Camelot, la patria della cavalleria

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Altea 24-06-2015 15.20.02

A quelle parole rimasi impietrita..guardai il biglietto egli aveva in mano, pensai a quello che avevo ritrovato..ma non fu quello a turbarmi.
Mi feci seria...Guisgard...aveva detto Guisgard.
La mia mente andò a quel fazzoletto e la federa nella camera di Icarius..era di un corredo e recavano la iniziale "G".
Ma pensai a quella visione avuta quando mi posi nella baita di fronte a questo evaso di cui non sapevo nulla..nemmeno il nome..ed ebbi quella visione della nobildonna bionda sulla nave e chiamava l' uomo uguale a Icarius...Guisgard..parlavano di Auroria e di come lei aveva salvato Mia Amata.

"Il maniero...il vento freddo..e le carte sul letto.."Beh, devo fare la parte della concubina no, e bene..non dobbiamo destare sospetti Guisgard" e la nobildonna bionda tirò fuori delle carte da gioco.."Bene, passeremo la notte a giocare a carte" ridendo lei ma era inquieta "Altea, se vuoi facciamo una scommessa..hai trovato il migliore giocatore di tutte le bettole e non" ridendo lui con quello sguardo enigmatico e profondo azzurro."

Trasallii e toccai di nuovo il ciondolo della mia casata..una altra visione..la aveva chiamata Altea...era una delle mie due antenate che avevano cercato quel misterioso fiore..il Fiore..era citato nel primo biglietto l' uomo aveva scritto..ad un tratto un dubbio..li aveva scritti lui quei biglietti? O erano stati scritti..da Icarius o Guisgard...erano troppe coincidenze..e ad un tratto capii di avere aiutato e di trovarmi di fronte al nemico..."Guisgard...e di cognome..hai detto è membro di una stirpe ed è ..di Capomazda..io sono originaria di Sygma..Capomazda è unita a Sygma per fatti molto antichi so".

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Guisgard 24-06-2015 16.51.24

“Questa poi...” disse Icarius a Clio “... una studiosa, non l'avrei mai detto... sei una donna piena di sorprese...” alzò il bicchiere e brindò con tutti loro “... si, immagino che tu debba saperlo... il motivo del nostro arrivo qui...” fissando la ribelle “... te ne parlerò più tardi, magari in un luogo più tranquillo...” il locale era infatti gremito.
Così il gruppo terminò il suo pasto e poi ognuno salì nella propria camera.

Guisgard 24-06-2015 16.53.55

Elv annuì a Gwen e cominciò a cercare nella nicchia.
E sotto la statua del Santo trovò un piccolo foro, dentro cui vi era un bigliettino.
Lo prese ed esso così recitava:

“Nella Piazza Reale vi è un Segno.
Per Costantino Grazia e Divino Disegno.
Cerca dove scorre la Piaga del Redentore,
ma che sia quella più Cara a Nostro Signore.”

Clio 24-06-2015 16.54.24

Sorrisi ad Icarius, alzando il bicchiere con gli altri.
Annuii poi a quelle parole sul motivo del nostro viaggio.
Ero sempre più curiosa di tutta quella faccenda.
Così, finito il pasto raggiunsi la mia stanza e sistemai le mie cose.
Era piccola ma pulita ed accogliente.

Guisgard 24-06-2015 16.58.45

Clio andò nella sua camera e vi sistemò le poche cose che aveva con sé.
L'aria della sera era fresca e dalla campagna giungeva un profondo silenzio.
Dalla finestra aperta si potevano udire le voci di Palos e Sammone che giocavano a carte, con il piccolo droide che invece scorrazzava nella loro camera.
Tutto sembrava tranquillo.

Lady Gwen 24-06-2015 17.02.14

Elv trovo` un altro biglietto e ovviamente era un altro enigma.
"Propongo di andare subito in citta` e vedere se ci viene in mente qualcosa o se troviamo un altro indizio. Non vorrei si facesse troppo tardi."

Guisgard 24-06-2015 17.05.06

“Si, buona idea...” disse Elv a Gwen “... meglio recuperare del formaggio e portarlo a Gurenbarba... ragioneremo con calma sull'enigma nella nostra cabina più tardi.”
Presero del formaggio in una bottega adiacente ad una fattoria e tornarono sulla Dama Piacente.
E Gurenbarba poté terminare la sua cena.

Clio 24-06-2015 17.05.38

C'era una bella quiete quella sera.
Mi sembrava tutto così strano e nuovo.
Senza la paura di essere scoperta, di perdere ogni cosa.
Chissà dove ci avrebbe portato quella città.
Istintivamente mi affacciai per un momento alla finestra, dove Palos e Sammone giocavano a carte.
Chissà dov'era Icarius.
Sorrisi piano, smettendo di osservare la finestra per stendermi sul lettino, così com'ero.

Lady Gwen 24-06-2015 17.15.24

Recuperammo il formaggio , trovando per fortuna una bottega ancora aperta e tornammo sulla nave, cosi` Gurenbarba pote` finire di mangiare senza distruggere niente e nessuno.
Poi, tornammo in cabina, per ragionare sul nuovo enigma.

Guisgard 24-06-2015 17.19.24

La tranquillità di quel luogo, il silenzio, la frescura della sera e la stanchezza del giorno fecero addormentare Clio dolcemente.

La Divina Misericordia volava tra nuvole ovattate ed un cielo azzurrissimo.
Le vele erano gonfie, la bandiera sventolava fiera ed il canto dell'equipaggio rendeva quel momento leggero e piacevole.
All'improvviso la ragazza udì il suono dell'ocarina.
Alzò lo sguardo e vide Icarius su un pennone.
Ma in quello stesso istante la vedetta indicò l'avvicinarsi di una tempesta.
Gonfie e nere nuvole avanzavano minacciose da Occidente.
E da esse qualcosa prese forma.
Qualcosa di terribile ed angosciante.
Una nave a forma di teschio.

Clio si svegliò di colpo.
Era stato un incubo.
Fuori, la notte era però tranquilla e silenziosa, nonostante il ricordo di quel sogno.
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