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Ascoltai Hiss attentamente, mentre battibeccava con Justine...a volte era davvero insopportabile quella donna.
"Un incrocio e creato da chi..potrebbe essere una idea..escludiamo un animale primitivo tornato alla luce presumo...però se così fosse è per mano di un uomo..qualcuno lo protegge, e lo sguinzaglia a tempo debito, ecco perché la vittima non se ne accorge, e non ha tana perché qualcuno la nasconde che ne pensi?" ma ebbi la sensazione dell' altra volta.."Hiss, ho una strana sensazione..ricordi Guan disse di ascoltare le voci del bosco..qualcuno a mio avviso è nascosto tra i cespugli" e mi diressi a controllare lentamente, proprio come un felino e mi abbassai muovendo leggermente la vegetazione. |
Me lo sentivo, sentivo che lo avrebbero presto rilasciato.
Mi aspettavo di vederlo spuntare da un momento all'altro, entrare dal cancello col suo bellissimo sorriso e raggiungermi, baciarmi, stringermi, come solo lui sapeva fare. Era un desiderio profondo, impellente, mai provato prima, ma di certo non era solo per volerlo accanto; volevo anche che fosse riconosciuta la sua innocenza ed ero certa che sarebbe successo. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Allora il vecchio della sera prima, il mendicante con la sua canzone, non era solo un pazzo che farfugliava alla ricerca di qualcuno da cui spillare qualche moneta e un po’ di vino.
Le sue parole trovavano conferma in ciò che ora il taverniere ci stava dicendo. Certo, l’uomo sosteneva fossero solo storie e leggende ma visto i fatti recenti non si poteva etichettare tutto come semplici miti. Anche i racconti del passato potevano avere un fondo di verità. “ Avete ragione, il Duca è preoccupato, così come il presbitero in città. Per questo siamo qui a farvi domande, siamo stati incaricati di scoprire chi sia la Bestia e di fermarla. Capite l’importanza della nostra missione? E l’importanza che siate completamente sincero con noi e che ci diciate tutto?” Incalzai ancora l’oste della locanda sperando che aggiungesse nuovi dettagli e particolari. “ O forse conoscete qualcun’altro a cui possiamo indirizzarci per avere informazioni preziose?” Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk |
”Probabilmente, se davvero dovesse essere un ibrido, si tratta di due animali accoppiatisi per caso, per istinto.” Disse Hiss ad Altea. “E' abbastanza frequente in natura.”
La brigantessa però percepì qualcosa, una sensazione di essere spiata. Cercò tra la vegetazione, ma non vide nulla. “Siamo ancora scossi per l'ultima vittima...” Hiss “... ti sarai lasciata suggestionare...” “Torniamo in città.” Fece Justine, dopo che i suoi avevano raccolto il corpo della ragazza morta. “Tutto ciò che sapevo ve l'ho detto.” Disse il taverniere a Dacey. “Anche gli altri sanno ciò che so io. Sono leggende, fatti tenuti a mente dai racconti e dalla paura della gente. Più di questo non troverete dalla bocca di noi altri che viviamo qui.” Fissando lei e Cales. C'era ottimismo, speranza, fiducia che Elv potesse essere rilasciato. “Ora riposatevi...” disse il giardiniere “... vi farà bene e magari al vostro risveglio messer Elv sarà stato liberato.” Annuendo. |
Mi voltai verso Hiss e lo guardai seria.."No Hiss, non sono suggestionata, è la seconda volta che accade, non sono sensitiva ma pure la scorsa volta ho udito dei rumori..è troppo chiederti di fare un giro coi nostri cavalli?" guardandomi attorno.
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Respirai a fondo.
"Sì, penso mi farà bene..." annuendo "A più tardi" salendo in camera. Mi stesi a letto e pensavo che avrei potuto riposare più tranquillamente, sentendo quel peso in meno sul cuore. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
“D'accordo.” Disse annuendo Hiss ad Altea.
