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"Negativo, dottoressa Gwen." Disse il computer di bordo. "Non capto alcun segnale della nave rossa da quei monti."
"Forse si sarà nascosta in qualche vallata, o magari oltre i pendii di qualche montagna." Elv. "Si, possibile, dottore." Fece BF 78000. "Dovremmo penetrare più in profondità fra quei monti." Ed infatti l'Arcadia virò per attraversare la catena montuosa. |
"D'accordo, allora attendo altri sviluppi" annuii, mentre la nave virava approfondendo il tragitto fra quelle montagne.
Era in un certo senso esaltante, tutto ciò, avevamo avuto la possibilità di osservare e vivere una realtà che nessuno dei nostri contemporanei avrebbe potuto mai immaginare e mi aggrappavo a questo pensiero per non impazzire, pensando a ciò che era successo, per arrivare qui, duecento anni dopo. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
L'Arcadia proseguì il suo volo, addentrandosi fra quelle alte ed aspre montagne.
Ad un tratto gli strumenti di bordo cominciarono a captare qualcosa. Tutti i macchinari apparvero di colpo resi sensibili da qualche cosa che avevano rilevato. Anche le vedette di bordocominciarono a gridare, annunciando che qualcosa stava accadendo, poichè era cambiato il vento. "Bf 78000..." disse Elv "... cosa sta succedendo?" Fissando poi Gwen. "Abbiamo rivelato un potente campo magnetico, dottore." Rispose il computer. "Molto forte e ttalmente sconosciuto." |
Improvvisamente, la situazione cambiò.
Le strumentazioni divennero più sensibili a degli strani segnali e a bordo si udirono delle urla. Campi magnetici sconosciuti. Accidenti. "Vediamo se da qui riusciamo a capire qualcosa" dissi, avvicinandomi agli schermi illuminati per capire meglio cosa stesse accadendo. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
F22 guardò il veicolo con i 2 operai e restò in silenzio, poichè si stavano avvicinando.
"Salve." Disse uno dei due. "Cerchiamo il cantiere in cui si costruisce una grossa astronave... si tratta de la Regina dello Spazio." Fissando Destresya ed il droide. |
I due operai si avvicinarono ed F22 non ebbe il tempo di darmi la sua risposta.
Li squadrai dalla testa ai piedi. Erano loro? Come potevo saperlo? Le loro parole enigmatiche mi lasciavano titubante. Poteva essere un codice, dato il nome della nave, ma non potevo saperlo. "Non so dove sia, signori!" Salutai cortesemente con un cenno del capo. Era.davvero una situazione assurda sebbene per certi versi divertente. |
Gwen si avvicinò alle strumentazioni di bordo, cercandi di capire cosa stesse succedendo.
Ad un tratto si udirono le sentinelle che gridavano come se avessero visto qualcosa. Suonò anche l'allarme a bordo e un attimo dopo sulle schermo centrale Gwen ed Elv videro apparire un'immagine. Si trattava di una grandiosa città che sorgeva fra quelle invalicabile montagne. https://vignette.wikia.nocookie.net/...20140515120420 |
"Quindi" disse uno dei 2 operai a Destresya che stava andando via "qui nessuno ha sentito parlare della grande regina?"
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Le urla si intensificarono e suonò perfino l'allarme.
Al fine, scoprimmo il motivo di tanto sconcerto. "Elv, vieni qui!" lo chiamai, facendogli vedere l'immagine. Era una città, incastonata fra le montagne come un diamante in un diadema. "È stranissima..." commentai. "BF 78000, riesci a sapere di più su questa città?" Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Non sapevo bene che cosa fare, ero fuori tempo e completamente disorientata in quel momento.
Fissai F22 in cerca di una mano, ma se ne stava zitto e fermo. Eppure avrebbe dovuto riconoscere quegli uomini, se erano i miei uomini. Quando poi se ne andarono e dissero quella frase, mi voltai a guardarli. "Perdonate, di quale grande regina parlate?" fu la cosa migliore che mi venne in mente. |
Elv restò quasi rapito nel vedere quell'immagine.
