![]() |
Anche Gwen, Oko e Reg lasciarono la sala.
Nell'uscire lo sguardo di Gwen incrociò quello di Elv. "Andiamo in camera che sto crollando..." disse sbadigliando Oko. Elv salutò i professori e si avviò in camera sua. Intanto Belvin, salutati tutti, raggiunse anche lui la sua stanza. Qui si dedicò alla lettura dell'Ortensia Celestiae, essendosi subito munito di una copia appena saputo dell'interesse di Rotly per quel libro. Lo sfogliò fino a quando la sua attenzione si soffermò sul capitolo 6. Guardò l'ora ed era ormai l'una. Tuttavia prese il telefono e si fece dare il numero interno per contattare la camera di Queennie. Così le telefonò. Lo squillo del telefono in camera svegliò subito la ragazza. |
Dormii profondamente, coccolata da quelle calde coperte. Il vento freddo soffiava fuori dalla finestra, rendendo la stanza così accogliente e magica.
E poi, come una secchiata d'acqua fredda, venni svegliata da un suono acuto e disturbante. Mugugnai tra le lenzuola, poi afferrai la cornetta del telefono posto sul comodino. "Pronto?" la mia voce dovette risultare completamente assonnata e tramortita. |
Uscendo dalla sala, il mio sguardo incrociò quello di Elv, per lunghi istanti, uno sguardo più che eloquente.
Lasciò poi la sala ed io annuii ad Oko, mentre andavamo in camera. Speravo davvero che facesse come diceva e mi lasciasse libera di raggiungere il professore quanto prima. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Bene, sono curiosa!" gli dissi, divertita.
Arrivammo alla cena dove ci accorgemmo che c'era un gran trambusto. Non solo era arrivato nientemeno che il professor Minsk, ma anche un certo Belvin, che mi presentò Nigol. Ci sedemmo e mangiammo, conversando piacevolmente con gli altri professori, a cui avevo presentato Roylgim come il mio assistente. Non era poi strano, tutti i professori ne avevano uno. Persino io, ne avevo avuti parecchi in realtà, ma scappavano tutti poverini. Non ero proprio il capo più affabile del mondo. "Mangiato bene?" chiesi poi al mio amico futuristico, dopo il dessert. |
"Mi scusi..." disse al telefono Belvin a Queennie "... è tardi, lo so... ma ho voluto chiamarla subito. Sto qui sfogliando il testo che ha ossessionato suo padre e ricordando ciò che lei e la studentessa dai capelli rossi avete detto su quel cane, non ho potuto non notare una strana coincidenza... ma vorrei parlarle da vicino... se però è stanca attenderò domani..."
|
Gwen era andata in camera con Oko e questa, messassi subito a letto, crollò addormentata in un attimo.
|
Terminata la cena, Destresya e Roylgim lasciarono anche loro il ristorante.
"Si, era ottima la cena." Disse lui. "Era da tempo che non mangiavo così bene. Il rancio in prigione è pessimo." Sorridendo, per poi guardare la Luna che accarezzava i monti vicini col suo pallore mistico e sognante. |
Vedendo Oko che, effettivamente, crollò addormentata all'istante, ridacchiai silenziosamente, scuotendo la testa.
Allora mi cambiai per la notte e silenziosamente uscii dalla camera. Mi mossi con attenzione nel corridoio e bussai un paio di colpetti alla porta della stanza di Elv, poi la aprii per entrare. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Si, salve." risposi non appena Belvin si scusò. Poi, ascoltando quello che mi stava dicendo, mi svegliai di colpo.
"Passi in camera mia immediatamente, se desidera!" dissi come se non mi fossi mai addormentata. |
"Bene, ne sono felice, un po' di buon cibo rende tutto più bello, non trovi?" sorridendo "Nel limite del possibile, naturalmente!".
