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Prendemmo la sua auto e ci dirigemmo al castello.
"Non so, non c'è molto altro che possiamo fare, abbiamo raddoppiato la sicurezza, i sorveglianti, ma sembra tutto inutile. Comunque, ho la sensazione che non uscirà fuori. Probabilmente è troppo rischioso per lui, in un'occasione così piena di gente." Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
"io credo" disse Elv "che abbia un modo, un trucco per entrare ed uscire dal castello... forse un passaggio segreto... ci ho pensato stanotte... non vedo altra soluzione, a meno che non si voglia credere davvero sia un fantasma..." sarcastico a Gwen.
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Riflettei sulla sua idea.
"Sì, forse è vero... Nessuno di noi ci ha pensato, credo..." pensierosa. "Dirò di far controllare a fondo il castello" annuii. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Non capivo più niente.
Niente di niente di niente! Oh voleva farmi perdere il senno.... oh si, era così bravo a farlo dopotutto. Quel perizoma che si muoveva, mi strusciava ancora e ancora dandomi sollievo e inzuppandolo sempre di più. Ma era troppo, troppo.. “Yanox..” gemetti, supplichevole “Così mi fai morire... ti prego, ti prego..” ormai avevo perso il controllo. |
"Magari è davvero un passaggio segreto, quindi che tutti ignorano..." disse Elv a Gwen "... dopotutto è un antico castello."
Arrivarono al castello, dove c'era già una lunga fila. |
"Sì, è possibile" prendendo seriamente in considerazione l'ipotesi.
Arrivammo al castello e c'era già una lunghissima fila. "Dio, è desolante..." sospirai, avvilita, al pensiero del castello strapieno di gente. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Arrivarono e parcheggiarono.
Poi ovviamente col suo pass Gwen attraversò l'ingresso per il personale e con Elv si ritrovarono nel castello. Tutto era ormai pronto per la mostra. Chef ra con le segretarie, mentre Rusputus dava le ultime indicazioni ai suoi uomini. Elv raggiunse la zona dove c'erano i suoi colleghi con due telecamere per riprendere l'evento. Alle 14.00 in punto l'ingresso al pubblico fu aperto ed i visitatori affollarono in breve tempo la galleria degli specchi ed i vari padiglioni adiacenti. “Ma sei il capo...” disse Yanox fingendosi ingenuo, senza però smettere di tirare il filo del perizoma tra le natiche di Destresya “... non dovresti pregare i tuoi assistenti, no?” Con voce eccitata. Allora si decise e cominciò a sfilarle quel perizoma, che zuppo si arrotolò mentre veniva via. Nel farlo Destresya piegò le gambe all'insù e Yanox iniziò a baciarle ed a leccarle i piedi con desiderio. |
Entrammo al castello e vidi ognuno impegnato nelle proprie mansioni.
Chef a dare indicazioni alle segretarie, Elv con gli altri giornalisti, Rusputus ai suoi uomini e nulla mancava. Alle 14.00 in punto, la mostra iniziò. La gente fu fatta entrare ed Elv era già pronto nella zona delle telecamere. Finalmente si iniziava. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
“ Si , sicuramente è così. Confesso che la suggestione ha giocato brutti scherzi anche a me sta notte.”
Finendo di bere la mia tazzina di caffè. “ Ho fatto praticamente un incubo, e dire che io non sogno praticamente mai. Strano eh?” Giocherellando ora con il coltellino che avevo usato per stendere burro e marmellata. “ Forse non dovrei dormire sola, ho letto da qualche parte che difficilmente si hanno gli incubi così.” |
Finii la colazione in fretta e vista la calca di gente andammo a fare la fila.
Il portone del castello finalmente si apri per la mostra. |
"Si, la seggestione,il fatto di abitare in un antico castello come questo ora e poi non ultimo il casino per quel ladro che qualcuno ha addirittura definito un fantasma..." disse divertito Set a Dacey "... ovvio che la notte tu faccia poi brutti sogni." Finendo il suo cappuccino. "Ah..." mormorò poi quasi stupito, di sicuro spiazzato da quelle ultime parole di Dacey "... si, è vero..." fissandola negli occhi "... dormire in compagnia rende sicuramente più tranquilli..."