Così, mentre Justine ed i suoi facevano ritorno in città col cadavere della vittima, il cacciatore ducale e la bella brigantessa cominciarono a controllare il bosco. In diversi punti vi erano le carcasse avvelenate lasciate dagli uomini di Ruspon come trappole per la bestia, ma il misterioso animale, diabolicamente furbo, aveva evitato di mangiarne le carni. Gwen ascoltò il consiglio del giardiniere ed andò a riposare, visto si sentiva più serena e fiduciosa. Per la stanchezza si addormentò quasi subito. “Io sono un cacciatore.” disse risoluto De Goth, imbracciando il suo fucile. “Uscirò io ed ucciderò la bestia.” Così fece. Attraversò il cancello ed andò nel bosco. Therese era nel giardino a giocare, quando si accorse che il cancello non era stato chiuso. Allora si alzò e pian piano oltrepassò il cancello, ritrovandosi sola in pieno bosco... |
Partimmo per il bosco, quel bosco che tante volte avevo vissuto coi miei compagni in modo sereno.."Stano, le carcasse sono intatte..nessun animale le ha mangiate" guardando a terra ma soprattutto tra la vegetazione che ci circondava.."Hiss, io credo dietro questa Bestia vi stia qualcosa di ben altro, non è solo lei che agisce" sicura di me.
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Mi addormentai subito.
Vidi De Goth imbracciare un fucile ed andare in cerca della bestia. Poi Therese di nuovo andò a giocare oltre il cancello ed io la seguii, per vedere se stesse bene, non volevo certo che si facesse male. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
“Si, prima hai ribadito questa cosa...” disse Hiss ad Altea “... ma chi? Ammettiamo pure sia come dici...” mentre camminavano con i cavalli nel bosco “... chi? E Perchè? Cosa ti fa credere a questa ipotesi?” Fissandola.
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"Qualcuno che vuole soggiogare la gente di questa città per non farla parlare? O che vuole il potere..e poco interessa a costo di compiere queste barbarie...abbiamo scoperto Justine non è della nostra religione, strano sembrava preoccupata per la vittima non è vero? Sai penso abbia una predilizione per le donne, non te ne sei reso conto? Me lo fa credere perché loro fanno agire la bestia quando vogliono, e la nascondono, un animale ha una tana solitamente no?".
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Hiss rise.
“Beh, oggi pare vada di moda avere gusti... diciamo ellenici.” Disse divertito ad Altea, riferendosi a Justine. “Parli di Justine e ti riferisci a più persone... in che senso? Credi abbia dei complici? Chi?” Il sogno di Gwen proseguì... Vide Therese uscire dal cancello ed imboccare il sentiero che si immergeva nel bosco. Tutto era silenzioso, cupo, sinistro. Ad un tratto la bambina si chinò per raccogliere dei fiori. Un attimo dopo un calpestio giunse dalla vegetazione. Gwen vide qualcuno emergere dai cespugli. Era Elv, completamente nudo. http://horrorhomework.com/blog/wp-co...500_SY326_.jpg |
"Non saprei, potrebbe essere Ruspon, e poi il presbitero che accoglie una persona non cattolica con tanto fervore, non ti sembra strano? E vi è la misteriosa figura di questo Minsk..noti evitano di parlarne?" guardandolo negli occhi azzurri.
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C'era uno strano silenzio.
Cupo, pesante. Vidi Therese chinarsi a raccogliere dei fiori, quando udii un calpestio. Voltandomi, vidi Elv nudo avanzare. Ma c'era qualcosa di strano, come sospeso, quasi sapessi che sarebbe accaduto qualcosa da un momento all'altro. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
"Beh, il presbitero ha ingaggiato quel Minsk come cacciatore e Justine è il suo braccio destro..." disse Hiss ad Altea "... magari neanche sa delle tendenze poco Religiose di quella donna... Ruspon non direi... lo vedo molto preso dalla caccia alla bestia... ammesso non menta e sappia recitare un ruolo..." perplesso.
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Non volevo di certo arrendermi ma capii che non si poteva spremere di più dal taverniere, che già aveva parlato tanto rispetto alla sera prima, solo perché impaurito dal documento di mio zio e le non tanto velate minacce che gli aveva rivolto Cales.
