Camelot, la patria della cavalleria

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Guisgard 28-12-2018 03.24.07

“Si, brava...” disse Elv a Gwen e cominciò a tagliare le corde.
Dopo qualche minuto la ragazza era libera.
“Fa lo stesso con le mie corde ora, tesoro...” lui a lei.

Guisgard 28-12-2018 03.25.49

Il professore si sedette e cominciò a navigare in rete col suo cellulare.
Era ovvio che aveva molto tempo da ingannare.
Destresya lo spiava dalla penombra.

Lady Gwen 28-12-2018 03.26.45

Ci impiegò alcuni minuti, poi finalmente fui libera e presi il pezzo di specchio.
"Tesoro..." ripetei, mentre tagliavo le corde "Dovremmo essere imprigionati più spesso..." dissi, divertita e intenerita, mentre lo liberavo del tutto.

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Guisgard 28-12-2018 03.32.27

Elv rise mentre Gwen tagliava le corde che le tenevano legato.
"Beh, vederti legata mi aveva ispirato qualche giochino..." disse divertito.
Ora erano liberi.
"Ora cerchiamo di capire come uscire da qui..." guardandosi intorno "... immagino la porta sia chiusa ben bene..." controllò ed annuì "... già... quindi abbiamo una sola possibilità... aspettare che vengano loro... rimettiamoci a terra, con le corde intorno, fingendo di essere ancora legati..." a Gwen.

Lady Gwen 28-12-2018 03.35.41

"Sei terribile..." alzando gli occhi al cielo, mentre sentire ancora la sua risata mi tranquillizzava.
Andò a controllare la porta ed ovviamente era ben chiusa dall'esterno.
Annuii e sistemai le corde in modo che sembrassero ancora legate, in attesa che qualcuno arrivasse.

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Guisgard 28-12-2018 22.31.26

Gwen ed Elv si rimisero a terra, con le corde adagiate intorno in modo da sembrare ancora ben legati.
Attesero un bel po', forse un'ora, o anche un po' di più.
Poi ad tratto sentirono dei passi e poi qualcuno che prese ad aprire la porta.
Allora entrò uno di quei monaci che gettò subito uno sguardo sui due prigionieri.
“Cercate di non darmi noie, voi due...” disse.
Ma in quello stesso istante Elv scattò in piedi, aggredendo il monaco.
Tra i due scoppiò subito una violenta colluttazione.

Lady Gwen 28-12-2018 22.35.04

Passò un bel po' di tempo prima che qualcuno si facesse vivo.
Un monaco entrò, ci diede un'occhiata e subito Elv si lanciò su di lui.
Scoppiò fra i due una violenta rissa, al che io attesi il momento giusto, presi il pezzo di specchio usato per liberarci e lo conficcai nel collo del monaco, approfittando mentre era voltato di spalle.

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Guisgard 28-12-2018 22.41.47

In quel momento il monaco era sopra Elv con tutto il peso del suo corpo ed il ragazzo sembrava avere la peggio.
Poi Gwen trovò il coraggio di usare un pezzo di specchio rotto, conficcandolo nella gola del monaco.
Questo assunse un'espressione ebete, con gli occhi sgranati e fiotti di sangue che gli schizzavano dalla bocca.
Restò per alcuni istanti a contorcersi a terra, fino a quando stramazzò.

Lady Gwen 28-12-2018 22.46.59

Il respiro del monaco si strozzò in un rantolo gorgogliato, prima che stramazzasse al suolo senza vita.
Lo spostai prima che insozzasse Elv col suo sangue e tesi una mano al mio moro compagno.
"Stai bene, tesoro?" gli chiesi, per poi sorridere appena divertita per averlo un po' canzonato.

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Guisgard 28-12-2018 22.49.42

“Si...” disse tirandosi su Elv “... stava per strozzarmi...” guardando il cadavere del monaco in una pozza di sangue “... accidenti... abbiamo ucciso un uomo... un monaco...” fissando Gwen visibilmente impressionato.

Lady Gwen 28-12-2018 22.52.08

Elv di tirò su, con un'espressione alquanto sconvolta.
"Lo so" dissi, guardando il cadavere "Ma lui stava per uccidere noi... Te, in particolare... E dubito che andrà in Paradiso..." con pungente sarcasmo "Beh, ad ogni modo, meglio lui che noi..." con un sospiro.

