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Sentii Elv svegliarsi, per fortuna e dopo di lui anche tutti gli altri.
Avemmo la conferma che qualcuno ci aveva legati, ma chi? Uno di loro ipotizzò che fossero stati quelli della nave rossa, ma BF 78000 non aveva captato il segnale della nave qui, e l'equipaggio doveva esserci arrivato in qualche modo su queste montagne. No, non era possibile. "Sto bene... Ho solo qualche dolore, ma sto bene... Tu? Stai bene?" guardandolo per accertarmi della mia stessa domanda. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Stiamo tutti bene." Disse Gozz coprendo con il suo vocione ogni possibile risposta di Elv alla domanda di Gwen. "Ora cerchiamo di liberarci. Non sono nato ieri e ci vuole ben altro per mettermi nel sacco." Tirando le mani. "Chiunque abbia stretto queste corde sa di certo il fatto suo..." constatando di non potersi liberare.
"Kabut, anot el off loten!" Strillò ad un tratto una voce grottesca. Erano legati e non potevano vedere chi era stato a parlare in quella lingua incomprensibile. |
Quel maledetto idiota coprì la voce di Elv, come se a me fregasse qualcosa di loro, certo...
Cercò di fare l'eroe della situazione per liberarsi, come se non lo stessimo facendo tutti, ma non ci riuscì. Ovviamente. Sobbalzai ed entrai in panico sentendo una voce imperiosa parlare in una lingua sconosciuta. Allora, cercai di sollevare il capo per vedere chi fosse arrivato. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Gwen e gli altri cercarono di alzare il capo e di girarlo, ma non riuscivano a vedere dietro di loro, da dove cioè proveniva la strana voce.
Ad un tratto sentirono un brusio. Un rumore indistinto, come un mormorio misto ad un rumore strano, simile ad un tintinnio, che scioppettava dietro le loro teste. "Accidenti..." disse urlando Gozz "... chi diavolo c'è lì?" "Alpeg, utman last on ceraut!" Un'altra voce, stravolta più stridula, ma con tono prentorio. |
Era impossibile vedere chi fosse arrivato, ma era dietro di noi ed eravamo maledettamente legati.
Dannazione! Ad un certo punto, sentimmo un'altra voce, ancora più imperiosa e stridula, sempre parlando in quella strana lingua. Ma dove accidenti eravamo finiti?! Un posto sconosciuto, che parlava una lingua incomprensibile, era tutto sempre più assurdo. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Gwen e gli altri si sentivano intrappola e lo erano davvero.
Ad un tratto sentirono dei rumori di piccoli passi. Allora il mormorio divenne chiaro, intenso, come se una moltitudine fosse dietro di loro a discutere. "Siamo circondati..." disse disperato Frasola "... è la fine, siamo indifesi..." "Sta zitto, uccellaccio del malaugurio!" Lo riprese Gianulo. "Chi è qui dietro?" Urlò Gozz. "Conto fino a 3... anzi a 10 e poi voglio essere liberato!" Con tono minaccioso. "1... 2... 3..." |
Cercavo di liberare le mani da quel blocco, perché dovevamo trovare un modo per liberarci, ad ogni costo.
Nel frattempo, i passi e le voci divennero una moltitudine e capimmo di essere davvero circondati, come uno degli uomini aveva detto. Gozz cercò di intimidirli, ma per come pensavo aveva ben poche speranze di riuscirci. Se avevano avuto il coraggio di sequestrarci, e lo avevamo fatto per un motivo, non ci avrebbero certo liberati perché lo diceva lui... In ogni caso, sperai che tutta questa storia finisse bene. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"6... 7... 8... 9..." disse Gozz "... 9 e mezzo... 9 e tre quarti..."
"Secondo me, capitano, può contare fino a 1000 o anche a 10. 000 ma ui nessuno ci libererà..." mormorò Gianulo. "Sta zitto, idiota!" Tuonò Gozz. Intanto, restando in silenzio, Elv era riuscito a staccare dal suolo una scheggia di ghiaccio e senza farsi vedere aveva cominciato a segare la corda della mano destra. Alla fine ci riuscì e subito tagliò anche la corda che teneva bloccata la sinistra. "Ecco, sono libero!" Esclamò alzandosi su un fianco. "Gwen, ora ti libererò!" Ma un attimo dopo restò ammutolito. |
Gozz e Gianulo pensavano bene di mettersi ora a litigare.