Poi mi avviai verso la reception. "Su, vediamo di recuperarti una camera, così dormirai anche bene!" sorrisi "Poi finiamo la nostra chiaccherata in sospeso, non pensare che l'abbia dimenticato!!!" facendogli l'occhiolino. Mi avvicinai al bancone e spiegai che il mio assistente aveva bisogno di una camera. |
"Entra..." disse la voce di Elv dall'interno della camera.
Gwen aprì la porta ed entrò, trovando il bel professore steso sul letto, solo con i boxer, mentre leggeva un libro. La guardò tutta e poi le sorrise. |
Destresya chiese una camera per Eroylgim alla reception, ma le fu detto che non vi erano più camere libere.
"Tranquilla, mi sistemerò qui nella Hall." Disse lui a lei. "Quei divani sembrano comodi per rilassarmi." Facendole l'occhiolino. |
"Perfetto." Disse Belvin a Queennie.
Poi staccò e pochi minuti dopo raggiunse la ragazza nella sua camera. "Mi perdoni ancora per l'ora, ma credo sia importante." Lui. "Riguarda ciò che lei ha detto di aver sentito al ristorante. Ma prima risponda a questa domanda... ha mai letto il libro di suo padre? Voglio sapere se può esserne rimasta suggestionata." |
Lo trovai sempre intento a leggere, risposi al sorriso quasi con divertimento, mentre lo raggiungevo a letto.
"Questi incontri sembrano uno strano club del libro ma solo per adulti..." commentai, divertita, cercando di capire cosa stesse leggendo. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Ma è un'ingiustizia, c'è stato sempre spazio per tutti!" scuotendo la testa.
"Beh, se vuoi usare la doccia puoi usare la mia camera!" gli proposi. Poi un pensiero mi fece scoppiare a ridere. "Chissà come ti sembra tutto antiquato eh?" guardandolo "Se io dovessi ritrovarmi in un albergo di 100 anni fa non saprei dove girarmi!" divertita. |
Mi preparai rapidamente, indossando nuovamente i miei vestiti ma rimanendo a piedi nudi.
Quando Belvin bussò alla porta, corsi ad aprire. “Nessun problema!” gli risposi con foga. Se avevo letto il libro? Il suo fu un interesse alquanto curioso. “L’avevo semplicemente sfogliato, nulla di più. È scritto in una lingua antica.” In quel momento mi accorsi di non essermi abbottonata la camicia. Il mio volto divenne rosso dall’imbarazzo “Mi perdoni! Mi son vestita di fretta e sono estremamente stanca!” |
Elv sorrise e guardò Gwen avvicinarsi e raggiungerlo poi sul letto.
Lui mentre lei saliva sul materasso le portò una mano sulla coscia, per una carezza intima e sensuale. "Caos e sesso..." disse chiudendo il libro e mostrandole il titolo. |
"Si, grazie, approfitterò della tua doccia." Disse Roylgim a Destresya, sorridendole.
|
"Non si preoccupi." Disse Belvin srridendo a Queennie, per poi allontanarsi verso la finestra e guardando fuori, dando così alla ragazza la possibilità di sistemarsi meglio. "Ho letto il capitolo 6 del libro... è dedicato ai morti... ma ad un tipo particolare di morti... ossia quelli che non sanno di esserlo..."
|
Sentii subito la sua mano sulla gamba, le sue carezze erano ormai l'intimità di cui avevo sempre bisogno.
Alzai un sopracciglio, al leggere il titolo del libro. "Interessante, prof, complimenti per l'audacia..." dissi divertita, con tono enigmatico "E di cosa parla questo libro? Oltre la sinossi di base già ampiamente suggerita dal titolo..." sempre con tono divertito, guardandolo. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Vieni, ti faccio strada!" gli sorrisi e mi avviai verso la mia camera.
"Allora, come ti sono semrbati i commensali?" gli chiesi, incuriosita. |
Elv rise, senza smettere di accarezzare la coscia di Gwen.