Ed anche tutti gli altri uomini dell'equipaggio ebbero grosso modo una reazione simile. Si viveva in pieno futuro rispetto al mondo da cui provenivano i 2 scienziati e di certo il pianeta Terra non aveva più zone sconosciute, se non fosse nelle profondità oceaniche più profonde. Ma qui eravamo ai piedi del cielo, su montagne che si facevano a più di 6000 metri dal livello del mare e nessuno aveva mai potuto immaginare che vi fosse una città segreta. Eppure era lì davanti a loro, con i suoi bastioni monumentali che si indossavano dalle rocce ghiacciate come se volessero abbandonare la terra e raggiungere il cielo, le alte e spesse mure di pietre bianchissime, con una moltitudine di edifici dallo stile strano, bizzarro, quasi fiabesco. Le nuvole più stratificate fungevano da fiumi e laghi, con i loro vapori acquei ed i venti freddi litigavano i baffi del Sole che giungevano sulle torri senza che si assapissero del tutto grazie alle variazioni termiche dell'atmosfera. "Non ci sono dati, dottoressa." Disse BF 78000 a Gwen. "Ci troviamo in un punto del pianeta di cui ignoriamo ogni cosa." |
"Parliamo della grande regina Sheeyna, imperatrice del pianeta Xvidos." Disse uno dei 2 operai a Destresya. "La stiamo cercando da giorni."
"E l'avete trovata." Rivelò F22. |
Nessuno di noi sapeva cosa dire.
Era un luogo strano, come fuori dal mondo e la cosa ancora più assurda era che esistessero luoghi, sulla Terra, ancora sconosciuti all'uomo. "Sembra uscita da una fiaba..." dissi, rapita "È bellissima, ma anche surreale..." aggiunsi. "Ma come può essere che dopo secoli e secoli innumerevoli ci siano ancora luoghi sconosciuti sul nostro pianeta? È assurdo..." con tono sbigottito. Non sembrava nemmeno reale, quella città, per quanto era bianca e chiara, come se volesse essere più celeste che terrena, con i suoi bastioni svettanti che quasi arrivavano al cielo e ai caldi raggi solari. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"In effetti non ci sono spiegazioni logiche, per ora, alla sue domande, dottoressa Gwen." Disse il computer di bordo.
Nella sala arrivarono allora visibilmente agitati Gozz e Dambros. "Allora, che diavolo di posto è quello?" Il capitano riferendosi alla misteriosa città. "Un computer di ultima generazione e 2 scienziati che non sanno darmi una risposta?" Irrequieto. |
Nessuna spiegazione, nessun dato.
Speravo di far luce al più presto sulla faccenda. Arrivarono Gozz e Dambros. Dovevamo dirglielo che ci eravamo persi duecento anni di mondo? E poi, se un posto era sconosciuto era sconosciuto, e che diamine! "Questo luogo risulta completamente inesplorato e sconosciuto, non appare su alcuna mappa e non ci è possibile rilevare alcun dato, al momento." |
"Ma porco mondo..." disse contrariato Gozz "... mi prendete in giro? Ma che razza di scienziati siete?" A Gwen e ad Elv. "Come può esistere una città sconosciuta? È poi chi diavolo l'ha costruita qui, su queste dannate montagne?" Gridando.
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Quasi mi morsi la lingua per non rispondere male e preferii non rispondere del tutto.
Se davvero era un gran capitano, come dicevano tutti, come faceva lui stesso a non conoscerla? Se era sconosciuta, che cavolo potevamo saperne noi di chi l'aveva costruita e perchè? Intanto, continuavo a consultare qualsiasi archivio di dati per trovare una straccio di informazione utile per capire dove accidenti fossimo capitati. |
Il mio stratagemma dunque non era poi così assurdo, se i due si voltarono e mi parlarrono.
Restai in silenzio a fissarli, sostenendo il loro sguardo senza dire nulla. Ero troppo curiosa di spiare la loro reazione. Alle parole di F22, poi, quasi sobbalzai, dato che era rimasto in silenzio fino a quel momento. E ora che dovevo fare? Io non ero quella regina, anche se il mio robottino lo pensava. Mi sarei sicuramente impappinata, avrei fatto qualche figuraccia o giù di lì. Così mi limitai a fare un cenno con la testa, di assenso, come nella mia mente avrebbe potuto fare una regina. Io che di regina non ne avevo mai vista una. |
I 2 operai restarono fissi a guardare il droide.
"È lei la regina che cercate." Disse. "Ci prendi in giro, droide?" Uno dei due. "Mettetela alla prova." F22. |
Gwen si mise a controllare ogni archivi, aiutata da BF 78000, ma senza riuscire a trovare nulla sulla misteriosa città.
"Basta perdere tempo..." disse Gozz "... sbarchiamo ed andiamo a vedere che razza di città è!" Tuonò. |
Per quanto ci sforzassimo, non riuscivamo a trovare nulla.
Come se quella città fosse appena sbucata dal nulla per magia. Veramente assurdo. Il capitano alla fine si decise a sbarcare e dentro di me mi chiesi perchè diamine non avesse deciso di farlo prima. "BF 78000, riesci a captare qualche segnale della nave rossa, da queste parti?" |
"Negativo, dottoressa Gwen." Disse BD 78000.