“ Beh se questo è davvero tutto allora vi ringrazio per il tempo che ci avete dedicato.” Facendosi segno di potersi allontanare, così da poter parlare sola con il naturalista e confrontarci. “ Che ne pensate? Io penso che dovremo approfondire la questione. Magari interrogare qualcun altro, nonostante ciò che ci ha appena detto il taverniere, e sarebbe il caso di cercare un qualche tipo di archivio, magari alla parrocchia, sperando di trovare cenni di questi attacchi in vecchie cronache dimenticate. Altrimenti il nostro viaggio qui è solo un ammasso di racconti popolari che poco servono e noi abbiamo sempre meno giorni a disposizione.” Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk |
"Tu ti fidi troppo di quel Ruspon...a me non piace e nemmeno quella Justine, ok...però pensa perché stanotte non ti hanno reso partecipe di questa caccia?" sorridendo e poi presi un fischietto dalla mia sacca, lo usavamo solitamente noi della banda per trovarci e radunarci, se la bestia era addestrata pure lei doveva essere richiamata.
Fu cosi che emisi un lungo fischio, vidi volare degli uccelli e non smisi. |
Il sogno continuava...
Gwen vide El nudo fra gli alberi. Si aggirava come fosse un animale, quasi curvo, sospettoso, con uno strano sguardo. Si accorse di Therese che raccoglieva i fiori. Restò a guardarla, poi piano cominciò ad avvicinarsi. E quando le fu vicino lanciò un grido assurdo e le saltò addosso. “Temo ricaveremo ben poco da altre persone...” disse Cales a Dacey “... sono storie e leggende che si tramandano da tempo a quanto pare e che probabilmente la superstizione e l'ignoranza hanno ingigantito... mi piace la vostra proposta di cercare annali o archivi... ma dove? Possibile che nei registri di Sant'Agata di Gotya non vi sia traccia di nulla? Eppure li ho controllati e sono molto antichi... senza dimenticare che anche i resoconti presenti nelle cronache di Capomazda non fanno menzione di simili fatti...” perplesso “... temo siamo finiti solo in mezzo a vecchie superstizioni...” finendo di bere il suo latte. Ad un tratto Dacey notò fuori dalla finestra il vecchio mendicante, quello incontrato la sera prima. “Justine ha fatto tutto di nascosto, per evitare che Ruspon sapesse della vittima.” Disse Hiss ad Altea. “Neanche noi voleva tra i piedi. Non so, ma credo ci sia competizione fra loro due, magari a chi prima uccide la bestia.” Poi Altea si mise a suonare un fischietto, come fosse un richiamo. Molti uccelli volarono via dagli alberi. Ad un tratto i due udirono dei rumori nella vegetazione. Qualcosa si muoveva fra i cespugli. |
Gli uccelli volarano via dal suono improvviso del fischietto ma vidi la vegetazione muoversi, feci cenno ad Hiss...doveva impugnare il suo fucile e io avevo la pistola in mano, non smisi di fischiare, magari era qualche semplice animale, ma lo avremmo scoperto presto.
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Elv era strano, si comportava quasi... Come un animale.
Era curvo, attento, furtivo. Vide Therese, la osservò con vivo interesse, poi lanciò un urlo e le si avventò addosso. "Therese!" urlando, correndo per proteggerla da lui, che non era affatto il mio Elv, bensì un essere diverso, cattivo. Quasi un animale. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Abbassai lo sguardo sul mio piatto, un po’ frustrata. Effettivamente non ero a conoscenza di nuovi documenti utili e tutto ciò che c’era lo avevamo già controllato più e più volte.
