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“Pensate a salvarvi, madama...” disse Furio ad Altea “... io sono ferito e malandato e sarei d'intralcio alla vostra fuga... finiremo per essere ripresi entrambi... andate via, salvatevi voi...” sorridendole “... vi amo e voglio vedervi libera e felice... buona fortuna, Altea... su, scappate, fate presto o tornerà il servo guardiano...”
“Allora riposiamo insieme...” disse Elv a Gwen “... qualche ora di tranquillità non ti farà certo male, regina dei vampiri.” Facendole l'occhiolino. |
"Salvati....fai forza ai ferri, li ho manovrati con le forcine in oro...e...grazie Furio" non era momento di piangere ma mi sarei vendicata, oh si...Fulminaccio l' avrebbe pagata.
Salii le scale in fretta e vidi nel giardino non vi era nessuno, uscii da una porticina laterale e vidi Cruz vicino al portone di uscita. Salii sopra e con forte calcio con gli stivaletti aprii il portone e presi la via del bosco.."Corri Cruz...bello...corri" nemmeno io sapevo dove stavo andando ma raggiunsi la piccola cascatella e mi fermai un attimo ansimante tra la vegetazione e la boscaglia. Ero libera...non ancora...ora ero sola, che avrei mai fatto, guardandomi in giro. https://i.imgur.com/I8aWHfZ.gif |
Sorrisi, cercando di trovare in quel sorriso un po' di spensieratezza e serenità.
"Va beh, avvisatemi se ci sono sviluppi" a Ivan e Tatiana. Andai in camera mia con Elv e mi stesi sul letto, una gamba appena piegata sull'altra e la mano a sorreggermi il capo. "Beh, raggiungimi..." dissi piano, guardandolo fisso con espressione vagamente maliziosa. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Lys, in balia dei suoi pensieri prese a fare colazione.
Stuarto era sempre là a guardarla. “Madama...” disse “... desiderate altro? O posso andare?” Altea riuscì a fuggire dal palazzo di Fulminaccio. Ora era nel cuore del bosco di Chanty. Rima di lasciare il palazzo aveva udito due servi che non vedendola stavano parlando fra loro. Dicevano che il Frate doveva essere quello della Pieve. Gwen ed Elv andarono in camera di lei e si stesero sul letto. “Eccoci, lontani da tutto e tutti...” disse lui posando la testa sul cuscino, per poi voltarsi verso di lei accarezzandole la spalla “... devi rilassarti... mi chiedevo... voi vampiri siete soliti rilassarvi con un massaggio... si dia il caso che io sono molto bravo nel farne.” Occhiolino. |
Tutto avvenne in fretta che mi vennero in mente le frasi di due servitori...il Frate era quello della Pieve...possibile era Padre Roberto?
Spronai Cruz e mi diressi verso la Pieve, feci la strada dove proprio avevo trovato Furio e arrivata alla Pieve saltai giù e suonai il campanellino con le mani nelle briglie di Cruz, guardandomi bene attorno. |
Altea fece suonare la campanella e poco dopo dalla Pieve uscì Padre Roberto.
“Buongiorno, madama...” disse il religioso “... cosa vi spinge qui di buon mattino?” |
Sguardo se ne stava lì impalato a fissarmi.
"Si si, vai via, grazie.." con un gesto insofferente della mano. Non lo volevo davanti, non lo volevo in mezzo ai piedi. Finii il mio tè e poi mi alzai per raggiungere la mia stanza, lì c'era il mio padrone che sicuramente mi avrebbe accolto nel suo calore. |
Padre Roberto uscì e fu sorpreso nel vedermi..e quindi dovevo fingere.."Oh Padre, mi hanno detto siete stato in casa mia oggi? E io non vi ero? Ho sentito dei servitori e volevo appurarmi di questo" sorridendogli ingenuamente ma perplessa.
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Lys raggiunse la sua camera, davanti allo specchio.