"Beh, vari argomenti su come vivere il sesso, liberamente senza folse moralità della società moderna..." ora facendole i grattini sulla coscia "... ma temo non sia per tutti..." |
Lasciai a Belvin la possibilità di entrare in camera, poi cominciai ad abbottonare la camicia, facendo difficoltà a fare entrare alcuni bottoni nei passanti.
“Mi scusi...” mi avvicinai all’uomo affiancandomici e posando lo sguardo sul suo viso. In quel momento notai quanto fosse affascinante, un po’ provato dalle ore di lavoro ma comunque davvero ben tenuto “In che senso morti che non sanno di esserlo? Cosa sta cercando di dirmi?” |
Roylgim segì Destresya.
"La professoressa Lyann non era male..." disse "... l'altro, quel professor Elv, sembrava il solito idiota che parla di cose new age e si crede figo... poi l'avvocato Belvin, tipo strano... secondo me non dice tutto di sè..." |
Accennai una smorfia divertita, ai suoi grattini sulla mia pelle.
Era carino come ad essere passionale potesse essere anche tenero. "Ah... E cos'è che ha fatto nascere questo tuo timore?" chiesi allora, fingendo un tono serio. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Belvin si voltò, guardando Queennie ora che si era sistemata la camicia.
"E' un'antica leggenda..." disse "... le anime intrappolate tra il regno dei vivi e quello dei morti... ebbene, secondo quanto afferma il libro esiste un demone, divoratore di anime, che sotto le sembianze di un mostruoso segugio giunge a cercare quelle anime per portarle negli inferi..." |
Rimasi sempre più perplessa dalle parole di Belvin. Cominciai a sentire una strana paura invadermi e, con fare prepotente, il cuore cominciò a tamburellarmi nel petto.
“Il verso che abbiamo sentito io e Gwen era agghiacciante. Dubito che un semplice cane potesse emetterne uno simile.” dissi sincera “Ma tutto questo non ha senso. Mio padre non aveva mai accennato a versi terrificanti o demoni pronti ad ucciderci.” in quel momento mi sentii girare la testa “Mi vuole forse dire che io e Gwen potremmo essere nelle mire di questa bestia demoniaca?” |
"Direi che li hai inquadrati alla grande!!!" ridacchiai "E del professor Minsk che pensi? Si parlerà ancora di lui fra 100 anni?" sarcastica, mentre arrivavamo alla mia camera.
Entrai. "Ecco, il bagno è quello e ci sono gli asciugamani puliti!" gli sorrisi "Fai pure con calma, tranquillo. |
"Beh, perchè temo tu sia infondo una ragazza acqua e sapone." Disse Elv a Gwen. "Di quelle pacate, che sanno trattenersi, magari anche puritana riguardo al sesso. No?" Facendole l'occhiolino e senza smettere con quei grattini sulla coscia di lei.
|
"Secondo il libro" disse Belvin a Queennie "solo i morti temono quel segugio infernale... il suo arrivo è annunciato da visioni... ma mi sembra chiaro che qui c'è qualcosa di sinistro ed infernale... e non solo suo padre ne è vittima..." fissandola.
|
Mi dovetti sedere nel letto. Cosa stava cercando di dirmi Belvin?
“Mi scusi, non la seguo.” iniziai ad agitarmi seriamente “Mi sta dicendo che potrei essere morta e non saperlo?” Era assurdo anche solo dirlo ad alta voce. |
"Lui non mi piace." Disse Roylgim a Destresya riferito a Minsk.
Entrarono in camera e lui andò nel bagno a farsi una doccia. L'acqua scendeva e lui cantava sotto la doccia. https://media.istockphoto.com/photos...Ei3mlt_psdCN8= |
Sollevai nuovamente un sopracciglio, ma stavolta forse con un pelo di irritazione in più.