Come se servisse a qualcosa... Ad un certo punto, Elv disse di essersi liberato ed io sorrisi con sollievo. Lo sapevo che ce l'avrebbe fatta! Annuii aspettando che si liberasse, ma poi si ammutolì. "Elv? Elv, che succede?" dissi subito preoccupata "Che succede? Rispondimi!" Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Elv restò seduto su quel terreno ghiacciato, tenendo in mano la scheggia di ghiaccio, fissando con occhi increduli ed a bocca aperta ciò che c'era dietro i suoi compagni ancora legati.
"Che il diavolo la porti..." disse Gozz "... è questo il momento di imbambolarsi!" Gridò. "Cosa ha visto?" Chiese Frasola. "Uk, ot ampet nauf!" Gridò una voce stridula che Gwen e gli altri potevano solo sentire. "Aloc aloc!" Un'altra voce bizzarra. "Chi diavolo parla in questo modo?" Sbraitò Gozz. "Sono..." a bocca spalancata Elv "... sono... uomini... uomini alti pochi centimetri..." quasi balbettò guardando quegli esseri piccoli davanti a lui. http://theretroset.com/wp-content/up...er-678x381.jpg |
Niente, si era come imbambolato e stavolta diedi ragione a Gozz.
Che gli era preso?! Intanto, quelle voci e quelle parole si susseguivano senza che potessimo vedere a chi appartenessero. Sbattei più volte le palpebre, sconvolta e sconcertata. "Stai scherzando?!" gli chiesi sbigottita. "Dai, avanti, liberaci intanto!" gli dissi a quel punto, con impazienza. Mi ero stancata di stare lì bloccata e volevo verificare da me che non avesse battuto troppo forte la testa durante la valanga. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Questa sì che era bella.
Altezza, io? La cosa si faceva sempre più esilarante. Ma, andiamo, a chi non dispiace essere una regina galattica? E poi, come avevo fatto a sapere quelle parole? Non sapevo spiegarmelo ma ora volevo arrivare fino in fondo. Annuii in modo solenne. "Vi stavo aspettando, possiamo andare!" ordinai, senza sapere bene che cosa stessi dicendo e perchè. Ma confidai che loro lo sapessero. |
Elv restò per un minuto circa come imbambolato, incredulo nel fissare quell'immagine davanti a lui.
Erano tanti piccoli uomini, in tutyo e per tutto simili a noi, nel vestiario, sebbene un tantino anacronistico, come nei modi, eccezion fatta per la statura che non arrivava ai 10 centimetri. "Che la terra la inghiotta..." disse Gozz allo scienziato "... cosa diavolo sta dicendo?" Anche Gwen era sbigottita dal comportamento di Elv. Ad un tratto una pioggia di tardi, come stuzzicadenti, partirono in uno sciame diretto verso lo scienziato e questi dovette buttarsi a terra per non essere punto, visto avevano l'effetto di tanti aghi lanciati contro di lui. I due operai annuirono a Destresya e la pregarono di seguirli. Con loro vi era anche F22. Salirono sul veicolo dei 2 uomini e partirono, allontanandosi dallo spazio porto. Attraversarono un tratto di quel deserto e dopo circa un'ora giunsero presso una cava abbandonata. Qui si fermarono e nascosto il veicolo tra alcune rocce. "Siamo giunti, altezza." Diswro in coro a Destresya. |
Niente, era lì, ancora imbambolato.
Oh ma bene,siamo bloccati, lui con la testa altrove... Ad un certo punto, lo vidi scartare di lato e vidi dei piccoli oggetti volare, come piccoli aghi. "Elv, cosa sono quei cosi?" esclamai, innervosita e preoccupata. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Li squadrai da capo a piedi cercando di non farmi vedere.