Ad un tratto i suoi riflessi mutarono ed un volto si formò sullo specchio. “Lys...” disse una voce cupa e virile “... Lys, è il tuo signore che ti chiama...” “Vi sbagliate, madama...” disse Padre Roberto ad Altea “... io non mi sono mosso da qui... sono sveglio da ore per le preghiere mattutine... poi ho sistemato la Sacrestia... come detto sono sempre stato qui... vi sarete confusa.” |
Lo guardai stendersi, poggiare la testa sul cuscino e poi accarezzarmi una spalla.
Sorrisi divertita. "Accetto il pensiero, ma ahimè non siamo così teneri come voi dolci umani..." risposi, con vago divertimento, anche se in fondo era la verità. Il nostro corpo era una scultura marmorea in confronto al morbido corpo mortale. No rimpiangevo nulla, la perfezione e la tonicità che avevo acquisito con la trasformazione non li avrei mai cambiati, ma un massaggio non mi sarebbe dispiaciuto. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
A quelle parole sbiancai...e chi era mai quell' uomo allora, se fosse stato Icarius si sarebbe forse fatto riconoscere e dissi a bassa voce.."Padre Roberto aiutatemi...mio marito mi ha picchiato ieri sera e poi stamattina..con me vi era un ragazzo, Icarius, lo conoscete? Poi...mi ha rinchiuso nella prigione e pure quel ragazzo che la scorsa volta era con me..è ancora là e forse lo ucciderà, cosa devo fare...ditemi..aiutatemi in Nome di Dio" frastornata "E' stato un Frate a darmi le chiavi per uscire dalla prigione".
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Mi inebriai di quella presenza di quell'essenza, di quell'essere che riusciva a penetrare ogni fibra del mio essere.
"Mio signore!" avvicinandomi di corsa allo specchio "La vostra mancanza è stata così insopportabile..." ormai vicinissima al freddo specchio reso ardente dal suo desiderio. "Come posso servirvi, mio signore?" chiedo fissando lo specchio con aria sorpresa ma felice, oh eccome. |
“Vediamo...” disse Elv abbassando le spalline dell'abito di Gwen “... magari ti rilassi...” cominciando a massaggiarle le spalle, poi la base del collo, la parte alta della schiena, sempre con movimenti delle mani sicuri, rilassanti, decisi ma non troppo.
“Un Frate...” disse sorpreso Padre Roberto ad Altea “... strano... i Frati non fanno simili cose... no, non conosco nessun Icarius... quanto a vostro marito, io posso solo spingervi a pregare per lui ed a cercare di farlo cambiare, madama...” “C'è qualcuno in questi boschi...” disse il signore nello specchio “... qualcuno che vuol mandare in malora i miei piani su Monsperone... un nemico da eliminare... peccato il Maresciallo sia troppo inetto...” |
Sorrisi ancora di più e lo lasciai fare mentre abbassava le spalline e iniziava a massaggiare il collo, le spalle, la schiena.
Mi piaceva il suo tocco, era sicuro ma non eccessivamente deciso, era rilassante e cercai di abbandonarmici completamente. Dopotutto, eravamo qui per questo. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Infatti.. Pure a me era sembrato strano un Frate si fosse arrischiato e mi ero aspettata pure quella risposta da un chierico.. "Grazie Padre Roberto.. Scusate del disturbo".
Mi congedai e salita su Cruz cavalcai e tornai alla Cascatella. Scesi e mi sedetti sul bordo del laghetto sopra l'erba fresca e piansi.. Mi ero adirata per quel Icarius e ora ero qui sola.. Lo odiavo.. Che stupida ero stata. Ora avrei vagato come una vagabonda. Inviato dal mio PRA-LX1 utilizzando Tapatalk |
Annuii al mio Signore.
Lui era l'unica cosa che contava per me, l'unica cosa importante. Tutto il resto, Aegos, Icarius o chi per essi non erano che delle tenere bestiole con cui giocare, ma nulla di più. Tutto ciò che contava per me era la volontà del mio signore. "Ci sono io, mio signore! Sapete che sono la vostra serva più devota!" risposi prontamente "È la stessa persona che ha attaccato da solo i soldati del maresciallo?" curiosa. |
Le dita affusolate di Elv, dolci ma decise, calde ed avvolgenti, disegnavano larghi e rilassanti massaggi.