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Guisgard 28-12-2018 22.58.33

“Diremo alla polizia che si è trattato di legittima difesa...” disse Elv a Gwen “... ora cerchiamo di uscire da qui e di tornare in città per denunciare tutto questo...”
Però poi notò qualcosa.
Sotto il saio quel monaco aveva altri abiti.
Elv si chinò, spostò la stoffa e scoprì che il cadavere indossava una sorta di tuta, una specie di uniforme.
“Non credo questa sia l'uniforme dell'Azione Cattolica o dell'Opus Dei...” sarcastico a Gwen.

Lady Gwen 28-12-2018 23.01.10

"Speriamo funzioni..." incerta.
Stavamo per andare, ma poi Elv notò qualcosa.
C'erano altri abiti sotto il saio, come un'uniforme.
"No, infatti..." asserii, scoprendo ancora l'uniforme per capire a cosa appartenesse.

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Guisgard 28-12-2018 23.09.33

Sotto il saio quell'uomo indossava una specie di tuta.
“Sembra” disse Elv “appartenga a qualcosa... forse una squadra o una sorta di banda... è chiaro che costui è monaco come io sono un eremita...” sarcastico a Gwen.

Lady Gwen 28-12-2018 23.11.06

"Probabilmente si è finto un monaco coi monaci stessi per rubare i libri e rivenderli al mercato nero, giusto?" proposi ad Elv.

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Guisgard 28-12-2018 23.18.16

""Quindi allora dici" disse Elv a Gwen "che costui non ha ingannato solo noi, ma anche gli altri monaci? Eppure gli altri non mi sembravano più docili di lui... ci hanno minacciato con le armi, pestati e rinchiusi qui..." scuotendo il capo "... no, io invece credo che siano tutti falsi monaci... devono essere una banda di furfanti che trattano il contrabbando di libri antichi... non c'è altra spiegazione... non credi?"

Lady Gwen 28-12-2018 23.24.55

"Sì, esatto. Lui e tutti gli altri. Ma dovranno aver preso da qualche parte i libri, no? E chi custodisce solitamente questi libri se non i monaci?" dissi ancora "Avranno ingannato i monaci che li custodivano per rivenderli."

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Guisgard 28-12-2018 23.34.42

"Si, è un'ipotesi più che plausibile..." disse Elv a Gwen "... ora però sarà meglio trovare il modo di uscire da qui... penserà la polizia a svelare ogni mistero... noi dobbiamo andare, prima che gli altri furfanti vengano a cercare il loro compare..." allora guardò con prudenza dalla porta "... non si vede nessuno... vieni, cerchiamo un'uscita..." facendo segno a Gwen di seguirlo.
Attraversarono uno stretto corridoio, per poi risalire e ritrovandosi così, oltrepassando una porticina laterale, nel cortile di quell'abitazione decadente nel bel mezzo ormai della notte.

Lady Gwen 28-12-2018 23.38.57

"Sì, infatti" annuii.
Vi assicurammo che non ci fosse nessuno in corridoio e dopo un po'ci ritrovammo nel cortile notturno e deserto della casa.
"Vieni, andiamo subito alla macchina, dobbiamo sbrigarci se volgiamo andarcene prima che arrivi qualcuno. Riusciremo così a denunciare tutto in tempo alla polizia."

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Destresya 28-12-2018 23.45.44

Citazione:

Originalmente inviato da Guisgard (Messaggio 130124)
Il professore si sedette e cominciò a navigare in rete col suo cellulare.
Era ovvio che aveva molto tempo da ingannare.
Destresya lo spiava dalla penombra.

La cosa andava per le lunghe, a quanto pareva, dato che il professore si era messo addirittura a giocare col cellulare.
Ero molto indecisa, da un lato avrei voluto attaccarlo, ma che avrei ottenuto?
Doveva portarmi dai suoi capi, non dovevo solo punirli, dovevo smascherarli, dimostrare l'innocenza di Fessen.
Mentre lui navigava, allora, sgattaiolai nella stanza dov'era custodito il libro antico.
Avrei fatto delle foto a tutto, anche al professore, filmato quello che diceva al telefono per mostrare come non ci fosse Fessen dietro tutto quello.
Lo avrei reso virale, tutti dovevano sapere... tutti!