Tutto era pronto ed ognuno era al proprio posto. Le 14.00 scattarono e le porte della mostra si aprirono al pubblico. Una folla eccitata ed impaziente si riversò all'interno della galleria, occupando subito tutti i padiglioni. Chef apparve subito compiaciuto e guardò Gwen estremamente soddisfatto. Altea ed Ardeas si misero in fila e riuscirono a prendere due biglietti. Il giovane studente però appariva deluso e demotivato. Non amava l'arte e di certo le sue passioni erano più rivolte agli studi scientifici. Se aveva accettato di andare alla mostra era solo per compiacere Altea e le parole di lei che lo consigliavano e lo spronarono a ritornarsene ad Afragolignone cominciarono a far presa su di lui. "Altea..." disse porgendole il suo biglietto "... hai ragione tu... Iasefol a causa dei suoi studi ha coinvolto molte persone senza motivo, me compresa... come ben dici tu il mio posto è ad Afragolignone, a studiare, qui sono inutili... così partirò adesso stesso, anche perchè l'arte non mi ha mai attirato... prendi il mio biglietto... puoi rivenderlo o fartelo rimborsare... in bocca al lupo per tutto e grazie dell'ospitalità." Ed andò via, tornando a casa di lei per prendere le sue cose e partire col primo aereo un'ora dopo. |
Era vero, odiavo la folla, ma erano tutti entusiasti, esaltati letteralmente.
Chef mi guardò compiaciuto e soddisfatto. "Abbiamo fatto un bel lavoro, che dici?" con sorriso soddisfatto. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
"Si, un gran bell'esordio." Disse Chef accendendosi una sigaretta. "Ogni aspettativa è stata rispettata." A Gwen.
La ragazza notò poi Elv poco distante che mostrava al cameraman che lo riprendeva i vari aspetti della mostra. |
"Già, puoi ben dirlo" sorridendo.
Poi scorsi Elv da lontano, sembrava perfettamente a suo agio, così mi avvicinai appena per ascoltarlo, curiosa.https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...f86ed61276.jpg Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Gwen si avvicinò ed ascoltò Elv che conduceva quel documentario sulla mostra.
Era spigliato, sicuro di sè, tranquillo e senza esitazioni o titubanze d'avanti alla telecamera. Si accorse poi di Gwen e senza interrompersi le fece l'occhiolino e le rivolse un sorriso complice. |
Restai a guardarlo, ad ascoltarlo, era spigliato, sicuro di sé, privo di esitazione.
Risi divertita quando mi regalò un sorriso ed un occhiolino, mentre restavo lì intenta ad osservarlo.https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...c397b8b3bf.jpg Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Elv rispose al sorriso di lei, senza darlo molto a vedere alla telecamera, continuando così il suo lavoro.
Dopo qualche minuto terminò le sue prime spiegazioni, indicò al cameraman di riprendere le arcate della galleria su cui erano sistemate varie opere e poi mandò in onda alcuni spot pubblicitari. Allora per una pausa raggiunse Gwen. "I miei omaggi alla padrona di casa..." disse avvicinandosi a lei. |
Descrisse il resto della galleria, poi fece una pausa e venne da me.
Sorrisi compiaciuta. "Un po' un azzardo una simile definizione, ma ne sono lusingata" sorrisi. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
"Beh, sei di certo la persona più elegante, affascinante e carismatica fra quelle presenti qui" disse Elv a Gwen "e di certo sei completamente a tuo agio in mezzo a queste opere d'arte. Sbaglio?" Guardandola negli occhi verdi.
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Sorrisi dolcemente alle sue parole.