Pian piano allentò il vestito lungo la schiena di Gwen, sbottonandolo fino alla base della schiena, massaggiando la sua pelle nuda. “Dunque...” disse piano “... ti piace?” Ad un tratto Altea, da sola nel bosco, udì dei passi. Era un contadino che attraversava un sentiero. |
Ad un tratto udii dei rumori e vidi un contadino e lo raggiunsi.. "Messere. Scusate avete visto passare un frate in giro?" con voce alta dalla rabbia per quel giardiniere.
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Ogni tanto gemevo sotto voce, perché le sue dita lasciavano scie incandescenti sulla mia pelle gelida ed era una sensazione strana e bellissima.
Scendeva sempre più giù oltre il vestito e mi piaceva come le sue mani si muovevano sulla mia pelle. Mi morsi appena il labbro e portai leggermente la testa indietro ad occhi chiusi. "Sì, tanto..." risposi, con quel tono e quel sorriso civettuolo che uscivano fuori di tanto in tanto. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
“Perfetto...” disse con tono caldo, basso e sensuale Elv, continuando a massaggiare la schiena nuda di Gwen ed aprendo sempre più l'abito, tanto da vedere ormai il pizzo della sua biancheria “... noto che anche le vampire hanno la vanità di indossare un intimo di pizzo...” ridendo piano.
Il contadino si fermò e guardò Altea. “No, qui non si vedono Frati, madama...” disse col suo volto segnato dalle rughe e dal Sole “... qui non vedrete nessuno... solo lupi, cinghiali ed il fantasma del castello...” mormorò. “Esatto, Lys.” Disse lui. “Voglio che tu scopra chi sia e che lo uccida per me. Ti chiedo troppo, mia devota?” |
Aggrottai la fronte.. E dunque chi era quel Frate.
Poi le ultime frasi.. "Il fantasma del castello? Ovvero? Parlatemene.." pensando al fantasma visto la sera prima..e poi pensai alla bara vuota e i soldati che parlavano dell'Afragolignonese. Inviato dal mio PRA-LX1 utilizzando Tapatalk |
Mi sentii infuocare dentro a quelle parole del mio signore.
"Nulla è troppo per voi, lo sapete..." con deferenza mista ad ardore "Quando verrete a farmi visita, mio signore? Mi mancate così tanto..." con un tono lascivo, lussurioso, voglioso. Nessun uomo stava alla pari del mio padrone. Lui sapeva prendermi in un modo che rubava anche la mia anima. Ma infondo la mia anima era sua. Gli apparteneva. Per sempre. |
Mi faceva impazzire il suo tono, caldo, basso e profondo.
E quei massaggi, quei movimenti. Era tutto bellissimo e sensuale. Sorrisi poi maliziosamente e mi voltai indietro a guardarlo. "I vezzi sono alla base della nostra sussistenza..." dissi ironicamente, mentre lui continuava ad andare sempre più oltre. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
“C'è poco da dire, madama...” disse il contadino ad Altea “... si sa solo che infesta un vecchio palazzo diroccato non lontano da qui e che di notte vaga nel bosco... si dice sia lo spirito maledetto di un nobile decapitato secoli fa... prima di morire giurò di vendicarsi dei suoi esecutori e dei loro discendenti...”
“Verrò appena avrai portato a termine la missione.” Disse lo specchio a Lys. “Ma bada di non fallire... sai bene che non tollero le delusioni, amica mia...” con tono basso, enigmatico, quasi sensuale... ci sentiremo presto...” per poi spegnersi nei riflessi cobalti di quello specchio. Elv sorrise, senza smettere di massaggiare la pelle nuda di Gwen. Le sue mani salivano e scendevano lungo la schiena di lei, con movimenti decisi, virili, caldi, tonificando quella pelle liscia, pallida e già di per sé compatta ed elastica. Quel massaggio continuò per un po', con un'atmosfera nella stanza sempre più complice ed intima tra i due. Ad un tratto però qualcuno bussò alla porta. |
Nell'aria c'era calore, complicità, sensualità.
