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Quella frase sussurrata fra i miei capelli.
Allora andai a cambiarmi, uscendo per un po' dai panni dell'infermiera e indossando un tubino verde di un cotone morbido, non molto aderente. Misi poi il cappotto e uscii. Mi sembrava una situazione surreale; ero un po' infastidita dal fatto che dovessimo trovare una scusa per farci vedere insieme, invece che tenerci normalmente per mano o abbracciarci come fanno tutti, ma in sè la cosa aveva un non-so-che di eccitante |
Levet sorrise e prese Dacey per mano.
Salutò i tre borghesi e con la ragazza scese al pianterreno. Nella sala vi era anche Altea che faceva colazione. In quello stesso istante qualcuno entrò nella taverna. Era Guisgard. https://s-media-cache-ak0.pinimg.com...9eccd1e640.jpg |
Il pilota lasciò che Marwel gli abbassasse la giacca del pigiama.
“Non rammento nulla...” disse lui “... neanche queste cicatrici...” la fissò “... chi è l'uomo che vi ricordo? Forse... il vostro amato?” |
Clio volò oltre, tra rocce e dune di sabbia, in cerca della Freccia d'Argento.
Ma quel luogo, sterminato e primitivo, era simile ad un labirinto. Piccoli canyon, gole stratificate che correvano anche parzialmente nel sottosuolo e pareti rocciose a strapiombo rendevano la ricerca al limite dell'impossibile. Forse l'unica soluzione era scendere ed entrare in quel mondo sconosciuto e pericoloso, che rappresentava il ventre del deserto. |
Gwen si preparò e poco dopo trovò Fermer anch'egli pronto.
“Sei bellissima.” Disse sottovoce lui. I due poi raggiunsero il furiere ed il giovane medico spiegò che occorreva medicinale da acquistare, in quanto l'infermeria aveva subito danni. Così ebbero il permesso di lasciare la base su una macchina militare solo loro due. |
La ricerca sembrava vana.
Forse ero troppo in alto, forse dovevo immergermi in quel deserto desolato per continuare a cercare. E così feci. Cercai un luogo sicuro e atterrai. |
Continuai il pranzo ma perplessa..pregai non stessi iniziando a sospettare anche dei giusti. Presi il bicchiere di acqua e vidi Diana scendere col ragazzo che sembrava un nobile, si tenevano per mano e sorrisi loro.
Ma la porta si aprì e vidi Guisgard..era stanco..o forse era una mia impressione..certo mancava da molto. |
Mi stavo calmando, riprendendo il controllo e una passeggiata di certo mi avrebbe aiutata.
Al pianoterra salutai con un cenno di capo Altea che faceva colazione. Mi accorsi di aver fame e di certo al mio ritorno avrei chiesto al taverniere di prepararmi qualcosa. Stavo per intavolare una chiacchierata con il giovane al mio fianco quando la porta si aprii e mi fermai. Stupita quasi come se davanti a me ci fosse un fantasma. << Capitano...>> mormorai lasciando subito la mano di Levet e congedandomi da lui con una certa urgenza. Mi afferrai a raggiungere Guisgard sorridendo. In quel momento non mi importava di essere sotto lo sguardo di tutti. Ero troppo felice e sollevata di vederlo vivo. Come quando se n'era andato gli accarezzai il volto. << Vi ho portato fortuna allora >> sussurrai stringendogli la mano, << so che è grazie a voi che l'attacco é finito... Vi dobbiamo molto, tutti quanti.>> Allungai una sedia verso di lui. << Sarete stanco ora. Vi faccio portare qualcosa da bere o magari da mangiare?>> |
"Lui è l'unico uomo che io abbia mai amato in vita mia" disse Marwel abbassando lo sguardo. Non era sicura di chi avesse davanti, però il suo cuore le diceva di avvicinarsi a lui e di stare li, stringergli la mano e perdersi nei suoi occhi.
"Avete i suoi stessi occhi, il che è decisamente strano, poichè Danny, così si chiamava, non aveva sfumature comuni. Voi li avete identici. Qualcosa mi ha detto di essere qui e di aiutarvi e sinceramente non vedo l'ora che vi tolgano queste maledette bende" disse tutto d'un fiato. "Se siete davvero Danny, sarò di nuovo felice dopo tanti anni, se non lo foste sarei comunque contenta di poter vedere il vostro viso. In entrambi i casi però, voi non ricordereste nulla e bisognerebbe ricominciare tutto da capo. E se siete Danny, dovrò lottare affinchè mi amiate di nuovo". |
Tornai da Fermer, anch'egli pronto.
Sorridendo sussurrai un "grazie" mentre ci dirigevamo dal furiere e Fermer spiegò che dovevamo comprare nuovi medicinali, as causa dell'incendio. Ci venne fornita poi una macchina militare solo per noi due, mentre io mi chiedevo dove saremmo andati. http://t1.gstatic.com/images?q=tbn:A...KPxKJsjiIT9eGb |
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