Camelot, la patria della cavalleria

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Clio 10-12-2015 18.37.08

E in un attimo tornai a volare, senza la concitazione della battaglia potevo godermi appieno il volo, il panorama, quella sensazione di sterminata libertà.
Poteva esistere qualcosa in grado di donare un'emozione migliore di quella?
Se esisteva, io di certo non la conoscevo.
Ma non ero così libera, avevo una missione da portare a termine.
Così iniziai a guardarmi intorno, a scrutare il panorama in cerca del nascondiglio di quell'aereo.
"Dove nasconderei un aereo?" Continuavo a chiedermi.

Guisgard 10-12-2015 18.37.30

Quel gesto davanti a tutti e Dacey mostrò la voglia sulla caviglia.
Anche i tre borghesi restarono colpiti, visto non si aspettavano una cosa simile.
“Per me è straordinario...” disse Levet, per poi sorridere a Dacey.
“Piano, mio giovane sognatore...” il diacono, con tono freddo “... chi ci dice che non se la sia procurata? Dopotutto in ballo c'è il titolo di principessa ed un bel po' di denaro.” Scosse il capo. “Mi spiace, ma ciò non mi sorprende affatto.”
“Aspettate...” Levet “... se non fosse lei, come saprebbe della voglia?”
“Era un segno distintivo e di certo qualche libro lo avrà citato.” Mormorò il diacono. “Mi spiace, ma io qui non ho altro da fare. Per quanto mi riguarda possiamo tornare a Città di Capomazda.”
“Cosa deve dunque fare questa ragazza per dimostrarci di essere la principessa?” Chiese il baronetto.
“Svelarci come ha fatto a sopravvivere al plotone di esecuzione di Canabias.” Sentenziò il diacono.
Nel frattempo Altea era tornata alla taverna.
Pochi istanti dopo entrò un cliente e lei lo riconobbe.
Era l'uomo che l'aveva accompagnata alla taverna.

Guisgard 10-12-2015 18.42.30

Quello sguardo di lui su di lei.
E poi lei che rispose con lo stesso linguaggio degli occhi.
Trascorsero momenti quasi infiniti senza che nessuno dei due dicesse nulla.
Poi, ad un tratto, il misterioso pilota si avvicinò col suo viso a quello di Marwel.
E le loro labbra furono vicinissime.
Fino a sfiorarsi e ad unirsi in un caldo bacio.

Altea 10-12-2015 18.45.13

Poco dopo arrivò l' uomo che accompagnò me e il diacono nella base legionaria e gli sorrisi, ma era un sorriso forzato.
Ormai ero in ballo...e forse se non avessi detto nulla sarebbe successo qualcosa..guardai il taverniere..se mi fosse successo qualcosa? Non avevo nessuno..sfiorai i lapislazzuli..come un arcano mistero.."Semmai non dovessi tornare dite al Capitano sono andata alla base legionaria, non preoccupatevi sono al sicuro..ma capite non è conveniente per una donna sola girovagare per una base militare" in effetti non potevo dire era pure per Rodian..se qualcuno ci avesse provato si sarebbe preso una sberla.
"Bene possiamo andare alla base legionaria? Me lo avevate promesso" dissi all' amico del taverniere.

Guisgard 10-12-2015 18.46.39

Clio era in volo, sorvolando lo sterminato e selvaggio deserto.
Ma ad un tratto vide qualcosa.
Del fumo tra alcune pareti rocciose.
Nel frattempo Gaynor e Palos continuavano la loro ricerca di Icarius.
“Seguiamo le tracce...” disse lui alla spia.
E le orme li condussero davanti all'entrata di una grotta.

Dacey Starklan 10-12-2015 18.46.53

Tutti furono sorpresi, tutti tranne il Diacono. Quel vecchio iniziava davvero ad irritarmi.

<< Procurarmelo e come? Con un segno del genere si nasce, mica me lo sono dipinto addosso>>

Levet cercò di attenuare l'ostinazione del vecchio ma invano.

<< Non poteva essere scritto da nessuna parte. Mia nonna non lo avrebbe mai permesso. Per lei questa mia voglia era una cosa da nascondere agli altri >> cercai di spiegargli ma questi era convinto che fossi una bugiarda.

Spiegare come ero fuggita. Non poteva volere questo. Avevo una risposta a tutto ma non a quel periodo. Era tutto buio, i miei ricordi erano interrotti.

Potevo solo dire quello e fu ciò che feci.

Parlai della cantina, dell'inganno della foto. Di come il mio fratellino fece notare che quei soldati erano senza però senza macchina fotografica. Di mia madre che aveva diviso i suoi gioielli tra me e Marian. Del rumore degli spari. Delle urla. Di come mi fossi ritrovata, senza sapere come a Nuova Camelot con un biglietto del treno .

La mia voce, più raccontavo e più si faceva debole, e infine rotta dal pianto.

<< Portatemi da mia zia, portatemi dalla Gran Baronessa... Lei capirà che sono io... Vi prego... Non ho più nessun altro...>>

Neanche più Guisgard. La voce nella mia mente insinuò quell'affermazione. Il capitano mancava ormai da tempo da quando la battaglia era terminata e iniziavo a temere il peggio per lui.

Clio 10-12-2015 18.48.29

Nulla, quella distesa sembrava uguale ad ogni giorno in cui l'avevo sorvolata.
Nulla di nuovo, nulla di diverso, nulla di strano.
Poi finalmente vidi qualcosa: del fumo.
Che il misterioso aereo sia stato colpito? Pensai.
Tanto valeva andare a controllare.
Così, mi diressi in quella direzione.

Guisgard 10-12-2015 18.49.19

“Eh, ahimè non tanto...” disse Fermer a Gwen, per poi avvicinarsi ai suoi capelli scuri, approfittando di un angolo isolato del cortile “... mi sei mancata troppo...” accarezzandole le labbra con un dito.
Fu un gesto leggero, eppure sensuale, soprattutto quando quel dito indugiò tra le sue labbra, fino a sfiorarle la lingua.

Lady Gaynor 10-12-2015 18.50.21

Le orme ci condussero davanti ad una grotta. Presi la mia colt e dissi al mio compagno: "Palos, vado avanti io che sono armata... guardati le spalle... entriamo..."

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Marwel 10-12-2015 18.52.40

Evangelia sarebbe potuta sparire in un secondo, tutto attorno a loro avrebbe potuto prendere fuoco o congelarsi irrimediabilmente, ma lei non se ne sarebbe accorta.
Erano più di quattro anni che la ragazza non posava le sue labbra su quelle di un uomo. Danny era l'unico che avesse mai baciato e l'unico a cui si sarebbe unita, anima e corpo.
Quel pilota le aveva stravolto il cuore e la mente, le aveva fatto crescere dei dubbi terribilmente fastidiosi e con quel bacio aveva calmato tutto ciò che si agitava in lei.
Si staccò dalle sue labbra così lentamente che quasi sembrò non volesse farlo; i suoi occhi brillavano e le sue guance avevano preso colore, tanto che non sembrava nemmeno stanca.
"Forse io so chi sei" sussurrò infine.


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