“ Beh, se non altro abbiamo fatto una gita fuori città... e ho scoperto che siete uno dei pochi uomini al mondo che non russa!” Provando a vedere qualcosa di positivo nella situazione ma senza risultare troppo convincente. “ Potrei chiedere a mio zio l’accesso alla sua biblioteca personale, magari c’è qualcosa di utile lì ma non saprei... se lui conoscesse informazioni importanti per fermare la Bestia ci avrebbe già avvisati...” Emisi un leggero sbuffo, dondolando nervosamente un piede sotto il tavolo e tornai a fissare il simbolo sul muro così come i disegni dei lupi. Vagai con lo sguardo, vagando al contempo coi pensieri e alla finestra intravidi una figura che sostava fuori dalla taverna. “ Il mendicante di ieri sera... è di nuovo qui...” Mormorai quasi da automa, senza neanche sbattere le ciglia e restando con gli occhi sul pover uomo. “ Magari spera in un bicchiere di vino offertogli da qualcuno. Magari si aspetta di vederci ancora e ottenere qualche moneta parlando di vecchie sbiadite leggende. Credete sia il caso di parlargli di nuovo?” |
Cales guardò anche lui fuori dai vetri e vide il mendicante.
“Beh, tanto non è che ci sia altro da fare...” disse. Pagò ed uscirono, raggiungendo il vecchio. “Salve...” fece Cales “... siete qui per spillarci altre monete?” “No, quelle di ieri bastano” il vecchio “ed io pago sempre i miei debiti...” “Cosa significa?” Fissandolo Cales. “Venite con me...” “Dove?” “Dal curato Pret...” rispose il vecchio “... andiamo, seguitemi.” Cales guardò Dacey e lo seguirono, mentre dalla taverna la moglie del taverniere li fissava in modo enigmatico. Gwen si svegliò di colpo. Era stato un incubo, terribile e disgustoso. Elv aveva letteralmente azzannato Therese, strappandole brandelli di carne, mentre lei gridava per la paura ed il dolore lancinante. Elv sembrava davvero un animale, come impazzito, posseduto da una ferocia inumane. Gwen era completamente sudata ed aveva il respiro rotto. Hiss imbracciò il fucile, mentre Altea, continuando a fischiare, aveva in mano la pistola. Ad un tratto dalla vegetazione apparvero Gozil, Guan, Briz e Loi. “Guarda guarda.” Disse Gozil vedendo i due falsi sposi. “Il mondo è piccolo ed affollato.” Ridendo. “Come ve la passate? Noi abbiamo fatto una battuta di caccia e devo dire ci ha dato soddisfazioni...” fece cenno ai suoi e questi aprirono il grosso sacco che avevano con loro, tirando fuori ciò che restava di un grosso lupo morto. “Che ve ne pare?” Gozil soddisfatto. “Cosa sarebbe?” Hiss. “Ma come...” Gozil divertito “... è la famigerata bestia della Sundra... e siamo stati noi ad abbatterla!” http://news.bbcimg.co.uk/media/image...9412_utik2.jpg |
Mi svegliai di colpo, sudata e terrorizzata.
Avevo ancora davanti agli occhi l'immagine di Elv che azzannava Teresa, facendo scempio del suo corpo e riducendolo a brandelli, mentre io assistevo impotente senza poter fare nulla. Era stato solo un incubo. Solo un incubo. Cercai di riprendermi e di calmarmi, nel tentativo anche di rimuovere quelle immagini terrificanti e strazianti dalla mia mente. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Rimasi sgomenta nel vedere il resto della banda e mi misi a ridere.."Allora il fischietto funziona ancora".
Gozil tirò fuori un animale e disse era la bestia.."Gozil, ma sei ancora convinto la Bestia sia un lupo...no, per noi è qualcosa di peggiore, un animale di grande stazza e non di questi posti..ma avete notato movimenti strani nel bosco? Gente strana, non parlo di militari ma di forestieri" scendendo da Cruz ed abbracciando Guan che era come un fratello per me. |
“Eh, cosa ne sai tu.” Disse seccato Gozil ad Altea, mentre Hiss scendeva da cavallo per controllare quel lupo già in decomposizione.
“Lo abbiamo catturato grazie ad una trappola...” fece Loi “... abbiamo scavato una fossa e ci è finito dentro... lo abbiamo aperto dopo averlo ucciso... nello stomaco aveva delle ossa, i resti dunque di una sua vittima.” “Abbiamo ucciso la bestia!” Ridendo Gozil. Gwen pian piano riuscì a riprendersi da quell'incubo. Qualcuno bussò alla sua porta. “Damigella...” disse da fuori il giardiniere “... va tutto bene? Vi ho sentita parlare nel sonno poco fa, in modo confuso...” |
Raggiungere il palazzo presbiteriale non fu difficile, considerando che quest'ultimo si trovava all'inizio del paese, come se fosse una tappa obbligata prima di addentrarvicisi.