Non volevo insospettirli. Li seguivo in silenzio, constatando come quell'avventura si stesse rivelando un susseguirsi di situazioni assurde. Dopo poco giungemmo alla nave. Annuii e sorrisi appena. "Bene, sapete cosa fare!" ordinai, anche se chi non sapeva che cosa fare ero proprio io. |
Elv si gettò a terra e la pioggia di tardi si fermò.
Allora si avvicinò un uomo, alto circa 8 o 9 centimetri e vestito come un dignitario di corte. Era davanti ad Elv, seguito da altri come lui abbigliati da soldati e ben armati di piccole trombette che dicevano essere i loto archibugi. Stavolta anche Gwen e gli altri potevano vederli, comprendendo lo stupore di Elv. "Lec mou touch left sne." Disse con tono solenne. Elv allora a gesti gli fece capire di non conoscere la loro lingua. Il dignitario allora con altri gesti gli fa capire che lui ed i suoi compagni devono mostrarsi pacifici e potranno guadagnarsi la loto fiducia. |
I 2 uomini portarono Destresya e F22 nella cava, scendendo attraverso una profonda caverna, fino a raggiungere una sorta di fiume sotterraneo.
Qui vi erano altri uomini che subito si avvicinarono e si inginocchiarono davanti a colei che credevano la regina. |
Sentivo ancora quelle voci e vedevo quei strani oggetti volare.
Poi, tutto cessò. E con mio stupore, vidi un cosino minuscolo avvicinarsi ad Elv. Allora era vero! Erano davvero piccolissimi! Era abbigliato come un uomo di corte ed era dignitosamente distinto, nella sua piccolezza. Elv cercò di comunicare a gesti e lo stesso fece lui. "Mi sembra... Sì, mi sembra di capire che dobbiamo avere intenzioni pacifiche, giusto?" dissi ad Elv, ancora sconvolta e sbigottita. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Li seguii, docile ma decisa, sapendo che dovevo mostrare il mio portamento regale.
Almeno per quanto potessi immaginarlo. Era strano vedere che tutti si inchinavano a me. Tutti loro, senza distinzione. Una sensazione nuova, che mi fece però sentire sia importante sia nel posto sbagliato. Possibile che fossi davvero io quellla regina? Ad ogni modo, li seguii, in silenzio, salutando quelli che si inginocchiavano con un ceenno della mano. Guardavo F22 in cerca di aiuto. Che cosa si aspettavano che facessi? Sicuramente facevo una figuraccia, sicuro! |
"Si, esatto..." disse Elv a Gwen "... assumiamo modi e comportamenti che facciano capire loro come le nostre intenzioni non siano ostili..." alzando le mani e facendo segni al dignitario per tranquillizzare lui ed i soldati.
"Roba da matti..." scuotendo il capo Gozz. Alla fine Elv riuscì a convincere quegli esseri minuscoli a liberare anche i suoi compagni, purchè tutti loro consegnassero armi ed ogni altro oggetto considerato pericoloso. |
Annuii e cercai io stessa di assumere qualsiasi comportamento che potesse servire a fargli capire che non avevamo brutte intenzioni.
Non avevo armi da consegnare, quindi attesi che fossero i nostri accompagnatori a farlo. Era comunque un passo avanti, sebbene fossi ancora sconvolta da ciò che avevamo davanti. Era davvero possibile che esistessero degli uomini così piccoli? Cioè, voglio dire, proprio minuscoli! Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Tutti accolsero Destresya come se fosse una gran regina, inginocchiandosi ed omaggiandola.
F22 la seguiva ed appariva molto tranquillo. Ad un tratto apparve un uomo. Stava seduto su un vecchio trono, un seggio che un tempo doveva essere stata trapuntato con maestria e valore, ricoperto di un qualche velluto raro ed esotico, con i braccioli incrostati di gemme preziose, oggi però consumati. Era bruno, con occhi grigi e profondi, vestito di un tessuto pregiato, come erano soliti abbigliarsi i corsari spaziale ed un grosso cinturono largo e scuro, da cui pendeva una magnifica pistola arabescata ed una lunga spada intarsiata di corallo lunare e madreperla. https://www.picclickimg.com/d/l400/p...ghdad-1961.jpg |
In breve Gwen e gli altri furono liberati e costretti a consegnare le armi e tutto ciò che avevano con sè.