"Trova un posto in cui poter atterrare, BF 78000." Ordinò Gozz. "Secondo i dati appena raccolti, capitano, il solo punto possibile per attraccare è una piana a circa 1500 metri più in basso." "Raggiungismola ed attraccheremo lì." Fece Dambros. Allora l'Arcadia si spostò ecraggiunse la piana sottostante, attraccando su di essa, fra alti spuntoni rocciosi. "Voglio dei volontari che mi seguano a terra." Gozz a Dambros. |
Nemmeno segnali dalla nave rossa.
Mi chiedevo perchè Gozz volesse fermarsi qui se il suo obiettivo era un altro, ma anche io ero curiosa di saperne di più su quella città. Così, raggiungemmo la piana citata da BF 78000. A quel punto, Gozz voleva dei volontari per scendere a terra. Mi avvicinai ad Elv. "Che dici, ti va di scendere e dare un'occhiata?" |
"Non credi" disse Elv a Gwen "che possa essere pericoloso? Voglio dire... nessuno ha idea di che posto sua questo... tu non temi possa essere unnriscjio?"
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"Beh certo, era rischioso pure infilarsi in quel buco, l'abbiamo fatto e ci siamo trovati duecento anni avanti. E non si può tornare indietro" commentai.
Poi, presi le sue mani nelle mie. "Nulla di ciò che c'è lì fuori ci è familiare. Non conosciamo più nulla di ciò che c'è nel mondo. Quest'ultimo, per come lo conoscevamo, non esiste più..." dissi, guardando i suoi occhi neri "E' tutto un rischio, anche la nostra stessa esistenza qui, ma non possiamo più tornare indietro. Possiamo solo andare avanti e nasconderci, fare finta che non sia mai successo, non può aiutarci..." |
"Hai ragione..." disse Elv a Gwen stringendo le mani di lei "... si." Annuì. "Capitano, vogliamo offrirci volontari."
Gozz scoppiò a ridere. "È ci sa diavolo me ne faccio di due scienziati che si sbaciucchiamo come due fidanzati nel dopo scuola!" Divertito. |
In quel momento volevo incenerire F22.
Mettermi alla prova? E io che diavolo ne sapevo adesso di cosa dovevo dire o fare? La cosa mi terrorizzava, ma ormai ero lì e non potevo fare molto. Decisi di rischiare, e di provare a vedere se c'era qualcosa di vero in quella storia. Dopotutto, se ero davvero quella regina, in qualche modo avrei saputo rispondere. E se no, se ne sarebbero andati per la loro strada e basta. "Ebbene?" dissi solo, fissandoli negli occhi. |
Elv accettò, ma ancora una volta dovetti trattenermi dal rispondere male a Gozz.
E mi rifiutai di rispondere in qualsiasi altra maniera, volevo averci a che fare meno possibile e non avevo la minima intenzione di farmi prendere in giro da lui. Guardai Elv in modo eloquente, poi distolsi lo sguardo, rifiutandomi di rispondere. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
I 2 operai fissarono Des negli occhi, poi insieme dissero, quasi in una filastrocca:
"About lecmain sforg nut at amanciais!" Destresya ovviamente non comprese nulla di quelle indecifrabili parole, ma dentro di lei sentì queste altre parole, come se fossero la risposta: Awet, fes lesk omagnoil. |
"Mi permetta, capitano, ma credo la presenza della dottoressa Gwen e del dottor Elv nella sua spedizione a terra sia oltremodo consigliata alla buona riuscita della missione." Disse BF 78000 a Gozz.
"Beh, e va bene!" Sbuffò il capitano. |
Non mi aspettavo che il computer sarebbe accordi in nostro aiuto, ma lo fece e ne fui lieta.
Dopotutto, essendo una macchina, non era scontato che succedesse e ciò che mi faceva sentire ancora più soddisfatta era che Gozz avesse ceduto. Non vedevo l'ora di scoprire i segreti di quella misteriosa città. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Era assurdo, era veramente assurdo quello che mi si chiedeva.
Veramente credevano che avrei saputo rispondere a quelle parole incomprensibili. Poi avvenne qualcosa di ancora più incomprensibile per me. Le sentii. Quelle parole dentro di me le sentii. Trasalii, senza pensare a nascondere il mio sgomento. Le sapevo, le sapevo davvero o era la mia suggestione? Lo avrei scoperto presto. "Awet, fes lesk omagnoil!" dissi, con voce imperiosa. |
Tutto allora fu preparato per scendere a terra.
