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Gillen assaporò quel bacio di Gwen con gli occhi chiusi, come fosse la Panacea per ogni male.
Ed infatti nell'averla accanto sentiva le forze tornargli. “Ma...” disse guardandosi intorno “... dove siamo? Che posto è questo?” |
Avevo sbirciato la sua espressione mentre lo baciavo ed era come se quel bacio fosse la cura per tutti i mali.
Poi, mi chiese dove fossimo. Riportai allora la spiegazione di Prince e Tyson, non riuscendo però a pronunciare bene determinate parole. Non avevo idea di cosa sarebbe successo ora, pensavo comunque che se quello strano veicolo era giunto sul nostro cammino un motivo doveva esserci e forse avrebbero potuto aiutarci più di quanto non sembrasse all'inizio. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Icarius si voltò a guardare Clio e sorrise.
“Certo che ti ci porterò...” disse fissando con lei il firmamento “... le raggiungeremo tutte... e cercheremo... cercheremo una stella tutta nostra... lontano da tutto e da tutti... sarà la più luminosa e sconosciuta, tanto che saremo noi a darle un nome... il tuo...” e la baciò piano, mentre il carretto cigolava stancamente lungo lo stretto sentiero che tagliava in due la foresta.http://k31.kn3.net/taringa/1/8/9/1/8...r/E1E.jpg?8915 |
Gli sorrisi, felice e innamorata.
Restai ad ascoltarlo estasiata, mentre il mio sguardo vagava in quell'immensità scura e illuminata allo stesso tempo. Poi quelle parole, una stella tutta per noi, mi illuminai ancor di più, per poi abbandonarmi a quel dolce bacio. "Il mondo è nostro..." sussurrai pianissimo, sulle sue labbra. |
“Speriamo solo di poterci fidare di questa gente...” disse Gillen a Gwen “... ma dopotutto devo loro la vita, no?” Annuendo. “Ora però voglio solo rimettermi in fretta ed alzarmi da questo letto... abbiamo una ricerca da compiere, no?” Facendole l'occhiolino.
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Annuii a Gillen, soprattutto alla sua ultima frase, ridendo piano.
"Senti, pensavo... Anche loro sanno dei mostri... E magari c'è un motivo a noi sconosciuto se abbiamo incontrato proprio loro... Voglio dire che non c'è nulla di male, secondo me, ad unire le ricerche. Dopotutto, non abbiamo un piano d'azione preciso e stabilito..." guardandolo. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Il carretto procedeva docile, tra il silenzio della notte e lo scintillio delle stelle.
Dolci baci accompagnarono Icarius e Clio fino a giungere presso un vecchia costruzione, forte un fortino, un avamposto abbandonato. “Eccoci...” disse lui a lei. “Non mi sembra molto accogliente.” Abelardo. Il carretto se fermò davanti alla casa ed Icarius saltò giù. Poi gridò e dopo qualche istante qualcuno si affacciò da una delle finestre. “Ehi, sono io!” Fece Icarius. “Salite!” Rispose la figura affacciata. “Vieni, Clio...” Icarius aiutando Clio a scendere dal carretto. La porta si aprì ed entrarono. |
Il tragitto fu davvero piacevole, colmo di quell'intimità dolcissima che riusciva ad unirci ovunque fossimo.
Era tutto così bello, così nuovo, che quasi mi sembrava uno strano sogno. Poi arrivammo ad una costruzione non molto grande, ma che a me parve molto accogliente. Non ero mai stata in una costruzione diversa dalla torre, dopotutto. Allora scesi dal carretto, cercando di nascondere la mia titubanza, ed entrai in quella casa, in quel fortino abbandonato, tenendomi stretta al braccio di Icarius. |
“Sei dunque sicura” disse Gillen a Gwen “che possiamo fidarci?” Fissandola. “Bisogna essere prudenti... almeno fino a quando non mi sarò ripreso... ma mi chiedo... se questa è una nave, perhè allora si trova arenta nel bel mezzo di una coppa."
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"Io credo di sì" annuendo "Il capitano ha detto che sono precipitati qui a causa di una tempesta... magnetica..." dissi, incerta.
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