"Quindi, stai leggendo un libro per realizzare che io sia o meno una scolaretta del liceo, mentre tu sei il grande e figo prof universitario?" riassunsi, con una vena di sarcasmo "Professore, non so se questa sia una cosa carina da dire, lo sai?" avvicinandomi di più a lui. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Beh, se lei lo fosse io allora sarei un medium, visto che la vedo, le parlo e posso toccarla." Disse Belvin sfiorando la mano di Queennie. "Quindi dubito lei sia morta." Sorridendo piano. "Ma magari suo padre ha rotto in qualche modo qualche equilibrio, o forse risvegliato qualcosa... probabilmente durante gli scavi..."
|
Elv rise, memtre Gwen irritata si avvicinava di più.
"Allora dimostramelo..." disse pianissimo lui "... e baciamo come non hai mai fatto prima d'ora..." provocandola. |
In modo assai dolce, Belvin cercò di tranquillizzarmi. Quando mi sfiorò, sentii finalmente quel calore umano che ormai da più di ventiquattro necessitavo.
“Ok, mi perdoni. Penso di essere esausta e comincio a dire cose prive di senso.” ma la realtà era che un senso non esisteva “Come pensa che possiamo riparare questi equilibri? Ha qualche suggerimento?” |
Lo guardai negli occhi neri, accesi e ardenti nella penombra.
Il suo tono basso aveva fatto correre rapidi brividi sulla mia pelle. Allora, con la leggera ombra di un sorriso, misi via il suo libro e mi sedetti su di lui, guardandolo da vicino e perdendomi in ogni dettaglio del suo viso, allo sguardo profondo, le leggere rughe ai lati degli occhi, le labbra non troppo pronunciate ma comunque turgide e desiderabili. Poi, spensi la luce, presi il suo viso fra le mani con decisione e lo baciai. Misi in quel bacio tutto, dalla frustrazione per le nostre continue interruzioni, al nostro desiderio, la passione che ci aveva colti nel bosco al tramonto il giorno prima, i momenti rubati in questi giorni, alle cene o durante queste notti e quella strana scintilla che era scoppiata fra noi fin dal primo istante, fin dal primo sguardo. Lo baciai senza riserve, nè remore o tentennamenti, mentre i miei capelli rossi lo avvolgevano come una leggera nuvola ed il mio corpo aderiva perfettamente al suo, permettendomi di sentirlo ancora più vicino e di sentire i suoi muscoli longilinei e guizzanti contro le mie forme. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Per adesso non lo so." Disse Belvin a Queennie. "Devo prima capire con cosa abbiamo a che fare. Dopodiche potrò pensare come agire." Fissandola. "Lei però mi sembra stanca, dovrebbe riposare un pò. Se vuole posso somministrarle un calmante. La farà dormire fino a domattina, senza sognare durante il sonno."
|
Fu sciocco e semplicistico, da parte mia, domandare a Belvin se avesse già una soluzione.
Rimase a fissarmi per qualche secondo, poi mi offrì un calmante che mi avrebbe aiutato a dormire. “Penso di averne proprio bisogno, grazie per la sua premura.” risposi esausta. |
Elv subito rispose al bacio di Gwen, abbandonandosi alla carezza dei suoi capelli rossi intorno a lui ed al caldo sapore delle sue labbra.
Si baciarono a lungo, con trasporto, impeto, deciserio, mentre lui cominciava a far scivolare le sue mani lungo la schiena e i fianchi della studentessa. "Wow..." disse lui in un sussurro "... non immaginavo che le studentsse baciassero così..." sorridendole e sfiorandole le labbra con la punta della lingua "... spogliati... voglio farti impazzire con la bocca..." malizoso e sensuale Elv. |
Tutti gli orari sono GMT +2. Adesso sono le 22.48.58. |
Powered by vBulletin versione 3.8.11
Copyright ©2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.
Copyright © 1998 - 2015 Massimiliano Tenerelli