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 "No..." disse Velv a Gwen "... non credo che tu sia pazza... voglio dire... beh, un gufo può starsene di notte su un ramo... insomma, è una cosa possibile... io credo che tu lo abbia visto davvero e ti sia spaventata..." cercando di farla calmare "... vado a prepararti qualcosa di caldo e rilassante..." 
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 Non era solo questo. 
	Non si trattava di avere paura di un gufo. Era un gufo che lui non riusciva a vedere e che per ne rappresentava la paura più feroce e profonda. Mentre scendeva giù, mi sedetti su una modesta poltrona accanto alla porta d'ingresso della camera. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk  | 
		
 Poco dopo Velv tornò con una camomilla calda. 
	Arrivò pure la donna e lui le raccontò di quanto visto da Gwen. "Forse..." disse Velv alla ragazza "... forse dovresti andare, sai... intendo dire andartene da qui, tornare a casa tua... questa storia e questo posto ti stanno facendo avere una crisi di nervi, Gwen..." a malincuore.  | 
		
 Iniziai a bere la camomilla e anche la donna arrivò. 
	Mi disse che sarei dovuta andare via da qui, tornare a casa mia. Era difficile... Volevo, ma non volevo. Non era facile restare qui, era terrificante, distruttivo, ma c'erano tante cose insolute, Elv, il bambino... E poi non ero stata l'unica a vederlo, anche il bambino vicino il capanno lo aveva visto. Continuai a bere in silenzio senza rispondere. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk  | 
		
 Velv e la donna fissavano Gwen bere la camomilla. 
	Lui allora si accese una sigaretta. "E..." disse "... e se fosse tutto vero? il castello, i fantasmi?" "Ti sei bevuto il cervello?" La donna. "Si, lo so..." fumando Velv "... sono cavolate... eppure... qui la gente muore in modo misterioso o sparisce nel nulla... e poi il gufo... l'uccello che porta sfortuna, no? Le streghe, i sabba ed i tregenda... insomma quelle storie sinistre..."  | 
		
 Mi sentivo leggermente osservata mentre bevevo la mia camomilla, da loro due che mi guardavano immobili, poi Velv su accese una sigaretta e pronunciò le parole fatidiche. 
	Ah! Finalmente c'era arrivato! "Ha ragione..." le mie parole giunsero come un mormorio sottile, fra le voci tese e nervose dei due. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk  | 
		
 "Ma voi davvero" disse la donna a Gwen ed a Velv "credete a queste cose?" 
	"Tu hai una spiegazione migliore?" Velv. "Di sicuro ci sarà!" "Già..." spegnendo la sigaretta lui "... io vado al castello... ora..." "E' notte fonda!" "Meglio..." a lei Velv "... avrò più possibilità di vedere un fantasma."  | 
		
 Io ci credevo senza ombra di dubbio, non c'era per ne una spiegazione più valida. 
	Poi sbarrai gli occhi. "No Velv, non andarci, ti prego" terrorizzata al pensiero che anche a lui potesse succedere qualcosa come quei due uomini che erano morti in modo così atroce. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk  | 
		
 Lo squadrai da capo a piedi, per poi tornare a fissare i suoi occhi così azzurri. 
	Se tutto il corpo era vigoroso come quella stretta di mano potevo ben sperare! Gli sorrisi, un sorriso luminoso ma sensuale e caldo. "Non vedo l'ora di vederla all'opera, mister Lui.." facendogli un occhiolino complice. Ed era vero, non vedevo l'ora di cominciare.  | 
		
 "No, voglio andare al castello." Disse Velv a Gwen. "Voglio scoprire che fine ha fatto mio fratello." Deciso. "Vado..." 
	"Sta attento, Velv..." fece la donna.  | 
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