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“Mah, sono perplessa quanto te...” disse Vale a Clio “... però magari non è un caso che il medaglione ci abbia segnalato la presenza di Athia proprio in questa zona... e nulla qui intorno è più strano e misterioso di questa insegna...”
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Guardai Lizzie letteralmente elettrizzata.
Già. Cosa indossare. Il mio cervello lavorava già freneticamente cercando di esaminare a mente il mio intero guardaroba. Risi appena a Lucy, salutai le due e chiamai un taxi per tornare a casa. Non vedevo l'ora. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Gwen prese un taxi che subito la portò a casa sua.
Qui ora doveva scegliere un abito per la sera dal suo ricco guardaroba. Intanto le ore passavano e si avvicinava l'orario dell'appuntamento col bel teppista. |
Arrivai a casa, dove in giro non trovai nè mio padre, probabilmente chiuso nel suo ufficio a parlare al telefono e fumare sigari, nè mia madre, probabilmente alle prese coi drammi esistenziali di Betty.
Molto meglio, avrei potuto prepararmi per la serata in tutta tranquillità. Appena arrivata mi catapultai in camera, analizzando e provando ogni singolo abito. In quelle ore ne provai a centinaia, ero quasi certa di averli provati tutti. Però poi trovai quello adatto. Era bianco, al ginocchio e con preziosi inserti di pietre attorno alla vita. Decisi di accompagnarlo con una stola di pelliccia bianca e dei guanti del medesimo colore, dopo aver raccolto i capelli fulvi con una fascia ornata da fiori di piccoli strass. Ero finalmente pronta e non aspettavo altro che rivederlo, osservare i suoi occhi che mi guardavano e le sue parole così dirette, ma anche così ricche di quel carisma e di quel fascino. Mentre scendevo le scale per raggiungere l'androne di casa pensai a tante cose. Pensai se Lucy si fosse decisa a seguirci, a come avrebbero reagito i miei se gli avessi detto con chi uscivo, e a quel pensiero fra me e me risi, ma in realtà quella sera mi importava solo di lui. https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...cb6a76cef8.jpg Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Il direttore Symminel non si scompose quando gli riferii la telefonata e quanto fosse agitato il professore.
" Naturalmente signore " lo rassicurai, anche perché non avevo compreso granché del messaggio. Non sapevo chi o cosa stesse tornando. " Torno nel mio ufficio, per qualsiasi cosa sono a disposizione " con fare professionale e mi alzai, per lasciare al direttore la privacy necessaria a effettuare la sua telefonata. Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk |
Quel bagliore...il suo viso...e quella maschera.
Non mi staccai da lui..avevano detto era eccentrico e forse quella maschera era il motivo..ma lui mi aveva detto aveva nemici e neppure il suo nome poteva dirmi...e io dovevo fidarmi di lui..sotto quella maschera ero certa si nascondeva un animo bello e nobile come il suo volto..."Avete una maschera...ma perché?". Udii bussare alla porta e mi voltai nella penombra verso lui...lo baciai intensamente..un bacio caldo e passionale per mostrargli nulla era mutato per me..o quasi..affondando le mani nei suoi capelli scuri e mossi..."E ora..??" |
Afferrai l'altro lato del libro e ascoltai le parole di Bettina. "Bettina sei fantastica! Hai appena trovato un primo indizio fondamentale. Bene. Abbiamo un posto da esplorare" dissi prendendo il libro entusiasta. "Dobbiamo solo chiedere indicazioni e avviarci lì. Ci serviranno alcuni strumenti da ricerca... Vabbeh ho tutto quello che ci occorre. Andremo stasera. Vieni, andiamo a chiedere indicazioni su dove si trova questa chiesetta" dissi afferrandola nuovamente per i polsi e correndo fuori dalla camera. Volevo scoprire a tutti i costi questo mistero e nulla me lo avrebbe impedito.
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Ascoltai vale e sospirai.
"No no, anche io credo che non sia un caso, e che sia meglio indagare..." guardando la porta con la strana scritta. "Però che gli diciamo? Scusate avete visto un'aliena con un'arma intergalattica da queste parti? Guardi è più o meno alta come me, capelli corvini corti, occhi verdi, le lentiggini.." sarcastica. "Minimo ci mettono in quei posti per matti... com'è che si chiamano? Matticomi? No, Manicomi... ecco..." sospirai. "Dobbiamo inventarci qualcosa..." pensierosa. |
Gwen si preparò, indossando un abito molto elegante che tradiva la sua impazienza ed eccitazione per la serata che stava cominciando.
Mentre però scendeva le scale incontrò sua madre. “Oh, vedo stai uscendo...” disse la donna a sua figlia “... sai, pensavo stasera restassi a casa, visto tua sorella è un po' giù di corda...” |
Stavo scendendo le scale, ma fui bloccata da mia madre.
La guardai con espressione sarcastica. "Betty è sempre giù di corda, non vedo che c'è di diverso dagli altri giorni. Comunque sì, sto uscendo e ho fretta, l'autista mi aspetta qui fuori" risposi, dirigendomi verso l'ingresso. Non sopportavo le paturnie di mia sorella in giorni normali, figuriamoci stasera. Non avrei rinunciato alla serata e a quel tipo per le sue lacrime di coccodrillo. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
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