Guisgard 28-12-2018 23.51.58

Destresya sfilò nella penombra, cominciando a filmare il professore mentre era impegnato col suo cellulare.
Ma ad un tratto un gatto strisciò nella stanza, cominciando a puntare verso Destresya, rizzando il pelo ed apparendo nervoso.
Il professore si voltò allora di scatto, puntando la luce del cellulare verso la penombra.
“Ehi...” disse “... chi è? Chi si nasconde lì?” Visibilmente nervoso.

Guisgard 28-12-2018 23.52.05

Gwen ed Elv sgattaiolarono fuori dal cortile, avviandosi nel buio verso l'auto.
Questa però non c'era più.
Era sparita.
“L'auto...” disse Elv guardandosi intorno “... dov'è finita? Era qui?” Agitato. “No... accidenti... no!” Capendo probabilmente l'accaduto.

Lady Gwen 28-12-2018 23.54.24

L'auto!
Era sparita!
No!
"L'hanno presa per non farci scappare, maledetti..." scuotendo la testa.
"E ora?" sospirando.
Poi, mi venne un'idea.
"Forse, la casa del tuo nuovo cliente non è lontana. Magari possiamo farci ospitare per stanotte. Se non ricordo male, non era lontana."

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Guisgard 29-12-2018 00.02.53

“Si, forse hai ragione...” disse Elv a Gwen “... ma è buio... dovremmo muoverci in queste campagne al buio...” agitato “... ma hai ragione, non abbiamo altra scelta... vieni, andiamo... cerchiamo di raggiungere la casa del Duca Bianco prima che i finti monaci ci trovino...”
La prese per mano e si incamminarono nel buio della notte.

Lady Gwen 29-12-2018 00.05.16

Annuii e ci mettemmo subito in cammino.
Non era il massimo camminare di notte, ma era l'unica soluzione possibile.
Di certo non potevamo chiamare un taxi, qui, nel bel mezzo del nulla e non potevamo nemmeno restare ancora in quella casa piena di criminali che volevano ammazzarci.
"Chissà, magari sarà la volta buona che riusciremo ad incontrare questo misterioso Duca Bianco" sorridendo "Non sei curioso?"

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Guisgard 29-12-2018 00.11.33

“Per adesso” disse Elv a Gwen “sono solo ansioso di arrivare a quella casa, così da essere al sicuro.” Camminando con lei nella campagna. “Dannazione... in che razza di situazione siamo finiti...”
Proseguirono per circa una mezz'ora e ad un tratto sentirono il rintocco di una campana.

Lady Gwen 29-12-2018 00.14.38

Sospirai, perché aveva ragione lui.
Era tutto surreale e paradossale che nemmeno in un romanzo vittoriano.
Ad un tratto, sentimmo una campana.
"Beh, di certo se c'è una chiesa c'è anche un paese, o una città, anche se nel nostro caso probabilmente è il primo. Potremmo non essere lontani" dissi, seguendo il suono.

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Guisgard 29-12-2018 00.28.23

Elv annuì a Gwen ed insieme si incamminarono nella direzione da cui proveniva il rintocco della campana.
Così, poco dopo arrivarono ad una chiesetta poco distante da un paesino.
Era tardi, ma c'era una finestra illuminata.
http://rete.comuni-italiani.it/foto/...00-500x375.jpg

Lady Gwen 29-12-2018 00.31.24

Seguimmo gli ultimi rintocchi, che sembrarono guidarci nella notte e giungemmo ad una chiesa poco distante da un paesino.
C'era una finestra illuminata.
"Dovremmo tentare?" chiesi ad Elv.

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Guisgard 29-12-2018 00.46.16

“Si, direi di si...” disse Elv a Gwen indicando la finestra illuminata.
Così raggiunsero la chiesetta e lui bussò alla porta.
Allora venne ad aprire una donna di mezz'età dall'aspetto austero ed i modi spicci, da contadina.
“Chi siete?” Chiese.
“Salve e scusi il disturbo...” fece Elv “... ci hanno rubato l'auto e siamo rimasti appiedati in piena notte in queste campagne... può farci entrare per avvertire qualche poliziotto o indicarci se nei paraggi c'è una stazione di polizia?”
“No, qui non ci sono poliziotti.” Mormorò la donna. “Entrate...” facendo segno di entrare.

Lady Gwen 29-12-2018 00.48.02

Ci avvicinammo e dopo che bussammo, ci aprì una donna dai modi spicci.
Beh, anche se non c'era la polizia nei paraggi, avremmo almeno avuto un riparo per la notte.
"Grazie, è molto gentile" annuii, mentre entravo dentro.

