata.
"Ah, lascia stare... i vaneggiamenti di un vecchio.."
La mente parve avere un sussulto di lucidità.
"Ma tu...tu non sei vecchio... tu sei morto.."
Ancora quella risata, così insopportabile.
"Perchè tu no?"
"No... no.. io.. lui.. Guerenaiz mi salverà.." dissi con lo sguardo inquieto e allarmato.
"Non dire sciocchezze, un olandese è buono solo ad essere carne da cannone, ecco cos'è...Se ti conoscesse davvero, ti lascerebbe morire..." un ghigno malvagio attraversò il volto di mio padre per la prima volta da quando ho memoria.
Mi alzai e iniziai a indietreggiare, sentii delle braccia dolci e minute che mi tenevano stretta. Loren.
"Dovresti essere contenta.. non piangere.."
"E perchè mai?"
"Perchè ora potrai stare insieme al tuo Jhonn.."
"Smettila!" divincolandomi "Jhonn non è morto! Io nemmeno.. tu lo sei, maledizione..."
E corsi via in un paesaggio indefinito, portandomi tutte le mie angosce e i miei timori.


Il veleno faceva il suo corso. E per quanto fosse immobile, freddo e pallido il mio corpo, nessuno avrebbe potuto immaginare i tormenti che stava passando la mia anima prigioniera.

Talia 15-11-2012 23.21.19

Altri pirati... sospirai e per un momento ripensai alla mia infanzia in Olanda, quando mi sembrava che i pirati avessero un'aura così romantica, quando chiedevo e richiedevo al nonno di raccontarmi storie su di loro, quando sognavo le loro gesta e quei sogni avevano sempre un sapore così eccitante ed esotico...
sorrisi debolmente tra me a quei pensieri, pensando che le cose erano molto cambiare giacché adesso, probabilmente, dopo appena un giorno, iniziavo a pensare di aver già visto tanti di quei pirati da bastarmi per un bel po'...
Sospirai alle parole di Blind...
"Non lo so, avvocato..." mormorai, gettandogli un'occhiata "Credete davvero che la situazione potrebbe peggiorare ancora?"
Poi quei pirati tirarono le nostre corde e noi fummo costretti a seguirli lungo la spiaggia...

Parsifal25 16-11-2012 00.33.49

Il piano era stato avviato e percepito......ora bisognava agire......posammo le casse ed iniziammo il lavoro.

Con sguardo d'intesa attendevo un cenno dal comandante, ora ci toccava attendere la mossa di Lady Clio ed il corsaro Giuff.

"Speriamo in bene......."dissi tra me. Tiraì un sospiro profondo........ "si va in scena!!!"

Guisgard 16-11-2012 01.28.36

“Sicuro, adiamo da quelle parti...” disse il capitano ad Altea, appena la ragazza nominò i cinque Fiorini “... approderemo a Torregaves, ma da lì poi non è difficile giungere a Las Baias. Partiamo tra pochissimo.”
I suoi uomini allora terminarono di caricare la merce e poco dopo l'imbarcazione prese il mare, diretta sul continente.
A bordo il capitano maltrattò ancor più i suoi marinai, arrivando anche a picchiarne qualcuno.
Tutto sommato il viaggio fu relativamente breve e il battello toccò il porto di Torregaves verso metà pomeriggio.
Si trattava di una piccola e vivace località, a poca distanza da Las Baias.