Gozz realizzò che in troppi sarebbe stato pericoloso, quindi pochi ma ben armati fu la soluzione che sancì il capitano. I prescelti furono, oltre Gwen, Elv e naturalmente lo stesso comandante, Frasola e Gianulo. Uno dei boccaporti dell'Arcadia furono aperti ed il gruppetto scese a terra, tra le rocce innevate di quel luogo freddo ed inospitale. Così, con difficoltà, presero uno stretto sentiero e risalirono il pendio scosceso, che li avrebbe portati più in alto, dove sorgeva la misteriosa città sconosciuta. http://2.bp.blogspot.com/-hfsoUtgqRz...Horizon+18.jpg |
A quelle parole di Destresya, recitate con quel tono di voce, i due operai si gettarono letteralmente ai suoi piedi, inginocchiati e sottomessi.
"Altezza..." dissero entrambi in coro "... finalmente vi abbiamo ritrovata!" |
Scendemmo in cinque ed iniziammo a risalire lungo un pendio abbastanza scosceso.
Non era facile attraversarlo, anzi tutt'altro, ma dovevamo risalire e confidavo che risalendo la superficie di percorrenza sarebbe stata sicuramente migliore, benché la città fosse ben incastonata fra le montagne. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Un freddo vento cominciò a soffiare, così gelido ed affilato che pareva voler tagliare i loro zigomi e le loro guance.
Avanzare era sempre più difficile e pericoloso. "Avanzate ad adagio..." disse Gozz voltandosi indietro verso gli altri. Arrivò allora davanti ad uno spunto di roccia e chiaccio che sbarrava il passaggio. Non era nè troppo alto, nè troppo largo ed il capitano pensò bene di poterlo rimuovere con un calcio. Cominciò così a picchiare forte con lo stivale contro le pietre ed il ghiaccio, sempre più forte, più forte. "Fate attenzione, capitano..." fece Frasola "... qui tutto è precario..." Allora in un istante si sentì uno strano eco. Come se qualcosa si spaccasse. "Guardate la parete sopra di noi!" Urlò Gianulo. "Si sta crepando!" "Attenta, Gwen!" Ebbe solo il tempo di gridare Elv che poi una massa di ghiaccio si staccò sopra di loro e li sommerse. |
Il vento iniziò a soffiare gelido e impietoso, affilato, quasi tagliandi la nostra pelle.
Un po' mi pentii di essere scesa, ma non potevo certo pensare che avremmo trovato tutto questo. Va beh, ormai... Ci trovammo davanti ad uno spuntone di roccia. Non era difficile da oltrepassare, ma la scarsa intelligenza di Gozz gli suggerì di calciare pesantemente quella porzione rocciosa. Ma bravo... Cercarono di fermarlo... Ma era troppo tardi. Sentimmo dapprima un leggero crepitio, come lo scoppiettio del fuoco. Poi, il rumore si fece via via più incombente. Sentii solo Elv urlare il mio nome, ed io il suo. Poi venimmo sommersi. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Pian piano Gwen riaprì gli occhi.
La luce però la obbligò a richiuderli, visto che battendo contro le lastre di ghiaccio sovrastanti causava l'effetto di rendere i raggi del Sole incandescenti e concentrati. Quando il suo sguardo si abituò allora riuscì ad aprirli. Intorno a lei vi era solo ghiaccio. Roccia ricoperta da spesso ghiaccio. Cercò allora di muoversi, di alzarsi istintivamente, ma non ci riuscì. Sentì braccia e gambe pesantissime. Solo qualche istante dopo realizzò di essere legata polsi e caviglie al terreno innevato. Accanto a lei c'erano gli altri, tutti svenuti e legati. |
Cercai di aprire gli occhi, ma sentii una fitta lancinante sopra gli occhi, a causa dei riflessi del Sole.
Non mi sentivo affatto bene. Mi faceva male la testa, avevo dolori ovunque e sentivo le membra pesantissime. Provai a muovermi, ma non ci riuscii. Capii di essere bloccata, braccia e gambe, al terreno. Mi guardai attorno e vidi che era lo stesso per gli altri. Un campanello di allarme nella mia testa. "Elv... Elv, dove sei? Rispondimi, ti prego..." lo chiamai, con voce rauca e stanca. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Ad udire la voce di Gwen, Elv cominciò a svegliarsi e con lui anche Gozz, Frasola e Gianulo.
Ben presto anche loro si resero conto di essere legati. Gozz cominciò a sbraitare, ad agitarsi, ma senza riuscire a liberare mani e piedi. Lo stesso accadde per gli altri. "Accidenti..." disse con rabbia Gozz "... dove siamo finiti? Chi ci ha legati così?" "E' inutile agitarsi, capitano..." fece Gianulo "... più casino facciamo, più abbiamo possibilità di attirare lupi o altri predatori..." "Speriamo non ci abbiano legati gli uomini della nave rossa..." Frasola "... sarebbe la fine..." "Ecco l'uccello del malaugurio..." sarcastico Ganulo. "Gwen, stai bene?" Elv alla ragazza. |
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