Le sue mani salivano e scendevano di continuo, senza fermarsi. E la mia pelle sembrava così morbida sotto il suo tocco, come mai immaginavo potesse essere. Poi di nuovo la porta. Fui tentata di scardinare la testiera del letto, ma cercai di calmarmi e di respirare a fondo. "Che succede?" chiesi, con la voce più calma che riuscii ad esibire. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Ma allora era proprio il fantasma del palazzo dove era andata.. "È tremendo.. E non si sa di quale stirpe vuole vendicarsi? E lui di quale era?".. Ecco ero a posto.
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Ogni volta che mi parlava sentivo un forte fremito lungo la schiena, la sua voce, il suo tono erano qualcosa di incredibile, di seducente, sensuale e meraviglioso.
La sua voce è la prima cosa che ricordo, insieme alle sue mani che mi sostenevano, al suo sguardo che mi attraversava tutta quasi volesse leggermi dentro, ma la sua voce... la sua voce era un sussurro delicato, una brezza che mi faceva venire la pelle d'oca ogni volta che la sentivo. Aveva un che di magnetico, magico, che mi attirava a lui come una falena alla luce, sentivo il cuore gonfiarsi nel petto e ogni fibra del mio essere volerlo, desiderarlo, reclamare la sua vicinanza. Mi mancava, il mio signore, e null'altro di quelle distrazioni avrebbe mai potuto scalfire la mia devozione, la mia adorazione e il mio essere completamente sua. "Non vi deluderò, mio signore.." annuendo con aria solenne "Sapete di poter contare su di me.." con un sorriso determinato. Voleva che lo uccidessi, e io l'avrei trovato e ucciso. La volontà del mio signore è legge. Quando si spense lo specchio, e la sua luce andò a risplendere altrove, mi sentii vuota e sola, incredibilmente sola. Ma il mio signore mi aveva dato una missione e io non lo avrei di certo deluso. Dovevo andare nel bosco, raccogliere tutte le informazioni possibili su questo individuo, stanarlo e ucciderlo. Mi vestii, presi con me delle armi da nascondere sotto il vestito perchè se dovevo ucciderlo, tanto valeva farlo divertendomi, e scesi di sotto, dirigendomi alle scuderie per prendere Nerone, il mio fido cavallo nero che mi avrebbe accompagnato in quella missione. |
Era Tatiana ed entrando non poté non notare l'atteggiamento intimo tra Gwen ed Elv.
Tuttavia non tradì alcuna emozione, avvicinandosi alla vampira. “Una lettera giunta ora...” disse a Gwen “... è da parte del maestro...” “Vuole vendicarsi della stirpe del barone di Monsperone, madama...” disse il contadino ad Altea. |
"Il barone di Monsperone...e ditemi..quale nome avrebbe la stirpe, so il barone è imprigionato...quindi...è un Afragolignonese forse questo fantasma?" sempre più interessata a questo fatto...ovvio, il Maresciallo ora era il braccio destro del Barone.
Mi guardavo attorno, in cuor mio speravo di vedere Icarius, avevo bisogno di lui, di un buon consiglio....però stanotte una visita in quel palazzo non me l' avrebbe tolta nessuno forse..io di spasimanti notturni non ne avevo, nemmeno diurni a dire il vero. |
Mi voltai immediatamente, indignata, vedendo Tatiana che entrava.
"Posso sapere dove ti servi per educazione? Non si usa bussare o chiedere di entrare?" le dissi, con tono secco, mentre chiudevo l'abito. Ecco. "Lo sapevo io..." prendendo la lettera "Maledetto Nikolaj..." Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Lys si preparò e scese nelle scuderie.