"Secondo me chi diceva che troppi complimenti fanno male si sbagliava di grosso..." dissi ironicamente. "Anche tu mi sembri a tuo agio, così spigliato, rilassato..." dissi, con tono più morbido e complice, sistemandogli la cravatta ed il colletto della camicia bianca. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
“Ah sta zitto!” Gemetti, ormai fuori me per quel contatto così inebriante e sensuale.
Non capivo più niente, sentivo solo le sue mani, il suo respiro, l’olio che scorreva su di me facendomi impazzire. Gemetti ancora, e ancora e ancora. Ero persa, completamente persa nel vortice di passione che io stessa avevo creato. Poi finalmente, lentamente, iniziò a togliere il perizoma. “Oh si..” gemetti, ormai fuori di me. Era zuppo, fradicio. Ma poi lui si chinò su di me e mi fece gemere ancora più forte mentre prendeva il mio piede tra le labbra, tormentandolo con la lingua. “Oh Yanox...” gemerti, folle “mi fai morire.. “ guardandolo negli occhi “mi fai morire...”. |
Elv sorrise a Gwen che gli sistemava cravata e colletto, fissandolanegli occhi.
"Prferirei mi togliessi i vestiti, non che me li accomodassi..." disse piano, sottovoce e con tono sensuale. Il perizoma finì a terra, tutto arrotolato e zuppo d'olio. Yanox invece, incoraggiato dai gemiti di Destresya, cominciò ad assaporare anche l'altro piede di lei, giocandoci con le labbra e la lingua, fra le dita, lungo tutta la pianta, più e più volte, in modo sempre più eccitante e lussurioso. |
Sorrisi maliziosamente alla sua precisazione.
"Per quello magari aspettiamo stasera..." risposi, altrettanto piano, guardandolo negli occhi. Ci era già andata in fumo una serata, non avrei voluto fare il bis. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
“Ahhh...” dovetti gemere ancora di più, incapace di trattenermi, incapace di nascondere quanto tutto quello mi stesse mandando fuori di testa.
“Così impazzisco, Yanox...” gemetti, guardandolo supplice. Vero, non dovrei supplicare un mio assistente... ma se lui mi faceva morire con la sua devozione, si poteva fare un’eccezione. “Continua il massaggio..” fissandolo “Quello come solo tu puoi fare...” i miei occhi era o nei suoi. Oh lo sapeva, sapeva bene che cosa volevo da lui... |
Elv sorrise a Gwen.
"Ci conto..." disse malizioso fissandola. Poi ad un tratto accadde qualcosa. Una musica riempì la galleria, diffondendosi tra le colonne tortili, le arcate a tutto sesto, fra le statue classicheggianti, i ritratti ad olio, gli affreschi e gli arazzi pregiati. Le luci si abbassarono in quasi tutta la galleria, tranne sull'entrata che dava verso il cortile. Qui fra lo stupore generale e la meraviglia dei presenti un grosso pallone volante cominciò a scendere dal cielo, in mezzo a fuochi d'artificio che nonostante la luce del giorno disegnavano arditi e chiari richiami di giochi audaci e colorati. Il pallone infine atterrò e da esso scese qualcuno, simile ad una rock star, abbigliato in modo eccentrico, sfarzoso e dal passo solenne. "E' Phoemnisk!" Gridò uno dei presenti. Allora tutti applaudirono e gridarono il nome di Phoemnisk. https://media.giphy.com/media/FNQIHr6DUY54Q/giphy.gif |
“ Di certo questo posto non ha nulla a che vedere rispetto a casa mia.”
Senza mostrare alcuna traccia di nostalgia per ciò che avevo lasciato alle spalle. “ E in effetti nel mio incubo c’era quello che si potrebbe definire un fantasma... una figura indefinita nel buio che suonava il violino. Ma quello ancora non era un incubo. La bambina, lei si che era terrificante. Un classico dei film di orrore poi le bambine inquietanti! Se ne stava a guardare un quadro tutta sola e poi ha iniziato a urlare e dire che moriremo tutti e poi mi ha rincorso . E mi sono svegliata. Insomma, un incubo in piena regola.” Gesticolando di tanto in tanto durante il mio racconto per minimizzare ciò che avevo vissuto nel sonno. “ Già, pare proprio di sì. Forse dovrei trovarmi qualcuno che mi faccia compagnia stasera.” |
Ridacchiai maliziosa.
