Camelot, la patria della cavalleria

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Lady Gwen 21-03-2019 02.07.54

Entrai tramite un piccolo passaggio sul lato posteriore e vidi tutti loro già addormentati, legati ad un piede alle catene.
Mi si strinse il cuore.
Un trattamento simile non veniva riservato nemmeno agli animali, dunque perché farlo con gli esseri umani?
Facendomi guidare dalla luce della luna, avanzai lentamente e in silenzio nel corridoio centrale formato dagli uomini ai lati, in cerca di Elv.

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Guisgard 21-03-2019 02.12.59

Molti russavano, qualcuno farfugliava nel sonno, altri forse erano in preda a qualche incubo.
Ad un tratto Gwen passò accanto ad uno schiavo steso e ben illuminato da un raggio di Luna che filtrava dalla finestra sovrastante.
Lei vide i suoi capelli lunghi ed il viso pulito.
Era proprio Elv.

Lady Gwen 21-03-2019 02.20.14

Stavo per proseguire oltre, quando lo vidi, il fisico asciutto, snello e longilineo steso sul giaciglio di paglia e il viso bellissimo esposto ai raggi argentati della Luna.
Allora mi inginocchiai accanto a lui, rimanendo silenziosamente a guardarlo.
La vita sapeva essere davvero ingiusta, a volte.
Non avevo mai provato con nessuno queste sensazioni, questo senso di totale rapimento, ardente curiosità, ma lui, era decisamente la persona più sbagliata al mondo.
Immaginavo già lo zio a cacciarmi di casa se glielo avessi confessato.
Non seppi dire quanto rimasi lì, semplicemente a guardarlo e a desiderare di affondare le mani fra i suoi capelli.
Poi, dato che dormiva, mi alzai per andar via.

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Guisgard 21-03-2019 02.31.58

Gwen restò lì per un tempo indefinito a guardare quello schiavo dormire.
Alla fine si alzò per andare via.
Fece pochi passi, verso la porta per cui era entrata nel capanno.
Ad un tratto sentì una morsa alla caviglia.
Una mano dalla presa d'acciaio l'aveva afferrata ed in un attimo la tirò giù.
La ragazza si ritrovò così sulla paglia, accanto ad un energumeno che la teneva ferma con un braccio e la mano libera l'aveva portata sulla bocca di lei, impedendole di emettere qualunque suono.
"Guarda guarda..." disse sottovoce ed eccitato lo schiavo, che Gwen riconobbe essere Montel "... cosa ci fai qui, sgualdrinella?" Fissandola.
Allora le strappò subito il vestito, scoprendole i seni.
Un attimo dopo la ragazza senti la mano sudicia di lui che stringeva forte il suo seno.

Lady Gwen 21-03-2019 02.45.48

Stavo per raggiungere il passaggio, quando mi sentii tirare giù da una morsa ferrea alla caviglia.
Subito l'istinto fu quello di urlare, ma mi fu impedito, così come mi fu impedito di muovermi.
Riconobbi lo schiavo che era con Elv e scoppiai in lacrime sentendo le sue mani su di me, tentando ancora di urlare, di dimenarmi e di allontanarlo da me.
Avrei voluto chiamare Elv, svegliarlo per aiutarmi, ma non ci riuscivo, per quanto ci provassi, perché sapevo che lui lo avrebbe fatto, ne ero più che certa.
Volevo solo che la smettesse, che mi lasciasse, mentre almeno la vista del suo volto mi era oscurata dalle lacrime copiose che sgorgavano dai miei occhi.

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Guisgard 21-03-2019 15.38.28

Gwen respirava a fatica perchè la mano di Montel era stretta sulla sua bocca, mentre l'altra, libera, strappava via il vestito scoprendo il suo petto ed i suoi seni.
E proprio su uno dei seni la ragazza sentì quelle mani sudicie stringerlo, forte, tanto da farle male.
Si sentiva sporca e quella mano sembrava essere lercia, infima e troppo forte per potersi liberare.
Intravide gli occhi di Montel farsi grandi e lussuriosi, la sua bocca aprirsi in un ghigno volgare mentre la Luna si rifletteva su tutto il suo volto rude, dandogli quasi tratti bestiali.
Ma proprio in quel momento accadde qualcosa.
Un suono lento, basso, prolungato che si diffuse ovunque, generando un senso di angoscia e paura.
Sembrava l'eco sordo e cupo di un corno antico che vibrava in una melodia funerea sopra il capanno.
Un suono così sinistro che arrivò a spaventare persino un uomo come Montel.
Infatti nell'udirlo, lo schiavo guardò in alto e mollò finalmente la sua morsa su Gwen.

Destresya 21-03-2019 15.49.16

"Su, sarà meglio!" con un gesto della mano di insofferenza.
Il mio sguardo era catturato dai soldati che giravano attorno a me.
Quando capii che avevano finito, feci un cenno a Swan di avvicinarsi.
"Capitano, venite a prendere un po' di te con me!" fissandolo intensamente.
"Allora, avete scoperto qualche strana minaccia nascosta nel mio palazzo?" con aria divertita e impertinente.

Lady Gwen 21-03-2019 15.50.17

Fra il pianto e quella mano ad impedirmi il respiro avevo il fiato corto, mi sembra di soffocare, di morire.
Non riuscivo a sfuggire e non volevo pensare a cosa sarebbe potuto succedere di lì a poco.
Lui continuava, continuava, umiliandomi e facendomi sentire sporca e colpevole.
Poi, all'improvviso, un suono strano, basso e profondo, un suono quasi angosciante, che lo fece allontanare da me.
Presi finalmente respiro e mi sentii libera, ma anche distrutta, a pezzi.
Mi alzai tremante coprendomi coi lembi del vestito, poi un passo dopo l'altro andai verso l'ingresso del capanno.

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Guisgard 21-03-2019 16.08.30

Swan raggiunse Destresya per prendere il tè.
“State serena, la vostra villa è sicura, madama.” Disse il bel capitano. “Questo promontorio è accessibile solo per il sentiero che abbiamo percorso per giungere dal porto, dunque non temete.” Sorridendole e sorseggiando la sua tazza di tè.



Il suono aveva svegliato alcuni degli schiavi addormentati, mentre Gwen come un fantasma attraversava il capanno fino all'uscita.
Qua stavano i due guardiani che con le carabine imbracciate si guardavano intorno cercando di capire da dove giungesse quel suono sinistro.
Forse per questo non si accorsero di Gwen che usciva finalmente dal capanno.

Lady Gwen 21-03-2019 16.13.21

I guardiani non mi avevano vista, mentre uscivo.
Arrivai allora in fretta in camera mia, liberandomi del vestito e nascondendolo dove Pistal non lo avrebbe trovato, poi mi immersi nella vasca piena di acqua calda, chiudendo gli occhi e cercando di dimenticare quanto era successo un attimo fa.

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