I cavalli erano tutti là, già sfamati e lavati. Era una soleggiata mattinata di Aprile, con un'aria mite. Il palazzo era invaso da una luce cangiante, tra il verdeggiante giardino ed il cortile in terra rossa di Sygma. Il vecchio Stuarto era impegnato a raccogliere frutti dagli alberi per l'imminente pranzo. “Chi può dirlo, madama...” disse il contadino ad Altea “... i fantasmi non hanno più nome, né lignaggio... sono solo spiriti dannati e maledetti che tormentano i vivi per vendetta... affrettatevi a lasciare questi boschi prima che faccia buio, signora... vedere il fantasma porta via il senno...” “Ti chiedo scusa...” disse rammaricata Tiatiana a Gwen. Questa allora prese la lettera per leggerla: “Madama Gwen, vi porgo i miei saluti. Come signora della vostra congrega e per quel senso di appartenenza che lega noi tutti immortali, vi trovo costretto a chiedervi ospitalità. Non per me, ma per quell'individuo che già conosceste durante il mio soggiorno presso di voi. Il barone infatti è braccato da alcuni monaci e temo che il vostro palazzo sia il luogo più sicuro per lui. Certo che non negherete questo aiuto ad un vostro simile, sono lieto di poter promettere onore alla vostra persona. Poiché il vostro nome sarà riportato a tutte le congreghe esistenti in caso di salvezza del barone. Allo stesso modo il vostro nome sarà conosciuto da tutti se lui dovesse perire per mano dei Cattolici. Vi ringrazio, il maestro.” |
Scossi appena la testa a Tatiana.
Poi, aprii la lettera. Simpatico il Maestro che usava la strada delle lusinghe per convincermi. Ma anche quella del timore. Fatto stava che mi trovavo a dover ospitare il barone, sicuramente per via del monile. "Dobbiamo ospitare il barone" con un sospiro chiudendo la lettera "Dovevamo perquisirlo meglio quell'uomo, maledetto monile..." con rabbia. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Sorrisi...e a chi lo diceva, ci convivevo fin da piccola con gli spiriti, ma ero ancora in me.
Pensai al frate che proprio sembrava essere stato uno spirito, poi ricordai che il fantasma nobile mi aveva dato ospitalità alla fine e mi aveva detto mi avrebbe detto tutto se fossi tornata. Non avevo posto dove andare, ma non potevo andare da questo uomo..lui avrebbe rischiato la vita se mio marito mi avesse scoperta da lui. "Grazie del buon consiglio" e mi congedai. Volevo vedere il Palazzo fatiscente di giorno, salii su Cruz e lo spronai.."Avanti bello, coraggio" e presi la strada verso il palazzo. https://i.pinimg.com/originals/3e/bb...78cfec7812.gif |
Arrivai alle scuderie pensando a come avrei potuto attuare il mio piano.
Dovevo trovare degli indizi su questo individuo, per ora tutto quello che sapevo erano le parole deliranti di un sopravvissuto che diceva di aver visto un demone dorato che aveva ucciso tutti. E io ero l'ultima persona che avrebbe potuto prenderlo per pazzo, sapevo che esistevano i demoni, dopotutto se non fosse stato per uno di loro io ora sarei unicamente un pensiero nascosto e represso da quella suora di Clio, non potrei vivere al suo posto per il tempo che mi viene concesso. Ma sopratutto sapevo che esistevano cose che andavano al di là della comprensione degli esseri umani normali. Mi stupii di trovare le scuderie... senza stalliere. Dove diavolo si era cacciato Aegos? Salutai il maggiordomo poco distante con un cenno, dopotutto poteva essermi utile. "Stuarto!" lo chiamai avvicinandomi "Dovrei uscire per una cavalcata ma ho sentito di alcuni fatti strani riguardanti aggressioni nel bosco da parte di uno strano individuo... voi ne sapete niente, qualche pettegolezzo o racconto?" con un sorrisetto. Mai sottovalutare l'importanza di un pettegolezzo, spesso racchiude più verità di un resoconto ufficiale. "Ah e un'altra cosa... Aegos non è ancora tornato?" lanciando un'altra occhiata alle scuderie "E Icarius?" ricordando che anche lui non c'era al mio arrivo. "Fammi sapere se tardano, dovrò trovare altri domestici.." scuotendo la testa con sufficienza. Razza di ingrati, sparire in quel modo, non capiscono che devono essere dove io posso sempre trovarli? A che altro serve avere dei domestici, altrimenti? |
Altea attraversò un pezzo di bosco, fino ad un basso poggio, sul quale sorgevano le rovine del palazzo visto da lei di notte.