Qui, chiesi di Ruspon e lui mi ricevette. "Buongiorno messere, vi ruberò solo pochissimo tempo.." con un cenno del capo. "Vedete, ho saputo che uno dei miei clienti, messer Elv, è tenuto prigioniero con l'accusa di essere la bestia..." sospirai. "Lo conosco, è un bravo ragazzo..." annuendo "Capisco che si possa nascondere la propria natura, ma durante il suo soggiorno in prigione c'è stata un'altra vittima, dunque mi chiedo come possa essere stato lui!". Guardavo negli occhi Ruspon, con un'espressione preoccupata e contrita. "Dovete scusarmi se mi sono permessa di parlarne con voi, ma sono davvero in pensiero per quel ragazzo, prendo molto a cuore i miei clienti e il loro benessere!" fissandolo con un'aria d'intesa, di complicità. |
Annuii, in fondo tanto valeva uscire e tentare di fare ancora due chiacchiere con il mendicante.
Alla peggio non ne avremmo ricavato nulla ma tanto valeva provare. Così seguii il naturalista fuori dalla locanda. Il mendicante si ricordava di noi, naturalmente, ma a differenza di quanto credevo , non voleva nulla da noi anzi, era lui a darci qualcosa. Proprio come gli avevamo chiesto la sera prima. Guardai Cales, sentendomi non molto fiduciosa, ma compresi che seguire il mendicante era la pista migliore che avevamo al momento così non dissi nulla e seguii entrambi gli uomini. Nel farlo scorsi la moglie del taverniere che, insieme al marito, ci fissava in modo strano. “ Dove vive l’uomo da cui ci stava conducendo? Come potrà aiutarci?” Al vecchio, per capire dove stavamo andando. |
"Gozil, magari le ossa erano di qualcosa che aveva cacciato" mentre guardavo Hiss osservare il lupo.."Hai notato qualcosa di strano Hiss..però..se si usasse la stessa tattica di trappola usato da loro...funzionerebbe?" avvicinandomi all' affascinante cacciatore.
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Riuscii poco a poco a calmarmi, ma sobbalzai ancora quando il giardiniere bussò, preoccupato.
"Sì... Sì, sto bene, non preoccupatevi..." risposi, con la voce un po' impastata dal sonno. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Ruspon guardò Destresya negli occhi.
“Buono a sapersi, per i vostri clienti, madama...” disse “... dunque mi chiedete di liberarlo...” continuando a fissarla in modo viscido “... beh, so che siete generosa e non dimenticate i favori, no?” Chiamando uno dei suoi soldati. “Liberate il prigioniero arrestato ieri nel bosco.” Ordinò. Il militare annuì ed andò. In quel momento si udirono vari rumori. Erano Justine ed i suoi di ritorno dal bosco. Il mendicante condusse Dacey e Cales nei pressi di un piccolo villaggio poco distante e poi attraverso un sentiero raggiunsero una chiesetta isolata. Vi entrarono e videro un vecchio curato intento a sistemare i ceri davanti all'altare. Il chierico si voltò e li vide. Il mendicante andò via. “Pace a voi, figlioli.” Disse il religioso. “Padre, noi stiamo indagando sulle stragi attribuite alla bestia...” mormorò Cales. “Si, una cosa orribile.” Annuì il chierico, per poi farsi il Segno della Croce. “Voi cosa potete dirci, padre?” “Seguitemi, vi prego...” il curato ai due giovani. Li condusse in Sacristia e da qui, attraverso dei scalini, scesero in una cripta sottostante il presbiterio. Il curato allora prese un fascicolo molto vecchio, impolverato e consumato dai tarli. “Queste sono le cronache di questi boschi...” la vecchia dispensa a Dacey e a Cales “... le uniche sopravvissute...” “Che significa, padre?” Domandò Cales. “Che non hanno subito la sorte degli altri annali.” Rivelò il curato. “Le uniche a non essere state distrutte...” |
Guardai negli occhi quell'uomo bestiale, con l'amara consapevolezza che non avrebbe affatto capito chi aveva davanti.