Gozz cercò di fare resistanza ma alla fine Gianulo e Frasola gli fecero capire che non era il caso. A quel punto il piccolo dignitario ordin ai suoi uomini qualcosa e poco dopo arrivarono diversi carretti contenenti ogni sorta di cibo, come pagnotte di pane grosse come biscotti, cacciaggione della dimensione di ali e cosce di quaglie, torte delle dimensioni di caramelle e diversi botti, alte come un normale bicchiere da tavola, contenenti vino. Insomma era cibo della misura di quegli uomini minuscoli e fu tutto offerto a quei visitatori. |
Finalmente ci liberarono ed io mi accertai che Elv stesse bene.
Sembrava che, nonostante lo shock di tutti noi, andasse tutto bene. Poi, uno di loro diede degli ordini e quegli uomini piccolissimi ci offrirono del cibo e del vino. "Beh, un po' piccoli, ma meglio che niente..." dissi divertita ad Elv. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Ci faremo al massimo uno spuntino..." disse masticando Gozz "... mah... che stranezza..." mangiando.
Anche gli altri mangiarono, sotto gli occhi dei piccoli uomini. Poi il dignitario disse qualcosa, che ovviamente nè Gwen e nessun altro dei suoi compagni compresero. In realtà, come si capì poco dopo, voleva comunicare e per questo fece chiamare alcuni dei suoi concittadini, dall'aspetto venerabile, per insegnare ai nuovi arrivati la loro lingua. Fu un processo abbastanza complicato, ma non lunghissimo. Attraverso gesti e lettere scritte cominciarono a comunicare. Verso sera, quando il freddo aumentò e restare lì non era più saggio, Gozz ed i suoi compagni potevano dire di aver almeno imparato alcune parole fondamentali di quell'idioma, che con l'aiuto di Gwen e di Elv fu un pò più comprensibile. |
Era una cosa carina e tenera, dopotutto.
Cercavano di accoglierci come potevano ed era ammirevole. Poi, sorprendentemente, decisero di insegnarci la loro lingua ed aiutano anche gli altri, Gozz e i due, a comprenderla. Arrivati alla sera, sapevamo almeno le basi della comunicazione con quegli omini. Anche questo era un grande gesto di accoglienza e ne fui molto lieta. Adesso, attendevo di saper cosa ci aspettasse. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Quando il crepuscolo si fece strada fra quelle vette innevate, i piccoli uomini condussero Gwen, Elv e gli altri attraverso uno stetto sentiero, che poi mutò in una stradina lastricata.
Giunsero così, finalmente, all'ingresso della città che aveva attirato l'Arcadia fra quei monti. Vista da vicino era ancora più spettacolare, sebbene ora si mostrava nelle sue reali dimensioni, ossia fatta apposta per quel piccolo popolo. I visitatori furono fatti alloggiare in un grosso capanno, in cui Gwen e gli altri con qualche piccolo compromesso potevano starci abbastanza bene. "Io augurare a voi buonanotte." Disse il dignitario in una lingua che comunque fu compresa dai visitatori. Andò via e li lasciò riposare. |
Poiché era arrivata la sera, ci condussero verso la città.
La stessa che ci aveva attirati lì..solo che, adesso, la vedevamo nelle sue dimensioni effettive. E molto molto ridotte. Che carina! Ci fecero strada in un capanno, in cui ci sistemammo per dormire, un po' con difficoltà, ma ci riuscimmo. Con un sorriso, ricambiai la buonanotte e l'uomo minuscolo andò via. "È tutto assurdo..." ridacchiai, stretta ad Elv "Dobbiamo averla battuta davvero molto forte, la testa, in quella valanga..." Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Tutto questo è assurdo..." disse Elv "... assurdo, come in una favola..." fissando Gwen e gli altri.
"Svegiamoci!" Esclamò Gozz. "Sono alti come gnomi! Usciamo là fuori e devastiamo questa cavolo di città!" |
"Lo so... Ma li abbiamo visti tutti quanti, di certo non li abbiamo sognati..." commentai io.
