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Come un'ombra nella sera, tra la fitta vegetazione, Gwen percorse il tratto di via tra il capanno e la sua villa.
Andò in camera sua e si gettò nella vasca per lavarsi. Intanto il sinistro e misterioso suono udito in precedenza era stato sentito anche alla villa. Grez era già con la carabina in pugno ed i cani emanavano dei sordi latrati di paura. Cosa poteva mai essere quel suono in grado di spaventare i robusti molossi di suo zio? Poco dopo alla villa tornò la carrozza di Siculon. |
Lo osservai interamente, senza paura di apparire inopportuna o sconsiderata.
Non mi importavano più certe cose. Mi interessava solo quello che volevo. E io mi prendevo sempre quello che volevo. "Oh questo significa che dovrò fare a meno di lei, capitano?" sfiorandogli lievemente una mano con la mia "Che peccato!". Il mio sguardo malizioso il mio sorrisetto divertito e impertinente non lo lasciavano. http://i67.tinypic.com/nf0apv.jpg |
I cani iniziarono a latrare sentendo quel suono, anche loro inquieti.
Uscii dalla vasca indossando il morbido accappatoio bianco mentre sentivo la carrozza dello zio ritornare e mi stendevo sul letto. Sentivo ancora le gambe minacciare di cedere, il cuore impazzito per il terrore e il fiato mancarmi. Cercavo di calmare i singhiozzi e allontanare il pianto che ancora un po' mi velava gli occhi. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Lo sguardo di Swan si fece intenso e si fissò per un attimo in quello di Destresya.
"Ma io sarò sempre a vostra disposizione, madama..." disse lui godendosi la carezza di lei sulla mano "... la vostra sicurezza è una mia priorità..." Ma ad un tratto si udì qualcosa. L'eco di un suono misterioso e prolungato si diffuse nella sera, vibrando nell'aria e diffondendosi ovunque. Un suono cupo, dalle note antiche ed indecifrabili, seguito da un senso di angoscia. "Cos'è?" alzandosi in piedi Swan, per poi chiamare i suoi due soldati. "Cos'è questo suono?" "Non lo sappiamo, capitano..." uno dei due militari "... sembra provenire dalla jungla profonda..." |
Quel suono misterioso cessò e tutto si fece silenzio.
Un silenzio totale ed innaturale se non ci fosse stato il latrare inquieto dei cani che Gwen sentiva dalla sua camera. Siculon scese dalla carrozza e guardò Grez. “Di nuovo quel suono...” disse. “Si, padrone...” “E poi?” “Null'altro...” rispose Grez con la carabina in mano “... solo il suono e poi più nulla... stavolta era più vicino e più intenso... forse un miglio... al massimo due... da quella distanza veniva suonato...” “Dunque dalla jungla?” Siculon. “Si, padrone...” annuì Grez. |
"Ma che bravo il mio bel capitano!" con il tono di chi dà il contentino ad un animale fedele, e il sorriso di chi sta pensando ben altro.
Dopotutto il mio soggiorno in quella villa doveva avere qualche distrazione dalle noie burocratiche! Ma poi si udì qualcosa, un suono. Un suono misterioso e intenso, che si diffuse tutto intorno a noi. Mi alzai a mia volta e seguii Swan. "Dalla Jungla profonda?" voltandomi come a voler cercare quel suono con lo sguardo "Che cosa c'è in quel luogo?". |
"Belve di ogni tipo, madama..." disse Swan a Destresya "... belve ed una vegetazione che rende impossibile viverci per gli uomini... i nativi invece credono che nella jungla vi dimorino gli spiriti dei morti ed i demoni... sono ancora dei selvaggi ignoranti..."
"Ma chi può suonare dalla jungla, capitano?" Uno dei soldati. "Non lo so..." Swan "... ma lo scopriremo... su, torniamo al forte." Ordinò. "Madama, il dovere i chiama. Ma non temete, farò presidiare la strada che conduce qui dai miei uomini." Le baciò la mano ed andò via con i suoi soldati. |
Li sentii parlare ancora di quel suono, che si era fatto più vicino, rimanendo sempre nella giungla.
Ma adesso io volevo solo dormire. Dormire e fare scivolare ogni cosa, ogni pensiero, ogni ricordo nell'oblio buio, scuro e freddo. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Gwen si addormentò, cadendo in un sonno inquieto.
Sognò le mani di Montel ed i suoi occhi, poi quel suono misterioso e la notte profonde. Sognò ancora e vide in una visione gli spiriti che gli indigeni credono abitino la jungla ed ancora sognò quel suono sinistro. Sognò tante cose e molte le dimenticò. Sognò infine Elv e suo zio. Ma poi voci agitate nella notte la svegliarono di colpo. |
"Oh sembra spaventoso!" portandomi una mano al petto con aria preoccupata.
In realtà mi piaceva il modo in cui parlava, e non facevo altro che guardarlo. Sorrisi poi quando disse che avrebbe fatto presidiare il mio palazzo. "Lei è davvero un ottimo capitano!" facendogli l'occhiolino diveritita e porgendogli la mano perchè la baciasse. Seguii i movimenti delle sue labbra che si avvicinavano alla mia mano con un certo brivido. "Tornate presto, mi raccomando!" gli sussurrai, con voce calda e sensuale. Quando poi se ne andò, sospirai ed entrai in casa, decisa ad esplorare quel palazzo che ora era tutto mio. |
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