Gli sorrisi, beffarda e complice. "Ma naturalmente, i clienti della mia casa possono sempre contare su di me, sul mio appoggio e la mia discrezione naturalmente..." con voce calda "...naturalmente non dimentico i favori, anzi.." con un sorrisetto enigmatico. Aveva accettato di buon grado la mia proposta, tanto che per un momento la cosa mi sembrò sospetta. Ma poi riflettendoci non lo era affatto, la nuova vittima scagionava Elv anche senza il mio aiuto, ma guadagarmi la fiducia di Ruspon e fargli addirittura credere di essere in debito con me poteva essermi utile. "Siete voi ad essere molto generoso, messere.." fissandolo negli occhi "Vi ringrazio davvero molto per il vostro aiuto!" sorrisi, con un cenno del capo.. Poi un trambusto venne a disturbare l'atmosfera della stanza, erano dei soldati, ma volevo saperne di più. Chissà se c'era la donna di cui mi aveva parlato Gwen. |
“No, erano ossa umane.” Disse Gozil ad Altea. “Non ci sono dubbi, è la vera bestia. Guardate le proporzioni... è il lupo più grosso che si sia visto in giro.”
“In effetti potrebbe essere...” fece Hiss “... bisogna controllare i resti che ha nello stomaco... chi può dirlo...” “Portiamolo in città, dove mi attende il mio trionfo!” Esclamò Gozil. “Se vi occorre qualcosa avvertitemi pure, damigella.” Disse il giardiniere a Gwen, per poi andare via. Così la ragazza restò a letto, cercando di scrollarsi di dosso le terribili sensazioni lasciate da quell'incubo. Trascorse un'oretta e qualcuno bussò al cancello della casa. |
"Certo, vi ringrazio" dissi al giardiniere.
Rimasi ancora a letto, cercando di non pensare più a quell'incubo, quando poi sentii un rumore al cancello e guardai fuori dalla finestra. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...382a3934ad.jpg |
Seguimmo il mendicante fino a scorgere una chiesetta tra i campi.
L’uomo ci fece cenno di procedere e così incontrammo il curato della chiesa. Era un uomo del popolo, molto gentile, diverso dalla gente che finora avevamo incontrato nella zona, perché non si rifiutò di parlare anzi, ci portò dove teneva gli archivi. Proprio gli archivi che io speravo di trovare, da qualche parte , e che narravano delle epoche passate. Fui delusa nel trovare solo due volumi e il prete ci mise a conoscenza della sparizione, distruzione degli altri. Mi chiesi se fosse causa di un incidente o qualcuno, intenzionalmente li aveva sottratti alla chiesa per nasconde ciò che vi era scritto all’interno. “ Cercheremo di farci bastare ciò che è rimasto.” Prendendo con estrema cura uno dei due volumi per iniziare subito a studiarlo. Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk |
Guardai Hiss e gli altri.. "Ma le taglie sulla vostra testa? Come vi presenterete.." osservando Hiss.. "Magari questo lupo ha mangiato le ossa delle vittime ignaro di cosa fossero..ma tentar non nuoce".
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Quel trambusto, poi il rumore dei cavalli, le voci dei soldati.