Non avevo dubbi che avremmo avuto la nostra serata. Improvvisamente, successe qualcosa. Una mongolfiera scese dal cielo, fra fuochi artificiali e lo stupore generale. Si adagiò al suolo, in cortile, accompagnata da una musica, delicata ma a suo modo solenne. Era arrivato. "Quanto è teatrale..." dissi, con un vago sorriso con gli occhi al cielo. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Set ascoltò il racconto di Dacey guardandola fissa, ancora colpito per le sue parole di poco prima, circa il non voler dormire da sola.
“Beh...” disse lui “... da buon cavaliere non voglio certo che tu abbia altri incubi... quindi posso propormi io come fortunato tuo compagno stanotte...” accennando un sorriso e con un tono di voce vagamente eccitato. |
Yanox guardò Destresya, lasciando i suoi piedi dopo un ultimo bacio di labbra e di lingua.
Allora cominciò ad ungere con l'olio tutte le gambe di lei, divaricandole appena, in modo che si intravedesse il suo sesso. In quel momento anche Swan e Best cominciarono a svegliarsi. Da fuori giungevano rumori e voci. La mostra era cominciata. |
Phoemnisk era giunto.
Scese dal cielo, vestito di nero, tra la folla esultante e la massa rapida dal suo fascino misterioso. Simile ad un angelo ribelle, sembrava essere caduto dalle Moltitudini per raggiungere quella bassa umanità brulicante, rumorosa, informe ed ignorante che pendeva dalle sue labbra. Tutti lo invocavano, lo chiamavano, volevano toccarlo e gli uomini della sicurezza faticarono non poco a tenere dietro quella folla. “Più che una mostra d'arte” disse Elv a Gwen “sembra più un concerto rock...” Ma la cultura non era di casa a Uaarania. Nessuno la voleva e Phoemnisk dava alla gente solo ciò che chiedeva. O forse solo ciò che conosceva. Intanto ovunque dominava il simbolo della casa di produzione artistica di Phoemnisk. https://encrypted-tbn0.gstatic.com/i...zIkYzcXfe7WWfB |
Sembrava più un concerto che una mostra, Elv aveva ragione.
"Uaarania e la cultura sono strade parallele destinate a non incrociarsi mai, dà solo alla gente ciò che essa cerca, nient'altro..." dissi, quasi a malincuore. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Oh Yanox... quell’ultimo bacio mi fece sobbalzare, mentre un brivido caldo mi attraversò tutta.
Poi fu la volta dell’olio che scendeva sulla mia pelle, che la impiastricciava, rendendola umida e ancora più vogliosa. Poi le sue mani erano così abili che già boccheggiavo aspettando ciò che stava preparando per me. E infatti mi divaricò appena le gambe strappandomi un gemito. La mia eccitazione era palpabile ora, più che mai. Si svegliarono anche gli altri due, e io li guardai persa ormai. “Splendori miei..” gemetti, mentre pregustavo già le carezze di Yanox. Sentivo anche dei rumori da fuori, indistinti, confusi. “La mostra... sarà la mostra” gemetti tra me e me “Non ti fermare!”. In quel momento non esisteva altro che lui! |
“Già...” disse Elv a Gwen fissando l'entrata trionfante di Phoemnisk fra il suo pubblico “... è la società di oggi... della musica, del ballo, delle illusioni, della pochezza... è il tempo in cui il telefonino è la spada dei poveri che non ci fa sentire soli, ma continuamente connessi, ingannandoci di avere sempre un'opinione che nessuno ascolterà veramente mai... sono i giorni dei selfie, dei reality, dell'ignoranza... il mondo è un grosso gregge di capre che si lascia condurre al macello da ciò che la televisione riesce a farci credere...” amaramente.