Poi, guardai sconvolta Gozz. "Ma è impazzito? Perché? Non hanno fatto nulla di male!" Guardai Elv. Dobbiamo dissuaderlo..." gli dissi piano. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Capitano, lei li sttovaluta." Disse Frasola a Gozz. "Hanno armi ed anche particolareggiate. Arrivando in città, nonostante il buio, ho visto diversi cannoni, che saranno pure piccoli, ma hanno la potenza di pistole."
"Bah..." scuotendo il capo Gozz. "Si, Gwen ha ragione, non sono cattive persone..." "Persone? Sembrano mostri!" Esclamò il capitano. |
Frasola aveva ragione, ma quel maledetto era peggio delle bestie.
"Le possono sembrare anche dei nostri, ma ci hanno accolti e non meritano che lei sfoghi la sua rabbia su di loro" insistetti. Dovevo dissuaderlo ad ogni costo, non potevo permettergli che distruggesse quella povera gente. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"E va bene, va bene..." dise seccato Gozz a Gwen "... per adesso starò buono... ma al minimo segnale di pericolo li schiaccerò come insetti!"
"Credo sia meglio riposare ora..." fece Elv. Gli strani e minuscoli uomini avevano legato tantissimi materassi della loro misura in modo da farmare diversi letti giganti e far riposare i visitatori. |
Sembrava di fosse convinto.
Lo speravo... Quei piccoli cosini erano troppo carini per essere schiacciati dalla sua boriosa follia. Allora, cercammo di rilassarci su quei materassi messi insieme per noi, io più su Elv in realtà e provammo a dormire. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Elv fece stringere a sè Gwen, accogliendola sul suo letto e sul suo petto.
insieme si addormentarono. Fu una notte tranquilla, senza sogni, silenziosa e senza il caldo opprimente del deserto anche parecchio gradevole, poichè vi erano state montate decine di bracieri davanti al capanno che, sebbene minuscoli, dato il loro numero davano un buon tepore. Il mattino giunse luminoso e pulito, come quasi sempre avviene sulle montagne in questa stagione ed a svegliare i visitatori fu il gran baccano proveniente da fuori. |
Mi strinsi ad Elv e finché ero stretta a lui, potevo essere dovunque, anche sulla Luna, ma sarei sempre stata bene.
Sempre. Come il mio rifugio felice. Dormimmo tutta la notte, senza sognare,ma riposando molto bene, tutto sommato al caldo, fino al mattino. Mi svegliai e sentii un po' di trambusto. "Che succede là fuori?" chiesi, ancora assonnata. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Questi aborti mancati fanno troppo chiasso..." disse Gozz ancora assonnato "... dovevamo portarci dietro un gatto, così li avrebbe mangiati tutti!"
Elv si staccò da Gwen e si affacciò dal capanno, guardando verso la strada. Vide così una moltitudine di persone, tutte minuscole, probabilmente il volgo e la borghesia di quella città, che si accalcava per vedere presumibilmente i nuovi arrivati, mentre dei soldati vegliavano affinchè la confusione non diventasse disordine. |
Ero ancora troppo assonnata per controbattere a Gozz.
Elv si staccò, con una smorfia da parte mia, per andare a vedere fuori. "Allora, cosa succede là fuori?" gli chiesi dopo un po', molto molto curiosa. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Forse la popolazione è solo curiosa di vederci..." disse Elv a Gwen.
"Vederci?" Ridendo sarcastico Gozz. "Sono loro i fenomeni da baraccone, non certo noi!" A quel punto nel capanno arrivò il dignitario che annunciò ai visitatori che oggi avrebbero conosciuto sua maestà. Infatti in lontananza si udivano squilli di trombe e rulli di tamburi, l'incedere dei cavalli ed i loro nitriti, il boato della folla e le urla dei soldati, le campane delle chiese e persino i fuochi d'artificio che esplodevano roboanti nel cielo sulla città. |
Annuii ad Elv e cercai di ignorare Gozz.
Che monumentale idiota... Ad un certo punto, il dignitario ci avvisò che avremmo incontrato il re, o regina che fosse, e difatti dopo poco udimmo ogni genere di annuncio, dalle fanfare, ai rulli di tamburi, fino ai fuochi d'artificio. Addirittura! Beh, ero molto curiosa di fare questa esperienza e non vedevo l'ora! Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
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