Poco dopo la porta della stanza si aprì ed una donna in uniforme entrò gettando il suo cappello su una sedia. Era molto bella, aveva l'aria stanza e gli stivali sporchi di terreno. “Eccovi.” Disse Ruspon. “Vedo si fanno le cose in gran segreto alle mie spalle.” “Per favore, non è giornata...” seccata lei, accorgendosi di Destresya. “Perchè non ho saputo della nuova vittima?” Tuonò Ruspon. “Avete poteri taumaturghi?” Sarcastica la donna. “Al diavolo!” Inviperito Ruspon. “E questa bella dama?” La donna rivolta a Destresya. “E' madame Destresya, gestisce un bordello in città.” Ruspon. “Messer Justine, molto lieto...” lei baciando la mano a Destresya. Gwen si affacciò dalla finestra e vide qualcuno davanti al cancello. Era Elv, avvolto nella sua giacca. Cales ringraziò il curato. Poi con Dacey cominciarono a leggere quelle cronache che sembravano davvero molto antiche. Il curato uscì e li lasciò tranquilli. Allora i due giovani iniziarono a scoprire cosa nascondevano quegli annali. Un documento, piegato tra le pagine e redatto da un certo notaio Du Vaun, così recitava: “Per ordine del marchese Jeron Gothen, da oggi non verranno più registrati decessi causati dalla cosiddetta bestia della Sundra, avendo gli stessi raggiunto un numero sproporzionato ed incalcolabile, per evitare il proliferare di superstizioni ed isterie di massa. Tutti i curati della zona sono dunque obbligati a non annotare alcuna più aggressione, in modo che il tempo cancelli il loro ricordo della memoria popolare.” Gozil rise ad Altea. “Vedrai, donna.” Disse sicuro di sé. “Abbiamo salvato la Sundra e forse l'intero ducato. Ci attendono onori e trionfi, l'ammirazione popolare ed ovviamente una cospicua ricompensa.” Compiaciuto. Così Hiss, Altea, i briganti ed il loro trofeo in decomposizione si avviarono in città, giungendoci dopo poco meno di un'ora. |
Il cuore sembrò scoppiarmi in petto quando lo vidi.
La felicità e l'amore mi pervadevano completamente e non credevo ai miei occhi. "Elv..." soffiai. Uscii di corsa dal mia camera e ancor più di corsa attraversi il parco, arrivai al cancello aprendolo e lo baciai gettandogli le braccia al collo. "Mi mancavi da morire..." sussurrai, con voce emozionata e felice, sorridendo come non mai. Madame Destresya non aveva fallito, aveva mantenuto la promessa e sarei stata sempre debitrice verso di lei.https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...9fd68610b8.jpg Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Gwen arrivò di corsa al cancello, tanto da superare di slancio il giardiniere che a passo svelto si dirigeva ad aprire.
Subito la ragazza si buttò al collo di Elv e lo baciò appassionatamente. “Anche tu mi mancavi da impazzire...” disse lui stringendola a sé forte. Appariva stanco, con gli abiti sporchi, ma stava bene e di certo rivedere Gwen gli aveva dato una gran forza. |
Avevo anche oltrepassato il giardiniere, anche lui corso ad aprire.
Sorrisi e lo baciai ancora, ancora. Poi mi fermai a guardarlo. Gli accarezzai il viso. "Hai una brutta cera..." constatai, anche se per fortuna stava bene "Sarà meglio che tu vada subito a riposare... Vuoi preparato un bagno caldo prima?" gli dissi dolcemente. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Eccola, pensai immediatamente.
Non c'erano dubbi, quella donna in uniforme doveva essere la stessa di cui mi aveva parlato Gwen, e che aveva fatto arrossire in modo così vigoroso la bella rossina. Sembrava seccata, ma mai quanto Ruspon che sembrava sparare fumo dagli occhi. Avrei voluto ribattere che lui era impegnato a massacrare quella povera ragazza mentre la nuova vittima veniva uccisa, ma non sarebbe stato certo carino da parte mia. Poi però la donna in uniforme si rivolse a me e io le sorrisi, porgendole la mani perchè la baciasse. Avevo capito da come si comportava, oltre che dal racconto di Gwen, che voleva essere trattata come un uomo, e chi ero io per contraddirla. "Messere, è un vero piacere!" con un leggero inchino, per poi guardarla con aria complice "Oh, se dopo una giornata così stancante vorrete ristorarvi come si deve venite a trovarmi, le mie ragazze sono le migliori della Sundra...." con un sorrisetto d'intesa. "Ma dite, c'è stata una nuova vittima?" allarmata "Uccisa sempre come le altre?" sospirai "..ma è terribile!". |
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