Camelot, la patria della cavalleria

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Lady Gwen 10-03-2020 00.25.32

Entrammo in biblioteca.
Tre pareti su quattro erano foderate da tre ampi scaffali pieni di libri.
Li avevo letto quasi tutti, tranne quelli di materia giuridica.
In un angolo, il televisore.
Il secondino diede disposizioni ad Elv e lui, dopo avermi lanciato un altro sguardo, si mise all'opera.
Osservavo il suo corpo teso che sporgeva oltre la finestra, la camicia che sottolineava bene il fisico asciutto, mentre un desiderio mai provato prima cercava di impossessarsi di me.
E la situazione di certo non migliorò non appena iniziò a fischiettare un particolare motivo, che doveva suonare molto come una provocazione nei miei confronti ed Accennai un sorriso divertito, standomene tranquilla seduta sulla scrivania, le gambe penzoloni oltre il bordo, in attesa.

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Destresya 10-03-2020 14.34.34

Sospirai quando il direttore mi riferì di chi si trattava.
Poverino, non lo avevo avuto in cura personalmente, essendo nell'area 2, ma avevo sentito il mio collega parlare del caso e preoccuparsi per lui.
Ascoltai il direttore e Miz fare supposizioni su come si fosse procurato la corda che non avrebbe mai dovuto lasciare l'infermeria.
"È chiaro che è stato aiutato, non era così scaltro da riuscire ad eludere la sorveglianza, dobbiamo controllare tutti i dipendenti per capire chi potrebbe avere qualcosa da nascondere nonchè chi possa guadagnarci da questa tragedia!" sospirai "Il nostro è e deve rimanere un luogo incredibilmente sicuro, altrimenti tutto il lavoro che abbiamo fatto non sarà valso a niente!" scuotendo la testa.
Poi arrivò il commissario, un tipo viscido che subito mise gli occhi sulla bella nipote del direttore. Ma non si vergognva, alla sua età?
Il direttore ebbe il buon senso di allontanare la ragazza, così da lasciarci soli a parlare di quello spiacevole episodio. (E di sottrarla al viscidume del commissario, immaginai).
"Commissario Goz.." esordii "Sono la dottoressa Destresya, criminologia teologica, dirigo l'equipe medica dell'area 1, siamo a disposizione per aiutarla nelle indagini!" con un sorriso cordiale.

Guisgard 10-03-2020 16.33.36

Elv continuava il suo lavoro sulla parabola, sempre fischiettando qiel motivetto a dir poco licensioso chiaramente ruolto a Gwen che lo fissava.
Motivetto a cui la guardia non presteva attenzione, visto il telefonino era in quel momento il suo unico interesse.
Elv allora lanciava occhiate a Gwen e faceva boccacce e smorfie alla guardia occupata col suo telefonino.
Poi fece cenno a Gwen di avvicinarsi a lui.
Intanto, nell'ufficio del direttore, il commissario Goz appariva deciso a risolvere il caso.
"Bene, dottoressa..." disse guardando Destresya dalla testa ai piedi quasi con la bava alla bocca, senza timore alcuno di apparire fuoriluogo o persino volgare "... sono certo che la sua collaborazione mi soddisferà... beh, visto che lei conosce bene il penitenziario perchè non mi porta a visitare la zona dove lei lavora?" Tutto interessato lui.

Destresya 10-03-2020 16.41.44

Guardai Goz con disprezzo malcelato, dall'alto in basso dato che era pure più basso di me.
"Io lavoro nell'area 1, il detenuto era dell'area 2, per quale motivo dovrebbe interessarle un'area del penitenziario che non ha niente a che vedere con l'indagine?" sprezzante.

Lady Gwen 10-03-2020 16.52.24

Mentre sfogliavo casualmente un libro trovato sulla scrivania, sentivo Elv continuare a fischiettare quel motivetto, senza intenzione di smettere.
Mi accorsi poi che mi faceva segno di avvicinarmi.
Lanciai un'occhiata alla guardia, poi lo raggiunsi.
"Tu non dovresti lavorare senza distrarti?" mormorai piano, guardandolo divertita.

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Guisgard 10-03-2020 17.22.52

"Beh, in realtà credo che un giro generale nell'intero penitenziario sia doveroso, dottoressa..." disse Goz a Destresya "... dopotutto non abbiamo prove che tutto sua limitato all'ala 2 e per quel che sappiamo nessuna zona del penitenziario è fuori dai miei sospetti." Fumando. "io sono un uomo di poche parole... ma poche parole che contano, come se già fossero fatti." Senza smettere di guardare che lascivo interesse l'intera figura di Destresya.
"Lei è molto scaltro, commissario." Osservò Miz. "Vedo che ha subito inquadrato la situazione con fredda consapevolezza. Mi permetta di dirle che solitamente i criminali, soprattutto quelli di basso livello, soffrono sensibilmente il confronto con personalità d'urto come la sua."
"Si, grazie, dottore." Annuì Goz, senza togliere gli occhi da Destresya.
Nel frattempo, nella biblioteva del direttore, continuava il lavoro di Elv sulla parabola.
"Allora..." sottovoce lui a Gwen "... se non mi volevi distratto non dovevi venire anche tu qui oggi..." facendole l'occhiolino e guardandola negli occhi, per poi far scorrere i suoi occhi neri su tutto il corpo di lei.
La voleva, era chiaro e lui non faceva nulla per nasconderlo.

Lady Gwen 10-03-2020 17.38.11

Non si preoccupava affatto di sembrare sfacciato, proprio come quando parlavamo nella Cappella, qualche ora fa, ma forse era proprio questo che attirava di lui.
"Per tua informazione, sono qui sotto ordine di mio zio" risposi, con un sorriso sornione.
"C'è altro che volevi farmi sapere, o è tutto qui?" chiesi poi, fingendo indifferenza, ma in realtà avevo raggiunto il mio obiettivo e mi andava benissimo così.
O quasi, visto che lui si trovava comunque dalla parte opposta della barricata, qui dentro.

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Guisgard 10-03-2020 22.03.38

“In realtà si...” disse Elv con un sorriso impertinente a Gwen “... almeno un altro paio di cose... peccato che non potrò dirtele qui...” facendole l'occhiolino e continuando a sistemare la parabola.

Lady Gwen 10-03-2020 22.09.05

Alzai gli occhi in su con un sorriso sornione, ma stuzzicato da quel qualcosa che era già iniziato fin dal primo istante, inutile negarlo.
Ma ero qualcosa che, in un certo senso, mi spaventava.
Perchè che futuro poteva avere, una storia iniziata fra le sbarre?
Di certo per mio zio nessuno, nemmeno a parlarne.
"Che peccato..." mormorai quasi distrattamente, attorcigliandomi una ciocca attorno al dito.

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Guisgard 10-03-2020 22.18.18

"Già, un vero peccato..." disse Elv fissando negli occhi Gwen "... mi sarebbe piaciuto parlarti in un posto tranquillo e scoprire che effetto fanno i tuoi occhi quando non dobbiamo preoccuparci troppo di chi ci sta intorno..."
A lei sembrò che lui fosse sul punto di sfiorarla.


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