Guisgard 16-11-2012 01.44.22

Storm sorrise ed annuì a quelle parole di Elisabeth.
“Si, meglio andare se vi sentite di farlo.” Disse.
I due, così, presero le loro cose, salutarono e ringraziarono i frati e lasciarono poi quel santo asilo.
Una volta fuori, recuperarono i sai e scelto un posto appartato indossarono i loro nuovi abiti.
“Ora ci recheremo alla torre” fece Storm “e fingeremo di essere appunto due frati... voi non dite nulla o scopriranno che siete una donna... lasciate parlare me...”
Raggiunsero così la torre e Storm bussò alla porta di quell'austera costruzione.
Un attimo dopo qualcuno si affacciò da una finestra.
“Chi diavolo è?”
“Pace e bene, figliolo...” fece Storm “... date asilo a due figli della Misericordia e della Provvidenza?”
“C'è un convento qualche miglio più in là” disse l'uomo alla finestra “andata là, dove troverete uomini come voi!”
“Non è possibile, figliolo...” replicò Storm “... quelli sono Gesuiti, mentre noi siamo Francescani... le nostre Regole sono diverse... avanti, chiediamo solo un riparo per la notte...”
“Qui non c'è posto!”
“Abbiamo bisogno di celebrare la Messa...” fece Storm “... altrimenti saremo costretti a farlo qui... e molti fedeli accorreranno ad assistere...”
L'uomo alla finestra restò perplesso.
E qualche istante dopo scese ad aprire.

Guisgard 16-11-2012 01.52.52

Cheyenne entrò nella grotta.
Ad un tratto la ragazza vide Gon immobile.
Un attimo dopo la scimmietta penetrò ancor più in profondità, fino a raggiungere un piccolo antro.
Qui vi erano alcuni uomini seduti attorno ad una cassa usata come tavolo, sulla quale vi erano dei dadi, del formaggio ed un paio di pistole.
Gon allora corse sul braccio di uno di quegli uomini, come se lo conoscesse da sempre.
“Brava...” disse l'uomo mentre accarezzava la scimmietta “... sei stata proprio brava...” alzò gli occhi su Cheyenne “... ti stavamo aspettando, sai?” Fissando la ragazza.

Guisgard 16-11-2012 02.12.53

“Esistono infinite specie di piante, di fiori e anche di animali laggiù.” Disse John a Clio. “E' un mondo così diverso... la gente ha la pelle rossa e in certe città i bambini per strada giocano con pietruzze d'oro...” sorrise e i suoi occhi erano luminosissimi “Aspetta... questi me li ha dati lord Whintors...” mostrandole alcuni semi scuri in una boccettina.
“Cosa sono?” Chiese incuriosita la ragazza.
“Assaggia...”
“Mmm... sono amarognoli...”
John sorrise.
“Vuoi dirmi cosa sono?”
“Sono semi di cacao.” Rispose lui. “Sono giunti in Europa da un po', ma pochissimi li conoscono bene... pensa, quando i conquistatori spagnoli giunsero nelle Americhe meridionali scoprirono che questi semi erano mangiati dai guerrieri Aztechi prima di scendere in battaglia. Infatti danno forza ed energia.”
Lei lo ascoltava come rapita.
“Vedi?” Sorridendo di nuovo lui. “E' una terra incredibile. E quando ritornerò ti racconterò tutte le meraviglie che vi sono. Tu mi aspetterai, vero?”
“Io ti aspetterò sempre...” fissandolo lei.

In quel momento due bucanieri entrarono nella cabina e scoprirono il corpo di Clio riverso in terra.
“E'... è morta...” mormorò uno dei due chinato su di lei “... presto, chiama gli altri...”

Guisgard 16-11-2012 02.18.39

Gurenaiz e Parsifal risalirono sul ponte e proprio in quel momento videro correre uno dei bucanieri da sottocoperta.
“Presto...” disse agli altri “... la ragazza... è nella cabina del capitano...”
“Beh?” Fissandolo un altro dei pirati.
“E' morta!” Esclamò il bucaniere. “L'abbiamo scoperta un attimo fa!”
“Come sarebbe a dire?”
“Bisogna avvertire il capitano!”
Gurenaiz allora mostrò un cenno d'intesa a Parsifal.
“Il sipario è stato alzato...” mormorò sottovoce al suo Guardiamarina.


Tutti gli orari sono GMT +2. Adesso sono le 23.17.35.

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