Con la luce del Sole appariva meno spettrale, ma il suo stato di degradazione e di abbandono con il chiarore del giorno erano ancora più evidenti ed opprimenti. La costruzione si mostrava come un rudere dimenticato, dentro il quale sibilava un vento perenne, simile ad un lamento d'Oltretomba. https://www.bigodino.it/wp-content/u...pscale_q85.jpg “Madama...” disse Stuarto a Lys “... Icarius è tornato poco dopo l'alba, ma poi l'ho mandato in un casolare poco lontano per comprare delle sementi... Aegos invece... in verità ora che ci penso non l'ho visto... sarà di certo in giro... magari a fare colazione in cucina... volete lo cerchi?” “Già...” disse Elv a Gwen “... ed ora? Cosa credi voglia davvero da voi il barone?” Preoccupato. |
"Ha detto che è braccato da certi monaci, che saranno stati avvisati sicuramente dal dottore. Al momento non vuole null'altro che protezione. Diamogli il beneficio del dubbio, almeno all'inizio."
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Entrai nel Palazzo, la cosa più bella era il giardino, era incredibile come si fosse mantenuto intatto e splendente e improvvisamente vidi il mio abito mutare.
Mi guardai attorno...possibile mai...questa storia è intricata.... Guardai dentro al Palazzo ma non vi era nulla di nuovo..solo decadenza e mura...si doveva tornare di notte, solo allora potevo vedere il fantasma. Uscii nel giardino e mi misi a camminare, almeno un po' di pace e visto le mura erano consunte potevo pure ammirare il panorama. Qui nessuno mi avrebbe vista..chi mai avrebbe avuto il coraggio di venire fin qui ma la pancia brontolava. https://78.media.tumblr.com/ebb56124...j7ndo1_500.gif |
Sbuffai, infastidita.
"No.." scuotendo la testa "Ormai il mio cavallo me lo prenderò da sola ma voglio, anzi, pretendo che ogni mio servo sia al proprio posto in orario di lavoro, è chiaro?" severa. Guarda un po', quello ora pensava che il pomeriggio nel mio letto ora lo renda speciale? Povero illuso, mi aspettavo che facesse il suo lavoro come si deve in ogni caso. Poi guardai Stuarto sempre più alterata. "Così come pretendo che i miei domestici rispondano alle mie domande, a tutte le mie domande..." fissandolo con due occhi di fuoco "Ti ho chiesto del bosco, mi pare!". |
“E sia...” disse Elv “... prepariamoci ad accoglierlo...” a Gwen.
Di sotto Ivan e Tatiana attendevano l'arrivo di questo ospite tanto misterioso, quanto indesiderato. Dopo circa un'ora, a ridosso di Mezzogiorno, una carrozza scura si fermò davanti al portone del palazzo. Aveva tendine nere abbassate sui finestrini della vettura. Il cocchiere era vestito con abiti scuri ed un cappuccio sul capo. Altea era nel giardino del palazzo che, benchè abbandonato ed incolto, si era conservato abbastanza bene. Di giorno quel luogo metteva di certo meno soggezione. Ad un tratto la dama sentì un calpestio, poi dei passi di cavallo. Da una crepa delle murature intraivide qualcuno su un cavallo giunto davanti al palazzo. https://ia.media-imdb.com/images/M/M...xNg@@._V1_.jpg |
Non sprizzavo gioia da ogni poro, in tutta onestà, ma non potevo oppormi.
Scesi di sotto che Tatiana ed Ivan erano in attesa, infatti dopo poco arrivò una carrozza. Aveva tendine nere e anche il cocchiere era tutto vestito di nero. "Spero non si aspetti che usciamo ad accoglierlo..." sarcasticamente, e in effetti nemmeno lui poteva uscire fuori da lì per entrare nel palazzo, dunque avremmo tutti dovuto aspettare la sera. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
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