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Guisgard 29-12-2018 00.55.08

La donna fece entrare Gwen ed Elv, portandoli in una cucina.
Qui servì loro del tè caldo.
Ad un tratto arrivò qualcuno.
"Buonasera." Salutandoli il prete.
Era Padre Sever, conosciuto al palazzo del Duca Bianco.
"Sbaglio o ci siamo già incontrati?" Chiese ai due giovani.

Lady Gwen 29-12-2018 00.57.47

La donna, presumibilmente la perpetua, ci fece accomodare e ci servì del tè caldo che apprezzai molto, dopo il freddo serale della campagna.
Ad un tratto, un volto conosciuto.
Padre Sever.
"Oh, sì. Alla casa del Duca Bianco" risposi "Ci hanno rubato la macchina, sa? E abbiamo cercato un posto per la notte."

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Destresya 03-01-2019 22.23.37

Guardai quel gatto negli occhi, e lui per tutra risposta soffiò, come volesse provare ad affermare la sua superiorità.
Ma guarda un po' che sfrontato!
Il professore si accorse che c'era qualcuno nella stanza, così non potei più nascondermi.
Cambio di programma!
Sentii la voce del professore lievemente impaurita e decisi che era il momento di usare le maniere forti.
"Qualcuno che manderà a monte i tuoi piani!!" Con voce calda e minacciosa mentre uscivo dall'oscurità, per poi lanciarmi su di lui con la velocità, la forza e l'agilità della Pantera .

https://media.alienwarearena.com/med...44b3716879.jpg

Guisgard 03-01-2019 22.51.47

“Si, ora ricordo...” disse il prete guardando prima Gwen e poi Elv “... in effetti la brughiera a quest'ora non è il luogo più sicuro.” Annuendo. “Per favore, prepari qualcosa da mangiare a questi ragazzi.” Rivolto poi alla perpetua. “Io intanto sistemerò la camera libera affinchè possano riposare.”

Guisgard 03-01-2019 22.51.56

Il professore restò sorpreso nel vedere spuntare fuori dal buio e dal silenzio la sagoma misteriosa e conturbante della Pantera.
Per un lungo istante restò a guardarla, mentre lei lo raggiunse per aggredirlo.
Ebbe solo il tempo di tirar fuori un'agendina dalla tasca, aprendola come a volerla consultare.
Ma non ebbe modo di farlo, poiché Destresya lo aveva già afferrato.
Quell'uomo però aveva un profumo decisamente forte, un misto tra mandorle ed una qualche essenza curiosa, forse esotica, di certo sconosciuta.
“Chi...” disse impressionato “... chi sei?”

Lady Gwen 03-01-2019 22.53.20

Annuii a conferma delle sue parole.
"Grazie mille, siete entrambi molto gentili" li ringraziai, con un sorriso accomodante.

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Guisgard 03-01-2019 23.11.06

Poco dopo la perpetua mise in tavola due piatti di pasta con i fagioli, accompagnati da un vinello rosso, invitando Gwen ed Elv a mangiare.
Tornò poi il prete.
"La vostra camera è pronta." Disse ai due ragazzi. "Non è quella di un albergo, ma è comoda e calda." Aumentando la temperatura della stufa nella stanza vicino alla tavola. "Per fortuna i ladri della vostra auto non vi hanno fatto del male."

Destresya 03-01-2019 23.14.06

In un balzo fui sopra l'uomo, tenendolo alla mercé dei miei artigli.
Lo fissai negli occhi, intensamente, come il felino che osserva la sua preda prima di divorarla.
Era in mio potere, braccato dai poteri della pantera.
Aveva uno strano profumo, ma non ci badai.
"Hai una sola possibilità di uscirne vivo!" Minacciati, stringendo gli artigli sulla gola.
"Il Codice di Alessandria... dove lo dovevi portare? A chi?".

Guisgard 03-01-2019 23.18.19

“Si, ma non uccidermi...” disse il professore visibilmente spaventato a Destresya, con lei che stringeva gli artigli intorno alla gola dell'uomo “... il codice... è per colui che mi ha pagato... io ho solo portato il codice in cambio del denaro...” fissandola.
Lei non badava al profumo che quell'uomo emanava.


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