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“ La tua è davvero un’offerta generosa e soprattutto disinteressata eh?”
Il mio non era un no ma nemmeno un si. Certo lo provocavo e giocavo con lui ma questo non implicava che fossi disposta a finire a letto con lui dopo neanche un vero appuntamento. Più che altro mi divertiva vedere fino a dove era deciso a spingersi per avermi, mi piaceva il suo imbarazzo impacciato e per questo lo provocavo, sapendo di poter ricevere reazioni inaspettate e decisamente piacevoli. “ Beh, ci penserò su, se te lo meriti... Potresti iniziare con l’accompagnarmi alla mostra , ne ho sentito parlare, vorrei capire se merita come dicono.” |
Lo ascoltai, attentamente.
"Beh, tu vuoi far credere alla gente che qui ci sia un fantasma" gli dissi allora, con un mezzo sorriso furbo e un sopracciglio alzato. I giornalisti non erano da meno nel condizionare la vita delle persone, lui stesso aveva detto che il loro obiettivo era vendere più copie possibili, a qualunque costo. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Anche Best e Swan si svegliarono, trovando Destresya nuda ed unta a farsi massaggiare da un eccitato Yanox.
Allora si avvicinarono vogliosi, attendendo che la loro padrona li invitasse a partecipare. In quel momento squillò il telefono. “Eh, come sei crudele...” disse in un sospiro Set, in cui erano racchiuse la sua impazienza e la sua eccitazione, unite anche all'imbarazzo che quella bellissima ragazza gli procurava con i suoi modi di fare “... la mostra? Certo, sarà un piacere per me farti da accompagnatore. Tutti staranno attendendo la star del prossimo spettacolo.” Facendole l'occhiolino. Così lasciarono il bar e raggiunsero la galleria gremita ed in festa per l'arrivo di Phoemnisk. “Il capo è arrivato...” fece Set. |
“ Sono crudele quanto generosa, dipende dalle occasioni.”
Gli sfiorai la guancia con un leggero bacio, sapendo di aumentare così la sua voglia, doveva impazzire dalla voglia, sentire il fremito scorrergli lungo la schiena al solo suono della mia voce. Quindi decidi di raggiungere la sala dove era posta la mostra, senza aggiungere altro su quel discorso. “ Già, e la gente sembra adorarlo. Finalmente sarà la volta buona che lo vedo in faccia!” Cercando di sbirciare proprio a quello scopo tra la vasta folla. |
Il fantasma dell'Elyseum
Si erano svegliati anche gli altri due.
Li guardavo preda della passione incontrollata. “Beh, che fate lì impalati?” Guardandoli “Venite da me..!” Vogliosa. Ma poi squillò il telefono e mi sporsi per prenderlo. Chissà chi era adesso! “Pronto?” Chiesi, senza aver guardato chi fosse. |
"Eh, che crudele regina mi sono trovato..." disse Set in preda al desiderio per quelle parole di Dacey.
Ed anche quel bacio sulla guancia aveva contribuito ad accendere il suo desiderio. Insieme allora andarono nella galleria, dove la mostra era cominciata e Phoemnisk era ormai giunto. Lui si trovava al centro della galleria, attorniato dai vigilanti che formavano una catena umana per tenere lontana la gente impazzita. Poi lui notò Set e Dacey. Allora si avvicinò, con gli uomini della sicurezza che lo attorniavano. "Buongiorno, capo." Set a lui. Lui però fissava Dacey. Intanto, poco distanti, c'erano Gwen ed Elv. "Beh, noi giornali sfruttiamo la situazione..." lui a lei "... sfruttiamo i gusti della gente." Divertito. |
Scossi la testa con gli occhi in su.
"Francamente non vedo la differenza..." con tono vago e indefinito. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
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